The Piper (2023)

The Piper
Locandina The Piper
The Piper è un film del 2023 prodotto in USA, di genere Horror diretto da Erlingur Thoroddsen. Il film dura circa 90 minuti. Ispirato alla favola dalle tinte dark 'Il Pifferaio di Hamelin'. Il cast include Charlotte Hope, Aoibhe O'flanagan, Oliver Savell, Julian Sands. In Italia, esce al cinema mercoledì 18 Gennaio 2023 distribuito da Vertice360.

Una giovane compositrice si trova di fronte all'opportunità della vita quando gli viene chiesto di completare la scrittura dell'ultimo concerto del suo mentore da poco mancato. Ma presto scopre che eseguire quel brano porta mortali conseguenze, scoprendo così le inquietanti origini della melodia e la malvagia entità che ha risvegliato: il Pifferaio Magico.

Katherine Fleischer è nella sua villa, torturata da un’oscura Melody. La donna estrae una scatola di legno cesellato dalla cassaforte, la porta con sé presso un braciere, accende un fuoco e ve la getta dentro, ma la scatola non brucia. Mentre la melodia monta nella sua testa, Katherine viene inghiottita dalle fiamme.
Virgil Hall Auditorium: Melanie Walker suona il suo flauto confuso in mezzo agli altri componenti dell’orchestra, mentre sua figlia Zoe la guarda da dietro le quinte. Mentre Melanie esegue il suo assolo, il direttore d’orchestra, Gustafson, la deride per la troppa improvvisazione. Poi parla della morte di Katherine e di come abbia sconvolto i piani per il gala dell’anniversario.
Franklin rimprovera Mel perché fa il verso a Gustafson, mentre la sua amica Nancy la spinge a proporre il suo concerto a Gustafson. Mel si avvicina a Gustafson, ma lui la tratta con condiscendenza. Zoe rivela a Colin, il figlio di Nancy, che anni fa ci fu un incendio nella sala che uccise molti bambini.
La notte stessa Mel lavora al suo concerto. Il giorno dopo avvicina Gustafson, scoprendo però che è stata scelta la composizione di Franklin. Lei stessa propone di ritrovare la partiture di Katherine e Gustafson le promette che se dovesse riuscirci le spalancherà le porte del gala. Mel incontra Nancy e Philip quella sera tirando fuori la questione del concerto di Katherine. Philip fa notare che l’ultima volta che è stato suonato sono morte 157 persone. Il giorno dopo Mel si reca alla villa di Katherine e vi trova la sorella di quest’ultima, Alice, di fronte all’entrata. Alice le confida che Gustafson l’ha chiamata ripetutamente a proposito del concerto, ma lei ha più volte ribadito che Katharine non voleva fosse suonato e stava cercando di ridurlo in cenere quando è morta bruciata. Mel si acquatta nella sua auto e aspetta che Alice se ne vada quindi si introduce nella villa e inizia a cercare. Si reca al piano superiore, trova una bobina, la scatola e uno spartito in parte bruciato a cui manca il terzo movimento. Suona il primo, una melodia carica di oscuri presage, e si sente mancare. Quando finisce l’esecuzione si accorge che intanto è calato il buio. Quando torna a casa si accorge che in cima allo spartito c’è un’iscrizione in latino. Il giorno dopo si presenta da Gustafson con I primi due movimenti, ma l’uomo insiste che senza il terzo il concerto non è eseguibile, quindi Mel si offre di comporre lei stessa il movimento finale. La sera stessa, ascoltandolo dal registratore, cade in una sorta di trance e quando ne esce si accorge di avere riempito una pagina di spartito. Il giorno dopo va a una lezione di Philip e una volta terminate lo avvicina e gli fa ascoltare la melodia, chiedendogli se può pulire la registrazione per isolare la voce in sottofondo che si sente alla fine del nastro.
Zoe invita a casa Colin e mentre lei è distratta trova il registratore e ascolta il nastro. Quindi vanno a giocare a nascondino in cantina, ma Colin intravede il Pifferaio e si spaventa. La notte seguente Colin canticchia la melodia per addormentarsi, ma si sveglia nel cuore della notte, mentre il Pifferaio appare alle sue spalle e inizia a fischiettargli il brano all’orecchio. Colin cade in trance, contemporaneamente Mel ha un incubo in cui vede un lago e una figura suonare nei pressi della riva, ma viene svegliata all’improvviso da Nancy che le dice che Colin è scomparso.
Il giorno dopo Mel si presenta da Gustafson con quello che ha scritto. Lui la avverte di non prendersi libertà con questo materiale e le dice anche che se non dovesse completare la stesura del terzo movimento per tempo perderà anche il posto nell’orchestra. Mel viene improvvisamente sopraffatta da una sensazione di vomito. Le sue dita si muovono come se stessero suonando una melodia invisibile. Si unisce poi all’orchestra per le prove. Le sue dita continuano a contrarsi, ma anche il resto dell’orchestra è influenzata dalla melodia. Mel chiama Philip per chiedere se ha ripulito la registrazione prima di chiedere se è possibile che la musica faccia ammalare le persone, ma Philip respinge l’idea. Poi vede uno dei ritratti di Katherine nella sala da concerto e nota che il lago alle sue spalle è quello del suo sogno.
Quella notte Mel trova la favola del Pifferaio Magico e capisce cosa ha provocato la scomparsa di un’intera generazione di bambini. Nel mentre Zoe ascolta il nastro e viene quasi attaccata dal pifferaio, ma la musica la infastidisce e tira via il nastro e lo butta per terra. Intanto, Nancy è al parco e canticchia e suona la Melodia fino a farsi sanguinare le mani. Mel si sveglia e trova intorno a sé fogli di spartito riempiti con una calligrafia sconnessa, e nota che sono simili alla calligrafia degli arrangiamenti di Katherine. Inizia a sfogliare le città scritte a margine dei fogli di Katherine e trova un articolo su come diciannove bambini siano scomparsi nel cuore della notte ad Hannover. Poi legge dell’incendio della Virgin Hall e del fatto che non è stato trovato nessun cadavere bambini, ma solo degli adulti.
Durante la ricreazione, Zoe nota una palla bianca insanguinata rotolare verso di lei prima di scorgere il Pifferaio in lontananza. Una volta entrata in classe, sente una vibrazione provenire dall’esterno della finestra, ma mentre tenta di bloccarla, questa continua a vibrare fino a esplodere. Quella sera, Zoe ammette a Mel di aver ascoltato il nastro. Mel suona una melodia sul suo flauto per confortare Zoe e la incoraggia a suonare anche lei e a non aver paura di cambiarla a suo piacimento.
La sera seguente Mel sente il metronomo scandire il tempo da solo in salotto e prende una mazza da baseball. Segue un rumore fino alla sua camera da letto e sbircia dentro il suo comò, ma il Pifferaio emerge di fianco al mobile. Zoe nota che è diventato innaturalmente silenzioso e trova la madre ingobbita alla scrivania, intenta a scrivere musica. Quando la interrompe, intravede gli occhi del Pifferaio. Tira via i fogli di musica e li strappa per svegliare Mel che c’è qualcosa che non va nella Melodia.
Mentre Mel guida, si accorge che la melodia è presente in ogni suono che la circonda. Arrivata a destinazione cerca di dissuadere Gustafson dal suonare il concerto di Katherine, ma lui si infuria e le chiede di andarsene. Appare Franklin e le rivela di aver scritto il suo terzo movimento. Mentre l’orchestra inizia a suonare il secondo movimento, Mel si accorge che Nancy sta salendo sulle passerelle e la insegue. Nancy ammette che Colin è andato al lago e, guardando sotto di loro, scorgono un lago con una fossa infuocata al posto dell’orchestra. Nancy salta dalla balaustra e si rompe le ossa, e Mel si precipita giù per aiutarla, ma nessuno degli altri orchestrali fa una piega. Sono in trance.
Mel chiama Philip e gli rivela di essere convinta che il concerto non provenga da Katherine. Gli racconta anche dei bambini scomparsi. Philip ammette di aver ripulito il rumore dietro l’audio e di aver scoperto che si trattava di una voce inumana che cantava in latino della “sua” venuta. Anche lui sente la Melodia dappertutto e Mel lo avverte di non ascoltare più il nastro. Mel si reca a casa di Katherine per cercare una risposta su come spezzare la maledizione del Pifferaio, ma trova Alice, che fornisce ulteriori informazioni su quanto accaduto a Katharine e poi suona al pianoforte una melodia simile ma diversa da quella del Pifferaio. A Mel viene in mente cosa deve fare. Deve scrivere una melodia esattamente discordante.
Mentre Philip traduce altre frasi dal latino dalla registrazione, la melodia inizia a suonare. Il ragazzo ne è sempre più infastidito e finisce per perforarsi uno dei timpani. Zoe viene attirata nell’appartamento di Nancy dalla voce di Colin. La segue, ma viene attaccata dal Pifferaio. Cerca di togliersi l’apparecchio acustico, ma il Pifferaio la blocca e anche lei cade in uno stato di trance. Mel torna a casa e trova solo Philip ferito. Si reca quindi nell’appartamento di Nancy e quando vede la palla di Zoe sul pavimento capisce cosa è successo.
Mel si reca all’auditorium e scopre che l’orchestra ha già iniziato a suonare il concerto di Katherine. Decide di staccare l’elettricità, ma l’orchestra ha già terminato il terzo movimento. Il Pifferaio appare e uccide l’orchestra prima di aprire un portale sul palco. I bambini del pubblico iniziano a incanalarvisi mentre ne escono topi. Mel vede il portale e capisce che Zoe deve essere già al di là, lo attraversa e si ritrova in un agghiacciante Lago Weser. Riesce a malapena a tirare fuori Zoe togliendole l’apparecchio acustico.
Mel capisce che per poter sconfiggere il Pifferaio deve suonare la melodia discordante. Mentre il teatro inizia a bruciare a causa delle fiamme provocate dall’interruzione dell’elettricità, il Pifferaio insegue Zoe, ma Mel inizia a suonare e poi lo stesso Zoe, e mentre le due si armonizzano, il Pifferaio, indebolito, cade a terra e viene attaccato dai topi. Zoe nota che i bambini stanno uscendo dal portale e incoraggia Mel a continuare a suonare. Lo fa, finché non escono tutti. Il corpo del Pifferaio, tuttavia, è scomparso. Colin e Nancy si riuniscono in ospedale. Passano tre mesi e, a lezione di musica, Zoe dice alla sua istruttrice di aver imparato una nuova melodia e di volerla eseguire per lei. Mentre inizia a suonare, notiamo una sfumatura giallastra nei suoi occhi.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 18 Gennaio 2023
Uscita in Italia: 18 Gennaio 2023 al Cinema
Genere: Horror
Nazione: USA - 2023
Durata: 90 minuti
Formato: Colore
Lingua: inglese
Distribuzione: Vertice360
Soggetto:
Ispirato alla favola dalle tinte dark 'Il Pifferaio di Hamelin'.

Cast e personaggi

Regia: Erlingur Thoroddsen
Sceneggiatura: Erlingur Thoroddsen
Scenografia: Antonello Rubino

Cast Artistico e Ruoli:

Recensioni redazione

The Piper: l'horror gotico con una melodia maledetta
The Piper: l'horror gotico con una melodia maledetta
Andrea Rapisarda, voto 4/10
The Piper è un film horror gotico del 2024 diretto da Erlingur Thoroddsen. La storia ruota intorno a una melodia maledetta, che perseguiterà chiunque l'ascolti o la suoni. La protagonista è Melanie, una flautista che è costretta ad andare alla ricerca dello spartito della melodia per salvare la sua posizione nell'orchestra.

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Produzione 

The Piper è una variazione sul tema della vecchia favola nera del Pifferaio di Hamelin adattata secondo le regole del genere horror. La sceneggiatura arrivò in prima battuta sulla scrivania di Tanner Mobley, Vice Presidente Sviluppo e Produzione della Millennium Media. Tanner ha detto che il copione gli era sembrato subito notevole e con grandi potenzialità commerciali, con un personaggio iconico e ovviamente molto ben scritto:

“Volevo fare questo film perché mi aveva colpito e mi sembrava una bella variazione all’interno del genere. L’elemento musicale in particolare aggiungeva un livello ulteriore che non vedevo in un horror da molto tempo, mi ha fatto venire in mente sia THE RING che WHIPLASH, che era esattamente la maniera in cui mi era stata presentata la sceneggiatura, e c’è voluto poco perché questa suggestion mi si ficcasse in testa e mi convincessi che fosse un’idea unica, originale, mai vista prima.”

Il regista e sceneggiatore Erlingur Thoroddsen ha immediatamente percepito fiducia reciproca e allineamento creativo che gli ha fatto capire che Millennium era la casa giusta per il film. Questo ha spinto il progetto in pre-produzione molto rapidamente, ponendo l’accento sul processo di casting e sulla scrittura della colonna sonora, che è un personaggio a sé stante. Creata dal famoso compositore Christopher Young (SINISTER, THE GRUDGE), la colonna sonora di The Piper non è semplicemente un pezzo magico e oscuro che fa da sfondo alla storia. Per il regista Erlingur Thoroddsen, è una parte essenziale della stessa e ha avuto un ruolo fondamentale nell’ispirare la concezione della sceneggiatura:

“Lavoravo per l’orchestra sinfonica di Reykjavik, ero un aiutante di scena. Nei momenti in cui non avevo da fare mi sedevo e li sentivo suonare. Volevo davvero fare un film su quel mondo, in cui fosse coinvolta un’orchestra e basato sull’ambiente musicale. E volevo che fosse un horror, oscuro e spaventoso, ma non avevo mai trovato la storia giusta. Poi, molti anni dopo, ero a Berlino, e nel corso di una conversazione è saltata fuori la fiaba del Pifferaio di Hamelin, così sono andato a rileggerla. È una storia che conosco da quando sono bambino, ma leggerla da adulto la rende completamente diversa. C’è qualcosa di misterioso e inquietante. E allora ho pensato: e se la facessi diventare un film e la melodia suonata dal Pifferaio fosse maledetta, non sarebbe magnifico se il film culminasse in una scena in cui questa musica viene suonata da una grande orchestra? E a quel punto ho unito i puntini con la vecchia idea e il film ha cominciato a scriversi da solo”.

La colonna sonora è stata eseguita da un’orchestra di 50 elementi, la Bulgarian Symphony Orchestra – SIF 309, che ha provato instancabilmente di concerto con il piano di lavorazione per essere pronta a suonare dal vivo sul set al momento delle riprese. La partitura è stata un’eccitante sfida creative non solo per la produzione, ma anche per il cast, dato che quasi ogni componente ha dovuto imparare a suonare uno strumento da zero prendendo la cosa veramente a cuore, prendendo lezioni da dei professionisti e provando per ora prima e durante le riprese.

La produzione è stata supervisionata anche dal produttore Les Weldon che si è subito appassionato alla storia:

“Volevamo fare questo film perché è tutto ciò che rappresenta il genere. Ci sono brividi, c’è tensione, c’è un concetto elevato. C’è una storia che risale a centinaia di anni fa, quindi è una favola classica nel senso antico del termine, quando le favole non erano amabili e a lieto fine, ma storie con una morale e un messaggio”.

Il Pifferaio è un personaggio iconico circondato da un ricco folklore. Probabilmente una delle maggiori sfide creative del film è stata quella di rendere il mostro spaventoso ma con un livello di profondità ed empatia. La storia del Pifferaio ha una storia ricca e non è completamente in bianco e nero. Come dice il produttore Les Weldon:

“Il Pifferaio non è solo un demone che esce dalle profondità dell’inferno. Qui c’è un personaggio che ha un dolore, che ha subito un torto e che ora si sta vendicando, ed è l’ammonimento di una storia come questa. Abbiamo dovuto creare un vero e proprio look, il modo in cui il personaggio si comporta, in cui si presenta, per far funzionare la storia e renderlo umano ma anche spaventoso”.

La produzione si è svolta nell’estate del 2021 agli studi della Millennium a Sofia in Bulgaria, i Nu Boyana. La produzione è andata avanti con grande efficienza grazie al supporto delle eccellenti maestranze locali.

Julian Sands ha commentato:

“Non ero mai stato in Bulgaria prima, ma ho passato davvero un bel periodo. Sono rimasto incredibilmente impressionato dalla professionalità della troupe, ma anche dalla gentilezza, la cordialità, il support e la generosità di ognuno di loro.”

Oltre alle scenografie cupe e coinvolgenti costruite negli studi di Nu Boyana, create dal production designer Antonello Rubino, il film è stato girato in location reali utilizzando alcuni dei più famosi angoli architettonici e storici di Sofia, aggiungendo al film un’atmosfera e un linguaggio visivo unici, nati dalla collaborazione creativa tra il regista Erlingur Thoroddsen e il direttore della fotografia Daniel Katz. Riguardo al loro rapporto, Erlingur afferma che:

“Quando ci siamo incontrati su Zoom ho capito subito che condividevamo film e stili preferiti, soprattutto per il genere horror. Il modo in cui lui vedeva il film semplicemente leggendo la sceneggiatura era molto in linea con il modo in cui lo volevo realizzare. Dan lo ha fatto apparire più grande di quello che mi ero permesso di immaginare con il tempo a disposizione. Abbiamo dovuto essere veloci e adattarci rapidamente, ma condividendo gli stessi gusti ho riposto molta fiducia in lui e credo anche lui in me. Anche nei momenti di crisi, siamo riusciti a ottenere ciò che ci serve per far funzionare la scena e allo stesso tempo a renderla bella”.

Il Cast

Il casting è stato guidato dalla britannica Elaine Grainger, collaboratrice di lunga data di Millennium Media, che ha messo sul tavolo alcuni talenti straordinari. Una delle linee guida fondamentali stabilite dal regista Erlingur è stata quella di trovare attori che si calassero naturalmente nei personaggi della sceneggiatura. Per lui si è trattato di un processo istintivo. Il casting durante il Covid ha comportato alcune sfide, poiché le audizioni si sono svolte in videochiamata, ma Erlingur ha finito per essere più che soddisfatto dei risultati:

“Mi sento molto fortunato del cast che ho avuto. Tutti si adattano perfettamente al ruolo. Charlotte è fantastica. Letteralmente dieci secondi dopo averla vista recitare le prime battute ho capito che lei era Mel. Quando in seguito ci siamo incontrati siamo andati subito d’accordo e abbiamo visto il personaggio allo stesso modo. È presente in quasi tutte le scene, e con il piano di lavorazione che avevamo immagino che sia stata una sfida anche per lei attraversare queste montagne russe passando in un solo giorno da un’emozione estrema all’altra, ma è stata fantastica. È stata una grande complice e una fantastica collaboratrice”.

Charlotte Hope (THE SPANISH PRINCESS, GAME OF THRONES) è Mel, una madre single e flautista che aspira a comporre. Sta crescendo una bambina con delle necessità particolari, Zoe (Aoibhe O’Flanagan), una cosa che ha costretto Mel a mettere in pausa in suoi sogni, ma adesso ha la grande opportunità di completare il concerto della sua mentore e reclamare un posto di ribalta come futura grande compositrice.

Charlotte racconta di aver apprezzato il fatto che il suo personaggio sia molto caloroso e protettivo e che le sue siano scelte d’amore, dato che è diventata famosa per aver interpretato personaggi più freddi e calcolatori. Charlotte ha seguito un processo di preparazione rigoroso e ha lavorato sul copione come fosse un’opera teatrale per assicurarsi che, al momento delle riprese, avesse preparato tutto il viaggio. Oltre a imparare a suonare il flauto, Charlotte ha imparato a parlare fluentemente l’ASL (American Sign Language). Dice: “È difficile. Avevo bisogno di sentirlo nel mio corpo e non come se stessi cercando di ricordare dei passi di danza”. Il personaggio di Zoe è una bambina birichina, coraggiosa e molto sensibile. La sua storia è unica perché, nonostante la sua disabilità uditiva, è sempre più affascinata dalla musica e determinata a imparare. L’apparecchio acustico di Zoe diventa quasi un superpotere che le permette di percepire il pifferaio magico.

Trovare gli attori giusti per interpretare i due bambini è stata una sfida. Elaine Grainger ha fornito un gran numero di eccellenti giovani attori. Erlingur si è divertito molto a fare provini e a parlare con i migliori prima di scegliere Aoibhe O’Flanagan e Oliver Savell, quest’ultimo al secondo film dopo il debutto in BELFAST di Kenneth Branagh. Oliver interpreta Colin, il migliore amico di Zoe e compagno di avventure. Colin è timido e si spaventa facilmente, ma segue sempre Zoe nelle sue avventure. Il suo animo timoroso è il primo che vediamo diventare prigioniero del pifferaio magico.

Erlingur ha realizzato un sogno lavorando con Julian Sands, sua fonte d’ispirazione sin dall’infanzia, che interpreta il maestro Gustafson – l’appassionato ma snob direttore dell’orchestra per il quale la musica e la perfezione sono al di sopra di tutto.

“Sono un fan di Julian Sands sin da bambino. La prima volta lo vidi in ARACHNOPHOBIA, quando ero troppo piccolo per vedere quel film. Da allora ho sempre seguito la sua carriera. Cercare di averlo per questo film era un po’ uno sparo nel buio, pensavo non sarebbe mai stato possibile, ma poi ha letto la sceneggiatura, gli è piaciuta e gli è piaciuto il personaggio. Ci siamo incontrati e trovati molto bene. Si è perfettamente calato nel ruolo, non poteva essere più felice. Era come un sogno che diventava realtà, non solo lavorare con lui, ma anche in modo così piacevole.”

Julian Sands ha dichiarato:

“La sceneggiatura mi era piaciuta molto sin dalla prima lettura. Il personaggio del maestro Gustafson mi intrigava, lo trovavo interessante proprio per quella sua apparente mancanza di tattoo e compassione derivante dal suo autoritarismo patriarcale.”

Julian ha avuto un approccio personale al ruolo e alla sua pratica come direttore d’orchestra, che ha portato una potenza esplosiva alla sua performance e al finale del film:

“Mi sono preparato lavorando con il vero direttore d’orchestra, che era in piedi dietro di me, e assistendo alle prove dell’orchestra e copiando i suoi movimenti, ascoltando e assicurandomi di familiarizzare con la musica e di conoscere i diversi battiti per ogni sezione. Come in tutte le cose che riguardano la recitazione, c’è un certo grado di simulazione, di finzione. Do l’impressione di essere il direttore d’orchestra e la macchina da presa, le reazioni delle altre persone e il montaggio fanno sembrare tutto plausibile e autentico. Ma io ci credo quando dirigo, credo di essere il direttore d’orchestra! Mantenendo le cose semplici e reali, in qualche modo verrà fuori qualcosa di guardabile e autentico”.

Les Weldon ha dichiarato:

“Julian è una leggenda, un’icona, e porta al film un grande credito di genere sulla base di alcuni dei suoi film passati, come ARACHNOPHOBIA e WARLOCK. È un attore eccezionale che siamo molto fortunati ad avere. Elaine Granger ha anche trovato la nostra protagonista, Charlotte Hope. Ha un talento incredibile, una grande presenza sullo schermo e qualità da protagonista. Ha portato l’intero film sulle spalle”.

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