Poster L’A.S.S.O. Nella Manica
Locandina L'A.S.S.O. Nella Manica
L'A.S.S.O. Nella Manica (The DUFF) è un film del 2015 prodotto in USA, di genere Commedia diretto da Ari Sandel. Il film dura circa 100 minuti. Il cast include Robbie Amell, Bella Thorne, Mae Whitman, Bianca A. Santos, omany Malco. In Italia, esce al cinema mercoledì 19 Agosto 2015 distribuito da Eagle Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 27 Gennaio 2016. Al Box Office italiano ha incassato circa 730713 euro.

Bianca, una liceale prossima al diploma, scopre per caso di essere conosciuta dal corpo studentesco come 'L'A.S.S.O. nella manica' (Amica Sfigata Strategicamente Oscena) ovvero la tipica bruttina che le altre utilizzano per sembrare attraenti. Questa rivelazione cambierà la vita della mite Bianca che, con l'aiuto del più bello del liceo, riuscirà a strapparsi di dosso questa etichetta 'infame'.

L' A.S.S.O. nella manica racconta la vita di Bianca, un'adolescente acqua e sapone, amica di due ragazze belle, intelligenti e, pertanto, invidiate e in voga in tutta la scuola. Qualcosa cambierà in Bianca quando, ad una festa, incontrerà Wesley, un ragazzo che le farà notare, e pesare, il suo ruolo da 'ruota di scorta', meno attraente e talentuosa delle sue pseudo amiche del cuore. Aperti gli occhi e cosciente della sua posizione all'interno del gruppo di amiche, Bianca cercherà, in tutti i modi, di cambiare per diventare una leader, una ragazza indipendente e far così breccia nel cuore del bel Wesley.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 19 Agosto 2015
Uscita in Italia: 19/08/2015
Data di Uscita USA: venerdì 20 Febbraio 2015
Prima Uscita: 20/02/2015 (USA)
Genere: Commedia
Nazione: USA - 2015
Durata: 100 minuti
Formato: Colore
Produzione: CBS Films, Vast Entertainment, Wonderland Sound and Vision
Distribuzione: Eagle Pictures
Budget: 8.500.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 32.238.000 dollari | Italia: 730.713 euro
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 27 Gennaio 2016 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Ari Sandel

Cast Artistico e Ruoli:

Recensioni redazione

Recensione L'A.S.S.O. nella manica
Recensione L'A.S.S.O. nella manica
Giorgia Tropiano, voto 7/10
L'A.S.S.O. nella manica è quel teen movie che ti sorprende perchè, pur seguendo le regole del genere, propone spunti interessanti e diverte molto. Ottima la sinergia tra i due protagonisti che per una volta non annoiano ma appassionano.

Immagini

[Schermo Intero]

LA STORIA: IL ROMANZO ARRIVA SUL GRANDE SCHERMO

La produttrice esecutiva Lane Shefter Bishop ha scoperto il romanzo "Quanto ti ho odiato" (titolo originale "The Duff") quando, ancora in fase di stesura, una copia era già finita sulla scrivania di Joanna Stampfel-Volpe, un'agente editoriale newyorkese. La Bishop, conquistata immediatamente dal titolo del romanzo, l'ha letto tutto d'un fiato. Il mattino successivo ha richiamato la Stampfel-Volpe e le ha proposto di produrre il film. Ha poi inviato il tutto anche ai produttori McG e Mary Viola della Wonderland Sound and Vision, con un invito impossibile da rifiutare: "Dovete assolutamente leggerlo, adesso!" "Abbiamo ricevuto un centinaio di pagine manoscritte" ricorda Viola. "Lane ci aveva pre-annunciato un testo molto speciale." E proprio come la Bishop, anche lei ha letto il manoscritto tutto d'un fiato. "Ho richiamato Lane il giorno dopo e le ho detto: 'Fantastico! Davvero originale. Dobbiamo assolutamente produrlo". McG concorda: "Sì, anch'io ho subito pensato che fosse una storia perfetta, adeguata allo spirito dei nostri giorni, veritiera e vicina all'esperienza quotidiana". Così i produttori hanno scoperto, non senza una certa sorpresa, che il libro è opera dell'autrice Kody Keplinger, appena diciassettenne. "Non avremmo mai pensato che il libro fosse stato scritto da una teenager fin quando Kodi ha detto a Lane che avrebbe dovuto discutere dei dettagli contrattuali con sua madre", ricorda Viola. La Bishop ricorda: "Mi sono detta: 'No, non può essere stato scritto da una diciassettenne. Sì, è vero, il libro parla anche di scuola, ma tanta complessità e profondità possono essere solo frutto di una penna esperta." I produttori, conquistati dai personaggi e dalla storia, decidono quindi di dare al libro una struttura filmica più consona, adattando alcuni aspetti del romanzo per dare al prodotto finale una veste visiva e cinematografica completa. Obiettivo raggiunto grazie allo sceneggiatore Josh A. Cagan (Bandslam): "A volte, quando adatti un testo letterario per lo schermo, devi lasciar alcune cose e modificarne altre, ma preservando sempre gli elementi narrativi principali", racconta la Viola. "È stata una bella sfida" racconta Cagan. "L'obiettivo era riuscire a salvare la dinamica narrativa pur trasponendo il testo sul grande schermo. Mi sono ispirato al modello dell'elaborazione del lutto di Kubler-Ross, articolato in cinque fasi – rifiuto, rabbia, negoziazione, depressione e accettazione – quanto di più apparentemente paradossale per una commedia." Cagan ha applicato il modello Kubler-Ross ai cinque stadi emotivi che il personaggio principale, Bianca (interpretata da Mae Whitman) attraversa nel suo essere un'A.S.S.O. "Gli scrittori cercano un giusto inizio, uno svolgimento, e una buona fine", commenta Cogan. La cosa interessante del modello Kubler-Ross è che racchiude tutte le fasi. Mi sono ispirato a questo modello per la stesura della sceneggiatura." Dopo aver letto una prima bozza della sceneggiatura, la CBS Films ha contattato i produttori per confermare l'intenzione di produrre il film. Nella fase di sviluppo della sceneggiatura, Cagan e i produttori, per essere certi di non scontentare le accolite di fan della scrittrice, hanno deciso di far leggere il testo anche alla Keplinger. "Ci ha fatto piacere sapere che a Kody la sceneggiatura era piaciuta, malgrado avessimo cambiato alcune cose", racconta la Viola. "Kodi ha capito perfettamente perché." "Ogni volta che un libro viene adattato per il cinema, ci sono delle cose da cambiare. Se porti al cinema un testo letterario senza cambiare niente, il risultato finale sarà quasi certamente un film lungo e noioso" spiega la Keplinger. "La cosa più importante per me era mantenere il messaggio del libro cioè il fatto che prima o poi a tutti capita di sentirsi un'A.S.S.O. A mano a mano che il progetto ha preso forma, mi sono resa conto che anche gli attori erano emotivamente coinvolti. Ho capito che avevano colto alla perfezione lo spirito della mia storia. Ed è stata una grande emozione constatare che quella storia e quel messaggio diventavano concreti."

LA PRODUZIONE
Già in passato, McG e Viola avevano collaborato con il regista premio Oscar Ari Sandel, produttore e sceneggiatore del cortometraggio West Bank Story, e della serie web action Aim High, sulla vita di uno studente sedicenne che in una vita parallela e sconosciuta ai più è una giovane spia.
"Ari ha diretto per noi la seconda stagione della serie Aim High. Con questo film, abbiamo avuto la fortuna di tornare a lavorare con lui. È un regista profondo e acuto, di cui condividiamo pienamente il senso estetico. Sono davvero felice di questa seconda opportunità. Sul set, Ari è semplicemente unico. Ha grande rispetto per gli attori. Sa giostrarsi abilmente tra le difficoltà imposte dal budget, gli studi, e… sì, sopporta anche il mio vocione." "Ha un senso della commedia che è in parte innato, in parte frutto sull'esperienza. Non manca mai di spronare gli attori a improvvisare" racconta la produttrice Susan Cartsonis. "È un piacere vederlo lavorare, e mi sono divertita parecchio sul set con lui. È un uomo di quelli veri, ma ha tre sorelle e in fondo in fondo, ha una sensibilità molto femminile. Io, Mary e le altre abbiamo collaborato alla perfezione con lui. Credo abbia compreso profondamente il senso dell'essere donna – e teenager in particolare." Per Sandel, cimentarsi in una commedia per giovanissimi era, d'altronde, un'occasione imperdibile. "Qualsiasi regista di commedie è entusiasta all'idea di ambientare il proprio film in una scuola. Chi di noi non è cresciuto con le commedie di John Hughes, con Mean Girls o Superbad? È il genere di film che ti riporta indietro agli anni del liceo." "Ari sa cosa significa essere un 'bravo ragazzo' ma, in fondo in fondo, ha quell'anima nerd che lo aiuta a interagire con tutti" racconta Cagan.  Secondo McG, una delle chiavi del successo di una commedia è far sentire gli attori a proprio agio sul set e consentire loro di giocare e sperimentare. Proprio come ha voluto e fatto Sandel, che ha incoraggiato gli attori a portare in scena i propri ricordi di scuola e le proprie esperienze passate. Mae Whitman riconosce a Sandel il merito di aver saputo mantenere il delicato equilibrio tra la commedia e la profondità emotiva. Della sua collaborazione con il regista, racconta: "Abbiamo sperimentato molto, abbiamo provato un milione di cose diverse sul set." L'attore di cinema e teatro Ken Jeong conferma: "Ari è unico, perché ha un approccio molto 'strutturato' al lavoro. Ecco, questo mi sembra l'aggettivo migliore per descrivere il suo modo di fare. Al tempo stesso sa essere rilassato e disinvolto, mettendo gli attori a proprio agio. Il motto? Se ti diverte, allora fallo." "È incredibile quanto gli attori si sentano a proprio agio con lui" commenta McG. "Non vedevano l'ora di essere sul set di fronte alla telecamera. Questa libertà e questa disinvoltura hanno prodotto interpretazioni davvero bellissime."
"(Ari) è contagioso, ha un'energia sconfinata" dice Cagan.  "Da come si muove a come parla, a come dirige…è un tutt'uno."
"Ari è meraviglioso" conferma anche l'attore Robbie Amell. "È giovane, cool, è disinvolto, e sa sempre cosa fare quando c'è qualcosa che non va."

ESSERE UN A.S.S.O.
Da sempre, ben prima che il termine A.S.S.O. (Amica Sfigata Strategicamente Oscena) entrasse nel gergo giovanile, determinate differenze hanno caratterizzato l'universo degli adolescenti. Tutti hanno amici o amiche più belli, più intelligenti, più dotati, e amici o amiche meno affascinanti, intelligenti o talentuosi. La verità è che ognuno di noi è un'A.S.S.O. e che tutti, a nostra volta, abbiamo un'A.S.S.O., e in nessun ambiente questa parola è più usata che a scuola.  "Ricordo benissimo l'ultimo anno di liceo, quando, seduta al bar della scuola, una ragazza al mio tavolo si lamentava di essere chiamata A.S.S.O. dagli altri ragazzi" racconta la Keplinger. "Io non sapevo neanche cosa significasse la parola A.S.S.O. – così mi hanno spiegato che A.S.S.O. sta per "Amica Sfigata Strategicamente Oscena". La prima reazione è stata di divertimento… Poi ho pensato: "No, non è giusto…" E alla fine: "Oddio. Sono io."  "Più tardi, parlandone con le mie amiche, mi sono resa conto che ognuna di loro pensava di essere l'A.S.S.O. in questione. Così, quasi per gioco, ho annunciato che avrei intitolato il libro proprio così, ma al posto della ragazzina brutta e brufolosa che si scioglie la coda di cavallo, si toglie gli occhiali e diventa una top model da sogno, ho deciso che la mia protagonista sarebbe rimasta un A.S.S.O. dall'inizio alla fine."  "Ho notato che tante persone che hanno letto il libro, mi hanno poi scritto una mail dicendomi: "Sai, sono io l'A.S.S.O. del gruppo, e questo libro per me è stato molto importante" racconta la Keplinger.  "L'aspetto fisico non conta. Non conta essere grassi o magri, alti o bassi, i più intelligenti o brillanti del gruppo. In realtà, più che con l'aspetto fisico, questa storia ha a fare con l'insicurezza e col senso di inadeguatezza, da dove siamo passati tutti." McG conferma: anche lui è stato l'A.S.S.O. del gruppo. "Da ragazzo, avevo un amico bellissimo, e non mi rendevo conto che io, invece, ero quello da sfruttare per conoscere lui, cosa diventata poi evidente nei primi anni di liceo. Prima o poi, ognuno di noi è quell'A.S.S.O. E non ha niente a che fare con l'aspetto fisico. Ha a che fare con il proprio ruolo, con la propria identità."
Anche se attori e registi sanno che il messaggio del film è importante e profondo, tutti concordano nel dire che questa, prima di tutto, è una divertentissima commedia. "Uno degli elementi principali della commedia è che tocca temi importanti e controversi, senza toni drammatici, per non rischiare di risultare pesante e noiosa", spiega Sandel.  "Se riesci a scherzarci su, diventa tutto più facile."

I PERSONAGGI

BIANCA (interpretata da Mae Whitman) è L'A.S.S.O.
Per interpretare il ruolo fondamentale dell'A.S.S.O., a.k.a. Bianca Piper, i produttori hanno scelto la giovane, ma esperta, attrice di cinema e televisione Mae Whitman che, senza saperlo, era anche l'attrice a cui aveva pensato la Keplinger. "Incredibile, la notte prima della pubblicazione avevo scritto un post dove citavo alcuni attori che, secondo me, sarebbero stati perfetti per interpretare i personaggi", spiega l'autrice. "Avevo già visto Mae in Parenthood e avevo pensato 'Wow, sarebbe perfetta per il ruolo di Bianca. È 'troppo lei'. Quando, qualche anno dopo, ho saputo che era stata scelta per il ruolo di Bianca, ne sono stata felicissima." Per i creatori del film, l'A.S.S.O. non è una ragazza bruttina o un po' stupida, ma una persona che non si sente all'altezza del proprio gruppo di amici. La Whitman, ad esempio, non aveva mai sentito la parola A.S.S.O. fino al giorno in cui ha ricevuto la sceneggiatura. E non appena l'ha letta, si è appassionata alla storia e ha accettato il ruolo.
"Per me questa storia ha un significato particolare. Sono cresciuta nel cinema e ho dovuto affrontare molto spesso etichette e categorizzazioni" racconta la Whitman. "Fare l'attrice significa saper sopportare anche etichette e definizioni che non ti corrispondono."
"Mae ha trovato nel personaggio di Bianca emotività e profondità. A mano a mano che la storia si snoda, Bianca impara a volersi bene per com'è. E lo humour di Bianca è lo humour di Mae. "Mae è riuscita a dare al personaggio di Bianca tante sfumature importanti. Ad esempio, anche se è arrabbiata con tante persone, Bianca riesce sempre a mantenere un tocco di piacevolezza e amabilità", commenta Viola. "Mae ha un fiuto naturale per certe cose" racconta Cagan. "C'erano battute nella sceneggiatura, di fronte alle quali Mae ha detto: 'No, no, questa non la dico'. Dopo la prima lettura della sceneggiatura, le ho detto: 'Grazie per essere stata più intelligente delle altre'. È andata proprio così, Bianca ha dimostrato di essere la persona più intelligente del gruppo e nel corso delle riprese ha imparato a interiorizzare la storia ancora meglio." "Mae mi ha messo un po' in imbarazzo perché io non riesco a parlare tanto, di solito le cose le faccio e basta" racconta Allison Janney, l'attrice premiata sei volte con l'Emmy Award, che in questo film interpreta Dottie, una sorta di guru autodidatta, nonché mamma – emotivamente assente – di Bianca. "È una persona con tante sfumature. Sul set ci siamo divertite moltissimo. La sua intelligenza e la sua capacità di arricchire il personaggio con tanti piccoli dettagli hanno fatto prendere corpo e forma al personaggio di Bianca."
Skyler Samuels e Bianca Santos, che interpretano le migliori amiche di Bianca nel film, vedono Bianca come uno spirito libero ingabbiato nell'ambiente chiuso della scuola, dal quale cerca di liberarsi. "Mae dà un tocco reale al personaggio di Bianca; è l'attrice perfetta per questo ruolo" commenta la Samuels. "Mae è una grande professionista e una straordinaria attrice" commenta Jeong. "È riuscita a instaurare ottimi rapporti con tutti. Sul set, con lei, ti senti subito a tuo agio."
"Questo film non sarebbe lo stesso senza Mae Whitman" aggiunge Sandel. "L'abbiamo capito fin dal momento in cui l'abbiamo vista. Conoscevo già alcuni suoi lavori e avevo immaginato che sarebbe stata l'attrice ideale per questo ruolo, ma quando ha cominciato a leggere lo script, ne siamo stati assolutamente certi. È una bravissima attrice, e il rapporto instaurato con Robbie è stato fenomenale."

WESLEY (interpretato da Robbie Amell) è Il palestrato
Per il ruolo di Wesley Rush, i produttori hanno cercato un attore che fosse la quintessenza dell'affascinante macho palestrato, da sempre considerato anche superficiale e incapace di parlare. Oltre a essere l'aitante e muscoloso quarterback della Malloy High School, Wesley è anche un'anima profonda, capace di vedere oltre la superficie delle cose. I produttori hanno scelto l'attore canadese Robbie Amell (The Flash, Tomorrow People) per interpretare il ruolo di questo ragazzo incredibilmente complesso. "Sembra l'anima di un vecchio saggio incarnata nel corpo di un ragazzo" racconta Amell.  "Ha un sacco di amici, è uno che si fa notare, ha un atteggiamento disinvolto e un po' nonchalant. È un ragazzo molto intelligente, e sa tante cose che Bianca ancora non sa. Insieme riescono a completarsi e ad aiutarsi. Robbie ha capito che nel personaggio di Wesley c'è più di quello che si percepisce a prima vista", racconta Bishop. "Ha saputo interiorizzare la personalità di Wes e ha saputo farci scoprire la sua profondità e la sua storia." "Il personaggio di Wesley poteva riuscire molto male; ne sarebbe potuto nascere un ridicolo stereotipo, invece Robbie è un vero genio", racconta la Whitman sul co-protagonista. "A volte cercavo quel qualcosa in più da inserire in una battuta o in una scena e se non ci riuscivo io, Robbie era sempre pronto a intervenire con la parola giusta. È gentile, divertente, naturale."
"La prima volta che ho visto una sua foto, ho pensato: 'Sì, va bene… Va bene per questo personaggio'" racconta la Keplinger. "Poi, quando l'ho incontrato, e l'ho visto recitare sul set, ho pensato: 'Wow, è perfetto. Ha lo spirito e il fascino giusto che questo personaggio deve avere."
Amell era un po' preoccupato per il genere di film chiamato a interpretare. "È difficile rendere un personaggio come questo reale e credibile."  "Ci sono tanti personaggi del genere che appaiono volgari, sboccati, fin troppo sopra le righe. Invece questa è una sceneggiatura che supera la prova del tempo. Il messaggio del film parla al cuore di ognuno di noi; parla delle insicurezze, del modo in cui affrontarle, accettarle e superarle."

MADISON (interpretata da Bella Thorne) è La Cattiva                            
Nel romanzo, gran parte della sofferenza di Bianca è emotiva. Risulta, quindi, difficile trasferirla sul grande schermo senza eccedere nel voice over. Dal punto di vista cinematografico, Cagan e i registi hanno dovuto affrontare la difficile sfida di creare il personaggio che rappresenta la trasformazione e la nemesi di Bianca – Madison Morgan, personaggio che non esiste nel libro. "Io e Ari abbiamo lavorato a lungo su questo personaggio perché volevamo inserire la figura di un'antagonista" racconta Cagan. "Non volevamo, però, che Madison somigliasse allo stereotipo della cattiva. Detto questo, resta una ragazza antipatica, convinta di riuscire a fare le cose meglio degli altri – la scuola, in questo caso specifico. Vede la vita come se fosse una trentenne condannata ingiustamente ad andare a scuola con una schiera di mocciosi – che indegna condanna! Ma Madison, proprio come tutti gli altri, è solo insicura e il suo è un meccanismo di difesa."
I produttori hanno scelto, per questo ruolo, l'attrice Bella Thorne che, proprio come la Whitman, recita da molto tempo per il piccolo e il grande schermo (Blended, Alexander e la terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissima giornata e Shake It Up).
"La prima volta che ho letto la sceneggiatura, me ne sono innamorata" racconta la Thorne.  "Non mi importava che ruolo avrei avuto, volevo assolutamente esserci. Mi piace molto questa storia, e soprattutto mi piace pensare a cosa possono fare due ragazze insieme, quando si alleano con sincerità e con lealtà." "Madison è molto divertente. Sogna di diventare una star e per questo deve imporsi su tutta la scuola. Non che sia di natura cattiva", spiega la Samuels, "in realtà pensa di essere divertente, è convinta che comportarsi in quel modo la porterà – prima o poi – da qualche parte."
"Non ho mai conosciuto nessuno con più grande senso dello humour" dice la Samuels di Thorne.  "È davvero divertente. E le interazioni con Robbie e Mae nel film sono meravigliose. Non voglio anticipare nulla, ma sono bellissime." Amell, che interpreta il ragazzo di Madison nel film, parla della giustapposizione tra la vera Thorne e la malefica Madison.  "Bella è una ragazza dolce e sincera, e invece in questo film fa la parte della cattiva, della malvagia", racconta. "Quando recita, ti verrebbe veramente da dire: 'Ti detesto! Sei terribile!"
 "Madison è il tipo di ragazza che, prima o poi, tutti abbiamo incontrato nella vita, a scuola, al lavoro o nel gruppo di amici che frequentiamo. È quella che si fa detestare" dice Sandel.  "E che, per inciso, non capisce neanche di essere o essere stata un'A.S.S.O. Bella ha dato al suo personaggio una nota caratteriale molto interessante e divertente, con i perfetti tempi comici. Ha saputo infonderle anche un'innocenza che produce l'effetto giusto sul carattere di Madison."

CASEY (interpretata da Bianca Santos) è La ragazza tosta e JESS (interpretata da Skyler Samuels) è La ragazza dolce
Parlando dei personaggi di Casey e Jess, la Keplinger sottolinea che, anche se le migliori amiche di Bianca sono bellissime, sono anche sue vere amiche. Solo dopo che Bianca scopre di essere chiamata A.S.S.O., comincia a sentirsi inadeguata accanto a loro in mezzo agli amici. "Il fatto che Bianca si senta inadeguata quando è con loro, non fa di Casey e Jess delle persone cattive, soprattutto se consideriamo che anche loro hanno delle insicurezze" commenta l'autrice. Bianca Santos (The Fosters, Ouija) e Skyler Samuels (The Nine Lives of Chloe King, Furry Vengeance) sono state scelte rispettivamente per il ruolo di Casey e di Jess.
"Non volevamo creare delle vamp. Volevamo che fossero intelligenti; il tipo di ragazza di cui ti piacerebbe essere amico – non il tipo che passa tutto il giorno a dirsi: 'O mio dio, quanto sono bella e quanto sono brava! '".  "Casey è la più diretta delle amiche, ma anche la più leale" spiega la Santos del suo personaggio. "È il tipo di persona che, alla fine, dopo aver discusso ti dice: 'Ehi, ma siamo amiche, adesso basta, smettiamola e facciamo pace."
"Jess è ottimista e molto idealista. Per lei è sempre tutto bello, e va sempre tutto bene. Per questo, se le cose non vanno come vorrebbe, rimane molto delusa.", spiega la Samuels.  
"Skyler e Bianca sono entrambe molto intelligenti, e questa intelligenza sanno trasmetterla anche davanti alla telecamera" commenta Sandel. "Sono due ottime attrici, che prendono sul serio il proprio lavoro e sanno arrivare sul set con tante idee interessanti. Hanno dato spessore e profondità ai personaggi."

TOBY (interpretato da Nick Eversman) è Il musicista
Grazie in parte a una piccola improvvisazione musicale, Nick Eversman (Get On Up, The Missing), che ha lavorato anche in Tomorrow People con Amell, ha interpretato il ruolo di Toby, il ragazzo per il quale Bianca ha una cotta. Attore esperto e talentuoso, a Eversman è stato chiesto di improvvisare una canzone durante le audizioni. Improvvisazioni che l'attore predilige, essendosi esibito per anni al Second City. La notte prima delle audizioni ha scritto 20 canzoni. Dell'audizione, ricorda: "Appena ho iniziato a suonare, mi hanno interrotto e mi hanno detto: 'No, questa qui è troppo bella. Fanne una più brutta. Anzi, la più brutta che hai".  "Ha cantato così male che il risultato è stato un mix perfetto tra il kitsch e l'incredibile. Abbiamo deciso che era quella la cifra artistica, musicale e caratteriale del ragazzo che avrebbe attratto Bianca", racconta Viola. "Dopo aver suonato alle audizioni, abbiamo capito che era l'attore che cercavamo. Era riuscito a creare una giusta vibrazione artistica senza essere mellifluo o inadeguato per l'ambiente scolastico, e questa sua cifra lo aiuta molto nel rapporto con Bianca."
Pur con toni umoristici e comici, Eversman è destinato a restare a vita il 'fratello minore' di qualcun altro. "È un approccio originale e ironico a quello che succede a scuola; il fatto di avere una persona alla quale rivolgersi quando vogliamo avere qualche informazione sul ragazzo o la ragazza che ci piace."

MR. ARTHUR (interpretato da Ken Jeong) è Il Prof
Per i personaggi secondari, i registi hanno scelto alcuni tra i migliori attori di commedia del piccolo e del grande schermo. Sandel conosceva già Ken Jeong (The Hangover, Community) da quando era bambino, e avrebbe quindi desiderato che l'attore interpretasse il ruolo di Mister Arthur, insegnante di giornalismo alla Malloy High School, nonché mentore/padre putativo di Bianca, il cui vero padre è assente, dopo il divorzio dalla moglie e madre di Bianca, Dottie.
"Quando ho saputo che Ken Jeong avrebbe recitato nel film, mi è venuta la pelle d'oca", racconta la Keplinger.  "In questo film, non devo saltare fuori nudo dal baule della macchina", spiega Jeong che, oltre ad essere attore e comico, è anche medico. "Il mio personaggio vede in Bianca un grande potenziale. È lui a spronarla, a spingerla ad andare avanti, e anche a rimproverarla. È un insegnante, ma anche un mentore. Sa bene che Bianca può farcela e la spinge ad affrontare e superare i propri limiti." Della sceneggiatura Jeong ha apprezzato l'alternanza di momenti di grande comicità e scene più intime e profonde. "Mi ricorda le gloriose commedie di John Hughes" dice. "I personaggi sono tridimensionali. Non ci sono archetipi monodimensionali. Tutti i personaggi hanno un grande spessore emotivo e umano."  "A volte fare questo mestiere è una specie di cura" dice il produttore esecutivo Ted Gidlow. "Vedere Ken sul set è stato semplicemente fantastico."
"Ken è un uomo gentile, semplice, frizzante, pieno di idee, stravagante, originale. È stato meraviglioso averlo sul set e assistere alle sue stranezze dietro le quinte." dice la Samuels. "Ho lavorato con lui già sul set di un altro film in cui, che mi crediate o no, Ken è stato il mio primo bacio al cinema." La Santos, dal suo canto, adora Jeong tanto da desiderare una sua miniatura da mettere in borsetta e tirare fuori all'occorrenza… perché é troppo divertente. "Lui parlava e io ridevo, lui parlava e io ridevo… del tipo: 'Scusa, ma che sta succedendo?"

DOTTIE PIPER (interpretata da Allison Janney) è La Guru/ Mamma di Bianca
Avendo già interpretato il ruolo della madre in tre amatissime commedie (Hairspray, Juno e Mom per il piccolo schermo), oltre a molti altri ruoli, Allison Janney era l'attrice ideale per interpretare il ruolo di Dottie, la mamma di Bianca, personaggio abbastanza diverso dal libro. Nel libro, infatti, Bianca cresce con il padre ed è la madre Dottie a essere assente dalla vita della ragazza. I ruoli parentali, invece, sul grande schermo sono rovesciati. Anche se è Dottie, una sorta di guru e motivatrice autodidatta, a crescere sua figlia, la sua è un'assenza emotiva. "Dottie è stata lasciata dal marito da tre anni e quindi è rimasta emotivamente devastata dall'esperienza dell'abbandono", dice Janney. "Ma ha trovato la forza e la motivazione per riprendersi, diventando una sorta di motivatrice e guru. La sua ossessione per il lavoro le ha fatto mettere un po' da parte il suo ruolo di mamma, tanto da non riuscire neanche a dare qualche buon consiglio a sua figlia. La storia tra Dottie e Bianca è molto interessante; è la storia del rapporto tra madre e figlia, la storia dell'incontro tra le loro anime."
"È stata un'esperienza meravigliosa" dice la Whitman dell'attrice che ha interpretato sua madre. "È una donna molto pratica, con una mentalità molto aperta. È divertente e ha grande naturalezza."  
"Allison ha portato grazia, classe ed eleganza al suo personaggio, e a tutto il film", dice McG. "Quando arriva sul set, nessuno vuole più farla andare via."
L'attrice ha soddisfatto pienamente le aspettative di Sandel: "Allison è una donna divertente, fuori dal set come sul set. Se le chiedi dieci volte di rifare una scena, farà dieci volte una cosa diversa!", continua. "Di fronte alla telecamera sai che darà il meglio di sé" dice Gidlow. "Le sue interpretazioni superano sempre ogni aspettativa."

IL PRESIDE BUCHANON (interpretato da Romany Malco) è Il capo 'cool'
Romany Malco (40-year-Old Virgin, Last Vegas, Weeds) è stato felice di tornare a lavorare con Sandel, sette anni dopo West Bank Story.  "È l'uomo giusto, l'uomo con l'X factor. Amo molto lavorare con lui. Ci pensavo già da tempo. E poi, un giorno, mi ha chiamato e mi ha detto: 'Vorrei tanto che accettassi questo ruolo', racconta Malco.  "Romany è uno dei più grandi attori di commedia. Ha una cadenza, quando parla, che già in sé è molto divertente" racconta Sandel. "Quando abbiamo parlato di chi avrebbe interpretato questo ruolo, ho fatto subito il nome di Romany."  CBS Films lo ha scelto anche per la felice esperienza di Last Vegas.  Per il suo ruolo, a Romany è piaciuto in modo particolare il contrasto tra docenti immaturi e superficiali e studenti incredibilmente maturi per la propria età. "Il Buchanon pensa di essere un bel tipo" dice Malco. "In realtà è un po' conservatore; non è molto abituato alla tecnologia o ai social media. I suoi riferimenti sono i quotidiani cartacei.  E no, non usa Instagram. Anzi, lo chiama "Instant Gram". E non dice Pinterest, ma "Pine Trest". Cose così."

LA SCUOLA NELL'ERA DEI SOCIAL MEDIA

L'A.S.S.O. nella manica esplora i rischi che si devono affrontare nell'ambiente scolastico, in un mondo in cui i social media la fanno da padrone nella vita di tutti i giorni. Bianca deve affrontare il pericolo e la paura di essere etichettata e categorizzata, non solo nella vita privata ma anche in pubblico. Gli attori erano consapevoli, tuttavia, dell'importanza di accendere i riflettori sull'argomento "social" in modo ironico.  "L'idea è anche fare un film di formazione, che intersechi in qualche modo l'argomento bullismo e colga lo spirito del nostro tempo, con tutto quello che succede su Internet, sui social media, nonché il modo in cui i social pervadono la nostra vita di tutti i giorni, a scuola e a casa. Credo sia un argomento interessante da trattare", dice Sandel.   
"Gli sms e tutto il resto sono anche strumenti di bullismo" dice Whitman.  "Oggi è molto diffuso in America, dove la mentalità è demolire gli altri. Questo atteggiamento si perpetua e si moltiplica anche su internet, quindi credo sia necessario accendere i riflettori su una tematica orribile, quanto importante da considerare." "Oggi anche i bambini sono capaci di inviare un sms" dice Janney.  "Senza dimenticare Twitter, e il fatto che qualsiasi cosa finisce su YouTube. Pensa a quanto grande e catastrofica può diventare un'umiliazione pubblica."
Nel film, c'è un momento in cui Bianca viene filmata e il video viene messo immediatamente sui social, facendo emergere dettagli che nessuno nella scuola aveva notato prima di allora.
"Essere vittima di bullismo, vedersi affibbiare soprannomi e tutto il resto, è una cosa molto grave", dice Eversman. "Bianca deve subire l'umiliazione di questo video che si diffonde a macchia d'olio sui social. Fa male all'inizio, ma poi è capace di rialzarsi e di reagire."
Il rapporto di Madison con i social media è diverso da quello che ha Bianca. In particolare, Bianca è ossessionata dai social media, che finiscono per influenzare tutta la sua vita. I social sono il suo palcoscenico. "Quando prende in giro gli altri, ad esempio, Madison vuole solo farsi due risate. Pensa che guardandola, gli altri pensino: 'Oddio, è troppo divertente! ' spiega Thorne. "Fa sempre così, è convinta di essere giusta in occasione, crede di essere simpatica; se così non fosse, non si comporterebbe come invece fa." "La scuola è un laboratorio estremamente ricco e interessante di esperienze umane" commenta McG.  "Le emozioni che vi si scoprono sono molto diverse. È in quegli anni che matura, inoltre, la propria identità e la propria consapevolezza sessuale. Sono gli anni in cui cominci a chiederti: 'Sono più o meno intelligente degli altri? Sono bravo/a nello sport? Sono più o meno capace o atletico degli altri? ' oppure 'Faccio ridere? Sono divertente? Più o meno dei miei amici? Sono queste le domande nell'era dei social media, presenti oggi più che mai e in costante e rapida evoluzione. E la tua identità può essere estrapolata nelle sue diverse parti e raggiungere immediatamente l'universo digitale."

I COSTUMI

Per rappresentare al meglio lo stile liceale, dal look che Bianca adotta a scuola al vestito con cui balla, fino agli abiti di Jess e Casey, alle mise sexy di Madison: tutti i costumi giocano un ruolo importante nel film. I costumi sono opera del costumista Eric Daman, già apprezzatissimo per altri progetti recenti, tra cui spiccano The Carrie Diaries (il prequel di Sex and the City) e Gossip Girl.
"È un film in cui la figura femminile è preponderante. Volevo quindi lavorare con persone capaci di portare anche la propria esperienza. Gli outfit sono un elemento molto importante. Ho lavorato con Eric Daman, che ha offerto una prospettiva interessante sui costumi" spiega Sandel. "Io e Eric non abbiamo voluto strafare. Se il pubblico nota gli abiti, allora non va bene. Quindi abbiamo optato per uno stile regolare, non esagerato. Forse è un approccio diverso da quello che Eric istintivamente avrebbe avuto. È un professionista molto attento ai dettagli di stile, ed è stato molto bravo a rendere il tutto casual ma anche cool e chic."

LE LOCATION

Per il film L'A.S.S.O. nella manica, CBS Films ha scelto di tornare ad Atlanta dove, con grande soddisfazione, si erano svolte le riprese degli interni per Last Vegas.
"La storia si presta a tante diverse location" dice Gidlow. "Non abbiamo avuto problemi a reperire le giuste location ad Atlanta che, con la sua grande gamma di ambientazioni e di situazioni, anche stavolta si è prestata molto alle nostre esigenze. La scelta di utilizzare location moderne si è rivelata strategica. In questo modo gli attori si sono sentiti a proprio agio, in ambienti reali, piuttosto che in set ricostruiti ad hoc." È questo anche il parere di Mary Viola. "Abbiamo girato in alcune scuole, con dei veri studenti, in aula per le summer schools. Non c'è niente di meglio che l'atmosfera reale per dare verosimiglianza e naturalezza all'azione del film." "Girare ad Atlanta ha sempre un grande fascino. Sono tutti appassionati di cinema" dice Sandel, i cui nonni sono proprio originari della zona. "Quando abbiamo girato la sena della festa da Madison, le comparse erano contentissime di essere lì, erano tutti entusiasti e con una gran voglia di lavorare. Alla fine della scena tanti sono venuti a ringraziarmi." Oltre alle scuole Henry W. Grady e Marietta, tra le altre location di Atlanta troviamo il Perimeter Mall, il Cobb Energy Performing Arts Centre, lo Stone Mountain Park, e il locale Dave and Buster's (un ristorante, bar e sala giochi). La scena della festa a casa dei Morgan è stata girata in una casa di Atlanta, mentre le case nei dintorni di Kirkwood sono state utilizzate per creare le abitazioni di Bianca, Robbie e Nick.  Atlanta ha dato l'opportunità agli attori di frequentarsi anche fuori dal set, costruendo relazioni positive che hanno avuto un impatto anche sul risultato finale. Un gruppo unito, in cui le persone si rivolgono l'una all'altra con nomi affettuosi. Durante un'uscita all'Atlanta Braves, gli attori sono stati coinvolti nei giochi del jumbotron e hanno parlato con i fans. Amell si è spinto fino a nuotare con gli squali balena dell'Acquario di Atlanta. La Whitman e il resto del cast sono usciti e hanno addirittura cantato canzoni di chiesa al karaoke. Thorne si è allenato con Amell ed è andato in piscina con la Samuels.  Nelle pause tra una ripresa e l'altra, al Dave and Buster's, Sandel, la Whitman e Eversman si sfidavano spesso s Guitar Hero mentre gli altri si divettivano a giocare a video game o a skee ball. "I produttori hanno saputo mettere insieme una squadra di persone che si apprezzano, si stimano e si rispettano. Il nostro lavoro è comunque difficile, ci sono giorni che sembrano interminabili", dice la Samuels. "Ma ogni giorno è bello lavorare insieme, mangiare insieme, parlare di quello che è successo e poi uscire e andare in città per altre memorabili avventure". "Passando dall'adolescenza all'età adulta, si capisce che ognuno ha le proprie insicurezze, e quella sensazione di essere un'A.S.S.O." spiega McG. "Quella sensazione ci accompagna un po' per tutta la vita. Ecco perché il film, a mio avviso, non si rivolge solo ai più giovani." "Tutti sanno cosa significhi essere un po' messo in disparte a scuola. Tutti conoscono quel senso di solitudine" dice Cagan. "E anche se sei il più bello o la più bella della scuola, quella sensazione rimane… quelle domande… Faccio bene così? Faccio male?  Spero che il film sia riuscito ad affrontare questa tematica in modo più ironico e leggero."Tutti siamo andati a scuola, ecco perché il film ha un messaggio assolutamente trasversale." La Whitman spera che il film possa parlare dei limiti e delle insicurezze che spesso, auto-imponendoci nella vita di ogni giorno, ci spingono a non osare: "Se, uscendo dal cinema, anche per soli cinque minuti, il pubblico si sentirà meno preda di questi limiti, il film sarà stato un successo."

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L’A.S.S.O. Nella Manica disponibile in DVD da mercoledì 27 Gennaio 2016
info: 19/08/2015.

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