La quinta onda (2016)
The 5th WavePer ben quattro volte gli extraterrestri hanno assaltato la Terra, le loro visite sono state denominate 'onde' e hanno devastato l'umanità. Ora ci si prepara alla 'quinta onda' e la giovane Cassie cerca un modo per sopravvivere al nemico.
La Quinta Onda, racconta delle quattro ondate di attacchi alieni che hanno decimato la popolazione sulla Terra. In uno scenario dominato dalla paura e dall'angoscia, l'adolescente Cassie (Chloë Grace Moretz) cerca disperatamente di salvare il fratellino Sammy. Mentre si prepara all'inevitabile e letale quinta ondata, Cassie incontra un giovane misterioso che potrebbe rivelarsi la sua unica speranza. La giovane eroina potrà però fidarsi ed accettare il suo aiuto?
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 4 Febbraio 2016Uscita in Italia: 04/02/2016
Data di Uscita USA: venerdì 22 Gennaio 2016
Prima Uscita: 22/01/2016 (USA)
Genere: Avventura, Sci-Fi, Thriller
Nazione: USA - 2016
Durata: 112 minuti
Formato: Colore
Produzione: Columbia Pictures, GK Films, LStar Capital, Living Films, Material Pictures
Distribuzione: Warner Bros
Budget: 38.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 33.094.802 dollari | Italia: 594.289 euro
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 8 Giugno 2016 [scopri DVD e Blu-ray]
Passaggi in TV:
• martedì 05 Dicembre ore 21:00 su Sky Cinema Suspense
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La produzione
Nel film La quinta onda, quattro ondate, una più mortale dell'altra, lasciano gran parte della Terra decimata. In un'atmosfera di terrore e sfiducia, Cassie (Chloë Grace Moretz) è in fuga, nel disperato tentativo di salvare il fratellino. Mentre si prepara per l'inevitabile e fatale quinta onda, la ragazza si allea con un giovane che potrebbe rappresentare la sua ultima speranza, se solo potesse fidarsi di lui. La Columbia Pictures presenta in associazione con LStar Capital una Produzione Material/GK Films, La quinta onda. Con Chloë Grace Moretz, Nick Robinson, Ron Livingston, Maggie Siff, Alex Roe, Maria Bello, Maika Monroe e Liev Schreiber. Regia di J Blakeson. Prodotto da Tobey Maguire, Graham King, Matthew Plouffe e Lynn Harris. Sceneggiatura di Susannah Grant e Akiva Goldsman & Jeff Pinkner. Tratto dal romanzo di Rick Yancey. Produttori esecutivi Denis O'Sullivan, Richard Middleton e Ben Waisbren. Direttore della fotografia Enrique Chediak, ASC. Scenografie di Jon Billington. Montaggio di Paul Rubell, ACE. Costumi di Sharen Davis. Musica di Henry Jackman.
IL FILM
"Cassie Sullivan è una grande eroina, ma non ammette di esserlo. Nel descriversi direbbe soltanto di essere una ragazza che ha perso il fratello e che farebbe qualunque cosa per ritrovarlo". Questo è quanto racconta Chloë Grace Moretz, protagonista nel ruolo di Cassie Sullivan dell'adattamento della Columbia Pictures del bestseller di Rick Yancey's "La quinta onda", il primo romanzo della trilogia.
Il libro è stato pubblicato nel 2013, ricevendo consensi di critica e pubblico, ed è stato nella classifica dei bestseller del New York Times per oltre 20 settimane. Il secondo romanzo della trilogia, "The Infinite Sea", ha ricevuto uguali consensi, mentre è prevista per la seconda metà del 2016 l'uscita del terzo "The Last Star".
Nella storia, la vita quotidiana di molte persone viene presa di mira in modo violento: terremoti, impulsi elettromagnetici, malattie. Per rappresentare tutto ciò, i filmmakers hanno voluto creare un approccio realistico al film così da coinvolgere il pubblico evitando di dare al racconto un aspetto unicamente fantasioso. "Mi piace lavorare con la fantascienza perché ti permette di esplorare argomenti seri in modo traslato, senza prenderli di petto", racconta J Blakeson, il regista del film. "Si può esplorare una storia di fantascienza su un'invasione aliena per raccontare una storia di emozioni e problemi quotidiani in modo più interessante".
"Una volta cominciato, è difficile smettere di leggere il romanzo", racconta Tobey Maguire, produttore del film insieme a Graham King, Matthew Plouffe e Lynn Harris. "La scrittura di Rick è magnificamente visiva e l'autore è riuscito a raccontare la storia di un'invasione aliena rimanendo però ben ancorato alla realtà in modo decisamente originale. L'idea che l'invasione abbia luogo per mezzo di ondate per disperdere e distruggere la società poco per volta, è singolare e allo stesso tempo credibile. La perdita di corrente, le malattie, i terremoti e gli tsunami: non sono proprio queste le paure che viviamo nella vita oggi? E quindi, in questo senso, il libro si allontana dai classici della fantascienza".
Il produttore Graham King racconta che sebbene l'azione del film sia fondamentale per attrarre il pubblico, sarà la parte emotiva a coinvolgerli profondamente. "C'è una trama fantasy che riguarda l'invasione aliena, una trama thriller che racconta come gli alieni stanno conquistando il pianeta, e poi c'è il cuore del film che è la storia di come una famiglia che si perde dovrà riunirsi".
La storia contiene in sé tutti questi incredibili elementi ma ciò che mi ha attratto di più è che viene ambientato nella realtà quotidiana con un personaggio principale a cui tutti riusciamo a relazionarci", racconta Plouffe. "All'inizio della nostra storia, la nostra eroina, Cassie Sullivan, è la ragazza della porta accanto".
"È completamente inesperta", aggiunge Moretz. "È una semplice ragazza del liceo che non ha mai dovuto imparare a sopravvivere. Non è mai stata neanche una Girl Scout e non ha poteri da supereroe. È esattamente come noi. Quando arriva la prima ondata, la sua reazione è perfettamente consona ai fatti. Per questo volevo essere Cassie. La sentivo simile a me".
Il giovane regista emergente J Blakeson, che ha diretto il thriller La scomparsa di Alice Creed, un film cult dei festival di settore, ha spiegato: "Volevo fare questo film perché mi dava la possibilità, attraverso l'espediente dell'invasione aliena, di raccontare una storia di emozioni e problemi quotidiani in modo più interessante. Era molto importante per me che questo film non raccontasse quanto è terribile il mondo, bensì quanto è bello e quanto è importante mantenerlo così. Volevo che Cassie mantenesse la perseveranza e speranza, in modo da avere una tonalità composta di sfumature emotive e visive che non fossero tristi e depresse".
Per Blakeson, dirigere La quinta onda è stato un po' come tornare alle sue radici. "Quando ero giovane, guardavo tanti film e leggevo tanti libri che coinvolgevano personaggi adolescenti. Erano i cosiddetti libri per l'adolescenza e mi aprirono alla letteratura. C'è qualcosa dell'adolescenza che ti fa provare tutto in modo più intenso. Le emozioni dei teenager sono sempre in superficie, e sembra che il mondo stia sempre per finire, ogni giorno. Quello che cambia in questa storia è che la vita di Cassie è messa in serio pericolo".
Una ragione che spiega la popolarità del libro è il fatto che nel corso della lettura la storia si evolve: da romanzo per adolescenti a romanzo di fantascienza. L'autore del libro, Rick Yancey, spiega che il libro intende mettere a fuoco temi universali con cui tutti abbiamo a che fare. "Tutti i miei libri, non solo questo, tratta argomenti che ruotano intorno a cosa ci rende umani. Mi interessava che il lettore riflettesse su quel che ci resta nel momento in cui ci viene portata via ogni cosa. Quali sono le cose veramente
importanti? Nel 21° secolo abbiamo tante trappole, come per esempio la tecnologia, che ci allontana dal fattore umano. Ne 'La quinta onda', tutto questo ci viene portato via, ed ogni personaggio deve affrontare la nuova realtà con i propri strumenti individuali. Come riusciranno i protagonisti a relazionarsi tra loro in questa nuova realtà? Quali sono le cose veramente importanti? Quali sono quelle che si è disposti a sacrificare? Oltre a tutto questo, la storia è anche un thriller, una storia di sopravvivenza, la storia di chi cerca di stare a galla quando ogni cosa sembra perduta. Ed è anche una storia d'amore, una storia sull'amore in tutte le sue forme".
Plouffe sostiene di aver capito già dalla prima pagina che La quinta onda non sarebbe stata la solita storia di un'invasione aliena. "Rick apre il libro con una citazione di Stephen Hawking che afferma che se gli alieni arrivassero mai sulla Terra, per noi sarebbe come per gli Indiani d'America quando Cristoforo Colombo scoprì l'America – nel senso che non gli andò molto bene. Già da questa citazione, avevo capito che questa storia sarebbe stata un pochino diversa. Sembrava più sofisticata ed intellettuale".
"Nel film, come nella vita vera, non si può capire chi è buono o cattivo semplicemente guardandolo in volto", osserva Blakeson. "Spesso nei film, i cattivi sembrano buoni e viceversa, e non è facile distinguerli. In questo film, tutti sono uguali. E Cassie impara che se si perde fiducia nell'altro, si rischia di finire per un sentiero oscuro. Essere umani significa proprio fidarsi a vicenda, in modo da poter vincere la guerra".
E Moretz aggiunge, "Cassie è davvero sfiduciata, tutti sono una potenziale minaccia. Vorrebbe potersi fidare, ma ogni volta che lo fa, qualcosa va storto e quindi non può far altro che contare sulle proprio forze".
IL CASTING
Per dare vita al personaggio di Cassie Sullivan, i filmmaker hanno scelto Chloë Grace Moretz. Per loro, la Moretz era una perfetta combinazione di talento e qualità: non solo è un'attrice navigata (utile soprattutto se il personaggio dovesse essere ricorrente per gli episodi successivi) ma ha anche l'età giusta per il ruolo. La combinazione di questi due fattori era perfetta, una combinazione che si confermava sempre più man mano che le riprese avanzavano. "Come scrittore e creativo, credo molto nelle coincidenze e nei felici incontri", commenta Yancey. "Come tutti gli scrittori, sono coinvolto a livello emotivo nei miei personaggi, per questo volevo che gli attori fossero perfetti. Chloë è adatta per questo ruolo è l'ho capito dalle prime scene".
"Cassie è diventata Chloë molto in fretta, perché lei stessa vive la realtà di base del personaggio", aggiunge Blakeson. "Cassie è un personaggio normale in circostanze straordinarie, piuttosto che una persona straordinaria in circostanze normali, e questo ha dato a Chloë la possibilità di aggiungere il suo stesso vissuto al personaggio, e tutto questo è evidente nella sua interpretazione. Così lo spettatore entra nella storia insieme a lei che osserva la propria normalissima realtà degenerare lentamente in un mondo orwelliano".
"Siamo stati molti fortunati ad aver trovato Chloë per questo ruolo, perché è una vera professionista", continua Blakeson. "È favolosa nelle scene emotive, in quelle con la famiglia, in quelle da commedia, ma è anche bravissima nelle scene d'azione – ha un'esperienza incredibile per la sua età".
La Moretz ha già lavorato in tanti film d'azione e non ha bisogno di stunt per interpretare alcune scene fisicamente complicate. "Lavoro in film d'azione da quando avevo 11 anni", spiega la Moretz. "È come fosse un mio secondo abito… mi risulta facile e divertente. La scontro in macchina è stata la mia scena preferita".
La cosa più importante della vita di Cassie è il fratellino Sam – e lei farà quanto in suo potere per proteggerlo. "Cassie e Sam sono come lo yin e yang dell'intera storia. Entrambi vivono gli stessi problemi, in luoghi diversi e in circostanze diverse, che si ripropongono nel film di continuo", racconta il regista. "Quando si ritrovano, hanno entrambi vissuto delle esperienze difficili e simili, e sono entrambi molto cambiati dall'inizio della storia".
Per un ruolo così importante, i filmmaker hanno cercato a lungo prima di scegliere Zackary Arthur. Come racconta il produttore Lynn Harris, "Il regista voleva un attore che non fosse né troppo giovane, né troppo grande. Se l'attore fosse stato troppo giovane, non avrebbe potuto sopravvivere al dramma della storia ma se fosse stato troppo grande, non sarebbe stato abbastanza vulnerabile. Ci serviva un ragazzo che avesse accesso ad emozioni difficili da raggiungere anche per attori provetti, ma allo stesso tempo abbastanza giovane da poter essere credibile nel ruolo di fratello di Chloë".
"Zack è stato un perfetto acchiappo", ricorda Blakeson. "È stato chiaro fin da subito che fosse un ottimo attore e che potesse gestire anche la parte emotiva. Avendo pochi giorni a disposizione per le riprese, era importante sapere che avrebbe adempiuto la sua parte senza indugi o ritardi. Tra i ciak, inoltre, si è rivelato un ragazzo molto dolce e divertente".
Quando Cassie e Sam vengono separati dall'onda che cresce a dismisura, lei promette al fratello che tornerà a prenderlo. "È questo il gancio dell'intero film", spiega il produttore Lynn Harris. "Poi, la storia ci porta da Ben Parish, un ragazzo per cui Cassie ha una cotta, e infine a Evan Walker. Insieme diventano una squadra".
Per i ruoli di Ben Parish e Evan Walker, i filmmaker hanno scelto l'astro nascente Nick
Robinson (Jurassic World) per Ben ed il giovane Alex Roe per Evan.
"Scegliere gli attori giusti per Ben ed Evan era estremamente importante di modo che la personalità di Chloë fosse ben bilanciata", ricorda Blakeson. "Ben è il classico tipo estremamente popolare al liceo, il tipico rubacuori che Cassie osserva da lontano ma in realtà non conosce bene, mentre Evan è più adulto. Se si può asserire che c'è uno spartiacque tra adolescenza ed età adulta, allora diremmo che Ben sta per raggiungerlo, mentre Evan lo ha appena superato".
Per trovarli, i filmmaker hanno girato in largo e lungo. Tanti attori da tutte le parti del mondo hanno mandato i loro showreel, e le audizioni si sono svolte in giro per gli Stati Uniti, compreso Los Angeles e New York, come pure a Londra ed in Australia. "Nick era incredibile, e proprio come Chloë, sembrava più maturo della sua età. Lo abbiamo scelto abbastanza in fretta, ma dovevamo trovare il giusto Evan che lo controbilanciasse, prima di poterlo confermare", ricorda Blakeson. "Abbiamo visto lo showreel di Alex dopo un bel po' di scouting, e lo abbiamo fatto venire a New York per un'audizione. Quando ha letto la parte con Chloë, era subito ovvio che tra loro ci fosse un ottimo feeling. Alex ha una forte presenza scenica, oltreché due occhi incredibile che potevano sembrare minacciosi od empatici allo stesso tempo. E così, nel giro di una settimana, ci trovammo ad offrire ad entrambi gli attori i propri ruoli.
"Dieci minuti prima che la notizia venisse rilasciata online, ho scoperto di essere stato scelto per il ruolo di Evan", racconta ridendo Roe.
"Ben Parish è il tipico ragazzo che tutti vorrebbero essere. Il giocatore di rugby con tanti amici, un ragazzo socievole e gioviale", spiega Robinson. "Con le prime quattro ondate, cambia tutto. Sopravvive ma gli viene attribuito il nomignolo di 'Zombie' a causa di tutte le perdite che ha subito".
Molte scene di Robinson lo vedono recitare accanto a Liev Schreiber, un attore intenso e fortemente motivato. I veterani sul set sostengono che il giovane attore è stato all'altezza della situazione. "Da attori, lavoriamo molto da soli per costruire il personaggio e arriviamo sul set con idee ben precise su quel che faremo. Quello che diverte di più è poi scoprire che un altro attore scolpisce la scena per te, e questo è quanto è accaduto con Nick", spiega Schreiber. "Supponevo di saperne di più, perché sono più grande, ma poi mi sono stupito che il ragazzo avesse il proprio passo che non aveva nulla a che fare con quanto stessi facendo io. Di fatto, le sue scelte erano più interessanti, ed è stato davvero entusiasmante e incoraggiante".
Roe sostiene che sia stato amore a prima vista. "Quando ho letto il copione, mi sono subito innamorato di Evan. Riuscivo a capirlo perfettamente", asserisce Roe. "È un personaggio difficile che deve affrontare l'amore e la perdita. Prima che accada tutto questo, è un ragazzo intelligente che studia ingegneria meccanica ma cresciuto in una fattoria e quindi abituato a sentirsi un 'outsider' in città senza capirne il motivo. In realtà è come se fosse diviso a metà. Sopravvive, ma il suo lato emotivo è completamente spento, finché non incontra Cassie. Lei lo rende nuovamente umano. Roe spiega che per fare questo doveva dare al suo personaggio una nuova prospettiva. "Evan trova Cassie sull'autostrada dove le hanno sparato. La salva, portandola alla sua fattoria e la cura. Non si fidano l'un l'altro – vivono una realtà dove nessuno si fida di nessuno. Sebbene Cassie combatta persino contro se stessa, sarà costretta a fidarsi di Evan, perché potrebbe essere la sua unica possibilità' di sopravvivenza, oltre all'unica opportunità per ritrovare suo fratello. Tramite lei, il mio personaggio scopre che non basta avere qualcosa per cui vale la pena vivere: bisogna anche avere qualcosa per cui vale la pena morire, come Cassie. Ed ora, finalmente, ce l'ha anche Evan.
Maika Monroe, apparsa lo scorso anno nel film horror di successo It Follows, interpreta il ruolo di Ringer, una cecchina. "Ringer ha una personalità molto complessa. Ha poca tolleranza per le debolezze umane, ed una forza ed un orgoglio tipici di chi ha già perso tutto", spiega lei. "Si presenta come una sopravvissuta, sebbene dentro sia spezzata".
Ringer si allea con Zombie – il nostro Ben Parish – e in lui vede un leader che deve solo riconoscere la sua forza per poter sbocciare ma allo stesso tempo capisce in fretta che dovrà essere lei ad avere questo ruolo nella vita di lui. "Ci siamo divertiti talmente tanto a costruire la dinamica tra Zombie e Ringer, soprattutto nella scena della lotta, che oggi io e Nick siamo migliori amici. C'è un cameratismo tra i nostri personaggi che riesco a capire perfettamente".
Descrivendo il personaggio come una "tosta", la Monroe – in un certo qual modo lei stessa una tosta, essendo una kitesurfer professionista – era disposta a fare molto per ottenere il ruolo, compreso fare colpo durante le audizioni. "Mi sono tinta i capelli viola con un colorante alimentare", racconta. "Non ci stetti molto a pensare all'epoca ma poi mi hanno richiamata. E quando sono tornata a fare il provino davanti alla macchina da presa, mi ero già innamorata del ruolo. È stato divertente trasformarmi, perché Ringer è diversa da me. Chi mi conosce, non mi riconoscerebbe mai in questo ruolo".
Per il ruolo degli adulti nella storia, i filmmaker hanno chiamato quattro venerabili attori stagionati – Ron Livingston e Maggie Siff nei ruoli di Oliver e Lisa Sullivan, i genitori di Cassie e Sam; Liev Schreiber nel panni del Colonnello Vosch; e Maria Bello come Sergente Reznik.
Livingston dice che era attratto dal film per la natura profonda dei suoi temi. Prima che finisca il primo atto, si passa dalla vita quotidiana semplice di tutti i giorni, ad una mortalità umana del 99%. È fantascientifico, sì, ma questo dà al film una suspense da thriller", spiega Livingstone. "Cosa succede quando tutt'a un tratto abbiamo paura l'uno dell'altro e persino di noi stessi?"
"Ron è il perfetto padre americano che cerca di gestire l'invasione aliena ed allo stesso tempo anche la perdita della fiducia reciproca tra umani", spiega Plouffe. "Doveva trovare un modo di essere padre e allo stesso tempo onesto. Il suo arco narrativo nella storia è impressionante".
Siff, Livingston, Moretz e Arthur hanno brevissimi momenti nel film in cui si ritrovano tra loro per essere una famiglia. "Il primo giorno che siamo arrivati sul set, abbiamo fatto un mucchio di fotografie di famiglia", ricorda Siff. "Era strano e buffo. Scherzavamo e ci prendevamo in giro – tenendo i figli in braccio e io mettevo il mio braccio intorno al mio marito fittizio. Ma questo modo scherzoso di gestire la cosa ci ha permesso di entrare in confidenza molto in fretta. All'inizio del film, dovevamo aver già gettato i semi di una famiglia sana, benestante e felice".
In parte questo significava giocare il ruolo dei genitori perfetti. "I genitori qui hanno autorità ma non sono autoritari", spiega Siff. "I ragazzi possono affidarsi a loro ma allo
stesso tempo gli viene concessa la libertà di essere chi sono – e questo è uno dei motivi per cui Cassie si trasforma nell'eroina che conosceremo nel film. È forte e quando il mondo volge al termine, lei può restare in piedi e combattere".
Il celebre attore Liev Schreiber interpreta il ruolo del Colonnello Vosch, dopo aver collaborato in passato con i produttori de La quinta onda Tobey Maguire e Matthew Plouffe, nel film Pawn Sacrifice nel ruolo di Boris Spassky, l'antagonista di Maguire che interpreta Bobby Fischer.
"Liev è uno dei migliori attori del momento", racconta Plouffe. "Quando Tobey ed io abbiamo letto il libro, ne abbiamo scherzato: 'Chissà se si potesse convincere Liev ad interpretare Vosch…' Eravamo entusiasti quando ha detto sì, perché lui è perfetto per il ruolo".
"Liev è uno dei miei attori preferiti", aggiunge Harris. "Ha dato una grande sottigliezza e charm al personaggio ed ha trasformato un personaggio da cattivissimo coi baffoni a uomo empatico, interessante e dalle mille sfumature".
"Quando arriva, si direbbe che è proprio quello che tutti si aspettavano. La gente sta combattendo per sopravvivere", racconta Schreiber. "In tempi di crisi, guardiamo sempre alle nostre forza armate perché ci assistano, e quando arriva Vosch, la gente si sente più sicura: è come se fosse arrivata la cavalleria. Ma Vosch è un tipo interessante ed il tutto si complica un po'".
"In parte, la battaglia tra Alieni ed umani si basa sul fatto che i primi hanno capito che per gli uomini la speranza è importante, ma è anche una debolezza", continua Schreiber. "Capiscono le nostre emozioni. Conoscono le nostre passioni. Per loro un comportamento incauto è una debolezza. Ciò che rende questa storia davvero esemplare è che celebra le emozioni in quanto innegabilmente umane. Sono le emozioni a renderci quel che siamo, ossia umani. Le nostre colpe, i nostri errori, le nostre debolezze, tutto sommato, sono proprio le cose che ci rendono grandi".
Maria Bello interpreta il Sergente Reznik, il secondo in comando a Vosch, nonché un personaggio risoluto e determinato. "La scelta recitativa di Maria per Reznik è l'esatto opposto della scelta mite di Liev per Vosch", racconta Harris. "Reznik è un personaggio duro e lei segue proprio questa linea, che è esattamente quello che voleva il regista. È divertente – J voleva che tutti la temessero e di fatto Maria ha creato un personaggio molto intimidatorio. Credo che il piccolo Zack sia rimasto scioccato!"
"Il libro mi è piaciuto molto", dichiara la Bello. "Quello che mi è piaciuto di più de La quinta onda è che non è un libro dai toni minacciosi. È la storia di una ragazza normale che vive una vita normale, con una famiglia normale e che si ritrova a vivere una situazione straordinaria. Adoro personaggi femminili così forti".
Infine, tra gli attori, troviamo altri personaggi del libro adorati dai suoi fan: i giovani della
Squadra 53. Oltre a Robinson nel ruolo di Zombie, Monroe come Ringer, e Arturo, noto
come Nugget, la squadra viene completata da Cade Canon Ball, nel ruolo di Oompa, la voce della ragione, Alex MacNicoll (McFarland) che indossa i panni del grosso Flintstone; Nadji Jeter (Un weekend da bamboccioni), ossia la dolce Poundcake; Talitha Bateman nel ruolo della svelta e vivace Teacup; Tony Revolori (Grand Budapest Hotel) come Dumbo dalle grandi orecchie; e Flynn McHugh nel ruolo di Tank.
LA PRODUZIONE E GLI EFFETTI SPECIALI
Il film presenta elaborati effetti speciali – ma il supervisore agli effetti speciali Scott Stokdyk ci tiene a sottolineare che queste scene sono state studiate ad hoc nel contesto della storia. "Non ci sono limiti oggi agli effetti speciali, si può anche esagerare, e forse al primo impatto con la storia avevo pensato di fare le cose in grande. Ma poi dopo aver parlato con il regista, ho capito che il suo intento era raccontare una storia più intimistica", spiega Stokdyk. "E così, ho aggiustato il tiro, in modo che il mio ruolo fosse di supporto. Tra le scene più spettacolari, chiaramente abbiamo un importante tsunami, oltre a diverse altre location ma la nostra idea di base era di usare gli effetti per mettere gli attori in pericolo in modo intimistico".
Questo concetto – ossia di esprimere importanti effetti speciali in modo da influenzare i singoli personaggi – è ancora più visibile nella sequenza del terremoto/tsunami, una delle due più importanti scene VFW del film. "Con la seconda ondata, gli alieni devastano il mondo creando terremoti che a loro volta scatenano tsunami per tutto il globo", racconta Stokdyl. "La sequenza dello tsunami ha aiutato il regista a raccontare la sequenza di questo evento mondiale – abbiamo creato effetti speciali enormi ambientati a New York, in Florida, ed a Londra – e distrugge interamente il quartiere di Cassie. J ha scelto di contrastare gli effetti dello tsunami che scema, usando soprattutto effetti intorno a Cassie e Sam nascosti nel bosco. Il potenziamento degli effetti visivi erano sottili e intonati alla scala delle altre immagini".
"Abbiamo fatto cadere alberi nell'area circoscritta ai nostri protagonisti – ed un albero doveva letteralmente cadere sulla loro macchina", racconta David Waine, il supervisore effetti speciali del film. "Siamo riusciti nel nostro intento, piantando delle ancore di fissaggio nel terreno e legandoli a grandi alberi che poi facevamo cadere a comando".
Gli effetti delle diverse ondate richiedevano che la squadra responsabile delle scenografie allestissero la strada della famiglia Sullivan in diversi modi – pre-tsunami, post-tsunami e post-virus – il tutto in un quartiere residenziale abitato. In una sequenza, un'ora dopo lo tsunami, l'acqua scorre lungo la strada; in un'altra, dopo il virus, tutto si è asciugato e le case sono sigillate con assi di legno. Ciò che ha reso la scena impegnativa, ricorda lo scenografo Jon Billington, è stato creare l'effetto post-tsunami e post-virus nello stesso giorno di riprese. Grazie a Movie Magic e ad attente inquadrature si è riuscito a fare anche questo.
Quando la famiglia scappa, si rifugia in un campo profughi. Per questo esterno, i filmmaker hanno scelto una location a Camp Calvin, vicino ad Atlanta. "Abbiamo
occupato un enorme campo vuoto, allestendo tanti tendoni ed una piscina con un trampolino", ricorda lo scenografo A. Todd Holland. "Il trampolino ha la funzione di torre di controllo. La struttura aveva un certo fascino ed era il centro dell'azione, e siamo anche riusciti ad ottenere delle belle inquadrature della piscina".
Quando i Sullivan si trovano separati, Cassie – ormai da sola alla ricerca disperata del fratello – deve attraversare un'autostrada ma le sparano e in seguito viene salvata da Evan Walker. Per questa sequenza, il reparto location ha chiesto la collaborazione dell'Assessorato ai Trasporti delle contea e della città per avere il permesso per chiudere la strada statale Joe Frank Harris Parkway e la Red Top Mountain Road a Cartersville, Georgia.
"La superstrada dove viene sparata Cassie era chiaramente la location di una scena importante per noi, per cui avremmo dovuto chiuderla in entrambe le direzioni. Inizialmente, avremmo dovuto girare per due giorni, ma quando abbiamo iniziato le riprese, abbiamo scoperto che il giorno dopo avrebbe piovuto e sarebbe stato impossibile girare", rammenta Blakeson. "Così abbiamo deciso di affrettare tutto, nel tentativo di girare la sequenza in un solo giorno".
"È stata una giornata estenuante per Chloë, perché dopo essere stata sparata, ha un momento emotivamente molto forte, dove si crede che la ragazza morirà intrappolata sotto la macchina, e che quindi deluderà anche il fratello, non potendolo ritrovare. Le emozioni sono all'apice", continua Blakeson. "Era anche un giorno importante per scenografi e attrezzisti, perché c'è una superstrada piena di macchine abbandonate. In pochi attimi passiamo da una scena thriller, di azione, ad una scena emotiva. Sarà stata la fretta, ma ognuno di noi quel giorno ha tirato fuori il meglio di se stesso e tutto è filato liscio".
Due mesi prima di girare il film, i filmmaker avevano iniziato a pianificare la sequenza su un modellino, con tanto di macchinette finte. E poi, tre giorni prima delle riprese, la squadra ha iniziato ad allestire la scena con le macchine vere.
Il Capo dei Trasporti Doug Wright osserva, "L'intera operazione doveva avere una precisione militaresca perché ogni cosa – macchine e set – fossero perfette e al posto giusto quando iniziasse a sorgere il sole. Avevamo 50 macchine, ne abbiamo affittate altre 60, 30 generici sono arrivati automuniti, con 14 autisti – il tutto mentre il reparto scenografie li aggrediva da ogni donde, pitturandoli e aggiustandoli perché sembrassero rovinati ed arrugginiti con un prodotto che si chiama 'dust age' e mentre Jon Billington andava in giro di persona a rompere i vetri delle auto con un martello.
Per la macchina sotto la quale si nasconde Cassie – per dare vita ad una delle scene più iconiche del libro – i filmmaker hanno preso in considerazione 70 macchine prima di scegliere un pickup rosso e bianco.
Cassie poi viene salvata da Evan Walker e portato alla sua casa in campagna, una location che si trova ad un'ora circa da Atlanta.
"La parte più divertente delle riprese è la scena quando Cassie corre nel bosco intorno alla fattoria", ricorda Roe. "Scappa e poi inciampa in uno degli allarmi che Evan ha messo per catturare gli Altri. Lui la insegue per il bosco e poi la placca come si fa a rugby a piena velocità. È stato divertente da girare perché la ripresa doveva essere calcolata al secondo. Non si trattava di essere bravi attori bensì di avere un perfetto tempismo. Pensavo di usare una stunt ma Chloë si è opposta, 'No, no. Voglio farlo io.' Chloë ha una personalità molto forte".
HomeVideo (beta)
info: 04/02/2016.
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