Poster Giorni d’Estate

Giorni d'Estate (2020)

Summerland
Locandina Giorni d'Estate
Giorni d'Estate (Summerland) è un film del 2020 prodotto in Francia, di genere Drammatico e Sentimentale diretto da Jessica Swale. Il film dura circa 102 minuti. Il cast include Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw, Lucas Bond, Dixie Egerickx, Siân Phillips, Penelope Wilton, Tom Courtenay. In Italia, esce al cinema giovedì 25 Agosto 2022 distribuito da Movies Inspired.

La storia di una studiosa di folclore, fiera e indipendente, che si ritira nel suo studio in cima alla scogliera per eseguire le sue ricerche: vuole sfatare alcuni miti utilizzando la scienza per confutare l'esistenza della magia.

Alice è una studiosa di folclore, fiera e indipendente, che si ritira nel suo studio in cima alla scogliere per eseguire le sue ricerche: vuole sfatare alcuni miti utilizzando la scienza per confutare l'esistenza della magia. Alice è pienamente assorbita dal suo lavoro, ma è anche molto sola ed è perseguitata da una storia d'amore del passato. Quando il giovane e vivace Frank, uno sfollato dei bombardamenti di Londra, viene affidato alle sue cure, la sua innocenza e curiosità risvegliano in Alice emozioni sepolte nel profondo. Abbracciando coraggiosamente la miracolosa imprevedibilità della vita, Alice impara che le ferite possono essere guarite, che le seconde occasioni esistono e che, forse, esiste davvero anche la magia. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 25 Agosto 2022
Uscita in Italia: 25 Agosto 2022 al Cinema
Data di Uscita USA: venerdì 31 Luglio 2020
Genere: Drammatico, Sentimentale
Nazione: Francia - 2020
Durata: 102 minuti
Formato: Colore
Produzione: Quickfire Films (presenta), BFI (presenta), Embankment Films (in associazione con), Shoebox Films (produzione), Iota Films (produzione)
Distribuzione: Movies Inspired

Cast e personaggi

Regia: Jessica Swale
Sceneggiatura: Jessica Swale
Musiche: Volker Bertelmann
Fotografia: Laurie Rose
Scenografia: Christina Moore
Montaggio: Tania Reddin
Costumi: Claire Finlay-Thompson

Cast Artistico e Ruoli:



Produttori:
Greg Mcmanus (Produttore esecutivo), Zygi Kamasa (Produttore esecutivo), Emma Berkofsky (Produttore esecutivo), Tim Haslam (Produttore esecutivo), Hugo Grumbar (Produttore esecutivo), Gemma Arterton (Produttore esecutivo), Natascha Wharton (Produttore esecutivo), James Atherton (Produttore esecutivo), Jan Pace (Produttore esecutivo), Guy Heeley (Produttore), Adrian Sturges (Produttore)


Direttore casting: Shaheen Baig | Acconciature e make-up: Lisa Cavalli-Green | Supervisore musicale: Sarah Bridge.

Immagini

[Schermo Intero]

La Storia di Giorni d'Estate

Una giovane donna ripercorre il suo passato, ma decide di aprire il suo cuore a un giovane sfollato: Giorni d'Estate è un dramma bellico ambientato nel passato, ma con una sensibilità contemporanea.

Ambientato nel corso di una lunga e memorabile estate inglese, il film racconta la storia di Alice, una donna solitaria che ha chiuso il suo cuore al mondo.

Alice si avvale della sua formazione scientifica per sfatare l'esistenza delle forze ultraterrene e della magia, ma il suo mondo viene stravolto quando viene incaricata di prendersi cura di Frank, un ragazzo spaventato e innocente che cerca rifugio in seguito ai bombardamenti di Londra.

Nei giorni di sole nella campagna del Sussex, la curiosità e l'apertura mentale di Frank svelano segreti dolorosi sepolti nel passato di Alice inducendola a rivalutare cosa significhi davvero liberare la propria immaginazione.

Ambientato negli anni '40, '20 e '70 e girato lungo gli splendidi panorami costieri e i villaggi del Sussex, Giorni d'Estate è il debutto alla regia di Jessica Swale, che porta sul grande schermo una sua sceneggiatura originale. La drammaturga ha vinto un Olivier Award per la sua opera teatrale Nell Gwynn, in cui hanno recitato gli attori del film Gemma Arterton e Gugu Mbatha Raw.

Sostenuta da una borsa di studio della BAFTA, Swale ha avuto l'opportunità di sviluppare un intero progetto da zero. "Mi hanno chiesto: quali sono i temi che ti stanno a cuore? Qual è il film che non hai mai visto e che pensi dovrebbe essere al cinema?

Ho pensato: "Bè, voglio davvero scrivere di fantasia e speranza. Voglio fare un film che possa piacere alla gente". Volevo fare un film che avesse un messaggio importante sull'apertura mentale e sul modo in cui l'innocenza, la veridicità e la semplicità possano in realtà semplificare tutti i nostri pregiudizi e preconcetti".

Incentrato sulla storia d'amore tra due donne, Alice e Vera, il film esamina i temi profondi della fede, della spiritualità, della perdita e delle credenze legate alla "Terra d'estate", una concettualizzazione dell'aldilà che è stata a lungo utilizzata nel paganesimo.

"La Terra d'estate è un'idea pagana sul significato di paradiso", spiega Swale. "È un'idea di un luogo che esiste accanto al nostro. E l'idea che si possa comunicare tra la Terra d'estate e la vita normale lasciando dei segni o alterando i confini è qualcosa che non è specificamente pagano, che è preso in prestito da una serie di molti miti e leggende diverse. Si tratta piuttosto di ciò che la Terra d'estate rappresenta: la possibilità di qualcosa al di là e di qualcosa di magico".

Mentre approfondiva i grandi temi del film, suo padre è morto. "Ho perso mio padre quando avevo quasi finito di scrivere il film, il che sembra davvero strano, perché quando ho iniziato a scrivere non sapevo che fosse malato. Eppure questo è stato il tema fin dall'inizio, ed è per questo che il film è in un certo senso per lui".

"Amava le cose semplici della vita. Amava la natura, passeggiare e scattare foto ai funghi. Il seme di fungo (che compare nel film) vuole essere un riferimento a lui. Giorni d'Estate è qualcosa che ha a che fare con questo, la speranza che ci sia qualcosa che ci lega con tutto ciò che è stato prima in tutte queste persone".

Approntare la produzione

Per il produttore Adrian Sturges, che fu coinvolto dopo aver ricevuto la sceneggiatura dal collega Guy Heeley, la storia commovente, evocativa e vivida di Swale fu di richiamo immediato. Apprezzò in particolar modo il fatto che il film, pur essendo ambientato nella Gran Bretagna del tempo di guerra, trattasse idee molto progressiste e contemporanee.

"Quello che mi è piaciuto davvero è che mi è sembrata un'interpretazione molto fresca di un periodo che abbiamo visto spesso nei film e un'ambientazione che potremmo considerare familiare", dice. "Ma poi succede qualcosa di veramente interessante come se arrivasse una sorta di Cavallo di Troia, una storia piuttosto progressista nei limiti di un periodo storico familiare. Ho amato la sua arguzia, le sue emozioni molto forti. Mi ha fatto piangere quando l'ho letto e ho trovato le evoluzioni della storia davvero incredibili".

Contare sulla presenza della Arterton, con la quale aveva già lavorato in La scomparsa di Alice Creed, è stato di grande aiuto in termini di sviluppo del progetto. "Si è affezionata subito, il che è stato molto utile perché poterne parlare con la gente avendo già un attore a disposizione ha fatto una grande differenza. Le persone potevano immaginare la storia, ma conoscevano molto bene anche i film di Gemma".

Per Guy Heeley, che è stato coinvolto nel progetto fin dalle prime fasi, la fusione di ambientazione d'epoca ed elementi universali ha offerto una forma di narrazione unica, dando una svolta ai perimetri del cinema di questo genere. "Quello che mi piace è che non è immerso nei cliché del film in costume", dice Heeley. "Ha un tema davvero contemporaneo ed è una storia che potrebbe essere raccontata oggi; si dà il caso che sia ambientata nella Seconda Guerra Mondiale ed è davvero interessante vedere questi temi in quel contesto. Penso che sia un modo insolito di procedere".

Un'altra fonte di ispirazione per Heeley è stata l'accessibilità della storia, che tratta di elementi di perdita, rabbia e tristezza e argomenti come la famiglia, l'infanzia e la maternità. "È una storia che si rivolge a tutti e che tutti conosciamo – tutti ricordiamo le nostalgiche vacanze estive della nostra infanzia. Si tratta di una bellissima storia d'amore. Propone tematiche con cui tutti possiamo confrontarci. Ed è questo che lo rende un film contemporaneo".

Per Swale, gli elementi della famiglia e della maternità erano enormemente importanti perché erano domande che lei e i suoi amici si ponevano nella vita reale.

"Avevo 30 anni quando lo stavo scrivendo e pensavo: "Voglio essere una madre e avere una famiglia ma voglio anche lavorare; come faccio a fare entrambe le cose? Noi e tutti i nostri amici ci stavamo ponendo molte di queste importanti domande sulla vita che desideravamo. Penso che sia davvero difficile per tutti, ma in particolare per le donne, scegliere di avere una famiglia e lavorare o scegliere solo il lavoro se questa è la propria passione. E cosa c'è di sbagliato nel farlo? Questa era una delle domande centrali del film. Non voglio scrivere un film e sottoporre quelle attrici intelligenti a una parte incompleta. Scriviamo delle vere donne e penso che il cinema sia migliorato in questo senso, ci sono molti più ruoli interessanti per le donne".

Il processo di casting

Jessica Swale stava già scrivendo la sceneggiatura del film quando ha conosciuto Arterton grazie al loro lavoro a teatro – e ha capito di aver trovato la sua Alice. "Non ho scritto la parte pensando a Gemma perché allora non la conoscevo davvero. Ma una volta che ci siamo incontrate e abbiamo iniziato a lavorare insieme era ovvio che lei sarebbe stata perfetta per il ruolo, così ho riscritto la parte e l'ho resa più giovane".

Afferma che Arterton è stata scelta per il personaggio di una donna indipendente che non si preoccupa del suo aspetto fisico. "Credo che Gemma sia davvero entusiasta di interpretare un personaggio sia totalmente ignorato. Vive da sola, non si spazzola i capelli, non li taglia mai e non si trucca, vive in riva al mare, è sempre un po' infangata e questo è il suo modo di vivere e perché no?"

A sua volta, la Arterton è rimasta affascinata dalla sceneggiatura e dalla storia di questa donna forte ma misteriosa. "Le ho chiesto di mandarmela non come attrice, ma come produttrice. Mentre lo leggevo, ho pensato che fosse davvero bellissimo e mi ha commosso. Ho chiamato Jess e le ho detto: "Dobbiamo realizzarlo e tu devi dirigerlo".

Si è sentita toccata dalla storia di una donna che, per ragioni che vengono rivelate nel film, si era chiusa in sé stessa, fino a quando non le viene affidato il compito di ospitare un ragazzo di 14 anni.

"Ha un aspetto diverso. Si veste in modo diverso. Non rispetta le regole di tutti gli altri. Il film è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e lei non rispetta nessuna delle regole della comunità e non oscura le sue finestre. A dire il vero, non le importa di nulla. Indossa la sua armatura e non vuole che nessuno entri nella sua vita".

Gemma afferma che è stata "una gioia" interpretare una donna così impassibile e diversa da tutte le altre che ha interpretato. Con il suo aspetto anticonvenzionale e il suo lavoro come studiosa del folclore che sfata i miti con la scienza e ha una casa piena di cimeli folcloristici, si dice persino che Alice sia un po' una strega.

Gli eventi della vita l'hanno resa la donna che è, e quando l'adolescente Frank, in cerca di riparo dal blitz di Londra, entra nella sua vita, lei si rende conto a poco a poco di doverli affrontare. "Quando Frank arriva, la ammorbidisce e la fa aprire, riaccendendo il calore, l'affetto e la compassione che lei aveva in sé, ma che aveva spento del tutto".

Il casting di Frank è stato cruciale per consolidare una relazione importante nel film, e i produttori del film sono stati entusiasti di trovare un grande giovane talento in Lucas Bond.

"È un processo di casting complicato perché Frank come personaggio deve essere un determinato tipo di ragazzo", dice Heeley. "Deve avere un'età specifica. Deve avere un background particolare ed è assolutamente fondamentale che sia sul punto di diventare un adolescente. Lucas è una scelta eccellente per Frank. È affascinante. Ha un sorriso stupendo, ci si immedesima in lui ed è risaputo che emani simpatia verso il pubblico".

Bond racconta che lavorare con attori così affermati abbia rappresentato una grande esperienza. "Ci siamo seduti in casa nella stanza d'ingresso e abbiamo semplicemente esaminato il copione, guardando alcune delle diverse scene, parlando di dove avremmo girato, di come avremmo girato e mettendo degli input nella sceneggiatura, cambiando alcune cose. È stato davvero bello, perché, molte volte, quando sei un attore giovane vai lì e lo fai senza pensarci. Invece è utile parlarne e capire in anticipo cosa stai facendo".

La storia d'amore tra Alice e Vera (Gugu Mbatha Raw), che sboccia quando si incontrano per la prima volta da giovani negli anni '20, è il tema centrale del film. "Era importante per noi mostrare una relazione tra donne che non fosse unicamente sessuale, perché spesso è questo che si vede nei film", dice Arterton. "Si tratta di quanto siano brillanti insieme e di come riescano a tirare fuori il meglio l'una dall'altra".

"Gugu aveva già lavorato anche con Jessica e aveva interpretato la stessa parte di Gemma nella prima produzione di Nell Gwynn al Globe", dice il produttore Adrian Sturges. "Quindi, c'era qualcosa di adorabile in quella simmetria, e ci piaceva l'idea di queste due donne molto diverse tra loro, che hanno anche un particolare fascino innato, e una tale capacità di illuminare lo schermo. Era molto eccitante e la chimica tra loro ci è subito apparsa travolgente".

La Mbatha-Raw dichiara di aver amato la storia dopo aver letto la sceneggiatura, e le nuove dimensioni dei personaggi che offriva.

"È una storia così bella", dice l'attrice. "È commovente, romantica e sorprendente. Poi la possibilità di lavorare con Jess come regista era un'occasione da non perdere. È un mondo che ci è familiare. Ma penso che sia raccontato da un punto di vista che non vediamo spesso in questi drammi d'epoca. Quindi, per me la storia d'amore con Vera e Alice è stata una vera e propria boccata d'aria fresca. E la si vede attraverso gli occhi di un bambino. Vera è un personaggio molto vivace che si trova ad esplorare i ruggenti anni '20 e l'energia e lo spirito brillante che la caratterizzano sono stati molto apprezzati. Vera e Alice si incontrano all'Università di Oxford. Vera è una donna molto appariscente e sicura di sé che attira Alice fuori dal suo guscio. La storia d'amore viene raccontata attraverso dei flashback. Alice ha questi flashback e non siamo del tutto sicuri di come alla fine si inseriscano nella storia, ma ci sono questi ricordi molto vividi che la perseguitano".

L'attrice Penelope Wilton interpreta l'Alice degli anni '70 in quello che è un cast decisamente robusto. "Sono la versione più anziana della giovane Alice e appaio proprio alla fine del film", dice l'attrice, affermando di essere stata attratta dal progetto della sceneggiatura di Swale. "Seguo solo la sceneggiatura e le parole che devo dire e quelle che vengono dette da altre persone. Quindi giudico un copione in base a questo e se non pensassi che fosse vero o autentico o che abbia un certo fascino o comunque qualcosa di speciale, non avrebbe molto senso farlo. Sentivo che era la storia perfetta ed era davvero unica".

Wilton ha anche apprezzato il fatto che la storia incorpori tutti i tipi di relazione nel periodo delicato della guerra. "Immagino che l'evacuazione sia stata una cosa molto difficile. Questi bambini erano molto giovani e spesso non avevano mai visto la campagna, soprattutto se venivano da Londra o dalle grandi città. Erano tempi in cui si viveva nel terrore".

L'attore Tom Courtenay si unisce al cast nel ruolo del signor Sullivan, il preside della nuova scuola del quartiere di Frank. "È venuto sulla costa per sfuggire alle bombe. E sono molto preoccupato per lui e per il suo futuro, come lo sono per tutti i bambini della scuola". È rimasto molto colpito dalla collaborazione con Swale al suo debutto nel lungometraggio. "La mia ultima scena nel film è stata la prima che ho girato e ne sono rimasto profondamente colpito. Era un incantevole pomeriggio e un posto bellissimo sulla costa con vista sul mare vicino a Eastbourne. Sono rimasto impressionato dalla sua calma, considerando che non solo è l suo primo film da regista, ma lo ha anche scritto. Questa calma è molto importante per un regista e lei ce l'ha perché sa quello che vuole".

Si unisce al cast anche la giovane attrice Dixie Egerickx che interpreta Edie, l'amica intima di Frank. "È un maschiaccio, è piuttosto esuberante. Ma penso che sia un personaggio straordinario. Lei e Frank sono simili perché lui è un po' triste e solitario perché è lontano dai suoi genitori ed è stato trasferito in un posto che non conosce. Ed Edie è un po' triste e sola perché non ha molti amici e sua madre è morta. I due si sostengono a vicenda nella loro amicizia ed è molto dolce e naturale il modo in cui crescono e si prendono cura l'uno dell'altro".

Trovare nuove trame in un ambiente di guerra

Nel portare temi contemporanei in un film ambientato negli anni '40, i registi hanno ritenuto fondamentale trovare delle location adeguate a questo approccio alla produzione.

Sono stati visionati molti luoghi in tutto il paese prima che i registi decidessero per l'East Sussex, un elemento vitale per il film finito, secondo il produttore Adrian Sturges.

"La zona è molto bella, ma è piuttosto semplice e realistica, sono molto contento che abbiamo scelto questa strada piuttosto che, sapete, cadere nel cliché".

"È stato meraviglioso perché ci ha trasmesso molto. E man mano che andavamo avanti con la ricerca delle location saltavano fuori sempre più idee, come quella di poter usare il castello di Herstmonceux che è arrivata relativamente tardi e che ci ha dato un sacco di altre location interessanti, per cose diverse".

Anche gli attori sentivano che la location li avrebbe aiutati a immergersi nella storia. "Non ero mai stata a Eastbourne prima", dice la Mbatha-Raw. "Poter avere questa vista meravigliosa sulle Seven Sisters, ogni singolo giorno, il cielo è diverso. Il mare è diverso. Possiamo lavorare con questo incredibile paesaggio. È un posto molto speciale per sentirsi in un luogo remoto in un periodo diverso".

Quasi un terzo del film è ambientato nella casa di Alice, quindi i registi hanno ritenuto che trovare la giusta ambientazione fosse fondamentale, considerato che la casa diventa un personaggio del film.

"Ho lavorato a Espiazione dodici anni fa e anche allora abbiamo usato parti dello stesso gruppo di cottage", dice Heeley. "Sono venuto qui circa un anno fa e l'ho visto, poi abbiamo iniziato a parlare con Carolyn, la proprietaria della casa. Penso che sentisse di poter accettare il fatto che la sua casa fosse quella del film. Amava il copione, le piaceva la sceneggiatura. Avvertiva che la sua casa era decisamente quel luogo".

Nella scelta delle scenografie, tutti i coinvolti percepivano la sensazione che il film dovesse apparire autentico e reale. La decoratrice di set Philippa Hart dice che la location e il periodo hanno contribuito a formare la sua ispirazione. "È molto casalingo. È una vecchia Inghilterra, è un elogio al paesaggio, quindi tutto ciò è fonte di ispirazione", dice.

"Non credo di aver mai girato in una location così bella. Ma ci sono tutti gli elementi, le Seven Sisters, quindi la natura deve essere presente sul set, il paesaggio e la spiaggia. Il team scenografico e grafico è stato eccellente e ha fotografato un sacco di natura, tanto che il paesaggio ha sicuramente giocato un ruolo importante anche nei nostri interni".

Per la decorazione del set si è procurata dei filmati dal BFI e delle fotografie da Getty Images. "C'era una bella immagine di bambini. Ho pensato che fossero seduti a giocare nel parco giochi. Ho pensato che potessero tagliare le mele e così via per la scena nel parco giochi. Sono proprio le immagini che ti ispirano. Per esempio, nel rifugio antiaereo di Chatham. È stato recuperato del materiale in cui si vedeva la gente portare fuori oggetti dopo i bombardamenti."

"La gente portava con sé piante e radio, oggetti personali, le proprie cose. Deve essere stato devastante. Le immagini dei vestiti sulle loro braccia. Piccole vignette per dargli vita piuttosto che essere solo una massa di detriti".

Per la costumista Clare Finlay-Thompson, il progetto è stato un lavoro ricco e soddisfacente, con diverse palette di colori per diversi personaggi e l'opportunità di vestire tre diverse ambientazioni d'epoca. "Il copione di solito mi trasmette svariate immagini, mi dà un sacco di idee e io uso molto il colore e la texture", dice. "Abbiamo fatto un sacco di costumi in questo film. È stato molto bello disegnarli da zero e lavorare con periodi storici affascinanti. Anche avere tavolozze di colori specifici per ogni persona è stato piacevole".

Uno dei suoi preferiti era un abito dorato che Mbatha-Raw indossa in una scena chiave. "Volevo che sembrasse come uscita dalla terra e che fosse ricoperta di oro liquido. Era meravigliosa.

Anche i calzoni dei bambini sono molto carini e li abbiamo copiati dagli originali, abbiamo fatto molte cose del genere. Anziché utilizzare pezzi originali che sono troppo fragili per essere filmati, li abbiamo ricreati. La sfida è sempre contro il tempo. Supportare tutti gli artisti è sempre un lavoro molto duro perché penso che siano davvero importanti per creare il giusto look nell'insieme. Mi è piaciuta moltissimo la sceneggiatura di Jess e, quando l'ho incontrata, sono entrata subito in sintonia con lei. Volevo davvero lavorare con lei. È fantastica. È davvero creativa".

La costumista ha lavorato a stretto contatto con la responsabile del trucco e delle acconciature Lisa Cavalli-Green per adattare i look dei personaggi in tre ambientazioni d'epoca. "La storia mi ha davvero conquistato", dice.

"Il personaggio di Gemma è così naturale e così poco preoccupato del proprio aspetto, siamo stati molto attenti a non truccarla troppo. È così bella, la sua pelle è così perfetta, che non abbiamo dovuto preoccuparci granché di questo. Ma è comunque molto elegante. Quando era ventenne, si preoccupava un po' di più di adattarsi all'epoca, quindi i suoi capelli appaiono morbidi e arricciati, ma non è elegante o raffinata come Gugu, che interpreta la signora che lei incontra".

"L'ispirazione è stata tratta principalmente da fotografie di persone reali dell'epoca. Volevamo che sembrasse il più credibile possibile. Molte opere in costume sono realizzate egregiamente e tutti sono impeccabili. Noi non volevamo che il nostro film fosse così. Quindi ci sono capelli che svolazzano, ci sono persone con i capelli spettinati e ci sono persone che sono un po' trasandate, il che penso sia molto originale da vedere sullo schermo. Ma il tutto è stato realizzato principalmente con fotografie storiche d'epoca, scatti originali di persone con cui ho lavorato e, ovviamente, mescolando le mie idee con quelle di Jesse e degli artisti".

Il produttore Adrian Sturges spera che questa autenticità trasudi da ogni fotogramma del film, dando nuova vita al dramma storico. "Spero che la gente si goda Giorni d'Estate come una bella storia commovente con un senso dell'umorismo, ma anche con una reale verità emotiva al suo centro, qualcosa su cui riflettere e che spero rimanga loro. Un grande film è un film che si ricorda. Questa è la mia ambizione".


dal pressbook del film

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