Soledad Rosas arriva in Italia nel 1997 dall'Argentina. Si trasferisce in una casa occupata a Torino dove incontra Edoardo Massari con il quale ha un'intensa storia d'amore. Il 5 marzo 1998 la coppia viene arrestata e accusata di atti di terrorismo contro la costruzione della rete ferroviaria ad alta velocità. Il 23 marzo Edoardo Massari viene trovato morto nella sua cella in prigione. L'11 luglio Soledad viene trovata morta nel bagno della casa dove viveva agli arresti domiciliari. Nel 2002, la Corte di Cassazione ha lasciato cadere l'accusa di sovversione e terrorismo per mancanza di prove.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 13 Giugno 2019Uscita in Italia: 13/06/2019
Prima Uscita: 20/09/2018 (Argentina)
Genere: Biografia, Crimine, Drammatico
Nazione: Argentina, Italia - 2018
Durata: 100 minuti
Formato: Colore
Produzione: Cinema 7 Films, 39 Films
Note:
Soledad è il film del debutto alla regia di Agustina Macri. Ispirato al romanzo 'Amore e Anarchia' del giornalista e scrittore argentino Martín Caparrós, il film narra la storia vera di Soledad Rosas. Presentato in anteprima ad Alice nella Città durante la 13esima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Note di regia
"Morire per un idea o per amore sono due anacronismi differenti, ma entrambi partecipano alla stessa speranza: perche, oltre al qui e ora, c'è qualcosa di migliore, qualcosa senza il quale tutto questo non è abbastanza."
Martin Caparros – Autore del libro Amore e Anarchia
Morire per una passione ci fa ricordare "Romeo e Giulietta" e le conseguenze determinate dalla volontà di due famiglie opposte nell'universo Shakespeariano. Erroneamente crediamo che queste morti non succedano più, che non si muore più per amore. In questa storia Soledad Rosas emerge come un'icona degli anni '90, una Giulietta postmoderna che ci dimostra che si può credere ancora nell'amore fino a morirne.
Soledad Rosas, argentina, è nata e cresciuta in una famiglia conservatrice di classe media. Nell'agosto del 1997, all'età di 23 anni, a seguito della laurea, i genitori le regalano un viaggio in Europa con un'amica. Un viaggio che finisce in Italia.
Soledad è il mito sconosciuto da capire in profondità, capire la sua ricerca, la sua scelta, le sue paure, i suoi sogni. Lontana da una quotidianità che si era lasciata alle spalle con la partenza per l'Europa, Soledad, con spirito anarchico e nuovo, intraprende la strada più difficile: quella della vera libertà.
Perché Soledad non è voluta tornare agli agi della sua vita borghese in Argentina? Perché ha deciso di dimostrare che lei era capace di rischiare la vita fino in fondo? E che quello era il vero significato della sua vita?
In un mondo in cui ci troviamo sempre più immersi in scelte superficiali e superflue, la motivazione di Soledad diventa un'utopia, un anacronismo romantico che vale la pena raccontare e scoprire.
Amore e Anarchia di Martín Caparrós
"A" come Amore e Anarchia. Due elementi che toccano la breve vita di Soledad Rosas, da Buenos Aires a Torino, incongruamente accusata di essere una terrorista. Soledad Rosas nasce a Buenos Aires nel 1974. Nel 1997, quando lascia l'Argentina, è una semplice ragazza di 23 anni. Un anno dopo viene ritrovata impiccata a Torino implicata in una vicenda in cui era accusata di essere la terrorista più pericolosa d'Italia. La sua storia di amore e anarchia è anche la storia del modo in cui uno Stato può inventarsi i suoi nemici. Una storia che l'Italia conosce come la storia di «Sole e Baleno»: sullo sfondo di una Val di Susa che comincia a entrare in fibrillazione, di una città ostile e di alcuni centri sociali legati al movimento anarchico.
Baleno, un anarchico torinese, e Soledad, una ragazza argentina finita per caso a dormire in una casa occupata, si innamorano e da lì ha inizio la loro storia. Indagini e intercettazioni della polizia
li condurranno in prigione con accuse molto gravi. Baleno si toglie la vita e, qualche mese dopo, anche Sole. Entrambi diventeranno simbolo del movimento anarchico italiano in una vicenda dai tratti alquanto oscuri.
Martín Caparrós
È un giornalista e scrittore argentino. Durante la dittatura in Argentina ha vissuto in esilio in Europa, in Francia e Spagna. È stato tra i fondatori del quotidiano Página12. Ha scritto Fame (Einaudi 2015). Internazionale pubblica la sua rubrica per El País.
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