Il film racconta l'amore attraverso una relazione tra una coppia di anziani affetti dal morbo di Alzheimer.
Una storia d'amore un po' particolare sulle note di "Non ho l'età" di Gigliola Cinquetti, un dolce ricordo di gioventù dei protagonisti. Bruno, anziano e affetto da Alzheimer, ospite di una casa di riposo, ogni giorno si innamora di Duša, e ogni sera se ne dimentica.
Duša, una gentile signora ospite della stessa struttura, anche lei affetta da Alzheimer, è una figura un po' ambigua, forse un po' maliziosa. Talvolta i due si incontrano durante le attività proposte nella struttura e flirtano come se si scoprissero per la prima volta, altre invece non si riconoscono nemmeno.
Quando Bruno è in compagnia di Duša, prova un dolce "sollievo" che allevia la sua confusione e nostalgia per il passato.
Un passato che riaffiora invece con forza quando è solo, e lo spinge a fuggire dalla casa di riposo. Desidera invano ritornare a casa sua, da sua moglie e dal suo cane, che però purtroppo non ci sono più.
Il film è un susseguirsi di immagini estremamente suggestive e poetiche, in cui la messa in scena è significativa dello stato d'animo dei protagonisti, a volte confuso, altre nostalgico. In alcuni momenti però è anche dolcemente divertente, come quando una sera Bruno non riesce a trovare la sua stanza ed entra per errore in quella di Duša, sdraiandosi accanto a lei. Al loro risveglio discutono: ognuno è sicuro che l'altro sia nel letto sbagliato, ma ancora una volta si trovano simpatici e si danno appuntamento a colazione. Vestita di tutto punto, Duša però lo aspetterà invano.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 23 Giugno 2022Uscita in Italia: 23 Giugno 2022 al Cinema
Genere: Drammatico, Romantico, Dilm d'Autore
Nazione: Slovenia, Italia - 2020
Durata: 85 minuti
Formato: Colore, DCP
Produzione: Filmstovje, Incipit Film, Radio Televiaija Slovenija, Ministero della Cultura - Direzione Cinema, Slovenski Filmski Center (con il sostegno di), Viba Film (con il sostegno di), Friuli Venezia Giulia Film Commission (con il sostegno di), Fondo Audiovisivo FVG (con il sostegno di)
Cast e personaggi
Regia: Miroslav MandicSceneggiatura: Miroslav Mandic
Fotografia: Peter Zeitlinger
Scenografia: Dušan Milavec, Barbara Kapelj
Montaggio: Andrej Nagode
Costumi: Polonca Valentinčič
Cast Artistico e Ruoli:
Sandi Pavlin
Bruno
Silva Čušin
Duša
Boris Cavazza
Dare
Mojka Funkl
Špela
Lara Komar
Lara
Barbara Vidovič
Nataša
Safet Mujčić
Safet
Jasna Diklić
Safija
Vladimir Jurc
Djino
Produttori:
Sandra Ržen (Produttore esecutivo), Miroslav Mandic (Produttore), Nina Robnik (Produttore), Marta Zaccaron (Coproduttore), Fabiana Balsamo (Coproduttore)
Make-up: Anita Ferčak | Suono: Francesco Morosini.
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Immagini
Note di regia – Miroslav Mandic
"Quando ero bambino, la mia famiglia e le famiglie del circondario amavano riunirsi davanti alla televisione durante il Festival di Sanremo. In particolare, mio padre era follemente innamorato di Gigliola Cinquetti e ricordo perfettamente quando cantò la canzone "Non ho l'età": mio padre la guardava con un'ammirazione e una devozione incredibili. Per questo motivo ho voluto dedicare una scena ricordando proprio quella performance con le stesse parole usate da mio padre nel 1964."
"Alcuni anni fa, quando mio zio era ancora vivo, andavo spesso a trovarlo nella casa di riposo che lo ospitava. Non era demente, ma comunque faceva difficoltà a ricordare i fatti più recenti. Se per contro gli ricordavo qualcosa del passato, mi raccontava di eventi accaduti venti o addirittura trent'anni prima con tanto di dettagli.
Nella sua stessa stanza, il letto accanto era occupato da un altro vecchietto in stato di incoscienza. Mi sono commosso per l'impotenza di quelle persone, per i loro sporadici sorrisi e per l'infantilità con cui percepivano le cose, nonché per la loro vulnerabilità ed empatia.
Quindi ho immaginato un'eventuale storia d'amore tra un'anziana signora e per esempio mio zio. In alcuni momenti avrebbero potuto chiacchierare senza alcun problema, ma subito dopo perdere tutte le energie l'uno per l'altra, o interrompere la comunicazione per un improvviso dolore o semplicemente per dimenticanza.
E se si volessero davvero bene? Si può forse sconfiggere la vecchiaia con le emozioni, soprattutto se accompagnata da una diagnosi grave? Com'è possibile che dopo una bella conversazione, il giorno seguente lei si sia avvicinata di nuovo proprio a lui?
Come mai lui desidera conoscere proprio lei, sebbene lì ci siano tante altre donne?
Mi interessa l'atmosfera insolita di questa casa di riposo che oscilla tra la poesia e una conoscenza superiore, collegata all'età, ma anche all'infantilità che fa ritorno nella vita di una persona, quando non è più in grado di prendersi cura di sé stessa."
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