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Ragazzaccio (2021)
RagazzaccioMattia è un adolescente, insofferente alle regole. È uno di quelli che dalla classe vengono regolarmente sbattuti fuori, uno di quelli che certi adulti si limiterebbero a definire "come tutti gli altri", uno di quelli che "è intelligente ma non si applica". Mattia è arrabbiato.
È arrabbiato con i suoi genitori e forse col mondo intero. Mattia è quello che comunemente si direbbe "un bullo".
Frequenta il liceo classico e nella sua mente l'incubo della bocciatura è più pesante dell'incubo del Covid-19, che pervade in Italia con l'esplosione di quella che di li a poco sarà riconosciuta come la pandemia più invasiva di tutti i tempi.
Nel silenzio ansiogeno della quarantena, Mattia passa le giornate chiuso nella sua stanza, tra una video lezione e uno scherzo di pessimo gusto con i suoi compagni. In questa situazione, però, Mattia scopre l'amore. E lo scopre attraverso l'unico modo di comunicare ai tempi del virus: gli smartphone, i social network e le videochat.
Non solo l'amore che gli insegna Lucia, l'idealista e ribelle rappresentante d'istituto della scuola accanto, ma anche l'amore per se stessi e per la bellezza della vita, quello che cerca di raccontare il suo professore di Letteratura nelle classi virtuali. Infine l'amore per i suoi genitori: suo padre Piero, uomo anaffettivo, infermiere impegnato sul fronte dell'emergenza, e sua madre Cinzia, schiacciata tra l'ipocondria e la frustrazione di una convivenza forzata.
È grazie alla forza dell'amore che Mattia trova la voglia di riscattarsi di fronte se stesso. Così anche i suoi desideri si trasformano: all'inizio il suo incubo è quello della bocciatura e della inevitabile punizione conseguente, ma progressivamente Mattia comincia a desiderare una crescita più profonda. Alla fine dell'anno scolastico chiederà lui stesso di essere bocciato, chiedendo quindi un'altra occasione, quella di rivivere un anno cruciale della sua crescita con la consapevolezza di essere una persona diversa, migliore.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 3 Novembre 2022Uscita in Italia: 3 Novembre 2022 al Cinema
Genere: Drammatico
Nazione: Italia - 2021
Durata: 100 minuti
Formato: Colore
Lingua: italiano
Produzione: Vera Film, Minerva Pictures, Di.Te. Associazione Nazionale dipendenze tecnologiche, Gap e Cyberbullismo (con il sostegno di)
Distribuzione: Adler Entertainment
Passaggi in TV:
• giovedì 07 Dicembre ore 01:35 su Sky Cinema Drama
Cast e personaggi
Regia: Paolo RuffiniMusiche: Claudia Campolongo, Gianluca Sambataro
Fotografia: Tani Canevari
Montaggio: Claudio Di Mauro, Carlo Balestrieri
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori:
Santo Versace (Produttore), Gianluca Curti (Produttore), Paolo Ruffini (Produttore), Nicola Nocella (Produttore)
NEWS E ARTICOLI
Immagini
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Note di Regia – Paolo Ruffini
Ragazzaccio nasce durante il Covid-19, ma non parla del virus. Parla di qualcosa che succede parallelamente all'insinuarsi e all'esplodere della pandemia. Parla di come un bullo, e più in generale i ragazzi delle scuole superiori, abbiano vissuto questa sorta di reclusione forzata, e della portata enorme che tutto questo ha avuto su di loro.
È un film dedicato a tutti quelli che almeno una volta si sono sentiti dire "È intelligente ma non si applica". Perché io ne conosco tante di persone che si applicano ma non sono poi così intelligenti, e mi riferisco all'intelligenza emotiva, a quella che io riconosco come sensibilità. È dedicato anche a tutti quelli che a scuola si sentivano ripetere: "Ti butto fuori". Perché i veri danni si fanno quando sei fuori, non quando sei dentro. Lo dedico a loro, perché io stesso ero uno di loro. "
Curiosità
Ragazzaccio è una pellicola indipendente girata in una sola settimana, con due unità che hanno lavorato in contemporanea nel marzo 2021, nel pieno delle rigide restrizioni anti covid-19, in assetto produttivo fortemente ridotto, in una location unica, e interamente in interno.
La cornice storica è essenziale per descrivere lo sviluppo del film, che è ambientato esattamente un anno prima del periodo delle riprese, ovvero nel marzo 2020, quando l'Italia entrava in lockdown, quando parole come "tampone", "vaccino", "immunità di gregge", "protocollo di sicurezza", echeggiavano nei telegiornali ma ancora non si comprendevano fino in fondo.
dal pressbook del film
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