Pongo il cane milionario (2014)
Pancho, el perro millonarioDa quando ha vinto alla lotteria, Pongo ha scelto una vita di lusso e capricci. Il suo assistente personale, Alberto, amministra la sua immensa fortuna e cerca invano di convincerlo a diventare più responsabile e a smetterla di sperperare. Un giorno, Pongo riceve la proposta di un milionario senza scrupoli, Montalbán, pronto a farlo diventare una star. Malgrado i consigli di Patricia, la bella ex-compagna di Università di Alberto, i progetti di Montalbán si arenano. Così Alberto decide di rapire Pongo con l'aiuto dei suoi due scagnozzi, Marcos e Tenaglia. Grazie a questa esperienza, Pongo scopre gli insidiosi pericoli della vita, impara a conoscere meglio se stesso e capisce che la vera ricchezza è nell'amicizia autentica.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 25 Settembre 2014Uscita in Italia: 25/09/2014
Prima Uscita: 06/06/2014 (Spagna)
Genere: Commedia
Nazione: Spagna - 2014
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Atresmedia Cine, Four Luck Banana
Distribuzione: Eagle Pictures
Box Office: Italia: 967.501 euro
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 14 Gennaio 2015 [scopri DVD e Blu-ray]
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PONGO parla di… Pongo
Ciao a tutti, sono Pongo, il protagonista di questa grandissima avventura. Dicono che sono un milionario viziato che ama la bella vita (e almeno su quest'ultimo punto hanno ragione). Colleziono giocattoli, diamanti, auto e feste di lusso. Vivo in una casa enorme, con il mio assistente personale Alberto (che alcuni di voi conosceranno come Ivan Massagué), che si prende cura di me e mi protegge. Sì, perché tanti altri hanno cercato di rovinarmi, anche se in fondo sono stupiti, quasi scioccati, da quello che sono in grado di fare: ad esempio, la 'cattiva-che-diventò-buona' Patricia Conde, o i tre cattivi Armando del Río, Alex O'Dogherty e Secun de la Rosa. Anche se non voglio ammetterlo, non sempre mi rendo conto di quanto sia difficile la vita fuori di qui, ma ben presto le cose cambieranno. Sarò capace di rinunciare al materasso di piume d'oca e dormire sul duro e freddo cemento?
Ivan Massagué è ALBERTO
Io interpreto l'avvocato di Pongo, la persona che si prende cura di lui e gli fa da personal trainer. Vivo con lui e cerco di portarlo sulla buona strada, perché è un cane con un mucchio di soldi ma non ha la più pallida idea di come gestirli. In questo film c'è tutto: avventu-ra, romanticismo, azione… In questo è un film molto internazio-nale. È una commedia a tutti gli effetti, in cui si incontrano avven-tura, sentimenti, bambini, azioni e messaggi educativi. Non conoscevo Patricia come attrice e siamo andati molto d'ac-cordo sul set, è stato molto bello lavorare con lei. Di Tom avevo sentito parlare bene grazie ai suoi film. Ha uno spiccato senso dell'umorismo. È stato semplice lavorare con lui perché aveva già un'idea ben definita del film.
Patricia Conde è PATRICIA M
i sono dovuta impegnare a fare la parte della fredda calcolatrice per interpretare il mio personaggio. Come modello ideale in questi casi, ho Angelina Jolie: un po' superficia-le, ma sempre sexy e determinata. Ho fatto molta commedia: sketch, teatro comico, ecc. Mi piace molto la commedia e mi sono sempre pia-ciute moltissimo le attrici che rega-lano sorrisi. Tutte le attrici di Woody Allen, ad esempio, interpretano la commedia in modo molto elegante. È stato piacevolissimo lavorare con Tom, Secun e Alex. Una squadra fortissima!
Alex O'Dogherty e Secun de la Rosa nei panni di MARCOS e TENAGLIA
Noi interpretiamo Marcos (O'Dogherty) e Tenaglia (de la Rosa), i due personaggi cattivi del film. Lui, lo chiamano 'Tenaglia' perché ha una stretta fortissima. Per interpretare i nostri personaggi, ci siamo ispirati ai classici del cinema: Thompson e Thompson di Tintin, i Blues Brothers, Malasombra, ecc. Durante le prove, con Tom Fernández, cercavamo di imitare i nostri gesti reciprocamente, per arrivare quasi a una simbiosi. PONGO è un film per tutta la famiglia, con tanta avventura e un tocco di commedia. Un film che conquisterà adulti e bambini. Dialoghi esilaranti, humour e gag assicurati. Con un bellissimo tocco finale.
César Sarachu è MARIO
Il mio personaggio è il direttore del campo di addestramento dove prendono Pongo. Mario è una specie di sergente. È un personaggio duro, che sotto-pone i cani a una disciplina milita-re, per fare di loro animali obbe-dienti e disciplinati. Ma in fondo è una brava persona e soprattutto ama i cani, che spesso tratta meglio delle persone. Per interpretare questo personaggio mi sono ispirato alle commedie di Tati o Chaplin.
Guillermo Creuheras è PABLO
Il mio personaggio è un ragazzo molto timido, innamorato di una compagna di classe alla quale però non riesce a dichiararsi. Ma grazie a Pongo, alla fine troverà il coraggio. Sono stato felicissimo quando ho saputo che avrei recitato in questo film. La sceneggiatura è molto bella. In passato, avevo già recitato a teatro. Ma quando fai un film, ti rendi conto di quanto possa essere grande una produzione e di quante persone vi siano coinvolte! È una cosa di cui non ti rendi conto da spettatore al cinema.
Note di Regia
Il grande Alfred Hitchcock diceva che un regista non dovrebbe mai lavorare né con gli animali né con i bambini. È ovvio, non veniva dalle Asturie! A me, quando per la prima volta ho avuto questo progetto tra le mani, è venuta subito l'acquolina in bocca, peggio di un bambino davanti alla torta di compleanno. Prima di tutto, perché non mi era mai capitato niente di simile prima, e quindi era una sfida. In secondo luogo, un film come "PONGO" non si è mai visto prima nel cinema spagnolo. Un film che è un incrocio tra avventura, commedia romantica, azione e… un cane. Solo un pazzo avrebbe rinunciato. "PONGO" è un film brillante, divertente, variopinto, piacevole. È un genere a sé: il protagonista non parla, ma cucina, guida, ecc. Fa cose straordinarie, regalandoci scene memorabili. Il suo viaggio sul grande schermo trasforma i suoi vizi in bisogno d'affetto e d'amicizia. Mentre scrivevo la sceneggiatura, pensavo a un campo da gioco pieno di poltrone da cinema. I bambini sono gli spettatori più esigenti, sinceri e obiettivi che si possa immaginare. I bambini sono stati il mio punto di riferimento anche durante le riprese. Il mio obiettivo era fare breccia in un pubblico abituato ai migliori film prodotti negli ultimi cinquant'anni. E, cosa ancora più difficile, cercare di conquistare i genitori, a volte più guardie del corpo che spettatori, facendoli divertire proprio come i più piccoli. – Tom Fernández, Regista
NOTE DELLA PRODUZIONE
L'idea di "PONGO" ci è venuta durante la cerimonia dei Goya Awards, dove il nostro eroe era il protagonista della campagna pubblicitaria della lotteria. Lo hanno fotografato con tutte le più grandi star della Spagna; sul palco, sembrava un attore tra gli attori! Così, dal giorno dopo, abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto. Nessuno prima d'ora in Spagna aveva mai pensato di fare un film con un cane come protagonista. Con il vantaggio, in questo caso, che Pongo è un cane già conosciuto al grande pubblico spagnolo e che gode della fama di ottimo attore. Non pretendiamo di fare nessuna rivoluzione con questo film; abbiamo semplicemente rispettato le regole del gioco per produrre un film destinato al mercato internazionale, con elevati standard estetici. Avevamo in mente una struttura narrativa molto lineare per un film commerciale, pensato per le famiglie, in linea con le grandi produzioni americane che hanno trovato enorme consenso anche nel cinema spagnolo degli ultimi anni. Volevamo fare una commedia che avesse come protagonista il cane più famoso di Spagna. E una storia per bambini avvincente, che piacesse anche ai genitori, grazie alla trama e ai dialoghi che si snodano parallelamente alla storia di Pongo. Ma soprattutto, volevamo fare un film che avesse una vocazione internazionale e che potesse essere guardato, visto, capito e apprezzato dai bambini di tutto il mondo. Con questo chiaro obiettivo, il regista Tom Fernández ha scritto una sceneggiatura deliziosa, divertente, intelligente, con dialoghi serrati e risate a non finire, con un cane di cui ancora mi chiedo se siamo stati noi a fare un film con lui o se abbia fatto lui un film con noi. Dall'inizio, Tom ha creato dei personaggi armoniosi, e per questo il cast è fantastico. Volevamo che gli attori somigliassero ai personaggi, e il risultato è stato perfetto. Gli attori possono sempre esprimere le proprie idee, perché Tom sa ascoltarli; questo rapporto di fiducia crea un legame prezioso tra il regista e i suoi personaggi. Robert Fonollosa, Produttore, Four Luck Banana
Per definire Pongo, la prima parola che viene in mente è 'picaresco', un Beethoven spagnolo, solo più birichino. Secondo lo Spanish Royal Academy Dictionary, 'Picaro' è "il personaggio principale del sottogenere letterario picaresco; disilluso dalla società, predilige una classe sociale anti-eroica, e ha a cuore più di ogni altra cosa la libertà e l'istinto di sopravvivenza." Pongo non appartiene esattamente a questa categoria, perché la sua vita è bella, tranquilla, piacevole, e lui è un tipo furbetto che sa come ottenere quello che vuole. Pongo non è il cagnolone Beethoven tanto caro alle vecchie generazioni. Pongo è piccolo, birichino, giocherellone, amabile e ha un cuore grande. Vive le sue avventure e malgrado quelle, se riesci a passare del tempo con lui, capisci che la vita è più piacevole e divertente in sua compagnia. A volte i film fanno invecchiare chi li fa, invece "Pongo, un cane milionario" no: siamo tutti tornati indietro nel tempo, alla nostra infanzia, e speriamo che sia lo stesso per il pubblico. Mikel Lejarza, Produttore, Atresmedia Cine
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info: 25/09/2014.
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