Racconta l'ultimo quarto di secolo della vita del grande ed eccentrico pittore inglese J. M. William Turner (1775-1851). La National Gallery, la Tate Britain e la Royal Academy hanno concesso un permesso speciale per accedere ad alcune delle opere originali di Turner.
TURNER racconta l'ultimo quarto di secolo della vita del grande pittore J.M.W. Turner (1775-1851), uomo risoluto, temperamentoso e intransigente, e viaggiatore instancabile. Profondamente colpito dalla morte del padre, suo assistente ed ex barbiere, Turner si lega a una vedova che gestice una pensione sul mare, la signora Booth, ed è assillato da una sua ex amante, Sarah Danby, da cui ha avuto due figlie illegittime – ormai adulte – di cui si ostina a negare l'esistenza. E' spesso ospite dell'aristocrazia terriera, frequenta un bordello, è affascinato dalla scienza, dalla fotografia e dalla ferrovia, è un membro anarchico ma stimato della Royal Academy of Arts, e un bel giorno si fa legare all'albero maestro di una nave per dipingere una tempesta di neve. E' celebrato da alcuni e vilipeso da altri. Rifiuta un'offerta di centomila sterline da un milionario che vuole acquistare tutte le sue opere, preferendo lasciarle in eredità allo stato inglese, benché la regina Vittoria lo detesti. Per tutto questo tempo è amato dalla sua devota governante, Hannah, che Turner non ricambia e usa per soddisfare i suoi appetiti sessuali, senza mai mostrare per lei alcun vero interesse o riguardo. Finirà per condurre una doppia vita, convivendo in incognito con la signora Booth a Chelsea, dove morirà, senza che Hannah lo venga mai a sapere fino alla fine.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 29 Gennaio 2015Uscita in Italia: 29/01/2015
Data di Uscita USA: venerdì 19 Dicembre 2014
Prima Uscita: 31/10/2014 (UK)
Genere: Biografico, Drammatico
Nazione: UK, Francia, Germania - 2014
Durata: 149 minuti
Formato: Colore
Produzione: Film4, Focus Features International (FFI), Lipsync Productions, Thin Man Films, Xofa Productions
Distribuzione: BIM Distribuzione
Box Office: Italia: 1.040.484 euro
Note:
Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2014.
Recensioni redazione
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Immagini
NOTE DI REGIA – Mike Leigh
Alla fine del secolo scorso, quando è uscito Topsy-Turvy – Sotto-sopra, ho scritto che era "un film su tutti quelli come noi, che soffrono e si dannano per fare ridere gli altri". Ora ho di nuovo girato la macchina da presa per puntarla su di noi – noi che cerchiamo di essere artisti, con tutta la fatica che questo comporta. Ma far ridere la gente è una cosa; toccarla nel profondo e farle cogliere la sublime bellezza e insieme la spaventosa tragedia dell'essere vivi a questo mondo, be', è tutt'altra cosa. E per quanto possiamo provarci, pochi di noi ci riescono. Turner c'è riuscito, però. E' stato un gigante tra gli artisti del suo tempo: risoluto e intransigente, straordinariamente prolifico, rivoluzionario nel suo approccio, abile nella tecnica, visionario e lungimirante. Eppure, l'uomo Turner era eccentrico, anarchico, vulnerabile, imperfetto, inaffidabile e a volte rozzo. Poteva essere falso, egoista e cattivo, ma anche generoso, appassionato e capace di slanci poetici. TURNER è un film che parla del rapporto difficile e conflittuale tra un comune mortale e la sua arte eternal, tra la sua fragilità e la sua forza. Ed è anche un tentativo di ripercorrere i drammatici eventi che hanno segnato l'ultimo quarto di secolo della sua vita e del suo paese.
NOTE SUI PERSONAGGI
J.M.W. TURNER: Timothy Spall
Barche, navi, il fiume e il mare riflettono le prime esperienze di vita di Turner. Joseph Mallord William Turner (1775-1851) è nato e scresciuto sul Tamigi, nel centro di Londra. A dieci anni viene mandato ad abitare da alcuni parenti a Brentford, sempre sul Tamigi, e poi a scuola a Margate, una cittadina sulla costa del Kent, di cui adora la luce e dove tornerà spesso nel corso della sua vita. Mentre il padre vende i suoi quadri nella sua bottega di barbiere, a 14 viene ammesso alle Royal Academy Schools, grazie a Sir Joshua Reynolds che guida la commissione e dedice di sostenerlo e incoraggiarlo. Lavora per diversi architetti – professione alla quale viene inizialmente avviato – e a 15 anni espone il suo primo acquarello alla Royal Academy, intitolato A View of the Archbishop's Palace at Lambeth. A 24 anni è eletto Membro Associato dell'Accademia, e a 27 anni diventa Accademico. Oltre a insegnare per trent'anni in Accademia, dove tiene lezioni di prospettiva, nel corso della vita viaggia spesso in Europa e nelle isole britanniche. Visita anche Venezia, che sarà fonte per lui di costante ispirazione. Celebrato da molti e disprezzato da alcuni, Turner è stato un pittore straordinariamente prolifico. Solo alla Tate Gallery sono esposte 20mila sue opere. Non si è mai sposato, ma ha convissuto con Sarah Danby, madre delle sue due figlie illegittime; e più tardi con la sua amante Sophia Booth, prima a Margate e poi a Chelsea. Hannah Danby è stata la sua governante per oltre 40 anni. E' sepolto nella Cattedrale di St Paul, accanto a Sir Joshua Reynolds.
WILLIAM TURNER, Padre: Paul Jesson
William Turner (1745-1829), barbiere e fabbricante di parrucche, originario del Devon. Arrivato a Londra, apre una bottega di barbiere a Covent Garde. Sua moglie finisce i suoi giorni in un ospedale psichiatrico. Due figli: il pittore e la sorella più piccola, che muore a cinque anni. Una volta andato in pensione, lavora come assistente del figlio.
HANNAH DANBY: Dorothy Atkinson
Nipote di Sarah Danby (vedi sotto), Hannah Danby (1786-1853) è stata la fedele governante di Turner per oltre 40 anni. Muore due anni dopo di lui.
SOPHIA BOOTH: Marion Bailey
Sophia Booth (1798-1875) è stata prima la proprietaria della pensione di Margate in cui alloggiava Turner, poi la sua amante e compagna, a partire dal 1833 circa. Due volte vedova, ha un figlio dal primo matrimonio. Alla fine, vende la casa-pensione di Margate e si trasfesce a Chelsea con Turner.
JOHN BOOTH: Karl Johnson
Booth è il marinaio che ha sposato Sophia intorno al 1825, probabilmente a Dover. La loro pensione di Margate aveva una stupenda vista sul mare.
SARAH DANBY: Ruth Sheen
Sarah Danby (1760/1766-1861) è la prima amante di Turner, e la madre delle sue due figlie illegittime. Vedova di un organista e compositore, percepisce una pensione dalla Royal Society of Musicians, che ritira ogni mese a Leicester Fields (oggi Leicester Square).
EVELINA DUPUIS: Sandy Foster
Evelina Dupuis (1801-1874) è la maggiore delle due figlie illegittime avute da Turner con Sarah Danby. I suoi primi tre figli muoiono piccolissimi. La quarta, la piccola Rosalie Adelaide, nel film è "l'unica nipote vivente" di Turner, anche se in seguito Evelina avrà altri due figli.
GEORGIANA THOMPSON: Amy Dawson
Georgiana Thompson (1811-1843) è la seconda figlia illegittima avuta da Turner con Sarah Danby. Muore di parto, solo tre anni dopo le nozze.
MARY SOMERVILLE: Lesley Manville
Mary Somerville (1780-1872) è stata una matematica scozzese autodidatta. Figlia di un Vice Ammiraglio, resta vedova a 27 anni, con due figli. Questo le permette di dedicarsi allo studio, cosa che fino ad allora prima il padre e poi il marito le avevano impedito. Il suo secondo marito, un uomo più illuminato, è un medico militare del Royal Chelsea Hospital for Veterans. Insieme hanno due figlie, mentre Mary continua a persguire i suoi studi e i suoi molteplici interessi. Nella sua prima pubblicazione ipotizza le proprietà magnetiche della luce violetta, basandosi sui suoi esperimenti con l'ago e lo spettro. In seguito scoprirà che l'ipotesi era sbagliata, ma intanto quella pubblicazione le consente di affermarsi all'interno del mondo scientifico. In seguito, diventerà un'ardente paladina del suffragio femminile. Il Somerville College di Oxford è intitolato a suo nome.
BENJAMIN ROBERT HAYDON: Martin Savage
Benjamin Robert Haydon (1786-1846), pittore originario di Plymouth. Rifiutando il ritrattismo – che giudica un genere "commerciale" – aspira a dipingere soggetti storici e biblici edificanti. Litigioso, polemico e emotivo, perennemente in bolletta, tende a inimicarsi buona parte delle sue conoscenze, soprattutto alla Royal Academy of the Arts, dove non è mai riuscito a farsi ammettere. Lui e sua moglie perdono diversi figli a causa dello stato di indigenza in cui vivono. Alla fine morirà suicida. (Vedi Punch o May Day alla Tate Britain).
GEORGE JONES: Richard Bremmer
George Jones (1786-1869), membro della Royal Academy of the Arts, pittore e ufficiale dell'esercito. Dopo aver frequentato la scuola della Royal Academy, si arruola nell'esercito, combatte nella Campagna Peninsulare e partecipa col grado di ufficiale all'occupazione di Parigi nel 1815. Dipinge scene di battaglia, e nei suoi ultimi anni di vita è bibliotecario e poi rettore della Royal Academy. Amico intimo di Turner e suo esecutore testamentario. (Vedi Turner's Body Lying in State, 29 December 1851, Tate Britain.)
JOHN CAREW: Niall Buggy
John Edward Carew (1785-1868), scultore irlandese. Grazie all'aiuto del suo mecenate, il Conte di Egremont, Carew si trasferisce ben presto a Brighton, per essere più vicino a Petworth dove il conte gli ha messo a disposizione uno studio. Espone alla Royal Academy, di cui però non sarà mai eletto membro. Uno dei bassorilievi ai piedi della colonna di Nelson a Trafalgar Square – quello rivolto a sud – è opera sua.
SIR WILLIAM BEECHEY: Fred Pearson
Sir William Beechey (1753-1839), è un ritrattista originario dell'Oxfordshire, molto ammirato da re Giorgio III e dalla regina Carlotta.
C.R. LESLIE: Tom Edden
Charles Robert Leslie (1794-1859). Inglese di nascita, ma cresciuto a Philadelphia. Tornato in Inghilterra, frequenta la scuola della Royal Academy e diventa un pittore di successo. Amico intimo sia di Turner che di Constable. Le sue "memorie" sono state una fonte molto utile nel lavoro di ricerca per il film.
DAVID ROBERTS: Jamie Thomas King
David Roberts (1796-1864), paesaggista scozzese e membro della Royal Academy of the Arts. Comincia dipingendo scenografie teatrali con Clarkson Stanfield (vedi sotto), col quale stringe amicizia e si trasferisce a Londra. Roberts è stato il primo artista inglese a viaggiare molto, visitando paesi come la Spagna, l'Egitto e la Terra santa. (Vedi Ronda, Spain,Tate Britain)
CLARKSON STANFIELD: Mark Stanley
Clarkson Stanfield (1793-1867), originario del Sunderland, figlio di un attore. Pittore di marine. Scappa di casa per andare per mare e si arruola nella Marina inglese prestando servizio al comando del fratello di Jane Austen. Dopo aver lavorato come pittore di scenografie, si trasferisce a Londra con Roberts. Membro della Royal Academy, e grande ammiratore di Turner. (Vedi View on the Scheldt, Victoria & Albert Museum)
SIR JOHN SOANE: Nicholas Jones
Sir John Soane (1753-1837), architetto, membro della Royal Academy. Nato a Reading, e figlio di un manovale. Ha progettato la Banca d'Inghilterra. Amico intimo di Turner. (Vedi Sir John Soane's Museum e Lincoln's Inn Fields, a Londra.)
SIR MARTIN ARCHER SHEE: Clive Francis
Sir Martin Archer Shee (1769-1850), nato a Dublino. Ritrattista. Diviene membro della Royal Academy più per meriti politici che artistici. Megli anni in cui è rettore dell'Accademia, la difende da un'aggressiva indagine parlamentare. Accompagna la giovane regina Vittoria durante la sua visita privata all'Esposizione stiva del 1845.
SIR CHARLES EASTLAKE: Robert Portal
Sir Charles Eastlake (1793-1865), originario di Plymouth e figlio di un giudice. Allievo di Haydon, a 22 anni dipinge un ritratto di Napoleone prigioniero a bordo della HMS Bellerophon, che riscuote grande successo. L'opera viene venduta a mille ghinee, cosa che gli consente di di fare un viaggio in Italia, dove resta 14 giorni. Turner è suo ospite a Roma, e dipinge nel suo studio. Membro dell'Accademia Reale, segretario della Commissione di Belle Arti, e incaricato di arredare le Houses of Parliament a Westminster. Rettore della Royal Academy. Primo direttore della National Gallery.
SIR AUGUSTUS WALL CALLCOTT: Simon Chandler
Sir Augustus Wall Callcott (1779-1844), paesaggista e membro della Royal Academy. Amico intimo di Turner. Consumato cortigiano e curatore della collezione d'arte privata della casa reale.
THOMAS STOTHARD: Edward de Souza
Thomas Stothard (1755-1834), Londinese, figlio di un oste. Membro della Royal Academy, dove insegna e di cui sarà bibliotecario per oltre vent'anni. Grande ammiratore di Turner, Stothard segue regolarmente le sue lezioni sulla prospettiva, facendo uso del suo "cornetto" acustico.
JOHN CONSTABLE: James Fleet
John Constable (1776-1837). Secondo alcuni è l'altro grande paesaggista inglese. All'epoca, la zona del Suffolk da cui proveniva era anche detta "la terra di Constable". Diventa membro dell'Accademia in tarda età. Non è tra gli amici di Turner, che una volta definisce "rozzo, ma dotato di un meraviglioso ingegno". (Vedi The Hay Wain, National Gallery, London.)
LORD EGREMONT: Patrick Godfrey
George O'Brien Wyndham, terzo Conte di Egremont (1751-1837), è stato un grande mecenate dell'arte inglese dell'epoca, e un agricoltore. Invitava gli artisti a visitare la sua tenuta di Petworth, nel Sussex, per studiare la sua preziosa collezione di opere dei grandi maestri, e trarre ispirazione dai giardini e dal parco. Spesso suo ospite, Turner realizza molti disegni e acquarelli ceh hanno per soggetto la vita a Petworth. Tra le molte opere di Turner commissionate o acquistate dal Conte, ci sono quattro che raffigurano diversi paesaggi e vedute associati al Conte, tra cui il molo vecchio di Brighton e il Canale di Chichester, ancora esposti alle pareti di una delle magnifiche sale di Petworth House.
JOHN RUSKIN: Joshua McGuire
John Ruskin (1819-1900). Critico d'arte, scrittore, pittore e poeta inglese. Nato a Londra, unico figlio di un importatore di sherry e di un'anglicana evangelica, è il prodotto di due genitori molto diversi tra loro. Istruito a casa, cresce isolato e riflessivo. La famiglia viaggia spesso all'estero, visitando opere architettoniche e pittoriche. A 27 anni, difende Turner dai suoi più feroci detrattori, e in seguito ne scrive una difesa più ampia e articolata nel suo libro Modern Painters (Pittori moderni, Einaudi). Turner ha un atteggiamento ambivalente nei confronti di questo suo giovane, sincero e appassionato paladino. Il matrimonio di Ruskin con Effie Gray nel 1848 si rivelerà un completo – e preannunciato – disastro.
DR PRICE: David Horovitch
Dr David Price (?-1870), figlio di un uomo di chiesa. Formatosi presso il Guy's Hospital e il St Thomas Hospital di Londra, esercita con successo la professione di medico a Margate, dove si è trasferito per ragioni di salute. E' stato il medico di Turner per molti anni.
J.J.E. MAYALL: Leo Bill
John Jabez Edwin Mayall (1813-1901). Nato nel Lancashire, dopo aver trascorso alcuni anni a Philadelphia lavorando come fotografo specializzato in dagherrotipi, torna in Inghilterra e apre uno studio nello Strand londinese. La gente lo scambia per un americano. Quando fotografa la regina Vittoria, lei lo descrive nel suo diario come "l'uomo più strano che abbia mai visto". Affascinato dalla nuova tecnologia, Turner gli fa spesso visita, anche se nessuno dei ritratti fotografici di Turner è sopravvissuto.
REGINA VITTORIA: Sinéad Matthews
La regina Vittoria (1819-1901) era una brava pittrice dilettante, e adorava le sue visite annuali alle esposizioni estive della Royal Academy. Il suo gusto tendeva al realistico e al sentimentale, e uno dei suoi artisti preferiti era il pittore e scultore di animali Sir Edwin Landseer (autore dei quattro leoni intorno alla colonna di Nelson a Trafalgar Square). La Regina detestava le opere di Turner, e a tutt'oggi la collezione reale non contiene sue opere.
JOSEPH GILLOTT: Peter Wight
Joseph Gillott (1799-1872), originario di Sheffield, nello Yorkshire, e figlio di un artigiano fabbricante di coltelli. Dopo aver brevettato e prodotto il pennino Gillott, a Birmingham, diventa un ricco uomo d'affari e un grande mecenate dell'arte. Famosi in tutto il mondo, i suoi pennini sono ancora in commercio. In realtà, non fu Gillott a offrire 100mila sterline per acquistare tutta la produzione di Tuner (come si vede in una scena del film), ma un altro facoltoso mercante; anche se Gillott conobbe davvero il pittore inglese.
LA STORIA COMPLETA
Il film TURNER ripercorre l'ultimo quarto di secolo della vita dell'artista, e si conclude con la sua morte nel 1851. Poiché il film non è un documentario ma una riflessione cinematografica, il regista ha preferito non scandire il passaggio del tempo usando didascalie e date in sovrimpressione che avrebbero spezzato il racconto. Le scene, i costumi e soprattutto il trucco aiutano a sottolineare e a definire la progressione degli eventi. Nel caso della malattia della pelle da cui era affetta la governante di Turner, Hannah Danby, documentandoci sulla sua evoluzione siamo giunti alla conclusione che si trattasse di psoriasi. A proposito dei viaggi di Turner a Margate, e dei motivi che lo conducono lì la prima volta, va detto che la cittadina gli era sempre rimasta impressa, fin da quando – come racconta ai coniugi Booth – aveva frequentato per un paio d'anni la scuola del posto, da ragazzo. Ma sappiamo anche che era affascinato dalla qualità della luce del Thanet, la zona del Kent in cui si trova Margate. Dopo avere viaggiato a lungo nel continente, Turner torna a casa dal vecchio e affezionato padre, William Turner – un ex-barbiere, che gli fa anche da assistente – e dalla governante, Hannah Danby, che lo ama segretamente ma che lui dà per scontata, usandola solo per soddisfare i propri bisogni sessuali. Entrambi temono che il pittore possa essere stato coinvolto nell'esplosione di una bomba a Ostenda, ma Turner si affretta a rassicurarli che all'epoca si trovava altrove. Dopo che ha organizzato l'acquisto di colori e materiali per il lavoro del figlio, ha scelto le nuove tele, gli ha fatto la barba e ha pranzato con lui, il padre di Turner accompagna alcuni clienti a visitare la sua galleria privata, mentre il pittore osserva la scena da uno spioncino. E' un altro giorno. Padre e figlio ricevono una visita da Sarah Danby, l'aggressiva e risentita ex-amante di Turner e madre delle sue due figlie illegittime ormai adulte, Evelina e Georgiana, che l'accompagnano. Evelina mostra a Turner la sua nipotina appena nata. La signora Danby lo rimprovera di non curarsi affatto di lei e delle loro figlie. Intanto scopriamo che Sarah è la zia di Hannah. Turner raggiunge in carrozza la tenuta di campagna del generoso Lord Egremont, dove si ritira a dipingere e a disegnare. Fa amicizia con altri artisti, canta (male) Purcell, presta soldi a un certo Haydon – artista vagabondo e inaffidabile – e ritrae in un disegno una serata musicale. Viaggia a bordo di un battello a vapore fino a Margate, dove trova un alloggio che si affaccia sul mare, presso i signor Booth. Dopo una passeggiata lungo la costa, trascorre un pomeriggio con loro, durante il quale rivela di avere trascorso due anni, da ragazzo, in una scuola del posto; e parla della sofferenza della schiavitù e della perdita delle persone care. Preferendo nascondere la sua identità, si fa chiamare "signor Mallord". Tornato a Londra, riceve la visita della studiosa scozzese Mary Somerville, che gli mostra le proprietà magnetiche della luce violetta. Lui resta affascinato, e lei è molto colpita dai suoi quadri. Durante una delle lezioni sulla prospettiva tenute da Turner – molto affollate ma ma caotiche e confuse – il padre viene colto da un violento accesso di tosse. In seguito, le sue condizioni peggiorano rapidamente e il padre muore assistito dalla sua governante e dal figlio. Nelle sue ultime parole, ricorda al figlio la malattia mentale della moglie – e madre di Turner – scomparsa da tempo. E' evidente che nessuno dei due nutriva un grande affetto per lei. Addolorato e sconvolto, Turner va a pescare. Poi si ferma in un bordello, dove disegna una giovane prostituta e scoppia a piangere. Tornato a casa, dipinge Death on a Pale Horse (La morte su di un cavallo pallido), e ha un rapporto sessuale con Hannah, prendendola da dietro mentre sta scegliendo un volume dalla libreria. Ora, Turner vaga per le campagne incolte. In un luogo remoto, su una scogliera dov'è arroccata una piccola cappella, lo vediamo allontanarsi all'orizzonte, seguito da una mandria di cavalli selvatici. Tornato a Margate, scopre che la signora Booth è rimasta vedova, e le fa le condoglianze. Reagisce divertito, però, quando lei gli chiede se continui a dipingere "quei suoi bei quadretti". Di nuovo a casa a Londra, Turner reagisce con sprezzante indifferenza quando Hannah gli chiede come sia andato il viaggio. Da quando è morto il vecchio Turner, è lei che gestisce il suo studio e annota le consegne dei materiali. E' arrivato il giorno del vernissage alla Royal Academy, e i pittori danno gli ultimi ritocchi alle loro opere appese alle pareti per l'esposizione annuale. Turner si aggira freneticamente tra i quadri, chiacchierando amichevolmente con i colleghi. A un certo punto, si accorge che il dipinto di John Constable, Opening of Waterloo Bridge (L'inaugurazione del Ponte di Waterloo), un tripudio di rossi e scarlatti, è stato appeso accanto al suo Helvoetsluys, una marina in cui prevalgono i grigi. Per scherzo, allora, dipinge una pennellata vermiglia in mezzo al suo quadro. Dopo qualche minuto, sotto gli occhi dei presenti rimasti a osservare la scena, Constable lascia la sala indispettito. A quel punto, Turner trasforma la macchia rossa in un salvagente, con gran divertimento di tutti gli altri artisti. In questa stessa occasione, Haydon – che deve a Turner 50 sterline – fa una scenata davanti a tutti perché il suo quadro (il ritratto di un asino) è stato appeso nell'anticamera. E' risentito per il fatto di non essere mai stato ammesso nell'Accademia. Alla fine, Turner si mette al lavoro per finire un altro dei suoi dipinti, Staffa, Fingal's Cave (Staffa, la Grotta di Fingal). Un folto gruppo di artisti si raccoglie intorno a lui, mentre dipinge con gesti vigorosi, spalmando e sbaffando il colore, sputando sulla tela e soffiandoci sopra una strana polvere marrone. Una montagna, una vallata, una ruvida superficie rocciosa, un cielo spettacolare che crea un effetto drammatico: ancora una volta, vediamo Turner attraversare i luoghi più impervi e selvaggi. Tornato a Margate, Turner entra in intimità con la signora Booth, che ricambia teneramente i suoi sentimenti e passa la notte con lui. La mattina dopo, lui se ne va al sorgere del sole. Turner si fa legare saldamente all'albero maestro di una nave per poter sperimentare tutta la violenza di una tempesta di neve. Per essersi esposto così alla furia degli elementi, però, contrae una grave bronchite. Ora "il signor Mallard" vive a casa della signora Booth, e il medico locale, il dottor Price, gli prescrive un periodo di riposo e una cura a base di frizioni balsamiche e brodo caldo, che "l'ammirevole signora Booth dovrà somministrargli". Tornato nel suo studio londinese, Turner è di nuovo al lavoro. Mentre dipinge il suo Snow Storm – Steam-boat off a Harbour's Mouth (Tempesta di neve, battello a vapore al largo di Harbour's Mouth), si interrompe per accogliere nella sua galleria alcuni potenziali clienti. Si tratta del giovane John Ruskin e di suo padre, che stanno pensando di acquistare il dipinto di Turner Slavers Throwing Overboard the Dead and Dying – Typhoon coming on (Mercanti di schiavi che gettano in mare i morti e i moribondi – Tifone in arrivo). Il tempo passa. Ormai, Turner e Hannah stanno diventando più vecchi e ingrigiti, mentre la malattia della pelle di Hannah si va aggravando. Nel frattempo, Turner continua a condurre tranquillamente la sua doppia vita segreta con la signora Booth a Margate: escono insieme a passeggio, sotto braccio, per godersi l'aria di mare; lui disegna, lei fa la spesa e pulisce la casa; ogni tanto lui si assenta per lunghi viaggi di lavoro. Finché un giorno, durante una delle loro passeggiate Turner ha un mancamento. A casa della signora Booth, il dottor Price visita il pittore, che è a letto, in presenza della donna. Mentre raccomanda al "signor Mallord" di non stancarsi troppo, lo prega di ricordargli che lavoro faccia. Quando Turner gli dice di essere un avvocato, il medico si permette di obiettare, rivelando di essere a conoscenza della sua vera identità. Dopodiché si dichiara onorato di assisterlo. Turner e la signora Booth sono terrorizzati, ma il medico li assicura della sua discrezione, e informa Turner che è malato di cuore e che dovrà riguardarsi. Tornato nella sua casa londinese, Turner deve nuovamente subire i rimproveri di Sarah Danby e di Evelina per non essersi presentato al funerale dell'altra figlia, Georgiana. Quando lui si giustifica mugugnando che era fuori città, Sarah ribatte, caustica: "Come sempre, signore, a dipingere i vostri ridicoli naufragi". Il battello a vapore riporta Turner a Margate, dove una sera, mentre lui e la signora Booth sono a letto e stanno per mettersi a dormire, la donna lo informa che ha intenzione di vendere la casa e prenderne un'altra in affitto per loro, lungo "il suo adorato fiume Tamigi, non troppo lontano dalla città di Londra". Un giorno, Turner sta tracannando birra in compagnia degli amici pittori Clarkson Stanfield e David Roberts, a bordo di una chiatta a remi sul fiume Tamigi. All'improvviso, incrociano la vecchia nave "The Fighting Temeraire", trainata da un piccolo rimorchiatore a vapore che la sta portando al cantiere in cui sarà demolita. I tre artisti riflettono sulla storia e il destino di questa gloriosa imbarcazione che ha combattuto nella Battaglia di Trafalgar. Ma Turner esorta gli amici a celebrare l'era moderna del vapore, anziché piangere la fine del vecchio mondo. Stanfield suggerisce a Turner di dipingere quella scena, e Turner gli promette controvoglia che ci penserà. Ma appena tornato nel suo studio londinese, la prima cosa che fa è mettersi a lavorare a quello che diventerà il suo dipinto più famoso. A un certo punto, Hannah lo interrompe per informarlo che una persona vuole vederlo: è Haydon. Sempre più povero e incattivito, Haydon offre a Turner 10 sterline a fronte delle 50 del suo debito. Poi lo informa che lui e sua moglie hanno già perso diversi figli, e Turner gli cancella il debito, ma ordina a Hannah di metterlo alla porta, tra le proteste dell'amico. In compagnia del pittore militare George Jones, Turner fa visita ai Ruskin, ormai proprietari del dipinto Slavers, che ora è appeso a una delle pareti di casa loro. Dopo cena, Turner e Jones, insieme a Stanfield e Roberts, sono seduti nel salotto dei signori Ruskin. Con loro c'è anche il giovane John Ruskin, un ragazzo precoce e saccente. La conversazione verte intorno alla pittura di paesaggi marini, con particolare riferimento al confronto tra il lavoro di Turner e quello di Claude Lorrain (1600 -1682). Il signore e la signora Ruskin assecondano l'atteggiamento supponente del figlio, mentre Turner lo prende garbatamente in giro. In campagna, Turner si imbatte in una moderna locomotiva che traina i suoi vagoni, da cui si sente subito ispirato. Una volta tornato nel suo studio londinese, dipinge il suo Rain, Steam and Speed (Pioggia, vapore e velocità). Hannah osserva l'opera con un'espressione perplessa: non sa cosa pensare. Siamo entrati nell'era vittoriana. Quattro brevi scene rappresentano l'atteggiamento di avversione e di chiusura del pubblico e dei reali nei confronti dei lavori più radicali e astratti di Turner. La Regina Vittoria si reca in visita privata alla Royal Academy, con il Principe Alberto. Fermandosi di fronte a due quadri di Turner, entrambi esprimono orrore e disgusto. Dopo averli ascoltati di nascosto, Turner sgattaiola via. Seguono altri due episodi analoghi, che avvengono entrambi all'interno di una galleria d'arte, ma questa volta in assenza di Turner… Tre gentiluomini deridono un dipinto di Turner, e due signore fanno del sarcasmo paragonando i suoi quadri a vari tipi di cibo. Infine, Turner assiste a uno spettacolo in un popolare teatro londinese. Il pubblico sembra divertirsi un mondo a una scenetta in cui un mercante d'arte vuole vendere a un ricco collezionista un quadro imbrattato di marmellata. Quando il collezionista viene a sapere che si tratta di un Turner, paga le mille sterline del prezzo senza battere ciglio. Il pubblico trova questo sketch esilarante, e Turner lascia il teatro, mortificato. Passa altro tempo. Turner, ubriaco durante una cena mondana, simpatizza con la giovane moglie di John Ruskin. E' mattina presto nella casa londinese di Turner, che dorme sul letto completamente vestito. Svegliandolo con una tazza di tè, Hannah gli chiede quando sarà di nuovo a casa. Lui risponde evasivo, e Hannah osserva che ormai è inutile cambiare le lenzuola del suo letto. Non sapendo cosa dire, lui esce di casa lasciandola sola e sconsolata. Turner e la signora Booth ora vivono felicemente insieme nella loro casa sul fiume, a Chelsea. Turner fa visita allo studio londinese di J.J.E. Mayall, un giovane fotografo che realizza dagherrotipi. Pur essendo affascinato dalla macchina fotografica e dalla nuova tecnologia, Turner esprime le sue perplessità sulle implicazioni di questa nuova arte. A Chelsea, Turner mostra alla signora Booth il suo dagherrotipo e la informa di avere già preso un altro appuntamento per farne uno insieme. Sulle prime lei oppone un netto rifiuto, ma qualche giorno dopo la vediamo nello studio del fotografo, al fianco di Turner. E' terrorizzata. Durante la seduta di posa, Mayall racconta di aver fotografato le cascate del Niagara, e Turner osserva mestamente che presto verrà il giorno in cui la fotografia sostituirà la pittura. Nella sua galleria, Turner rifiuta un'offerta di 100mila sterline da Joseph Gillott, il milionario fabbricante di pennini. Gillott vorrebbe acquistare tutti i lavori di Turner, ma il pittore li ha già donati allo stato inglese, perché vuole che siano visti "tutti insieme, in un solo luogo, gratis". Il magnate è esterrefatto e la giudica una follia, ma Turner lo fa accompagnare alla porta da Hannah, ormai anziana. Turner comincia a mostrare i segni della vecchiaia. Inciampa e cade, ma non vuole che la signora Booth lo aiuti a rialzarsi. Mentre lei gli pulisce i pennelli, lui dipinge e le recita una poesia licenziosa che ha scritto per lei. Visitando la Royal Academy, Turner liquida con una risatina i Preraffaelliti. Un giorno, dopo una breve sosta nella sua vecchia casa londinese, confonde distrattamente due giacche anziché indossare quella con cui era arrivato, se ne infila un'altra. Tornato a casa dalla signora Booth, le racconta – incespicando e a fatica – la sua passeggiata a Hyde Park, dov'è andato a visitare il cantiere del Crystal Palace. All'improvviso, ha un attacco di cuore. Nel frattempo, Hannah trova la giacca lasciata da Turner, che è stata sporcata da uno dei gatti di casa. In una tasca trova una lettera indirizzata a lui, ma al suo indirizzo di Chelsea, di cui Hannah ignora l'esistenza. Il dottor Price è arrivato in treno da Margate, con la nuova linea ferroviaria. Dopo aver visitato Turner, che ora è a letto, lo informa che ha i giorni contati. Il paziente invita il medico a bersi un bicchiere di sherry e a riformulare la diagnosi. Quando Price si rifiuta di farlo, Turner riflette ad alta voce che presto non sarà più – un'idea che il medico respinge. Sulla porta di casa, il dottor Price si congeda dalla signora Booth. Andando via, incrocia Hannah che, avvolta in uno scialle per mascherare il volto segnato dalle cicatrici della psoriasi, è venuta con un'amica a cercare la casa di Turner. E ora che l'ha trovata è sconvolta. Quando la vicina conferma che nella casa accanto vivono un signore anziano e malato e "quella brava donna di sua moglie", Hannah se ne va, distrutta. In preda al delirio, Turner si alza dal letto ed esce di casa in camicia da notte senza che la signora Booth riesca a fermarlo: dice di voler disegnare il cadavere di una ragazza che la polizia ha ripescato nel fiume. Ma dopo pochi passi si accascia a terra e la signora Booth lo aiuta a rientrare in casa e a tornare a letto. Ora Turner è sul suo letto di morte. Accanto a lui siedono la signora Booth e il dottor Price. All'improvviso, mormora qualcosa alla signora Booth: "la mia damigella", dice. E' l'appellativo che usava per Hannah. Poi esclama "Il sole è Dio!", scoppia in una breve risata e muore. Il dottore controlla il polso di Turner e gli chiude gli occhi. La signora Booth affonda il viso sul braccio di Turner. Ora vediamo la sagoma di Turner in piedi, in controluce, davanti a un enorme sole al tramonto. La signora Booth lava energicamente una finestra. E' vestita di nero. Si ferma per qualche istante, e pensa a Turner: ha un'espressione assorta, malinconica, dolcemente divertita, orgogliosa. Poi, riprende il suo lavoro. Hannah si trascina per le stanze della galleria e dello studio – ormai fatiscenti, disordinate e polverose – borbottando e piangendo, triste e sola.
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