Mirabile Visione: Inferno (2022)
Mirabile Visione: InfernoSe Dante tornasse ora, cosa potrebbe dire del nostro mondo? Mirabile Visione: Inferno è il risultato di questo assunto: una rilettura straordinariamente attuale e visionaria della Commedia di Dante Alighieri. Partendo dalle illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza, come Dante con Virgilio veniamo accompagnati nella discesa agli inferi dagli attori Benedetta Buccellato (professoressa Argenti) che fa scoprire ai suoi studenti un Dante più rivoluzionario e dalle parole di Luigi Diberti (Padre Guglielmo) che esprimono il più autentico messaggio cristiano, per addentrarci nella grande opera di bellezza, risveglio e educazione che è la Divina Commedia. In Mirabile Visione: Inferno vengono radiografati i mali del nostro tempo: ogni cerchio dell'Inferno diventa la rappresentazione della società moderna, delle possibilità dell'uomo e dei suoi limiti, della crisi della società capitalista e di quella ambientale/climatica globale. Mirabile Visione: Inferno è il primo capitolo di una trilogia, una per cantica, dedicata al Sommo Poeta e alla Divina Commedia.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: martedì 14 Febbraio 2023Uscita in Italia: 14 Febbraio 2023 al Cinema
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2022
Durata: 93 minuti
Formato: Colore
Produzione: Starway Multimedia (produzione esecutiva), Studio Gagliardi srl (produzione associata), Robin Studio srl (produzione associata), Federica Tonani (produzione associata), Marco Bennicelli (produzione associata)
Distribuzione: Starway Multimedia
Cast e personaggi
Regia: Matteo GagliardiSceneggiatura: Federica Tonani, Matteo Gagliardi, Filippo Davoli
Musiche: Fabrizio Campanelli, Enrico Goldoni
Fotografia: Antonio De Rosa
Montaggio: Matteo Gagliardi
Costumi: Annalisa Ciaramella
Cast Artistico e Ruoli:
Benedetta Buccellato
Professoressa Argenti
Luigi Diberti
Padre Guglielmo
Gianfranco Miranda
Dante (voce)
Luca Biagini
Narrante (voce)
Andrea Lavagnino
Virgilio (voce)
Benedetta Ponticelli
Beatrice (voce)
Maria Giulia Ciucci
Francesca Da Rimini (voce)
Valeria Vidali
Erinni (voce)
Luca Biagini
Ulisse, Nembrot, porta Inferno, Flegias, Pluto (voce)
Nino Prester
Minosse, Brunetto Latini, Farinata Degli Uberti (voce)
Gerolamo Alchieri
Pier Delle Vigne, Niccolò III (voce)
Roberto Bognanni
Ciaccio (voce)
Ambrogio Colombo
Catalano Dei Catalani (voce)
Gabriele Felici
Ugolino Della Gherardesca (voce)
Assistente alla regia: Imma Crispo, Vincenzo Giordano, Salvatore Maglione | Montaggio, supervisione post-produzione: Matteo Gagliardi | Sound designer: Enrico Ascoli | Motion graphics: Robin Studio srl | Trucco e parrucco: Emanuela Passaro, Miriam Carino | Colorist illustrazione dantesche: Mirko Innocenti, Giovanni Dubbini, Riccardo Zoppello | Assistente al montaggio: Federica Tonani.
Immagini
Le Tavole di Francesco Scaramuzza
Il progetto Mirabile Visione si fonda, nel suo aspetto iconografico, sulla riscoperta del pittore italiano Francesco Scaramuzza (Sissa 1803 – Parma 1886). La sua opera più importante è l'illustrazione della Divina Commedia, una delle più aderenti al testo dantesco per la naturalezza delle immagini e l'abilità dell'artista.
Nel 1876, dopo trentotto anni di lavoro, Francesco Scaramuzza termina le 243 tele dipinte su cartone (73 per l'Inferno di cui 18 al solo canto XXXII dell'ultima cantica, 120 per il Purgatorio e 50 per il Paradiso) e dedicate alla Commedia. Un'opera monumentale volta a valorizzare il messaggio di pietas dantesco che ispirò il pittore e incisore francese Gustave Doré, il quale, bruciando in velocità il pittore parmigiano gli tolse la fama che questi forse ambiva. Pare che Scaramuzza fosse talmente amareggiato dal successo del rivale da voler abbandonare il completamento dell'opera. Fortunatamente ci ripensò lasciandoci in eredità un capolavoro iconografico.
Nel 2021, anno del settecentenario della morte di Dante, Starway Multimedia ha promosso la realizzazione del volume d'arte Francesco Scaramuzza e le tavole per la Divina Commedia (Allemandi Editore).
Grazie a sofisticate tecniche di animazione, utilizzate da Robin Studio di Torino, nel primo capitolo, Inferno, 73 di queste illustrazioni prendono vita e colore per descrivere e accompagnare lo spettatore durante il viaggio nel regno infernale.
Le opere ottocentesche, ricolorate e animate, descrivono il viaggio negli inferi sposandosi con le terzine dantesche e gli altri linguaggi del film.
Il Matriale Di Repertorio
Per Mirabile Visione: Inferno è stato realizzato un ampio reportage delle zone dantesche in tutta Italia e nel mondo, direttamente o indirettamente legate ai personaggi e luoghi della Commedia. Nel terzo cerchio, dove sono confinati i golosi colpiti da una pioggia incessante che trasforma il suolo in una fanghiglia maleodorante, rivediamo le strazianti immagini con le contraddizioni dell'industria alimentare mondiale. Nel settimo cerchio, quello dei violenti verso le persone o le cose, il fiume rosso sangue Flegetonte, rimanda al mare delle Isole Faroe dove vengono uccisi i delfini come metafora della mortificazione ambientale; la settima bolgia dell'ottavo cerchio, la bolgia dei ladri, il tema ambientale si ripresenta con filmati della deforestazione criminale a danno delle tribù amazzoniche.
Un lavoro di ricerca durato tre anni durante il quale, il regista Matteo Gagliardi, ha selezionato materiale d'archivio che si integra ai numerosi linguaggi del film, un patrimonio audiovisivo accumulato negli ultimi 100 anni di Storia, individuando immagini iconiche del nostro tempo: da personaggi storici a eventi del presente.
Note di Regia – Matteo Gagliardi
"Nel mio precedente docufilm Fukushima: a nuclear story, il reporter Pio d'Emilia si trovava catapultato all'improvviso nello scenario infernale generato da un terremoto, uno tsunami e un fall-out nucleare. Anche Mirabile Visione, a suo modo, è un reportage, e anche qui ci troviamo in un inferno: quello di Dante, dove i mali del Mondo sono classificati secondo la ben nota struttura dei nove cerchi e dove, il nostro reporter, questa volta è proprio lui. La domanda ispiratrice di tutta l'opera, infatti, è stata: se Dante tornasse oggi, cosa direbbe del nostro mondo? Per rispondere, abbiamo attinto al patrimonio fotografico e audiovisivo universale individuando particolari frammenti per creare un ponte tra la poetica di Dante (e la sua irripetibile epoca) e la modernità, almeno come la intendiamo oggi. Parliamo di fatti, eventi, volti, processi talmente iconici da essersi radicati nel nostro immaginario. Metterli assieme per comporre un grande mosaico. È questo lo scopo di Mirabile Visione. Ma su che piano? Laico o religioso? Di qui l'idea di (non) risolvere questo dualismo affidando la narrazione a due personaggi: una Professoressa di Liceo da una parte,
un prete cattolico dall'altra. Aspetto secolare e aspetto cristiano che dialogano e si compenetrano. Un prete che non cita mai Dante, eppure sembra raccontare la Commedia. Una Professoressa che non cita ma il Vangelo, eppure sembra, in qualche modo, volerci 'salvare'. Un percorso trasformativo e pedagogico, urgente, su due binari paralleli che convergono in un finale di Luce. Le tavole ottocentesche di Scaramuzza, da noi riscoperte, colorate e animate, fungono da dorsale visiva del racconto (assieme ai luoghi di Dante e un uso consapevole dello stock-footage) le terzine dantesche scelte sono come pietre miliari di un percorso poetico e multimediale che vuole realizzare un flusso ininterrotto di emozioni, suggestioni e riflessioni profonde sull'essere umano e sulla società moderna, in un periodo storico particolarmente sensibile alle tematiche care al Sommo Poeta.
Parliamo dei fenomeni, dei processi e della crisi della società capitalista, che crea disuguaglianze e accumulo smisurato per pochi. Ecco la terribile lupa! La manipolazione mass mediatica, la rassegnazione che ci fa, passivamente, accettare l'inaccettabile. Abbiamo paragonato l'Olocausto nazista all'Olocausto climatico: la spirale infernale del global warming sembra ricordarci che il 'peccato' non è un atto che offende un Dio capriccioso né un precetto anacronistico che limita la nostra libertà, bensì un atto che finisce puntualmente per ritorcersi contro di noi, nel peggiore dei modi. E non serve necessariamente la Fede (di ogni confessione) per capirlo.
Ma è solo nel nono cerchio, quello dei traditori di chi si fida, che la tesi di Mirabile Visione: Inferno si risolve pienamente: nel tradimento dei padri, che a causa delle loro scelte miopi ed egoistiche sono costretti, già oggi, all'atroce consapevolezza dei propri figli e nipoti minacciati da un'estinzione di massa. Padri che, per le loro smanie di potere, hanno divorato la vita dei propri figli, proprio come il Conte Ugolino. Collocato, giustamente, appena prima di Lucifero, l'Angelo ribelle divenuto un insaziabile buco nero che vuole inghiottire tutto, persino la Luce, persino la Speranza. "
dal pressbook del film
Eventi
Presentato mercoledì 5 aprile 2023 al Cineteatro Don Bosco a Roma.
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