Il piano di Maggie - A cosa servono gli uomini (2015)
Maggie's PlanMaggie Hardin, un’allegra e affidabile trentenne newyorkese, che lavora come insegnante, ha una vita pianificata, organizzata e calcolata. Maggie non ha molto successo in amore ma decide comunque che è arrivato il momento di avere un figlio. Da sola. Ma quando conosce John Harding, uno scrittore/antropologo in crisi, Maggie s’innamora per la prima volta, e così è costretta a modificare il suo piano di diventare mamma. A rendere tutto ancora più complicato c’è il fatto che John è infelicemente sposato con Georgette Nørgaard (Julianne Moore), una brillante professoressa universitaria danese. Mentre i suoi amici, gli eccentrici ed esilaranti Tony e Felicia, stanno a osservare sarcasticamente dalle retrovie, Maggie mette in atto un nuovo piano che la lancia in un ardito triangolo amoroso con John e Georgette, e così le loro vite s’intrecciano e si uniscono in modi inaspettati e divertenti. Maggie apprende in prima persona che a volte il destino dovrebbe essere lasciato indisturbato.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 29 Giugno 2016Uscita in Italia: 29/06/2016
Data di Uscita USA: venerdì 20 Maggio 2016
Prima Uscita: 27/04/2016 (Francia)
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico
Nazione: USA - 2015
Durata: 98 minuti
Formato: Colore
Produzione: Freedom Media, Hall Monitor, Hyperion Media Group, Locomotive, Rachael Horovitz Productions, Round Films
Distribuzione: Adler Entertainment
Box Office: USA: 2.279.234 dollari | Italia: 273.581 euro
Note:
Presentato nel 2015 al Toronto International Film Festival
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 26 Ottobre 2016 [scopri DVD e Blu-ray]
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LA PRODUZIONE
Maggie Hardin (Greta Gerwig) si trova a un bivio: è affascinante e ottimista, ha una carriera di successo come insegnante e degli amici meravigliosi, ma le manca qualcosa. Di natura sensibile, Maggie ha deciso che, anche senza un grande amore nella sua vita, avrà un bambino da sola. Ha il sostegno del suo migliore amico Tony (Bill Hader), col quale ha avuto una storia d’amore ai tempi del college, e di Felicia (Maya Rudolph), moglie di Tony, con la quale lavora presso la New School di New York City. Quando incontra per caso Guy (Travis Fimmel) – un tipo intelligente ma un tantino irresponsabile, sua vecchia conoscenza del college – Maggie decide che sarà lui il donatore perfetto per il suo futuro bambino. La vita di Maggie è pianificata, organizzata e calcolata. Anche John Harding (Ethan Hawke) si trova ad un bivio: è un professore di college intelligente e sensibile, che tiene dei complessi corsi di antropologia, intitolati “Prospettive Fictocritiche delle Dinamiche Familiari” o “Le Maschere nella Moderna Famiglia, dall’età Vittoriana ai Tempi Presenti.” John aspira a diventare uno scrittore di romanzi ma è prigioniero di un matrimonio infelice con Georgette Harding (Julianne Moore), un’insegnante universitaria competitiva e piena di sé. John sente di vivere la vita di qualcun’altro. “E’ una persona persa nei recessi della sua mente,” spiega Ethan Hawke, “e sente di stare vivendo la sua vita totalmente all’ombra di sua moglie Georgette. Il matrimonio funziona solo per lei poiché ottiene tutto quello che vuole, mentre lui si sente perduto.” Quando John conosce Maggie Hardin tra i due scatta la scintilla – dopo che lui le racconta i suoi tentativi di scrivere un romanzo. Nasce così un’attrazione che risveglia la passione e la creatività di John. A questo punto John si rende conto che Maggie è la soluzione per ottenere la vita che vorrebbe. Maggie e John s’innamorano inaspettatamente. “Credo che lei s’innamori per la prima volta in assoluto, e in modo serio,” spiega Greta Gerwig. “Rimane totalmente coinvolta in questa storia in un modo che neanche lei sa spiegare, o combattere, o mettere in discussione.” Sono passati due anni, e diversamente dal piano originale di Maggie, Maggie e John si sono sposati ed hanno una figlia di nome Lily. Si destreggiano tra le complessità della loro nuova famiglia e quella dei figli di John e Georgette, Justine (Mina Sundwell) e Paul (Jackson Frazer). Come confida Maggie a Tony e Felicia, tutti questi cambiamenti hanno creato delle incertezze in lei. Era proprio questo che voleva dalla vita? Quando finalmente Maggie incontra Georgette a un firmacopie per il suo nuovo libro, Maggie mette in atto un nuovo piano per cercare di migliorare le vite di tutti. Ma come ben presto scoprono Maggie, John e Georgette, nel gioco della vita, nulla va mai secondo i piani. La Gerwig era attratta dalla sceneggiatura e dal suo sprezzo sensuale e moderno nei confronti delle convenzioni amorose. “Parla di tutte queste persone che s’innamorano e che poi si disamorano, e che poi si ritrovano, e nulla è perfetto, e non ci sono cliché: non avevo mai letto niente del genere prima d’ora,” assicura la Gerwig con stupore. Col progredire del film, il modo di fare di Maggie sembra sempre più discutibile, ma sono le sue complessità e i suoi difetti che rendono Maggie un personaggio affascinante e fresco agli occhi degli spettatori che seguono le sue vicende. La Gerwig apprezzava che il personaggio non seguisse gli stereotipi classici delle protagoniste femminili delle tradizionali commedie romantiche. “C’era qualcosa d’interessante in Maggie: il fatto cioè che non si comporta mai secondo quanto impongono le convenzioni o i sensi di colpa,” spiega la Gerwig. “Maggie vorrebbe vivere una vita etica e vera, ma è anche realista e c’è qualcosa d’intossicante nella sua abilità di muoversi per il mondo senza sentire di doverlo fare secondo un senso di colpa. Lei si sente come uno spirito totalmente diverso.” Queste caratteristiche della personalità di Maggie erano essenziali per lo sviluppo del personaggio. “Creare Maggie è stato molto rinfrancante per me,” rivela la sceneggiatrice\regista Rebecca Miller. “Maggie è animata dalla necessità di essere sempre leale; è spinta dal senso dell’etica, che poi però la porta a fare dei veri e propri disastri! Questa storia è motivata dal desiderio di non compiere degli sprechi, dalla voglia di fare la cosa giusta.” Questo spirito così originale arriva dalla mente della pluripremiata sceneggiatrice\regista\artista, acclamata dalla critica, Rebecca Miller. La Miller è riconosciuta come un’artista coraggiosa e trascinante, grazie anche ai suoi romanzi e ai suoi pluripremiati film. Nei suoi quattro film precedenti, ANGELA (vincitore del premio ‘Filmmakers Trophy Dramatic’ al Sundance Film Festival), PERSONAL VELOCITY: IL MOMENTO GIUSTO (vincitore del premio John Cassavetes Award, agli Independent Spirit), LA STORIA DI JACK E ROSE, e THE PRIVATE LIVES OF PIPPA LEE, tutti scritti e diretti da lei, la Miller ha esplorato personaggi complessi e anticonvenzionali, alle prese con relazioni difficili, ma che si muovono nelle loro vite nel modo migliore che possono.
Con IL PIANO DI MAGGIE, la Miller approfondisce ulteriormente questi temi. La Miller riconosce di avere, prima di tutto, una profonda curiosità nei confronti delle persone. “Mi piacciono le persone. Sono infinitamente e voracemente curiosa dei personaggi,” Si confida. “E credo che in generale le persone vogliano conoscere meglio le altre persone, ed è proprio questo che fa il cinema secondo me.” L’ispirazione di raccontare questa storia stimolante con dei personaggi credibili e complessi, capaci di intrattenere e divertire, è arrivata da altre fonti: Abituata in genere a scrivere da sé delle sceneggiature originali o delle sceneggiature tratte dai suoi stessi libri, questa volta Rebecca è andata alla ricerca di una storia già esistente, che poi lei stessa ha ulteriormente sviluppato. Ha trovato la storia giusta in un libro della sua buona amica scrittrice Karen Rinaldi. “Stavo leggendo libri molto diversi,” ricorda la Miller. “Volevo qualcosa di divertente e ambientato a New York. Ho incontrato Karen, e lei aveva scritto una storia dentro a una storia: un’idea fantastica per una sceneggiatura. Perciò ho basato tutta la sceneggiatura su quell’idea.” Come racconta il socio produttore della Miller, Damon Cardasis: “Rebecca aveva letto l’incipit del romanzo di Karen Rinaldi, e le era piaciuto molto il germe della storia, ed io ritenevo che fosse divertente e unica: perfetta per la sensibilità di Rebecca.” Principalmente la Miller voleva raccontare una storia contemporanea ambientata a New York, che riflettesse gli aspetti pratici, a volte caotici, delle moderne famiglie allargate. “Ancor prima che Karen mi desse il libro ero seduta assieme a Julianne Moore, e parlavamo di quanto fosse complicato un divorzio,” racconta la Miller. “E mi sono resa conto che, a volte, capita che a un certo punto delle loro vite, le persone inizino a farsi una seconda famiglia, e m’interessava il caos degli aspetti pratici di tutto questo.” La Miller si è incontrata con la produttrice e amica di lunga data Rachael Horovitz, alla fine del 2011. “Sono sempre stata una grande fan del lavoro di Rebecca come filmmaker, sin dal suo primo cortometraggio; ma amo anche i suoi dipinti e i suoi libri,” spiega la Horovitz. “Eravamo entrambe a New York e parlavamo della possibilità di lavorare assieme. Aveva tantissime idee per diversi progetti e IL PIANO DI MAGGIE era quello della lista che mi ha colpito di più, come prossimo possibile impegno cinematografico. Ho sempre amato il suo senso dello humour e pensavo che questo film avrebbe permesso alle persone di conoscere bene il suo acume. Volevo anche aiutarla a raggiungere un pubblico più ampio, come secondo me meritava, e come questa storia meritava.” Un’altra delle priorità principali della Miller era quella di fare di questo film una commedia, diversamente dai progetti precedenti. “Ho sempre amato sentire ridere le persone alle proiezioni dei miei film,” ricorda la Miller. “I miei film sono stati sempre principalmente drammatici, e ho pensato che forse avrei potuto ribaltare questo equilibrio. C’è un lato drammatico in questa pellicola, ma c’è più commedia che dramma.” Come nota anche la Horovitz, “E’ una commedia, e per quanto sia sofisticata e intelligente è anche molto toccante.” Era importante per la Miller aumentare gli elementi comici per regalare al pubblico un’esperienza migliore. “Più invecchio, più vita vedo, più sento la necessità della commedia,” rivela la Miller. “Credo che la commedia sia profondamente necessaria, come anche la capacità di ridere di noi stessi, e di guardare il mondo attorno a noi con umorismo: è una maniera indulgente di vivere. Maturando come artista e come persona, capisco quanto possa essere profonda la commedia. E così ho ceduto al mio desiderio di rendere felici le persone attraverso un film.”
IL CASTING
La sceneggiatrice\regista Rebecca Miller ha scelto un approccio originale nello scrivere la sceneggiatura, tenendo ben in mente alcuni suoi amici per i ruoli principali. Sviluppare la sceneggiatura avendo in mente degli attori precisi ha aiutato a limarne il tono e a dare vita ai personaggi, trasformandoli da semplici nomi scritti su una pagina a personaggi reali e ben sviluppati. “Credo che i tre attori protagonisti, in particolare, abbiano assorbito completamente i loro personaggi,” Dice la Horovitz con ammirazione. “E una delle ragioni per le quali il film è riuscito così bene è che questi attori sono semplicemente perfetti per il loro ruolo.” Trovare un’attrice capace di dar vita a un personaggio così sfaccettato come quello di Maggie Hardin è stata un’esperienza rivelatoria, oltre che uno sforzo congiunto per la Miller. E Cindy Tolan, sua direttrice del casting per 20 anni, ha avuto la fortuna di poter contare sulla partecipazione di Greta Gerwig già oltre un anno prima che iniziassero le riprese. “Greta è un’attrice molto speciale,” la elogia la Miller, “perché riesce a vedere le cose dal punto di vista di uno scrittore, e riesce ad essere emotivamente molto presente come attrice.” Il Produttore Damon Cardasis nota che il casting di Maggie è stato essenziale per il successo del progetto, affinché agli spettatori venisse voglia di accompagnare Maggie nel suo viaggio. “Doveva essere qualcuno che fosse credibile, che avesse cioè delle nobili intenzioni,” riassume Cardasis. “Non doveva esserci niente di calcolato in lei. Doveva dare l’impressione che qualunque cosa facesse fosse a fin di bene. Anche se a volte questa cosa genera caos. L’attrice doveva possedere purezza, innocenza e una buona volontà; e Greta Gerwig possiede tutte queste qualità.” La Gerwig era una fan dei film della Miller da molto tempo, ed era impaziente di lavorare con lei. “Aspiro a lavorare con registi\sceneggiatori donne non solo perché sono donne ma perché credo abbiano una prospettiva diversa,” racconta la Gerwig, “e poi lei è talmente brava, i suoi film parlano da sé.” La partecipazione della Gerwig al progetto è stata molto collaborativa, per questo la Miller e i filmmaker hanno sviluppato il suo personaggio ben oltre la pagina scritta. “Lavorare assieme a Greta è stato un sogno, perché sin dall’inizio ha investito molto nel progetto,” racconta la Horovitz. “Ha voluto conoscere in maniera approfondita il suo personaggio, quando la sceneggiatura era ancora in fase di sviluppo.” La Gerwig, che è anche lei una scrittrice, voleva immergersi completamente nel personaggio di Maggie. “Per un anno ho parlato con Rebecca riguardo il personaggio di Maggie, e abbiamo fatto molte prove, siamo andate a lezione di yoga assieme, siamo andate a comprare i vestiti di Maggie,” confessa la Gerwig. “Le portavo delle cose che mi facevano pensare a Maggie, e lei faceva lo stesso. Credo che Maggie appartenga un pochino a me tanto quanto le cose che scrivo.” Cardasis e Horovitz si sono stupiti di fronte all’impegno speso dalla Gerwig nel ruolo. “C’è qualcosa di veramente tenero riguardo Greta,” nota Cardasis. “Era importante costruire bene il personaggio di Maggie, perché altrimenti sarebbe stato un film totalmente diverso.” La Miller ammira la bravura della Gerwig come attrice. “Credo che la performance di Greta sia molto profonda in questo film. Ha il dono speciale di essere un’attrice con dei tempi comici meravigliosi, ed è allo stesso tempo molto realistica dal punto di vista delle emozioni, e poi capisce perfettamente il modo in cui il personaggio debba inserirsi nella storia.” La Horovitz conclude, “Credo che Greta sia una rivelazione in questo film. E’ una commedia intimista, piena di pathos e di emozione, e si avverte la sensazione che lei rimanga affascinata anche dalle delusioni della vita. E che veda lo humour in qualsiasi cosa. E’ davvero bello guardarla.” Per il ruolo di John Harding, il team di filmmaker ha cercato un attore in grado di incarnare intelligenza e uno spirito giovane, e che fosse perfetto accanto alla Gerwig e a Julianne Moore. Fresco di una nomination agli Academy Award® per BOYHOOD, Ethan Hawke era impaziente di lavorare assieme a Rebecca Miller, e di collaborare con il cast di questo film. “E’ imbarazzante, sono un attore professionista da oltre 30 anni, e non sono mai stato diretto da una donna,” rivela Hawke. “Lo trovo davvero bizzarro. Ho sempre pensato che Rebecca fosse una persona speciale, e mi è piaciuto molto lavorare assieme a lei.” Il fatto che Hawke sia anche lui uno scrittore, oltre che un filmmaker, ha migliorato molto il ruolo di John, e la Miller è stata molto felice di questo. “Era molto importante per me che John fosse un personaggio completo,” spiega la Miller. “E’ un personaggio che viene manipolato molto, ma doveva comunque apparire realistico. Ethan ha collaborato molto allo sviluppo del personaggio di John. Lui affronta le cose da filmmaker, ed ha reso il personaggio totalmente credibile: innocente, affascinante, dinamico, e intelligente.” Per la Horovitz, è stato davvero speciale avere Hawke nel ruolo di John Harding; inoltre il pubblico potrà rivedere Ethan in una commedia dopo tanto tempo. “Ethan è un vecchio amico e ho sempre desiderato lavorare assieme a lui,” confessa la Horovitz. “Non recitava in una commedia dai tempi di GIOVANI, CARINI E DISOCCUPATI, perciò lavorare in questo film è stata un’occasione particolarmente speciale per lui, perché ha intuito che si sarebbe divertito molto a creare occasioni divertenti e a giocare con i tempi comici. Nella vita è una persona davvero divertente, ma nei film non gli capita spesso questa opportunità.” Hawke ride: “Non sapete quanto mi sono divertito a interpretare un personaggio così in agonia.” Hawke ha apprezzato particolarmente l’opportunità di trovare le diverse sfumature tipiche delle commedie. “C’è una geometria specifica nel rendere divertente qualcosa,” rivela. “Il tono e i tempi comici assumono grande importanza. Mi diverte molto tutto questo.” Julianne Moore era ugualmente felice di lavorare assieme a Hawke; i due si conoscono da molti anni. “E’ un attore fantastico, è estremamente fantasioso ed è divertente starci assieme,” dice la Moore con ammirazione. Hawke condivide il sentimento: “Sono sempre stato un fan di Julianne. Il suo umorismo è delizioso. E’ veramente divertente. Ed è stato un piacere lavorare assieme a lei.” Per il ruolo dell’intellettuale e intimidatoria Georgette Harding, la Miller ha chiamato la sua amica Julianne Moore, che ha iniziato le riprese di questo film due giorni dopo aver vinto l’Oscar per STILL ALICE. La Moore nel film è tornata a lavorare assieme alla Miller dopo THE PRIVATE LIVES OF PIPPA LEE. “Julianne ed io ci siamo incontrate parecchie volte nel corso dei due anni prima dell’inizio delle riprese,” racconta la Miller. “Lei ha uno splendido istinto drammaturgico. E’ stato meraviglioso poter lavorare assieme a lei nel corso dello sviluppo della sceneggiatura, sedersi assieme a lei e a Ethan e leggere le scene.” La Moore non poteva resistere all’opportunità di tornare a lavorare assieme alla sua amica. “Adoro Rebecca. Questo personaggio era davvero insolito, e Rebecca e la sua sceneggiatura sono talmente fantasiose, creative e divertenti.” Alla Moore è piaciuto molto il fatto di dare vita a un personaggio che è allo stesso tempo freddo, rigido e fantasiosamente comico, svelando anche i suoi tratti vulnerabili. “Volevamo che il personaggio fosse europeo, perché l’idea è che sia lievemente diversa ed esotica,” Rivela la Moore. “Volevo che fosse imprevedibile, perché credo che le persone imprevedibili siano interessanti, poiché destabilizzano le persone, e non sai mai se saranno gentili oppure meschine con te!” La Horovitz rivela che nessuno immaginava quanto sarebbe stata divertente l’interpretazione della Moore nel personaggio di “Georgette”. “Credo che l’arma segreta di Julianne sia la commedia,” Svela la Horovitz. “Sappiamo tutti che è la migliore attrice drammatica della sua generazione, ma nel ruolo di Georgette trova una parola qui e una là, crea l’effetto giusto, dando vita a una specie di sinfonia comica!” Cardasis concorda: “E’ davvero esilarante. Ci sono state molte volte nelle quali tutti abbiamo rischiato di ridere a crepapelle sul set, ma abbiamo cercato di trattenerci. E poi ovviamente è anche capace di conferire umanità al personaggio. Passa dall’essere una fredda e severa insegnante a una persona con un gran cuore: è incredibile il modo in cui è riuscita a fare tutto ciò.” La bravura della Moore non è certo andata sprecata con la Gerwig, anzi ha fatto bene all’alchimia tra i due personaggi. “Per fortuna si presuppone che io sia intimidita dal personaggio di Julianne nel film,” Scherza la Gerwig. “Lei non è una persona che mette soggezione nella realtà; anzi è una donna dolce e meravigliosa. E’ un’attrice davvero brava. E interpreta questa specie di donna danese geniale: ha un forte accento straniero ed è bellissima e ipnotizzante. Il primo giorno di riprese assieme a lei ho scoperto che avevo dimenticato tutte le mie battute perché mi aveva totalmente ipnotizzata! Ma non è stato negativo, anzi ha funzionato molto bene nella dinamica che si crea tra le due protagoniste,.” Il talento della Moore ha spronato tutti sul set, ed ha amplificato il tono del film. La Gerwig prosegue: “Recita in maniera molto accurata. Ha la capacità di affinare man mano la sua recitazione. E’ davvero impressionante. Sul set alza sempre l’asticella, e riesce a elevare tutto il film. Fai del tuo meglio per rimanere alla sua altezza, e anche solo facendo così fai bene!” Nei ruoli dei divertentissimi amici di Maggie, Tony e sua moglie Felicia, il film ha avuto la fortuna di poter contare su due dei migliori attori comici di oggi: Bill Hader e Maya Rudolph. Hader interpreta il personaggio di Tony, il miglior amico e confidente di Maggie, che era stato per un breve periodo il suo fidanzato al college, oltre che la sua ultima relazione seria. “Dopo essersi lasciati, i due sono diventati quasi come sorella e fratello, e hanno forgiato una solida amicizia,” Come spiega la Gerwig. La Miller ha basato il rapporto tra Maggie e Tony sulla sua esperienza personale. “Tony è ispirato a un mio vecchio amico,” Svela la Miller. “Mi piace molto l’intimità che esiste tra Maggie e Tony; lui ovviamente le vuole molto bene. Conoscevo perfettamente la situazione.” La moglie di Tony la sfacciata, presuntuosa e rompiscatole Felicia, che l’attrice Maya Rudolph descrive come ‘una di quelle persone che s’incontrano appena ci si trasferisce a New York’. E’ un personaggio che si trova molto a suo agio nella versione di se stessa che ha creato, e non se ne dispiace affatto.” Sia Hader che la Rudolph hanno lavorato a lungo al “Saturday Night Live” e sono amici di lunga data, come rivela la Rudolph stessa: “Bill ed io non abbiamo fatto delle prove, sapevamo che sarebbe stato tutto perfetto.” Interpretare questi due divertentissimi personaggi dotati di un gran cuore è stato particolarmente soddisfacente per la Rudolph. “Mi sono divertita tanto a far ridere Rebecca,” racconta. “Potevo rimanere a guardare Tony e Felicia per ore. Sono delle persone affascinanti e molto divertenti da interpretare.” Il cast è rimasto particolarmente colpito dalla naturale alchimia che c’era tra Hader e la Rudolph. “Non riesco a credere che non abbiano mai interpretato il ruolo di moglie e marito prima d’ora,” Sottolinea la Gerwig. “Hanno un rapporto che assomiglia molto a quello di una coppia sposata. Bill e Maya sono davvero divertenti, e sono anche degli attori molto bravi.” La Miller si reputa estremamente fortunata per il fatto di aver potuto contare su degli attori di talento come loro per questi due ruoli. “Bill è un attore comico, ma anche molto serio, e riesce sempre a rimanere molto credibile,” Lo elogia la Miller. “Maya è semplicemente esilarante, intelligente e piena di humour, e conferisce grande umanità ai suoi personaggi. Sono davvero molto credibili in questi ruoli perché sono amici da tantissimo tempo.” La Miller è stata molto felice di poter scegliere Travis Fimmel per il ruolo chiave di Guy. “L’idea era che Guy fosse qualcuno che Maggie conosceva, e col quale avrebbe potuto seguire delle lezioni al college,” Spiega la Miller. “Travis lo conoscevo già dal suo show ‘Vikings.’ Ha una bellissima presenza ed è divertente, possiede qualcosa di ultraterreno, che secondo me era perfetto per Guy.” Riuscire a trovare il cast giusto per questo film era essenziale per la buona riuscita dello stesso. “Rebecca dice sempre che scrive i personaggi e che poi quando vengono scelti gli attori, cuce il ruolo su misura per loro, in modo che sia semplicemente perfetto,” rivela la Cardasis. “Mi piace molto questa idea.” La Miller si reputa molto fortunata per aver avuto la possibilità di lavorare con un cast di alto livello come questo, e per un lungo periodo. “Sono stata fortunata ad avere tutto questo tempo a disposizione con questo cast,” conclude la Miller, “perché quando siamo arrivati sul set, avevo già potuto lavorare con gli attori, e sapevamo tutti quello che avremmo dovuto fare. Ho avuto grande fortuna con questo cast, sono tutti favolosi.”
IL PIANO DI MAGGIE: SULLO SCHERMO E FUORI
Girare IL PIANO DI MAGGIE in un inverno estremamente freddo a New York City, con una tabella di marcia molto serrata, ha comportato diverse difficoltà, ma sia il cast artistico che quello tecnico hanno apprezzato l’impressionante preparazione ed efficienza di Rebecca Miller, traendo grande motivazione da lei. “Rebecca è davvero tranquilla sul set, ma allo stesso tempo è anche molto decisa, e sa quello che vuole ottenere,” la elogia Julianne Moore. “E’ stata davvero un’esperienza meravigliosa.” L’etica lavorativa della Miller ha incoraggiato tutto il team, facendo sì che ognuno facesse del proprio meglio sul set, ogni giorno. “Rebecca si accerta sempre in anticipo rispetto alle riprese che tutti i capi reparto siano preparati,” rivela il produttore Damon Cardasis. “La pre-fase di produzione è durata dei mesi. E poi arriva sempre sul set un’ora prima rispetto alla troupe, per lavorare assieme a Sam Levy, il Direttore della Fotografia, e a Scott Lazar, il Primo assistente alla Regia, per controllare che le inquadrature siano perfette. Sapevamo che non avremmo avuto l’opportunità di risolvere eventuali problemi economicamente, perciò abbiamo dovuto usare parecchia creatività, usando il tempo in maniera più saggia possibile.” La collaborazione tra la Miller e il team creativo nell’anno che ha preceduto l’inizio delle riprese li ha preparati per quando sarebbero arrivati sul set. “Ho iniziato a lavorare assieme a Sam Levy circa sei mesi prima delle riprese,” racconta la Miller. “Abbiamo parlato di come affrontare visivamente il film. Ho fatto dei disegni, e ho iniziato a pensare a come il colore influisce sull’emozione. E così abbiamo trovato un linguaggio visivo per il film, che secondo me doveva essere semplice e allegro. Quando siamo arrivati sul set, tutti sapevano perfettamente cosa fare e questo ci ha fatto risparmiare molto tempo.” Cardasis ritiene che questo metodo di pianificazione e collaborazione sia stato essenziale per la realizzazione del film. “Credo che l’etica del lavoro arrivi sempre dall’alto e che poi si trasferisca verso il basso,” spiega. “Rebecca è meravigliosa sul set. Lavora duramente e il team la segue.” Il cast è stato orgoglioso di interpretare dei ruoli così anticonvenzionali e inaspettati. “Conosco Rebecca da tanto tempo e adoro il suo lavoro,” confessa Rudolph. “Adoro la sua visione, e poter collaborare assieme a lei è davvero emozionante. E’ una donna molto intelligente, e una regista davvero premurosa.” La Moore era interessata al realismo dei personaggi. “Non ci sono delle regole prefissate, non c’è un unico modo in cui un matrimonio o una relazione possano funzionare,” dice. “Una delle cose più interessanti del film, secondo me, è il fatto che Rebecca esplori l’interdipendenza nel matrimonio, nell’amicizia, nella maternità, e nella comunità.” La Miller era spinta dal desiderio di mostrare i diversi modi in cui le persone definiscono la famiglia e i rapporti, e si relazionano a vicenda. “Questo film celebra l’interdipendenza delle persone,” riassume la Miller. “Uno dei miei momenti preferiti del film è quando due donne (Maggie e Georgette), che erano rivali, finiscono assieme in una cucina e dicono ‘Grazie a dio è venerdì’, e poi si mettono a tagliare le carote. In qualche modo le persone finiscono per accomunarsi e per aiutarsi a vicenda, creando anche delle comunità.” Anche Rudolph era fiero di poter mostrare sullo schermo dei rapporti umani così unici. “Questo film rivolge uno sguardo a una di quelle che potrebbero essere le molte versioni delle odierne famiglie,” dice. “E’ una storia davvero moderna.” Mentre Maggie è occupata a fare i suoi piani, apprende che la vita non è fare piani per qualsiasi cosa. Maggie impara che il bello della vita è il viaggio. “Maggie è una persona piuttosto logica, pura, lineare e vera e tutte queste cose continuano a guidare la sua vita, ma il fatto che lei capisce che ci sono cose che sfuggono al suo controllo è la rivelazione al centro di questa storia,” spiega la Gerwig. “C’è l’amore e i bambini, ma non è come organizzare un cassetto di calzini. Credo che Maggie non sia stata tanto brava ad accettare l’incertezza, e credo che quando se ne rende conto capisce che il senso della vita è fare dei piani, farli al meglio, ma poi aspettarsi che vengano totalmente sconvolti. Ed è proprio allora che tutto va come dovrebbe.” Questo è il messaggio principale che Rebecca Miller spera di poter condividere col pubblico che accompagnerà Maggie Hardin e la sua famiglia a dir poco anticonvenzionale. “Nel film, Maggie impara che non si può controllare la propria vita e quella degli altri,” conclude la Miller. “Bisogna arrendersi al mistero dell’universo. E quando Maggie accetta il mistero dell’universo, viene premiata.” La Miller si ritiene fortunata per il fatto che il cast e la troupe si siano uniti a lei ed abbiano dato il meglio di sé per arricchire questo progetto speciale. “Tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto hanno dato il loro meglio,” dice con orgoglio la Miller. “C’è stata grande collaborazione, e tutti hanno avuto a cuore il film.” Il cast e la troupe sperano che, oltre a divertirsi, gli spettatori possano ritrovare un po’ di se stessi nei personaggi che vedono sullo schermo, e soprattutto che ridano tanto. Rudolph spera che “gli spettatori possano avere la possibilità di guardare in questo mondo per un minuto e riflettere sulle diverse nozioni di famiglia e di amicizia.” Per quanto riguarda la Horovitz, non vede l’ora che il pubblico possa conoscere Rebecca Miller da un punto di vista diverso. “Voglio che la gente rida,” dice. “Voglio che citino le battute del film per anni, e che dicano a tutti i loro amici di andarlo a vedere. E credo che Rebecca si guadagnerà un pubblico molto più vasto grazie a questo film.” La Miller, da parte sua, spera semplicemente che gli spettatori escano dal cinema con un senso di speranza. In conclusione dice, “E’ un film costruito per divertire, intrattenere e dare gioia.”
HomeVideo (beta)
info: 29/06/2016.
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