
Luisa Spagnoli (2016)
Luisa SpagnoliPerugia, primi del Novecento. La giovane LUISA SPAGNOLI (Luisa Ranieri), di umili origini ma di grandissima determinazione, decide di rilevare una piccola confetteria ormai in abbandono. Lo fa per sfuggire al destino che la vorrebbe casalinga o sotto padrone. Lo fa per dare un futuro anche ai tre figli avuti da ANNIBALE (Vinicio Marchioni), marito fedele da lei amatissimo, musicista valente e quasi del tutto privo di senso pratico. È Luisa infatti a guidare quella che sembra fin dall'inizio un'impresa disperata. A Perugia l'economia ristagna, la gente non ha molto da spendere, ma Luisa è una fucina di intuizioni non solo dolciarie. Capisce che i consumi fino ad allora appannaggio di pochi – come i dolciumi – diverranno presto alla portata di molti. Per realizzare il sogno, Luisa lavora fino a notte fonda con grandissimi sacrifici. Non è visto, inoltre, di buon occhio che sia una donna a guidare un'azienda. I pettegolezzi si sprecano, soprattutto quando entra in scena il conte ICILIO SANGIORGI (Gianmarco Tognazzi), invaghitosi di Luisa che tira dritto, incurante di corteggiamenti e chiacchiere fuori luogo: scommette sulla qualità dei suoi prodotti e, nonostante le difficoltà incalzanti, ottiene finalmente un certo credito tra i perugini. Ma lo spettro della chiusura è sempre dietro l'angolo, forse per questo Luisa tenta un gesto più che audace per una donna di allora: propone ai Buitoni, già allora noti industriali, un'alleanza. Nasce la società destinata a innovare profondamente il modo di produrre, vendere, pubblicizzare gestire il personale, consumare cioccolate, caramelle, dolciumi: la Perugina. Il capostipite dei Buitoni, FRANCESCO (Massimo Dapporto), incarica il figlio minore, GIOVANNI (Matteo Martari), di risanare i conti della Perugina. Intraprendente, dinamico, al passo coi tempi sempre più veloci Giovanni è quello che ci vuole. Lui e Luisa sono caratteri forti e lo scontro fin dall'inizio è inevitabile. Si detestano, poi imparano a stimarsi. Grazie agli sforzi congiunti, la Perugina conquista quote sempre più rilevanti di mercato. Le industrie dolciarie del nord vedono minacciato il loro monopolio. È LEONE CRAVERO (Franco Castellano), industriale spregiudicato e pronto a tutto, a minacciare l'affermazione crescente della Perugina. Ma Luisa e Giovanni riescono a sventare ogni insidia della concorrenza. Luisa è una fucina di idee che culminano con il celebre Bacio, da subito un successo e prodotto di punta dell'azienda. Lavorare gomito a gomito, affrontare fianco a fianco le avversità, nonostante la differenza di ben quattordici anni di età, unisce Luisa e Giovanni. La passione tra Luisa e Giovanni divampa nonostante la differenza di età e i rischi che i due amanti corrono in una città piccola come Perugia, dove presto la voce dell'adulterio inizia a circolare. Il fatto arriva alle orecchie di Cravero, nemico giurato della Perugina, che vede un'occasione inaspettata per sconfiggere gli avversari. Il conte Icilio Sangiorgi viene, infatti, da questi pagato per divulgare pettegolezzi e maldicenze, spezzare l'unione tra Luisa, Giovanni e Annibale. Scoppiato lo scandalo, Annibale sorprende tutti reagendo con grande dignità. Capisce quanto la moglie sia innamorata di Giovanni, più dinamico e pronto alle scommesse della vita, e non le dà colpe. Annibale si fa da parte trasferendosi ad Assisi da dove continuerà ad amarla. Risentita invece la reazione di Francesco Buitoni, che affronta risolutamente Giovanni imponendogli di lasciare Luisa. Il figlio rifiuta, rompe con la famiglia si trasferisce ad abitare nei locali della Perugina. Uniti ormai sul lavoro e nella vita, Luisa e Giovanni danno un impulso formidabile all'azienda. Luisa è anche attentissima alle condizioni di vita delle operaie: fa aprire in fabbrica un asilo nido, cosa mai vista prima. Le maestranze l'adorano. Fallito il suo piano, Cravero tenta il tutto per tutto arrivando a pagare una ragazza perché sostenga di essere la nuova amante di Giovanni e di essere stata da lui messa incinta. Pensa così di riuscire a spezzare l'unità della coppia Giovanni-Luisa, ma l'inganno viene scoperto e anche questo tentativo va in pezzi. La Perugina è più forte che mai, sorta praticamente dal nulla crea centinaia di posti di lavoro e vende i suoi prodotti ovunque, in Italia e nel mondo, portando il nome della città fino a New York. Con gli anni, però, il rapporto tra Luisa e Giovanni muta. È lei per prima che, per amore, rinuncia: comprende che Giovanni ha bisogno di una donna che gli possa dare dei figli e insiste per rendergli la libertà. Lui prima resiste, poi si trasferisce negli USA per curare gli interessi dell'azienda. Quasi a riempire il vuoto, Luisa si getta in un'altra impresa: la creazione di una casa di moda (quella che ancora oggi prende il suo nome). Ha sempre avuto un talento per la sartoria ed è convinta che non esista ancora una moda adatta alla donna moderna. La inventerà lei, cominciando con poche lavoranti. Luisa è lanciatissima in questa nuova avventura, quando una gravissima malattia la colpisce. Giovanni torna in Italia, si occupa di lei, la porta a Parigi, dai migliori medici. Quando si riaccende la fiamma del sentimento, però è troppo tardi.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita in Italia: 01/02/2016 (TV, Rai1)Genere: Biografia, Drammatico
Nazione: Italia - 2016
Durata: 200 minuti
Formato: Colore
Produzione: Rai Fiction
Soggetto:
Soggetto di Franco Bernini, Gloria Malatesta. Liberamente tratto dal racconto 'Luisa Spagnoli' di Maria Rita Parsi del romanzo 'Le Italiane' edito da Castelvecchi Editore per Telefono Rosa.
Cast e personaggi
Regia: Lodovico GaspariniSceneggiatura: Franco Bernini, Gloria Malatesta
Musiche: Paolo Vivaldi
Fotografia: Marco Pieroni
Scenografia: Cosimo Gomez, Andrea Di Palma
Montaggio: Roberto Siciliano
Costumi: Valter Azzini
Cast Artistico e Ruoli:

Luisa Ranieri
Luisa Spagnoli

Vinicio Marchioni
Annibale

Matteo Martari
Giovanni Buitoni

Federica De Cola
Iris

Massimo Dapporto
Francesco Buitoni

Antonello Fassari
Leandro

Brenno Placido
Mario Spagnoli

Simonetta Solder
Carmela Spagnoli

Tatiana Lepore
Amabile

Alessandro Marverti
Giuseppe

Paolo Ricca
Raoul

Riccardo Leonelli
Riccardo Buitoni

Franco Castellano
Leone Cravero

GianMarco Tognazzi
Icilio Sangiorgi

Giampiero Rotoli
Dandy

Maria Antonucci
Loretta ragazza

Armando Ariostini
Dn Basilo

Alessandro Balli
Armando bambino

Benedetta Barlone
Ragazza fabbrica

Roberto Biselli
Architetto

Gaetano Bruno
Arnaudi

Gisella Burinato
Madre Icilio

Federica Carruba
Operaia

Giulia Catacci
Operaia

Giuseppe Cecchetti
Clarinettista

Luigi Ciardo
Armando

Giorgia Contu
Luisa bambina

Umberto De Serio
Armando bambino

Marzio Romano Falcione
Aldo (6 anni)

Gabriele Fiore
Maro ragazzo

Lorenzo Folliero
Aldo bambino

Nicholas Gallo
Operaio

Virginia Gasparini
Eugenia Sarti

Chiara Giudice
Mimi'

Nunzia Greco
Madre Luisa

Marta Iagatti
Marisa Chiaruggi

Sophia Lassi
Loretta bambina

Lucia Lorè
Viola

Leonardo Minelli
Mario bambino

Maurizio Modesti
Maresciallo Carabinieri

Raffaele Ottolenghi
Fascista

Laura Pierantoni
Moglie Francesco

Riccardo Raiola
Mario ragazzo

Daniele Rampello
Aldo

Guido Roncalli
Notaio

Gian Piero Rotoli
Dandy

Giulia Salerno
Ada bambina

Stefano Scherini
Seneca

David Sotgiu
Rodolfo

Irene Splendorini
Loretta

Riccardo Toccacielo
Fascista

Gian Marco Tognazzi
Icilio

Alfiero Toppetti
Dottore

Giulia Zeetti
Amica Marisa

Gianfranco Zampetti
Macellaio
Produttori:
Stefano Bolzoni (Produttore esecutivo), Matteo Martone (Produttore RAI), Federica Rossi (Produttore RAI), Massimiliano La Pegna (Produttore)
NEWS E ARTICOLI
La miniserie è stata girata a Torino, Biella, Torre Astura al mare (Nettuno) e nei dintorni di Perugia tra Umbertide, Magione, Borgo Colognola e Corciano. Nel centro storico di Perugia è stata ricostruita la confetteria dove la Spagnoli iniziò la sua attività in via Rocchi e il reparto dedicato alla fabbricazione dei confetti e della cioccolata. A Biella, all'interno di uno stabilimento tessile, sono state ricostruite le macchine per la fabbricazione del cioccolato riproducendo la fabbrica di Fontivegge. Per le riprese è stata utilizzata anche la villa di Mariella Spagnoli, la nipote di Luisa, l'unica ad averla conosciuta personalmente. La famiglia Spagnoli, che ha seguito con interesse tutte le riprese, ha creato due capi molto importanti per il set: il vestito da sera di Luisa, che ricorda l'immagine della scatola dei baci Perugina ispirata al quadro Il bacio di Hayez e il golfino d'angora che lanciò la casa di moda. Tanti sono i costumi utilizzati per il film: più di duemila abiti tutti d'epoca, alcuni dei quali confezionati apposta in collaborazione con quattro sartorie cinematografiche.
NOTE DI REGIA – Lodovico Gasparini
Raccontare la vita di Luisa Spagnoli, nata poverissima nel 1877 e morta nel 1935 all'età di 58 anni, dopo aver fondato due imperi, la Perugina e la casa di moda che ancora oggi porta il suo nome, è stata una delle esperienze più belle, ma anche più difficili del mio lavoro. Perché oltre ad essere una delle prime e più grandi imprenditrici italiane, Luisa Spagnoli fu anche una delle prime femministe ed ebbe una grande influenza sulla società dell'epoca. Agli inizi del '900, quando la donna non poteva fare altro se non assecondare la volontà del padre o del marito, Luisa Spagnoli si batté sempre per l'affermazione e la conquista della sua indipendenza. Una lotta che non scaturì dalla sua cultura o da un'ideologia (L. Spagnoli imparò tardi a leggere e scrivere), ma dall'osservazione dei profondi cambiamenti sociali nati dalla prima guerra mondiale e dalla certezza che la vita non sarebbe più continuata come prima. Per questo cercò in tutti i modi di migliorare le condizioni di vita delle operaie che lavoravano nella sua fabbrica e, prima in Europa, inventò per loro una serie di agevolazioni, che vennero poi adottate da numerosi paesi.
Anche nella sua vita privata Luisa si rifiutò di seguire i dettami e le regole sociali dell'epoca. Amò sempre suo marito Annibale Spagnoli ed ebbe con lui numerosi figli ma, contemporaneamente, amò anche Giovanni Buitoni, più giovane di lei di 14 anni. Fu un rapporto intenso, che durò per sempre, ma che non relegò mai in secondo piano l'amore di Luisa per il marito e i figli. La sua vita sentimentale fu libera come lo fu la sua capacità creativa e imprenditoriale e naturalmente suscitò scandali, pettegolezzi e calunnie. È la lotta di Luisa Spagnoli per l'affrancamento della donna e la conquista della sua indipendenza, la sua splendida libertà di pensiero, il suo senso di giustizia, la sua passione, la sua straordinaria creatività, che mi hanno conquistato e dato al mio lavoro e a quello dei miei collaboratori, la coscienza di lavorare su una materia viva, moderna estremamente attuale. Quel che ricorderò di questo viaggio durato un anno è il mio rapporto professionale con il produttore Massimiliano La Pegna che, lo posso dire, non mi ha mai fatto mancare nulla, la fiducia della RAI, il mio intenso lavoro con gli attori, particolarmente con Luisa Ranieri, splendida Luisa Spagnoli, con Vinicio Marchioni e con Matteo Martari, il grande lavoro degli scenografi (la fabbrica della Perugina è stata ricostruita ex novo) del costumista, dei truccatori e parrucchieri, e l'impegno totale di Marco Pieroni, autore della fotografia. Ma ricorderò anche l'ossessione quotidiana di puntare all'emozione, al sentimento, alla favola, alla commedia, il desiderio di trasmettere a milioni di italiani un esempio di vita importante e istruttivo. con leggerezza.
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