L'Eta' giovane (2019)
Le jeune AhmedIn Belgio, ai giorni nostri, il destino del giovane Ahmed, 13 anni, combattuto tra gli ideali di purezza professati dal suo imam e i richiami della vita.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 31 Ottobre 2019Uscita in Italia: 31/10/2019
Genere: Drammatico
Nazione: Belgio, Francia - 2019
Durata: 84 minuti
Formato: Colore
Produzione: Les Films du Fleuve, Archipel 35, France 2 Cinéma, Proximus, RTBF (Télévision belge), Canal+ (con la partecipazione di), Ciné+ (con la partecipazione di), France Télévisions (con la partecipazione di), Wallimage (la Wallonie) (con la partecipazione di), Région de Bruxelles - Capitale (con la partecipazione di), Centre du Cinéma et de l'Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles e Eurimages (con l'aiuto di), Tax Shelter du Gouvernement fédéral belge, Casa Kafka Pictures, Casa Kafka Pictures Movie Tax Shelter empowered by Bel us (con il sostegno di), Wild Bunch (in associazione con), Diaphana (in associazione con), Cinéart (in associazione con), BIM Distribuzione (in associazione con)
Distribuzione: BIM Distribuzione
Box Office: Italia: 100.975 euro
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NOTE DI JEAN-PIERRE E LUC DARDENNE
Mentre ultimavamo la scrittura di questa sceneggiatura ci siamo resi conto che per certi aspetti avevamo raccontato la storia dei tentativi infruttuosi compiuti da una serie di personaggi di dissuadere il giovane fanatico Ahmed, il nostro protagonista, dal portare a termine il suo piano assassino. Quali che siano i personaggi – Inès la sua professoressa, sua madre, suo fratello, sua sorella, il suo educatore, il giudice, la psicologa del centro di detenzione, il suo avvocato, i proprietari della fattoria dove viene collocato, la figlia di costoro, Louise – nessuno riesce a scalfire e ad entrare in comunicazione con il nocciolo duro e misterioso di questo ragazzo pronto ad uccidere la sua professoressa in nome dei suoi convincimenti religiosi.
Quando abbiamo iniziato a scrivere, non immaginavamo che avremmo progressivamente creato un personaggio così chiuso in se stesso e imperscrutabile, capace di sfuggirci fino a tal punto, di lasciarci privi della possibilità di costruire una struttura drammatica per recuperarlo, per farlo uscire dalla sua follia omicida. Persino Youssouf, l’imam della moschea integralista, il seduttore che ha captato l’energia degli ideali adolescenziali per canalizzarla e metterla al servizio della purezza e dell’odio nei confronti dell’impurità, persino lui, il precettore, rimane sorpreso dalla determinazione del suo discepolo. Eppure, potrebbe essere diversamente? Potrebbe esserci un esito differente quando il fanatizzato è così giovane, poco più di un bambino, e allorché, per di più, il suo carismatico mentore lo incoraggia a venerare un cugino martire, un morto?
Come arrestare l’impetuosa corsa verso l’omicidio di questo giovane fanatico, impermeabile alla bontà e alla gentilezza dei suoi educatori, all’amore di sua madre, all’amicizia e ai giochi romantici della giovane Louise? Come riuscire a immortalarlo in un istante in cui, senza ricorrere all’angelicità e alla inverosimiglianza di un lieto fine, potrebbe aprirsi alla vita e convertirsi all’impurezza fino a quel momento abborrita? Quale potrebbe essere la scena, quali potrebbero essere le inquadrature che permetterebbero di filmare questa metamorfosi e di sconvolgere lo sguardo dello spettatore immerso nella notte di Ahmed, vicinissimo a ciò che lo possiede e dal quale potrebbe finalmente liberarsi?
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