La memoria del mondo (2022)
La memoria del mondoAdrien, studioso d'arte e biografo dell'artista Ernst Bollinger, si ritrova coinvolto nella storia di cui è autore, coprotagonista del capitolo conclusivo della vita artistica del grande Maestro. Immersi nell'atmosfera rarefatta di una laguna invernale, i due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l'esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi ad esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 2 Marzo 2023Uscita in Italia: 2 Marzo 2023 al Cinema
Genere: Drammatico
Nazione: Italia - 2022
Durata: 99 minuti
Formato: Colore; HD 4K e Super 8; screen ratio: 2.39:1
Produzione: Strani Film, Rai Cinema, Friuli Venezia Giulia Film Commission (con il sostegno di), Consiglio Italiano per i Rifugiati (con il patrocinio del), Film Commission Torino Piemonte (sviluppato con il sostegno di), Piemonte Film Tv Development Fund (sviluppato con il sostegno di)
Distribuzione: Officina Film
Cast e personaggi
Regia: Mirko LocatelliSceneggiatura: Mirko Locatelli, Giuditta Tarantelli
Musiche: Marco Robino
Fotografia: Paolo Rapalino
Scenografia: Luigina Tusini, Elisabetta Ferrandino
Montaggio: Fabio Bobbio
Costumi: Paola Picardi
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori:
Paolo Cavenaghi (Produttore esecutivo)
Organizzazione: Mirko Locatelli e Giuditta Tarantelli | Suono in presa diretta: Mirko Guerra, Sonia Portoghese | Sound design: Massimo Mariani.
Immagini
Note di regia
Nel film tutto è in equilibrio, gli ambienti sono evocativi di un tempo perduto, luoghi dimenticati dall'uomo come simboli di un'antica civiltà, appannati, scoloriti: ogni luogo è un'idea di luogo, ogni stanza un'idea di stanza, scarnificati dal superfluo perché i personaggi possano manifestarsi come idoli. Corpi, barche, case, isole sospese sull'acqua e avvolte nella nebbia; oggetti, persone e animali sono concepiti come visioni fantastiche che emergono dalle brume come ricordi lontani. Giulio, Adrien e Ernst sono corpo, parola e simbolo, una trinità pagana votata alla trasfigurazione, alla metamorfosi, tutti padri di un unico mondo e figli di un antenato comune.
Note del compositore
Il mio lavoro per La memoria del mondo è iniziato con la ricerca di una melodia. Serviva un tema duttile, tale da riflettere il percorso d'evoluzione di tre personaggi molto diversi tra loro, un'identità musicale forte abbastanza da incarnare il sentimento di malinconia che sembra accomunarli e capace di evocare il carattere primitivo e ineffabile della Natura in cui i protagonisti si muovono.
Ho tratto ispirazione dall'orizzonte armonico messo a punto da un gruppo di compositori durante una precisa stagione del cinema italiano, che oggi mi pare in parte dimenticata. Mi riferisco a Maestri del calibro di Fiorenzo Carpi, Stelvio Cipriani e Gian Piero Reverberi, che hanno segnato gli anni '60 e '70 del nostro cinema con un suono unico, capace di costruire un ponte armonico tra il nostro tempo e l'epoca classico-barocca dell'Italia musicale del Settecento.
A questo stile ne ho unito un altro dal carattere materico, che riflette e dialoga con i suoni dell'elemento acqua, così centrale nel racconto. Sostenuto da una libertà creativa rara, e a dispetto dei tratti necessariamente drammatici e talvolta grandiosi che questo film richiede alla musica (grande orchestra, coro lirico, organo), costruisco questo lavoro con spirito gioioso e vivace curiosità.
dal pressbook del film
Eventi
Presentato in anteprima mondiale al 40esimo Torino Film Festival, come unico film italiano nella sezione Nuovimondi, e nella selezione al Premio Corso Salani al 33esimo Trieste Film Festival.
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