Jem e le Holograms (2016)
Jem and the HologramsQuando una ragazza di provincia, da piccola star underground del video si ritrova improvvisamente ad essere una superstar a livello mondiale, per lei e la sua band di sorelle ha inizio un viaggio assolutamente unico alla scoperta del fatto che certe qualità sono troppo speciali per tenerle nascoste. Nel film della Universal Picture Jem and the Holograms, quattro aspiranti musiciste conquisteranno il mondo quando si accorgeranno che la chiave per comprendere quale sia il proprio destino sta tutta nel riuscire a trovare la propria voce.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 23 Giugno 2016Uscita in Italia: 23/06/2016
Data di Uscita USA: venerdì 23 Ottobre 2015
Prima Uscita: 23/10/2015 (USA)
Genere: Avventura, Fantastico, Musica
Nazione: USA - 2016
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Allspark Pictures, Blumhouse Productions, Hasbro, Scooter Braun Films, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Box Office: USA: 1.320.000 dollari
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 12 Ottobre 2016 [scopri DVD e Blu-ray]
Immagini
Gli inizi di Jem e le Holograms
L'idea di re-inventare Jerrica e le sue sorelle per il grande schermo era da tempo un desiderio del regista Jon M. Chu, che era un fan di Jem e le Holograms fin da bambino. Il filmmaker, che ha lavorato con Brian Goldner e Stephen Davis della Hasbro alla realizzazione del film di grande successo del 2013 G. I. Joe – La vendetta, vanta anche una relazione professionale pluriennale con il produttore di blockbuster Jason Blum della Blumhouse Productions, che, tra i vari film per la Universal Pictures, ha prodotto il grande successo del 2014 Ouija insieme a Goldner e Davis.
Chu ha ha pensato che i pianeti si fossero finalemente allineati favorevolmente quando i quattro produttori hanno cominciato a discutere di come potesse essere – e di cosa servisse a tal scopo – re-immaginare questo amato programma come film live action. Il loro Jem e le Holograms del 2015 avrebbe mantenuto le stesse idee alla base della serie degli anni '80, ossia l'emancipazione femminile, l'onestà e l'integrità – insieme alla moda e alla bella musica – ma sarebbe stato adattato anche alle nuove generazioni. Riuscire in questa impresa – e insieme rispettare profondamente i fan irriducibili che hanno trasformato il quartetto di questa serie emblematica in icone della cultura pop – era compito assoluto di Chu.
Intorno al collaboratore abituale di Chu, il produttore musicale Scooter Braun, l'eccitazione per la creazione di un'avventura live-action per il grande schermo da una delle più amate proprietà intellettuali degli anni '80 ha cominciato a crescere. Tutte le persone coinvolte pensavano che il timing fosse giusto e che questi filmmaker fossero quelli giusti per re-inventare una Jem per la nuova generazione. I produttori si sono accordati sui termini necessari per andare avanti con il progetto e la fase di sviluppo di questo futuro film è cominciata spedita.
Anche se Chu non l'avrebbe saputo che anni dopo, la sua carriera era stata tutta volta a prepararlo a dirigere un film basato sulle avventure di Kimber, Aja, Shana e Jerrica (alias Jem). I suoi due primi film per il grande schermo, Step Up 2 – La strada per il successo e Step Up 3D, gli hanno fornito il know-how per girare sequenze complesse di azione, danza e musica, mentre la sua regia dei due documentari di grande successo di Justin Bieber, Never Say Never e Believe, gli hanno insegnato tutti i trucchi e i dettagli per rendere i retroscena dell'industria musicale accessibili e emozionanti.
Chu era al settimo cielo quando ha capito che i suoi colleghi produttori condividevano la sua passione per questo materiale. Come è successo a molti che sono cresciuti negli anni '80, la passione del regista per Jem e le Holograms è cominciata nel primo istante in cui ha visto la serie per la prima volta. Figlio minore di cinque che, per sua ammissione e con orgoglio, stava "sempre davanti alla televisione", Chu ha ricordi piacevoli del pacchetto dei cartoni animati della Hasbro degli anni '80, che comprendeva G.I. Joe, Transformers e Jem and the Holograms. Il regista racconta: "Le mie sorelle amavano Jem e, anche se allora non l'avrei mai ammesso con i miei amici maschi, anche io naturalmente lo amavo e giocavo con tutte le bambole della linea."
Il cineasta apprezzava i messaggi positivi che questa serie proponeva ai bambini della sua generazione, oltre all'originalità delle storie e dei personaggi. "Era assolutamente imprevedibile," dice Chu. "Non seguiva nessuna regola né andava nella direzione tipica dei cartoni animati. Il robot audiovisivo Sinergy (chiemato allora Energy in italiano) trasformava Jem e le Holograms in eccitanti avatar e loro cantavano e suonavano, lottavano contro le Misfit e vivevano grandi avventure. Andavano dappertutto. Questo genere di coraggio era una cosa che gli altri cartoni semplicemente non offrivano, per questo mi colpiva da bambino. E' stato fonte d'ispirazione e mi ha formato durante la crescita."
Chu spiega cosa fosse così affascinante in quella serie: "Jem era diverso da tutto quello che c'era in TV. A quel tempo non sapevo cosa mi piacesse a parte il fatto che era divertente e che c'era la musica; era una storia di supereroi in cui potevo usare la fantasia e giocare insieme ai miei giocattoli. Solo anni dopo ho capito quanta gioia mi ha dato questo programma e anche che era un coraggioso cartone animato sull'emancipazione femminile. Il nocciolo della serie era restare fedeli alla propria identità e coltivare la propria libera espressione – che fosse attraverso la musica, l'arte, la danza o qualsiasi altra cosa. Jem e le Holograms erano vere paladine di quest'idea."
Brian Goldner elogia gli sforzi di Chu, dall'inizio alla fine: "Questo è stato il progetto adorato per anni da Jon, che si conta tra i più grandi fan della serie. Eravamo ovviamente elettrizzati da quello che aveva fatto con G.I. Joe, e mettere questo immenso impegno in un'altra delle nostre amate serie non era da tutti. Chu restituisce quello che molti sanno da tanto tempo: il fascino di Jem non è solo nella musica e nella moda della serie, ma nel fatto che ti porta con sé in un viaggio emotivo che mescola avventura e amore senza soluzione di continuità. Mi piace molto che Jon sappia muoversi così fluidamente tra questi mondi, e non potrei essere più orgoglioso di quello che ha compiuto."
Blum era commosso dalla passione che Chu aveva per questo cartone e la sua idea piena di creatività per il film è stata la ragione principale per cui ha voluto aiutare Chu a portare Jem sul grande schermo. "Mi interessa solo lavorare con cineasti che hanno un fuoco dentro e una visione originale rispetto ai film che vogliono creare. L'energia e l'amore di Jon per questa serie sono semplicemente contagiosi. Ha sposato con tutto il cuore il messaggio principale di Jem che per lui è sempre stato solamente quello di essere sé stessi e trovare la propria voce originale, ed è impossibile stargli intorno e non voler saltare a bordo," dice Blum.
Il produttore Stephen Davis, presidente degli Studios Hasbro, parla un po' della storia che ha portato allo sviluppo del film: "Non c'è giorno che passa senza che qualcuno mi dica quanto ami Jem e cosa questo cartone e questo mondo significhino per lui o lei. Senza dubbio alcuno è uno di quei programmi tanto amati che è indelebilmente legato a ricordi d'infanzia di creatività, esplorazione e avventura. Quando abbiamo discusso la possibilità di trasformare la serie in un film per il cinema, alla Hasbro l'eccitazione era palpabile. Sapevamo che avremmo potuto fare onore a quello che CHRISTY MARX e lo studio hanno creato negli anni '80 e, nello stesso tempo, creare qualcosa di unico per il pubblico di oggi."
Concediamoci un momento per permettere a Christy Marx, creatrice della serie iconica che ha accompagnato la linea di bambole della Hasbro, di accompagnarci attraverso i momenti salienti della nascita della serie: "Mi sono messa a sedere e il mio approccio è stato elencare tutti gli elementi che la Hasbro voleva: la storia d'amore, la moda e il glamour, ma anche azione e eccitazione. Si trattava di giocolare con tutti questi elementi differenti e metterli insieme, e poi trovare un ricco e completo insieme di personaggi in modo da dare agli altri scrittori che lavoravano alla serie qualcosa con cui giocare."
Anche se il programma è andato in syndication ed è stato sempre più amato, Marx dice che la sua sorpresa "è cresciuta nel corso dei decenni. Inizialmente c'è stata una risposta meravigliosa alla serie, ma non mi sarei mai aspettata che durasse quanto è durata. Avere sulla gente il tipo di impatto che ha avuto è una cosa affascinante e gratificante." Riflettendo sulla longevità che ha avuto questo programma, a differenza di molti altri, dice: "Sì, Jem parlava di musica e d'amore, ma al nocciolo, era una serie che parlava di persone che si vogliono bene e ch tengono l'una all'altra."
Braun, che lavora con Chu dal primo documentario di Bieber, sapeva che il regista era pronto per la sfida, e dice: "Jon ha una passione che si sprigiona da tutti i pori. Sono stato molto fortunato a lavorare con lui su vari progetti, e non posso dire di aver mai visto nessuno che riesca a prendere tutte le idee che gli si agitano in testa e a metterle in un film in maniera meravigliosamente raffinata come fa lui. Il suo impegno a rendere il tono di Jem semplicemente perfetto è stato forte dal primo giorno."
Lodi e applausi a parte, Chu sapeva che non sarebbe stato facile trasformare un cartone animato iconico come Jem e le Holograms in un film live-action per una nuova generazione. Il regista riflette: "Quando si usa un altro mezzo di comunicazione ci deve essere un cambiamento, e noi non volevamo competere con il cartone. Ci sono anche delle aspettative diverse da parte degli spettatori che seguono la storia in maniera diversa. La nostra più grande sfida era come fare. Inoltre, io pensavo che per conquistare un nuovo pubblico, dovevamo rendere il film contemporaneo senza però perdere l'essenza del leggendario cartone animato, che è coraggioso nella sua narrazione."
Per portare a termine questo compito, il regista e i suoi colleghi produttori si sono rivolti a Ryan Landels, con il quale Chu collabora dal 2010, anno in cui hanno lavorato insieme sulla serie web The LXD: The Legion of Extraordinary Dancers. I produttori gli hanno chiesto di scrivere la sceneggiatura come una storia sulle origini di Jem. Chu dice: "Ryan e sua moglie sono grandi fan di Jem, e questa è una delle ragioni per cui lo abbiamo voluto a bordo per cominciare a sviluppare l'idea." Secondo il regista, la squadra ha cercato costantemente dei modi per rispettare la serie originale. "Ci sono riferimenti in tutto il copione, sia che si tratti di battute preferite che di includere i titoli delle canzoni che cantava Jem. Abbiamo addirittura reinventato gli orecchini a stella di Jem per far sembrare che il cartone originale fosse basato su una storia vera. Anche se non si sa niente di Jem, ci si innamorerà di quello che il nostro Jem rappresenta."
Goldner era più che colpito dal lavoro di Landel: "Ryan non aveva un compito facile. La serie creata da Christy segue le avventure di un gruppo di giovani donne che stanno cercando di affermarsi nel mondo, senza rinunciare a quello che sono fuori dal palco. La sceneggiatura di Ryan tratta l'idea della fama immediata e di come la gente gestisca la celebrità appena conquistata in maniera deliziosa e insieme innovativa. A questo concetto ha simultaneamente intrecciato un'avventura che coinvolge quattro rocker che vengono da una piccola città e si ritrovano a Hollywood a inseguire il loro sogno. Chapeau!"
L'abile guida da parte di Chu dello sviluppo di Jem e le Holograms ha lasciato di stucco i suoi colleghi produttori, che erano attratti dall'idea di Landel e Chu di voler inserire i fan più fanatici di Jem all'interno del film stesso. Con il suo utilizzo di clips in cui i fan cantano raccontando le loro storie di come Jem li abbia influenzati o esibendo i loro talenti, il film rende omaggio alle persone i cui risultati creativi sono stati ispirati da Jem.
Benvenuti alla Starlight: la scelta degli attori
Scegliere e ingaggiare l'attrice che avrebbe interpretato sia Jerrica che Jem è stato un compito piuttosto arduo per Chu e i produttori. Dovevano trovare qualcuno che fosse capace di impersonare la ragazza di provincia Jerrica che, fino a che non indossa un'identità segreta ispirata dalla sua musica, ha vissuto una vita normalissima, e Jem, la sfrontata, stupenda e assolutamente impavida superstar che è tutto quello che il suo alter ego rifugge. Inoltre, c'era bisogno di una cantante esperta che riuscisse a entrare subito nella complessità della musica e dei testi. Una bella sfida per la produzione!
Infatti, i realizzatori avevano bisogno di presentare una Jerrica che è l'opposto esatto di quello che ci si aspetta sia Jem. A differenza delle sue sorelle, che amano condividere i più piccoli dettagli delle loro vite postandoli di continuo sui social, Jerrica è estremamente timida. Malgrado sia una persona introversa che tiene alla sua privacy, nel profondo è una sognatrice e una creativa. E componendo musica da sola nella sua stanza, scopre presto che alcuni talenti sono troppo speciali per restare nascosti. Jem, che è il soprannome con cui il padre la chiamava prima di morire, sta per conoscere il mondo. Chu ci parla delle difficoltà e degli sforzi della nostra protagonista: "Jerrica ha un dono; sta alle sue sorelle tirarglielo fuori. Una volta acquisitane consapevolezza, quando il mondo si affida letteralmente a lei dicendo, 'Noi ti seguiamo', lei deve decidere che tipo di persona sarà. Sarà l'eroina o la cattiva? Questa è una lotta enorme da affrontare per una ragazza adolescente che cerca nel frattempo di andare d'accordo con le sue compagne di scuola… e con le sue sorelle."
L'attrice che si è distinta tra tutte le altre è stata Aubrey Peeples, che interpreta Layla Grant in Nashville su ABC dal 2013. La versatile cantante, ballerina e attrice sapeva di avere davanti un compito enorme quando ha accettato di interpretare sia Jerrica che Jem, ma era pronta alla sfida. A Peeples piace che Jerrica non si monti la testa con la fama; a lei interessa soprattutto la musica e la sua famiglia. Peeples riflette: "Jerrica ha dovuto occuparsi di sua sorella minore, perché sono entrambe cresciute senza una madre. Ora che anche il padre non c'è più, deve prendere il controllo di tutto. E' da sola, ma non ha paura delle difficoltà."
Il fatto che sia troppo giovane per aver visto e amato Jem e le Holograms da ragazzina non ha impedito a Peeples dal farsi commuovere dai temi senza tempo della serie – e ora del film: la dedizione alla famiglia e lo sposare la propria creatività e originalità. L'attrice dice: "Mi piacciono i messaggi della serie e cioè aspirare a raggiungere i propri obiettivi e rispettare tutte le culture. Ero anche molto contenta che la storia guardasse ai social media come un'arma a doppio taglio. Non credo ci sia mai stato un film che prenda in considerazione sia la natura divorante e che crea dipendenza dei social che il fatto che siano un mezzo per creare una connessione tra persone di tutto il mondo."
Chu ci racconta della scelta di Peeples per il ruolo: "Quando abbiamo visto Aubrey, abbiamo capito subito che lei era quella giusta. Non è solo una brava cantante, ha anche un animo antico che è molto difficile da trovare oggi negli attori giovani. A lei piace più l'analogico che il digitale, e della fama non le importa niente. Nella sua arte cerca la verità, l'onestà. E' stata energicamente discreta nei momenti calmi di Jerrica, poi esplosiva e imponente nelle esibizioni di Jem sul palco. E' stato piuttosto straordinario da osservare. Lei era tutto quello di cui avevamo bisogno per la nostra nuova Jem."
I fan di Jem non sono mai stanchi della sua musica e del suo stile, ma cosa succede se scoprono che la versione di lei che loro vogliono, in realtà, non esiste? A tenere Jem/Jerrica in un elegante equilibrio c'è Kimber, la sorella minora che sta con lei da quando erano bambine. Kimber è la tastierista delle Holograms, oltre alla ragione per cui il mondo ha potuto conoscere Jem (dopo che lei ha caricato un video personale di Jerrica in cui la sua sorella maggiore strimpella una chitarra e canta una canzone che sente profondamente, con tutto il cuore). Ma Kimber sta per accorgersi che è dura quando il tuo compito è tenere tua sorella con i piedi per terra e insieme cercare di realizzare i tuoi propri sogni.
Stefanie Scott, che ha interpretato per tre stagioni Lexi Reed su A.N.T. Farm della Disney e recentemente è apparsa in Insidious 3 – L'inizio, è stata scelta per la parte. L'attrice riflette su cosa apprezza di più del suo personaggio: "Kimber è una bomba; è impavida, naif e esplosiva. Interpretandola ho imparato a non preoccuparmi di quello che pensa la gente." Kimber è un prodotto del ciclo mediatico di 24 ore 7 giorni su 7 e prende il suo brand personalizzato molto seriamente. "Lei ama tanto stare davanti alla telecamera ed essere il centro dell'attenzione, è appassionata di social e adora registrare e riprendere la sua vita. Fa foto in continuazione."
Mentre Kimber è facilmente eccitabile e la prima a buttarsi, Shana Elmsford, la batterista introspettiva delle Holograms, è un po' più riservata e cerebrale. Per contro, Shana ammette che il suo senso della moda è più importante di tutti gli altri messi insieme. Quando non crea gli abiti un po' retrò delle Holograms, quest'artista follemente talentuosa si sente ugualmente a suo agio dietro una batteria.
Shana è interpretata da Aurora Perrineau, una regular della serie su ABC Family, Chasing Life, nella quale veste i panni di Margo. L'attrice spiega perché è stata attratta dalla parte di Shana: "Il tema generale di questo film è essere fedele a te stessa. Questa Jem dei nostri giorni parla di famiglia e di trovare se stessi in un mondo che ti vuole trasformare in qualcosa di diverso." Ha trovato il suo regista "un regista di attori che fa tutto per i fan. Jon ama davvero il cartone e per questo fa un gran lavoro ringraziando i fan che sono usciti allo scoperto e hanno dato il loro supporto al film."
Considerato che lei è la stilista del gruppo, la fissazione di Shana per la moda – quella degli anni '80 in particolare – ha permesso ai filmmaker una serie di allusioni agli abiti che il gruppo indossava nella serie. Dal vestito parzialmente zebrato di Jem alla giacca bianca di Kimber agli abiti irreplicabili di Shana e Aja, non c'è un modello nella loro collezione che non alluda al decennio della Jem originale nel design.
Ultima ma non meno importante, Hayley Kiyoko completa le Hologram nei panni della bassista Aja Leith. Tosta cleptomane, la cui unica fissazione non high-tech è la chitarra, Aja esprime al meglio se stessa quando è sul palco e fa gemere il suo basso. Lei è la prima ad ammettere di essere irascibile. Kiyoko, lei stessa una musicista che si esibisce sul palco e recita da quando è piccola, dice: "Aja va matta per i ragazzi, è supponente, tosta ed eccentrica." L'attrice ammette che la parte più elettrizzante delle riprese è stata quando ha visto il robot che la squadra aveva creato. "Ho sballato quando ho visto Synergy. Hanno fatto un lavoro straordinario."
Mentre sta vivendo una crisi d'identità, c'è una persona nella sua nuova casa a Hollywood di cui Jerrica sta imparando a fidarsi. Il suo nome è Rio, ed è interpretato da Ryan Guzman di Il ragazzo della porta accanto e Heroes Reborn. Figlio stagista di Erica Raymond, fondatrice e CEO della Starlight Music, Rio ha il compito di aiutare Jem e le Holograms a farsi strada attraverso la loro recente celebrità. Il suo lavoro sarebbe tuttavia più facile se non fosse innamorato di una del gruppo…
Guzman parla del suo ruolo: "Se Erica è interessata soprattutto a fare soldi, Rio è più interessato a scoprire artisti capaci di intrattenere. Quando le vede per la prima volta, non rimane colpito da Jem e le Holograms, ma questo perché pensa che siano un altro gruppo pop popolare per le ragioni sbagliate. Più avanti, scopre che in loro c'è più di quello che appare. Crea un legame con loro e si accorge che non vogliono la fama; fanno solo quello che amano fare."
Rio non solo aiuta la band ad attraversare i pericoli della recente fama, aiuta anche Jerrica e Kimber a capire chi fosse il loro padre e cosa avesse in mente per loro. Scott spiega: "Rio si inserisce nella trama della nostra caccia a Synergy, e nel nostro cercare di scoprire quale messaggio nostro padre abbia lasciato per noi. Lui ci aiuta a mettere tutto insieme."
A supportare gli attori principali ci sono le amate attrici televisive e cinematografiche Molly Ringwald e Juliette Lewis, che interpretano, rispettivamente, Zia Bailey e Erica Raymond. I loro personaggi non potrebbero essere più diametralmente opposti. Bailey è una che si prende cura di natura e si è presa a casa Jerrica e Kimber dopo la morte del padre. Ha cresciuto le ragazzine a Pineview, California, in una casa piena d'amore e musica, insieme alle sue figlie adottive Aja e Shana. Infatti, quando le ragazze vengono sorprese a litigare, Zia Bailey insiste che loro cantino insieme un canzone di famiglia, che inevitabilmente le fa rappacificare. Kiyoko riassume: "Zia Bailey è una persona che ci sostiene, ci incoraggia e ci spinge a seguire i nostri sogni."
Dalla sua parte, Ringwald ha trovato Jem e le Holograms "visivamente audace e moderno". Quando Chu le ha parlato del film, ha trovato molto bella l'idea di portare i fan della serie nel film. "Mi piace molto il fatto che il film sia fatto usando i social," dice l'attrice. "La visione di Jon è stata una delle cose che mi ha convinto a fare parte del film."
Peeples ha apprezzato il fatto di avere una delle sue eroine sul set: "Osservare il modo di pensare di Molly in una scena, oltre a quello che apporta con le sue iconiche bizzarrie, è stato semplicemente incredibile."
L'estremo opposto del loro angelo custode è una donna che non è neanche lontanamente capace di attingere al suo lato amabile e/o materno, la CEO della Starlight Enterprises Erica Raymond. Responsabile di aver siglato l'accordo e di aver portato le Holograms a Hollywood, Raymond è un'imprenditrice senza scrupoli che Peeples descrive come "manipolativa e spietata. E' il tipico squalo del business musicale."
Originariamente scritto nella sceneggiatura come Eric Raymond, l'antagonista ha subito un cambiamento di genere quando Lewis ha espresso il suo interesse per il film. Dato che è lei che porta Jerrica e le sue sorelle a Los Angeles per un possibile contratto discografico, per la storia aveva senso che Jerrica si trovasse davanti al tipo di persona che lei stessa potrebbe diventare se si lasciasse sedurre dalle trappole della fama. Lewis spiega: "Erica Raymond vuole Jem, non tanto le Holograms. E' affascinante e manipolativa. Quando le cose cominciano a girare, mette Jerrica davanti a un dilemma che la ragazza è costretta ad affrontare."
Il regista era onorato che due donne icone si unissero al film, e dice: "Molly Ringwald è una grande aggiunta al nostro cast. E' una donna protagonista iconica e forte ed è senza tempo. Averla come parte di Jem e le Holograms è un onore e un divertente riferimento per i figli degli anni '80 come me. Sono davvero onorato anche di avere una straordinaria attrice candidata all'Oscar® come Juliette Lewis nel film. Penso che pure lei sia stata ispirata da Jem, e questa storia l'ha sicuramente toccata. E' diventata famosa da giovanissima, e ora è un'icona che sa bene cosa significhi affrontare la fama e i conflitti ad essa legati. In più ha interpretato il ruolo dell'antagonista folle, e ci siamo divertiti molto insieme."
Lusingata dalle parole di Chu, Lewis ricambia il complimento: "Jon va esclusivamente a entusiasmo, e questo ha tenuto il ritmo e la morale del set sempre su."
Attori secondari chiave di questa avventura musicale sono: BARNABY CARPENTER nel ruolo di Emmett Benton, il padre di Kimber e Jerrica — e creatore di 5IN3RGY [Synergy] — che è stato portato via da loro troppo presto; ISABELLA RICE come Jerrica da piccola; NATHAN MOORE nel ruolo di Zipper, la guardia del corpo di Erica e de facto suo capro espiatorio; e JUSTIN ALASTAIR come Esteban, lo stilista di Erica e feroce luogotenente della Starlight.
Dei cameo molto speciali sono di tre donne che hanno dato inizio a tutto: SAMANTHA NEWARK, la voce di Jem e Jerrica nella serie, nella parte della hairstylist della band; BRITTA PHILLIPS, che ha cantato tutte le canzoni di Jem nella serie, come stage manager del club Open Air; e Christy Marx nel ruolo di Lindsey Pierce, direttrice di Rolling Stone che viene a vedere le ragazze esibirsi nel loro spettacolo finale. Anche se Lindsey era originariamente un personaggio del cartone creato da Marx (lì era un presentatore di MTV) è stato molto divertente per la mente della serie interpretare una delle sue creazioni. Marx ride: "Ho pensato che se Stan Lee può fare un cameo, allora posso anch'io." Sempre gentile, Marx parla delle sue riflessioni sul re-immaginare dei personaggi le cui storie lei ha contribuito a creare: "Si può andare in diverse direzioni e io penso che Jon abbia una visione molto interessante. E' anche molto pratico e con i piedi per terra riguardo a cosa sa fare. Voglio solo vedere il suo successo."
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Nel corso dello sviluppo di Jem e le Holograms, per Chu e gli altri produttori e Landels un fattore era estremamente importante e cioè come infondere nel film i temi che sono impressi nel DNA della serie. Il regista spiega: "Identità e espressione di sé sono una parte importante del nostro film, e i social media sono una parte importante della mia vita fin dal primo film di Justin Bieber. I fan erano essenziali e noi volevamo metterli nella posizione di avere anche qui questo potere. Anche con i film Step Up e G.I. Joe, fan che non si sono mai conosciuti hanno trovato un luogo in cui diventare una community."
Nel film, Jerrica sfonda la quarta parete e parla direttamente al pubblico. Ci fa entrare nel suo mondo digitale che è un album di ritagli virtuale nel quale riceviamo pezzi e foto che riguardano sia i suoi ricordi d'infanzia sia cosa sta succedendo ora, nel corso di questa straordinaria sequenza. Visto che includere i fan era essenziale sia per i filmmaker che per la storia, è stata presa la decisione di invitarli a partecipare al processo molto prima dell'inizio delle riprese. Chu spiega: "Non volevamo solo capire cosa volesse vedere la gente in un film su Jem, volevamo anche che participasse al film."
Perchè questo potesse realizzarsi, Chu, Blum e Braun hanno lanciato un appello ai fan chiedendo loro di condividere la loro creatività con i realizzatori del film. Sia che i fan volessero inviare video su come Jem fosse stata per loro d'ispirazione per sognare e creare o sottoporre semplicemente degli esempi del loro lavoro, tutte le presentazioni erano benvenute. Quelle davvero esagerate sarebbero state inserite nel film grazie al magico lavoro di Chu e dei montatori Jillian Moul e Michael Trent.
Il regista spiega la spinta che lo ha portato a fare una proposta così unica: "I fan sono il nostro coro greco e raccontano il film. Abbiamo ricevuto video straordinari di musicisti che suonano di tutto, da lattine di bibite a far schioccare le dita a ritmo, e ci siamo resi conto che questi sound potevano far parte della nostra colonna sonora. Ci sono dei momenti in cui delle persone parlano di quanto Jem abbia significato per loro durante la crescita e ci siamo resi conto che avremmo potuto usarli nella storia. Il loro raccontarci cosa la serie abbia significato per loro è diventato una maniera di condividere quello che il personaggio Jem del nostro film li abbia 'ispirati' a fare."
Questa scintilla è una traccia nel film di Chu. Il regista riflette: "Mi sembra che abbiamo tutti delle identità segrete. Siamo quei 140 caratteri? Siamo quella foto che abbiamo caricato su Instagram? Siamo quell'articolo che abbiamo postato e che cambierà la vita di qualcuno? Mi è piaciuto il fatto che il tema di cosa significhi avere oggi un'identità sia molto attuale. Per questo nel film abbiamo preso questa strada ed esplorato che cosa significhi davvero 'identità'. Oltretutto, in un tempo in cui le persone hanno il controllo sulla creatività e hanno la possibilità di mostrare al mondo le loro cose, un tempo in cui ognuno è un artista in grado di esprimersi."
Più la sua squadra guadava tra le presentazioni, più Chu si rendeva conto che questo mix di media stava in realtà contribuendo a testimoniare la mutevole definizione di intrattenimento. "Film, intrattenimento, storie di uomini e diari personali possono fondersi in una storia gigantesca," dice Chu. "Abbiamo ricevuto delle presentazioni fantastiche da tutto il mondo, e abbiamo visto persone di tutti i ceti e i tipi parlare di cosa le ha portate a desiderare di diventare artisti, scrittori, stilisti o cantanti. Questa è la forza del tempo in cui viviamo, e questo processo di crescita e di crescente autostima è quello di cui parla Jem. Poter includere queste storie vere nel nostro film è stato molto eccitante per noi e, spero, lo sia anche per il pubblico. Vogliamo che prenda parte al film e sia testimone del successo di tanti."
La stessa Shana era contenta di vedere che la produzione era così aperta a contributi online e che, proprio come la serie, c'era un messaggio 'operativo' per il pubblico del film. Perrineau dice: "Mi sono spostata tanto, per questo connettersi con le persone che ho conosciuto e rimanere in contatto con la famiglia è la parte positiva dei social. La parte terribile è quando le persone vengono bullizzate. Jem fa un buon lavoro rispetto a questa tematica; mostra come la gente possa nascondersi dietro a un computer e i problemi che questo può causare… oltre a come noi possiamo cambiare la situazione."
Il 5IN3RGY della Showtime: Musiche e coreografie
Convinto di voler creare una Jem per la nuova generazione, Chu ha deciso di far registrare alla band una nuova musica per il film che è stata composta da Nathan Lanier. Per fare questo, si è rivolto a un vecchio amico. Il regista dice: "Avevo già lavorato con Scooter Braun in altre produzioni, e lui è un guru nel mondo della musica pop. Gli ho detto che stavamo cercando di reinventare Jem e gli ho chiesto se avrebbe potuto metterci in contato con degli autori capaci di colpire con delle canzoni nuove che avessero un significato per il nostro pubblico. Anche lui è un grande fan di Jem e ha subito amato l'idea."
Chu ammette che hanno ricevuto delle cose bellissime: "Abbiamo sparso la voce tra autori incredibili e abbiamo ricevuto un'enorme collezione di canzoni originali che raccontavano la storia di Jerrica e delle sue sorelle. Sia che conosca Jem da tempo, sia che la stia scoprendo ora, tutti saranno d'accordo sul fatto che le canzoni sono toccanti e potenti. Sono proprio quello che merita Jem e le Holograms."
Dal momento in cui hanno messo piede sul set ai Los Angeles Center Studios, le attrici Peeples, Scott, Kiyoko e Perrineau hanno dovuto essere in perfetta armonia come la band che interpretano. Chu ammette di averle sottoposte a un faticoso lavoro: "Potevo vederlo quando registravamo la musica. Le abbiamo buttate dentro. Abbiamo avuto circa una settimana e mezzo per registrare la musica prima di iniziare le riprese, quindi è stata una corsa folle avere le canzoni registrate e far conoscere le ragazze tra loro. Fortunatamente, sono diventate amiche dal primo istante."
Abile cantante e regular di Nashville su ABC, Peeples era abituata a registrare la musica prima di filmare le scene. Nonostante ciò, ricorda che il Giorno Uno sul set di Jem è arrivato fin troppo presto: "Quando abbiamo cominciato a lavorare su questo film, la prima cosa che abbiamo fatto è stata registrare le canzoni. E' stato divertente perché le canzoni scritte per il film sono molto accesibili e riflettono quello che mandano le radio oggi."
Per l'esibizione che avrebbe lanciato Jerrica e le sue sorelle, Peeples ha schitarrato e cantato "Alone Together", una canzone profondamente intima che Jerrica scrive e registra nella sua prima apparizione filmata come Jem. Anche se Jerrica crede che il video è stato cancellato, Kimber ha caricato l'esibizione su YouTube…e Jem diventa immediatamente famosa.
Travolte dagli eventi – e con la necessità di creare interesse per la loro neo-nata band – Jem e le Holograms si esibiscono in tre concerti a Los Angeles. Nel primo, all'Open Air Club, la band canta la contagiosa "Youngblood", un inno fortemente ritmato e gioioso che è una genuina celebrazione della vita. Nel secondo concerto, Jem affronta la canzone che ha una fantastica coreografia "The Way I Was". Con testi come "I'll go, but I won't go quietly. Go down, but I'll go down fighting. Don't know where, don't know why…but I can't go back, back to the way I was" (Me ne andrò, ma non in silenzio. Andrò giù, ma lottando. Non so dove, non so perché… ma non posso tornare indietro, indietro a come ero), Jerrica sta coraggiosamente mostrando il suo dolore al mondo. Nella performance finale, il gruppo canta "I'm Still Here", un numero trionfante per i fan più irriducibili, oltre che un addio agli invidiosi.
Seguendo le orme della sua sorella fittizia, Scott si è divertita ad esibirsi sia come tastierista che come occasionale vocalist. Con la voce di Kimber in "Hit Me Up", la sorella piccola ha dimostrato di saper fare rock. L'attrice dice: "La musica è molto ritmata e ha un sound indie-pop. Ognuno ha una grande parte in ogni canzone." Generosamente aggiunge: "Aubrey ha una voce fantastica ed è stato davvero divertente ascoltarla registrare tutto."
Anche se nel film non si esibisce, Ringwald – esperta cantante anche lei – ha apprezzato il fatto che la musica fosse onnipresente nel film. Infatti è parte integrante del movimentato quotidiano che vive la famiglia del suo personaggio. L'attrice dice: "Zia Bailey ha scoperto che quello che le lega è la musica. Ogni volta che le sue ragazze cominciano a litigare, fa cantare loro questa canzone… che loro cantano in perfetta armonia. Tutte le ragazze hanno una bella voce, ed è molto orecchiabile. Quando ero sul set la prima volta, questa canzone era con me; era la colonna sonora dei miei sogni. Impossibile non canticchiarla."
Per assicurarsi che Jem e le Holograms fossero perfettamente a tempo in ogni passo, la produzione si è affidata al coreografo CHRISTOPHER SCOTT, che appare anche nel film in questo ruolo. Scott lavora con Chu e Landels dai giorni di The LXD, ed è stato coreografo negli ultimi due film del franchise Step Up.
L'attore/coreografo ammette che, nonostante il fatto che il suo cast fosse agile e leggero nelle mosse, il tempo dedicato alle prove è stato limitato, e dice: "Di norma per un film che vede uno sviluppo artistico, trascorriamo circa un mese a lavorare sulle basi dell'esibizione, concentrandoci sul dettagli tipo come tenere il microfono, cantare e camminare. Per questo film, abbiamo avuto solo una settimana di prove prima dell'inizio delle riprese."
Comunque, questo calendario tronco è stato possibile grazie alla qualità della musica e alla professionalità delle cantanti del film. Il coreografo Scott dice: "Si spera sempre di trovare delle canzoni che ci facciano provare delle emozioni, queste canzoni lo fanno." Ha apprezzato anche il fatto che le attrici abbiano dato il loro massimo, e loda il loro lavoro: "Il pubblico può aspettarsi di vedere delle vere esibizioni. Queste ragazze cantano e suonano veramente i loro strumenti. Hanno costruito questo rapporto e questo è palpabile sul palco e nel film."
Perrineau è stata grata per la pazienza del loro coach. Fa eco al resto della band quando dice: "Christopher ci ha supportato senza mai giudicarci. Imparare a impersonare una rock star è stato divertentissimo."
Glamour e Glitter: Trucco, costumi e design
Dato che le immagini e il trucco dei membri di questa band sono così iconici, Chu ammette che c'è stata una pressione iniziale per imitare il look della serie animata. Il regista dice: "Questo è quello che la gente ricorda, ma io non volevo fare la stessa cosa prevedibile perché altrimenti sarebbe solo un rifacimento di quello che era. Quindi dovevamo innovare nello stesso modo in cui loro hanno innovato a quel tempo. E per fare questo abbiamo ingaggiato i migliori."
A capo del reparto costumi c'era Soyon An, che ha vestito i ballerini per tre stagioni per So You Think You Can Dance su FOX, oltre che ideare i costumi per i film Battle of the Year – La vittoria è in ballo e Step Up All In. Discutendo delle scelte che ha fatto per ogni personaggio, An dice che ha tratto ispirazione dalla descrizione dei personaggi della creatice della serie Christy Marx: "Jerrica è riservata, mentre Kimber è spontanea; Aja è la tipa tosta, e Shana la fashionista." Prima del nuovo look losangelino, a Pineview le ragazze indossavano già dei bei costumi. In ogni caso, se dovevano salire sul palco hollywoodiano, dovevano essere pronte. Parlando della sua visione per il look dei costumi e per i concerti, An dice: "Quando le ragazze diventano Jem e le Holograms per la prima volta, i loro costumi hanno un tema da rock-and-roll contemporaneo. I costumi da concerto hanno invece un look da palco, esagerato, ostentato e glam."
Chu ha apprezzato il fatto che la sua costumista abbia prestato molta attenzione ai cambiamenti, e dice: "Questa è la storia di una ragazza che cerca di capire chi è, Jem sta cercando di capire la sua identità. Questo ci ha dato la libertà di sperimentare tanti look diversi mentre Jerrica diventa Jem. Abbiamo girato una serie di test trucco, test pettinatura e test costume. Talvolta abbiamo pensato, 'Sì! Questo è fantastico!' Altre volte eravamo così fuori strada che ridevamo pensando che se qualcuno avesse visto i test la nostra carriera sarebbe finita. Tutta la nostra squadra artistica doveva avere fiducia e credere che eravamo pronti a correre dei rischi e avere un po' paura di alcune scelte che avremmo fatto. Questo garantiva che avevamo osato."
Il capo del reparto makeup MARY KLIMEK – che recentemente ha lavorato su The Last Man on Earth di Will Forte e nella serie dei fratelli Duplass Togetherness – è stata reclutata per trasformare le ragazze di provincia nelle dee pop che calcano il palcoscenico come Jem e le Holograms. Klimek rivela che ha trovato allettante il set di Chu: "Jon mi ha dato molta libertà con il trucco e ha fatto sempre solo piccole modifiche. E' stata una grande collaborazione."
Il primo ordine di servizio di Klimek era calmare i nervosismi del primo giorno delle sue attrici e farle sentire a loro agio trasformandole nelle superstar che avrebbero abbellito la locandina del film. Lei ride: "All'inizio le ragazze erano spaventate perché è un sacco di trucco, ma dopo un primo momento hanno pensato che fosse fantastico."
Se Chu aveva bisogno che un gran numero di autori di canzoni lavorassero alla colonna sonora, ha anche richiesto la collaborazione di molti artisti per il look caratteristico di Jem e le Holograms. La makeup artist riflette: "Creare il numero di diversi look necessario è stata la parte più dura del lavoro. C'è il look naturale di tutte e quattro le ragazze, oltre a multipli cambi di look, l'assolo di Jem e il finale." Dopo una pausa continua: "Il mio look preferito è il finale. Ti porta attraverso tutti i loro look, ed è il più ricercato."
Il capo del reparto parrucco VANESSA PRICE ha guidato la squadra nella creazione di tagli bi-livello e magnifiche pettinature ispirate agli anni '80. Sembra che abbia fatto bene il suo lavoro, perché Kiyoko parla di tutti i loro look come di un "mondo di creatività".
Visto che il film è stato girato a Los Angeles e dintorni, lo scenografo Kevin Bird, che ha lavorato come art director su Bling Ring e Fair Game – Caccia alla spia, ha scelto i suoi luoghi chiave a Malibu (per la Starlight Mansion), Van Nuys (la casa di Zia Bailey a Pineview), al pontile di Santa Monica (dove le ragazze scoprono il primo pezzo mancante del puzzle di Synergy) e in teatri di posa ai Center Studios di Los Angeles. Sia che cercasse delle cisterne d'acqua per il tuffo dopo mezzanotte delle ragazze nel pacifico o scoprisse il luogo perfetto per l'Open Air Club, non c'è stato luogo a Los Angeles di cui Bird non abbia scoperto il mistero.
Finita la lavorazione del film, Chu si concede un momento per riflettere sul prendere dei personaggi dalla sua amata infanzia e vederli sul grande schermo. Il regista conclude: "Questa è stata una delle esperienze filmiche migliori che io abbia avuto. Abbiamo dei personaggi che amiamo e altri che scopriamo per la prima volta, oltre a un cast che ha dato parecchio e una troupe che si è impegnata al massimo ogni giorno per far sì che le cose accadessero. Se unisco tutto questo a un'icona amata come Jem e a un pubblico che si aspetta il meglio, mi sento bene e stimolato a spingermi a fare ancora meglio."
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info: 23/06/2016.
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