Il Sindaco Pescatore (2016)
Il Sindaco PescatoreIl 5 settembre 2010 sette colpi di pistola pongono fine alla vita di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Circa dodici anni prima Angelo, ancora solo pescatore, nauseato dal degrado e dall'incuria in cui il suo paese ed il suo mare stavano sprofondando, aveva deciso di impegnarsi in prima persona. Studiando durante le lunghe notti passate in mare, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro massacrante, aveva deciso di candidarsi a sindaco. La sua semplicità, unita ad un carisma innato avevano convinto la gente di Pollica e di Acciaroli ad eleggerlo. Il programma era semplice "per andare avanti bisognava tornare indietro", cioè recuperare i valori del passato, far tornare Acciaroli agli splendori di una volta. La politica della legalità e del rispetto per l'ambiente. La politica dell'ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che dà fastidio ai potenti e ai farabutti. In poco tempo il sindaco pescatore aveva compiuto un vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio di pescatori in un paradiso per i circa ventimila turisti che lo frequentavano ogni estate. Purtroppo questo improvviso benessere, questa ricchezza repentina avevano attirato ad Acciaroli anche gli speculatori, gli imprenditori collusi con la malavita, gli spacciatori: la camorra. Angelo si schiera contro questi poteri in prima persona, spesso da solo. Per questo viene ucciso, lasciando nella disperazione sua moglie, i suoi figli, i fratelli, una comunità intera.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita in Italia: 08/02/2016 (TV, Rai1)Genere: Drammatico
Nazione: Italia - 2016
Durata: 103 minuti
Formato: Colore
Produzione: Solaris Media
Soggetto:
Liberamente ispirato al libro 'Il Sindaco pescatore' di Dario Vassallo e Nello Governato (edito da Mondadori)
Cast e personaggi
Regia: Maurizio ZaccaroSceneggiatura: Salvatore Basile, Guglielmo Arie, Sergio Castellitto
Musiche: Andrea Ridolfi, Raiz, Vito Abbonato
Fotografia: Fabio Olmi
Scenografia: Andrea Di Palma
Montaggio: Paola Freddi
Costumi: Andrea Cavalletto
Cast Artistico e Ruoli:
Sergio Castellitto
Angelo Vassallo
Anna Ferruzzo
Angelina Vassallo
Renato Carpentieri
Gerardo Spira
Andrea Di Maria
Antonio Junior
Lavinia Guglielman
Giusy Vassallo
Fabrizio Contri
Dario Vassallo
Massimo De Matteo
Massimo Vassallo
Antonio Pennarella
Claudio Vassallo
Carlo Mileo
Peppe Vassallo
Teresa Saponangelo
Carla
Maurizio Marchetti
Don Marra
Giovanni Parisi
Siani
Gennaro Di Biase
Palmieri
Alan De Luca
Cimarra
Orlando Cinque
Eugenio
Pasquale Russo
Alfonso
Gennaro Cuomo
Rudy
Emanuele Vicorito
Salvo
Mario Santella
Antonio Senior
Paolo Spezzaferri
Achille
Pierluigi Cuomo
Carraduro
Rosaria De Cicco
Maria
Vittorio Ciorcalo
Cosimo
Raffaele Esposito
Furro
Nico Mucci
Arturo
Salvatore Cantalupo
Cataldo
Produttori:
Doriana Caputi (Produttore RAI), Tonino Nieddu (Produttore RAI), Guglielmo Arie (Produttore), Azzurra Ariè (Produttore)
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NOTE DI REGIA – Maurizio Zaccaro
"Un Sindaco non deve soltanto pensare allo sviluppo del territorio, dare dei buoni depuratori, dare una buona assistenza scolastica, deve anche pensare alla salute dei cittadini. Noi Amministratori siamo come missionari e lo facciamo con amore perché ci crediamo…" Angelo Vassallo aveva ben chiaro il concetto di comunità, per questo aveva scelto di dedicare tutta l'esistenza alla sua terra e al suo mare. L'ha fatto come andava fatto: con il coraggio tipico degli uomini di mare, spiriti liberi per natura. Durante la preparazione del film ho visto decine e decine di documenti originali, perfino il video appena girato poche ore dopo l'esecuzione. Perché di questo si tratta, non di un semplice omicidio. Tutti i miei collaboratori sanno quanto io detesti il posticcio delle ricostruzioni scenografiche. Qui, nel rispetto di questo straordinario spirito libero che era Angelo Vassallo, ho voluto fortemente realizzare il film nei luoghi originali, arrivando quasi all'esasperazione della realtà. I set sono quindi autentici, dal peschereccio, il suo, che aveva chiamato "Internazionale", alla casa sulla collina dove viveva con Angelina, Antonio e Giusy e i suoi amati cani. Da lassù, come ben si può vedere nel film, Angelo poteva ammirare tutto il suo paese e soprattutto il mare sconfinato. Quell'ambiente, quella famiglia, i racconti degli amici più cari di Angelo, mi hanno infine suggerito la chiave giusta per raccontare, nonostante tutto, una storia così drammatica: la leggerezza. Perché Angelo Vassallo era così, senza tanti grilli per la testa se non un senso del dovere civico davvero unico, che ha fatto di quel territorio uno straordinario avamposto della legalità. Per questo posso dire con la massima onestà che non abbiamo fatto questo film per commemorare "un eroe" ma perché volevamo che Angelo Vassallo, cinque anni dopo il suo brutale assassinio, tornasse fra noi, così come era abituato a vivere, a muoversi nel suo Cilento. Volevamo ascoltare ancora le sue parole, i suoi racconti di "pescatore", le sue provocazioni di "sindaco", i suoi sogni di uomo del sud, le sue sonore risate e perché no, anche le sue incazzature dovute all'intangibile, quanto rara onestà di cittadino e amministratore pubblico. Ad Angelo Vassallo non interessava il potere personale o politico, si batteva invece, quotidianamente, per indicare la strada che ognuno di noi dovrebbe imboccare: quella del rispetto del prossimo, che non si concretizza solo nel non rubare o nel non ammazzare, ma anche nella consapevolezza e nella dignità dell'agire per la propria terra e per chi, dopo di noi, la abiterà.
NOTE DI PRODUZIONE
Un film importante, un film su un eroe civile. Perché quando viene ucciso un Sindaco, viene ucciso lo Stato. Non è stato un film come gli altri. Ci sono voluti quasi cinque anni, da quando abbiamo deciso di raccontare questa storia per vedere il film finalmente realizzato. Un percorso lungo, difficile, soprattutto a causa di un'indagine ancora aperta. Un tempo che ci ha permesso di curare ogni fase della lavorazione. Siamo stati coinvolti a livello personale più che professionale, volevamo che il film si facesse, a tutti i costi. Un film che segna il ritorno in Rai di Sergio Castellitto, in una interpretazione straordinaria. E' un lavoro strano il nostro: per un lungo periodo sembra che tu sia il solo a credere che sia possibile raccontare una storia bella e difficile come quella di Angelo Vassallo, "Il Sindaco pescatore". Poi, improvvisamente tutte le tessere prendono il loro posto. La sceneggiatura funziona, il contratto parte, capisci che il regista che hai di fronte è quello giusto, che ha capito il personaggio ed il messaggio del film. Un film contro l'oblio. Pensi di essere ad un passo dal realizzare il film; in realtà devi ancora cominciare la preparazione ma la macchina è partita, nessuno la può più fermare. E così è stato, la scelta degli attori, la troupe tecnica, poi le riprese ad Acciaroli quasi un tempo sospeso. Il montaggio e la consapevolezza di aver fatto un film "importante"; il progetto musicale, con il coinvolgimento di RAIZ che ci ha regalato due canzoni straordinarie, un altro punto di forza della pellicola. Siamo molto soddisfatti del risultato finale, abbiamo fatto il film che volevamo fare. Sono tante le persone che vorremmo ringraziare e che hanno reso possibile tutto ciò. Prima di tutto la Rai, poi tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Film. Alla famiglia Vassallo diciamo soltanto che per noi è stato un onore raccontare la storia di un uomo come Angelo. Guglielmo Ariè e Azzurra Ariè
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