Il fulgore di Dony (2018)
Il fulgore di DonyDony è una liceale bolognese. Studiosa, sveglia, carina senza essere bella, ama la danza classica, ma la prima volta in cui la conosciamo è di fronte a uno psichiatra che cerca di capire come sia possibile che sia accaduto quello che è accaduto. E' a lui che Dony racconta la sua storia: come a seguito di un incontro fortuito si sia innamorata di Marco, sportivo, brillante, bello come il sole, e come lo ritrovi per caso in una corsia d'ospedale, vittima di quello che sembra un banale incidente di sci. I due ragazzi, pur così diversi, sembrano legare e Dony immagina una grande storia d'amore. Ma l'incidente non è banale: il danno neurologico conduce Marco nell'ombra della sua camera, con l'unica compagnia dell'amore disperato e protettivo di sua madre. E' proprio sua madre che contatta la ragazza, nella speranza di ricreare intorno al figlio sfortunato un ambiente stimolante che somigli a quello di un tempo. Dony è generosa e si inoltra nel mondo sconosciuto di Marco, fatto ormai solo di piccole cose semplici: pettinarsi, mangiare, cambiare maglietta. Il percorso è difficile, e lei accetta, rifiuta e accetta di nuovo. I suoi genitori non la capiscono. Tutto il loro amore non basta a giustificare quella che sembra una pazzia: Dony perde colpi a scuola, si allontana dai suoi interessi per dedicarsi a qualcuno che non potrà offrirle altro che un infantile attaccamento. La soluzione che trovano è una terapia che faccia luce su questo cambiamento di vita. Ma il cambiamento è tale, talmente grande e profondo che nulla può fermarlo, non l'affetto della famiglia né i consigli dei professori né la presenza dei compagni di scuola. Il fulgore interiore di Dony aiuta Marco a sorridere, e questo per lei è un dono speciale. I due ragazzi si sposano, con una improbabile cerimonia di gioia. Ed è la gioia di Dony la risposta che lo psichiatra stava cercando. Non c'è follia in lei, se non quella dell'amore più puro.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita in Italia: 29/05/2018 (TV, Rai1)Genere: Drammatico
Nazione: Italia - 2018
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: RAI FICTION
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I PERSONAGGI
DONY CHESI (Greta Zuccheri Montanari)
Donata si fa chiamare Dony perché il suo nome non le piace. E' la settima su dodici nella classifica di bellezza delle ragazze della sua classe. Donata è a metà anche della graduatoria del corso di danza classica. Tutto insomma nella sua vita è normale, medio, ordinario. E quando incontra Marco Ghia, che ha un anno più di lei e fa la seconda liceo, se ne innamora. Marco è bello, di buona famiglia e gentile, e Dony vive il sogno dell'amore impossibile di ogni adolescente, convinta di essersi imbattuta in un autentico principe azzurro.
MARCO GHIA (Saul Nanni)
Marco Ghia è il ragazzo più bello della scuola, da tutte le ragazze cercato e corteggiato. In montagna, durante le vacanze di Natale, rimane vittima di un incidente sulle piste da sci. Sembra inizialmente essersela cavata con poco, tanta paura e qualche livido, ma col passare del tempo si scopre che il forte trauma ha gravemente compromesso la sua salute. Marco in breve cambia, non è più lo stesso, sragiona, e poco alla volta i suoi processi cognitivi finiscono col somigliare sempre di più a quelli di un bambino. Abbandonato dagli amici, Marco vorrebbe ora proprio in Dony una compagna attenta e premurosa.
MADRE di MARCO (Lunetta Savino)
Disperata per quanto accaduto al figlio, la madre di Marco vede in Dony l'unica possibilità di aiuto e di condivisione del dolore suo e di Marco. Accoglie la ragazza come un dono e alimenta il suo desiderio di affiancare il ragazzo nel suo difficile cammino.
PADRE di DONY (Giulio Scarpati)
Sconcertato, come la moglie, dall'incomprensibile innamoramento della figlia per Marco, il padre cerca in tutti i modi di ostacolare la relazione, nella convinzione che Dony stia vivendo un'inaccettabile e pericolosa ossessione.
MADRE di DONY (Ambra Angiolini)
A differenza del marito, la madre di Dony si avvicina con cautela alla figlia. Fiduciosa nel suo rapporto di confidenza, cerca di farle comprendere la pericolosa manipolazione di cui ritiene sia oggetto.
PADRE di MARCO (Andrea Roncato)
Il padre di Marco, neurologo presso l'ospedale dove viene ricoverato il ragazzo a seguito dell'incidente, dimette il figlio nella certezza che la caduta non abbia provocato danni. Solo in seguito ai primi allarmanti segnali della malattia, l'uomo comprende la gravità di quanto accaduto. Ritenuto responsabile di aver sottovalutato la gravità dell'incidente occorso al figlio, viene denunciato dalla moglie per negligenza.
PSICHIATRA (Alessandro Haber)
E' lo specialista al quale si rivolgono i genitori di Dony affinché valuti se la figlia sia stata o meno manipolata dalla madre di Marco. Inizialmente certo di trovarsi davanti all'ennesimo caso di disagio adolescenziale, lo psichiatra invece prende atto dell'autenticità del sentimento di Dony e dichiara che è in grado di decidere consapevolmente della sua vita, attestando che non ha subito condizionamenti da parte di nessuno.
NOTE DI REGIA "Il fulgore di una scelta"
Fulgore è sinonimo di splendore, luminosità, lucentezza, scintillio, sfavillio, sfolgorio, brillantezza, fulgidezza, brillio. Per essere capaci di fulgore occorre emanare luce propria, oppure, come nel caso di alcune pietre preziose, riflettere nelle mille sfaccettature, una luce esterna. Al concludersi delle ultime righe di questa storia così singolare, immaginando il volto di Dony che ne è protagonista, avvicinandola sempre di più, facendone un tutt'uno con la mia immaginazione, ne ho percepito quella luminescenza alla quale alludevo, ho avvertito forte la necessità di un vocabolo che la descrivesse. Che ne divenisse sintesi. Ed ecco che mi è venuto in soccorso questo sostantivo così desueto e tuttavia in questa circostanza così assolutamente pertinente . Scoprii all'improvviso che la commozione che provavo nel fissare la mia Dony mi derivava da un suo fulgore. Dalla compulsazione dei dizionari di sinonimi che posseggo ne ebbi la certezza, la lingua italiana non mi avrebbe offerto alcuna alternativa. La vicenda umana della mia Donata Chesi, soprannominata Dony, la scelta che il suo profondo sentimento del vivere le fa fare, merita quel sostantivo che ha guadagnato innamorandosi dell'amore, forse del bisogno, smisurato di lei che prova un giovane suo coetaneo disabile e destinato a veder aggravarsi inesorabilmente le sue condizioni. Questa la sfida del film, rendere vera, credibile, azzardare addirittura che diventi condivisibile la scelta di Dony. Una scelta probabilmente anacronistica, contro tutto e tutti, in un presente che pare premiare solo l'egoismo. Non sapremo mai se Dony Chesi abbia letto il discorso della montagna del Vangelo di Matteo o abbia ascoltato le sollecitazioni di Papa Francesco, tuttavia in quel "beati i misericordiosi perché troveranno misericordia" c'è tutto il fulgore della sua scelta. – Pupi Avati
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