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La Casa dei Fantasmi (2023)

Haunted Mansion
Locandina La Casa dei Fantasmi
La Casa dei Fantasmi (Haunted Mansion) è un film del 2023 prodotto in USA, di genere Commedia e Drammatico diretto da Justin Simien. Il cast include Lakeith Stanfield, Rosario Dawson, Owen Wilson, Tiffany Haddish, Danny DeVito, Jamie Lee Curtis, Chase W. Dillon, Jared Leto, J.R. Adduci, Creek Wilson, Ben Bladon, Lindsay Lamb. In Italia, esce al cinema mercoledì 23 Agosto 2023 distribuito da The Walt Disney Company Italia. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 15 Novembre 2023, in Digitale da mercoledì 11 Ottobre 2023.

Una donna e suo figlio si rivolgono a un variegato gruppo di cosiddetti esperti spirituali per aiutarli a liberare la loro casa da intrusi soprannaturali.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 23 Agosto 2023
Uscita in Italia: 23 Agosto 2023 al Cinema; 11 Ottobre 2023 in TVOD e su Disney+; 15 Novembre 2023 in DVD
Data di Uscita USA: venerdì 28 Luglio 2023
Genere: Commedia, Drammatico, Famiglia
Nazione: USA - 2023
Durata: N.d.
Formato: Colore
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
In HomeVideo: in Digitale da mercoledì 11 Ottobre 2023 e in DVD da mercoledì 15 Novembre 2023 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Justin Simien
Sceneggiatura: Katie Dippold
Musiche: Kris Bowers
Fotografia: Jeffrey Waldron
Scenografia: Darren Gilford
Montaggio: Phillip J. Bartell
Costumi: Jeffrey Kurland

Cast Artistico e Ruoli:
foto Lakeith Stanfield (Keith Stanfield)

Lakeith Stanfield

Ben Matthias
foto Owen Wilson

Owen Wilson

Padre Kent
foto Danny DeVito

Danny DeVito

Bruce Davis
foto Jamie Lee Curtis

Jamie Lee Curtis

Madame Leota
foto Jared Leto

Jared Leto

Crump / Hatbox
foto J.R. Adduci

J.R. Adduci

William Gracey
foto Creek Wilson

Creek Wilson

Mariner Ghost
foto Ben Bladon

Ben Bladon

Hatchet Ghost
foto Lindsay Lamb

Lindsay Lamb

The Cride
foto Erika Coleman

Erika Coleman

Eleanor Gracey
foto Christopher Winchester

Christopher Winchester

New Year's Eve Bartender
foto Jo Koy

Jo Koy

Daytime Bartender
foto Tony Paone

Tony Paone

Uomo ubriaco
foto Julie Nalibov

Julie Nalibov

60 Year Old Woman
foto Kathi Callahan

Kathi Callahan

Turista Carol
foto Marilu Henner

Marilu Henner

Turista Carol
foto Andrew Morgado

Andrew Morgado

Narratore TV
foto William Calvert

William Calvert

Narratore TV
foto Glendon Ray Hobgood

Glendon Ray Hobgood

Vicino di Ben
foto Nico Gomez

Nico Gomez

Studente
foto Lorenzo Beronilla

Lorenzo Beronilla

Hibachi Chef
foto Kurt Yue

Kurt Yue

Poliziotto
foto Hasan Minhaj

Hasan Minhaj

Sketch Artist
foto Rowan Joseph

Rowan Joseph

Male Tour Guest
foto Alisa Harris

Alisa Harris

Female Tour Guest
foto Charles Black

Charles Black

Ospite Victor
foto John Curran

John Curran

Pickwick
foto Tracy Goode

Tracy Goode

Esecutore
foto Bryan McClure

Bryan McClure

Headless Knight
foto Don Stallings

Don Stallings

Venetian Ghost
foto Ashley John

Ashley John

Lady Blue
foto Rick Andosca

Rick Andosca

Caretaker Ghost
foto Kat Montes

Kat Montes

Diner Waitress
foto Edward Zhu

Edward Zhu

Bambino
foto Kamran Shaikh

Kamran Shaikh

Suited Man on Dynamite
foto Helene Henry

Helene Henry

Ballerina
foto Jared Simon

Jared Simon

Hatted Man in Quicksand
foto Joseph Miller

Joseph Miller

Quicksand Men
foto Ian Covell

Ian Covell

Quicksand Men
foto Kay Galvin

Kay Galvin

Elderly Woman w/ Rose
foto Terence Mathews

Terence Mathews

Padre di Travis (voce)
foto Julian Omari Gosin

Julian Omari Gosin

Cantante al Funerale and Brass band
foto Corey Donovan Peyton

Corey Donovan Peyton

Cantante al Funerale and Brass band
foto Erion Brandon Williams

Erion Brandon Williams

Funerale Brass band
foto Marcus Otis Hubbard

Marcus Otis Hubbard

Funerale Brass band
foto Manuel Perkins

Manuel Perkins

Funerale Brass band
foto Derrick James Moss

Derrick James Moss

Funerale Brass band
foto Paul MIchael Robertson

Paul MIchael Robertson

Funerale Brass band
foto Raianna Brown

Raianna Brown

Female Waltzer
foto Kailie Sanders

Kailie Sanders

Female Waltzer
foto Joe Friedman

Joe Friedman

Male Waltzer
foto Sherrod Tate

Sherrod Tate

Male Waltzer
foto Rachel Pitner

Rachel Pitner

Female Lindy Hopper
foto Ayane Azevedo

Ayane Azevedo

Female Lindy Hopper
foto Clarence White III

Clarence White III

Male Lindy Hopper
foto D. Jerome Wells

D. Jerome Wells

Male Lindy Hopper
foto Arielle Prepetit

Arielle Prepetit

Ragazza Can-Can
foto Chenise Johnson

Chenise Johnson

Ragazza Can-Can
foto Elisabeth LaGrande

Elisabeth LaGrande

Ragazza Can-Can
foto Anthony Burrell

Anthony Burrell

Guerriero Africano



Voci italiane (doppiatori):
Federico Talocci (Ben Mathias), Laura Romano (Gabbie), Massimiliano Manfredi (Padre Kent), Alessia Amendola (Harriet), Marco Mete (Bruce Davis), Roberta Greganti (Madame Leota), Ciro Clarizio (Travis), Massimo Lodolo (Crump / Hatbox), Giuppy Izzo (Pat), Benedetta Degli Innocenti (Alyssa), Emanuele Ruzza (William Gracey), Oreste Baldini (Vic), Davide Perino (-), Davide Doviziani (-), Otto Bitossi (-), Sophie Murgia (-), Luciano Roffi (-), Michele Botrugno (-), Luca Ciarciaglini (-), Gaetano Lizzio (-), Filippo Carrozzo (-), Lorenzo Parrotto (-), Emanuele Durante (-), Sara Giacopello (-), Germana Savo (-), Alessandro Ballico (-), Marco Giansante (-), Cristina Poccardi (-), Giuseppe Ippoliti (-), Pieraldo Ferrante (-), Giulia Santilli (-), Marta Altinier (-), Marco Fumarola (-), Francesca Buttarazzi (-), Luca Scaglia (-), Cristiano Pellegrini (-), Roberto Fedele (-), Alessandra Chiari (-), Carlo Petruccetti (-), Cristiana Esposito (-)


Produttori:
Nick Reynolds (Produttore esecutivo), Tom Peitzman (Produttore esecutivo), Dan Lin (Produttore), Jonathan Eirich (Produttore)


Visual Effects Supervisor: Edwin Rivera.

Recensioni redazione

La casa dei fantasmi, recensione del film per famiglie Disney che diverte e spaventa quanto basta
La casa dei fantasmi, recensione del film per famiglie Disney che diverte e spaventa quanto basta
Marica Miozzi, voto 9/10
Rifarsi gli occhi grazie ad una spettacolare scenografia di genere horror, tra sano umorismo grottesco e riflessioni autentiche sulla vita e la morte; questo è ciò che promette 'La casa dei fantasmi', che prende spunto proprio dalla mitica attrazione omonima di Disneyland. Dunque l'intrattenimento e il fiato sospeso sono assicurati sia per grandi che per piccini.

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Regia – Justin Simien

“Quando ero bambino, il mio giocattolo preferito era il Movie Viewer della Fisher-Price. Era una macchina fotografica giocattolo, molto simile al View Master, con delle diapositive che mostravano una serie di fotogrammi tratti da film d’animazione. Casualmente, tutte le diapositive che possedevo provenivano dalla libreria Disney. Oltre ad alimentare la mia meraviglia e la mia fascinazione nei confronti delle immagini in movimento, forse quel giocattolo mi aiutò anche a rifugiarmi dall’ambiente sociale della scuola elementare, dove i miei interessi mi definivano come un nerd e outsider. Molti anni più tardi, il mio Movie Viewer è stato sostituito da una vera cinepresa, che mi ha consentito di entrare in spazi e mondi che altrimenti mi sarebbero stati preclusi, e spingendomi al tempo stesso a provare una sensazione di continua nostalgia nei confronti della mia infanzia.
Fin dal mio primo film, Dear White People, e dall’omonima serie, il mio modus operandi è sempre stato quello di dirigere opere d’intrattenimento caratterizzate da un umorismo sardonico, temi umanistici e omaggi al cinema di genere, interpretate da cast corali: non appena mi sono imbattuto nella sceneggiatura de La Casa dei Fantasmi, ho intravisto l’opportunità di utilizzare le mie abilità specifiche e la mia prospettiva per confezionare una rivisitazione originale e divertente di una property appartenente al retaggio di Disney, che riveste anche un’importanza profondamente personale per me. Dopo tutto, in mezzo a tutta l’avventura, l’umorismo e il fantasy horror presenti tra le pagine della sceneggiatura, questa storia è incentrata su un introverso dall’atteggiamento disincantato che deve riuscire a gestire sentimenti complessi e a essere vulnerabile attorno agli altri. Era una storia capace di intrattenere e di mostrarci al tempo stesso come affrontare le cose che ci spaventano di più nella vita. Era una sceneggiatura con un gigantesco potenziale cinematografico, ma anche con un messaggio profondamente importante per me, incentrato sul lutto e sul modo in cui affrontarlo. In breve, era una storia che parlava di me: una persona, che per sopravvivere si è costruita delle barriere sociali, viene trascinata nei misteri della Haunted Mansion di Disney e deve imparare ad andare d’accordo con gli altri per trovare una nuova vita e un nuovo scopo.
L’interazione tra grandi storie d’avventura che ci permettono di evadere dalla realtà ed emozioni umane credibili rappresenta il cuore di tutti i miei film Disney preferiti, che hanno avuto un impatto incommensurabile sul mio sviluppo come narratore. Quando ho iniziato ad andare a scuola, l’educazione diventava interessante soltanto quando un insegnante prendeva una di quelle gigantesche videocassette Disney dallo scaffale per una “giornata di cinema”. Alle elementari mi unii al coro della scuola, una scelta che continuò ad alimentare la mia reputazione da imbranato. In quegli anni, andavo regolarmente a vedere ogni nuovo film Disney al cinema. La Sirenetta, La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Re Leone… ogni volta che tornavo dal cinema, ero entusiasta. Erano esperienze spirituali che mi spingevano a domandarmi come facessero quei film a trasportarmi così intensamente e a chiedermi se avrei potuto fare la stessa cosa un giorno.
Durante una vacanza a Disney World con la mia famiglia, fui traumatizzato da due eventi: per prima cosa, il giro sulle montagne russe di Space Mountain, con le mani di mia madre che mi coprivano gli occhi mentre lei urlava e pregava Dio ad alta voce, chiedendogli di salvarci; e poi la parte finale dell’attrazione Haunted Mansion, dove nello specchio si vedeva un fantasma autostoppista seduto accanto a me. Avevo otto anni e mi rendevo conto che si trattava di un trucco, ma non capivo come fosse stato realizzato. Per anni continuai a chiedermi se quel fantasma mi stesse ancora seguendo. Nel corso della mia infanzia tornai svariate volte a Disney World, principalmente per esibirmi con il succitato coro quando avevo 13 anni: per essere chiaro, continuavo a essere considerato un perdente dai miei compagni.
Successivamente, quando frequentavo il college alla Chapman University, mi innamorai profondamente di Disneyland, ottenendo un lavoro estivo come cast member e presentatore di attrazioni (il mio fattore cool sembra un tema ricorrente in questa dichiarazione), ma a quel punto la magia Disney era inestricabilmente legata alle mie ambizioni da filmmaker. Andavo sulle attrazioni di Haunted Mansion e dei Pirati dei Caraibi, meravigliandomi dell’affidabilità delle mie emozioni: mi veniva sempre la pelle d’oca in risposta al livello dei dettagli e alla mia immersione nella storia. Mi chiedevo: come posso ricreare la stessa sensazione di meraviglia nei miei film?
Ma le coincidenze fortunate non finiscono qui. Oltre a percepire un legame con il tipo di storia che La Casa dei Fantasmi avrebbe potuto raccontare, mi sentivo vicino anche alla sua ambientazione. La famiglia di mia madre proviene dalla Louisiana e sono cresciuto in mezzo alla cultura creola/nera. Riuscivo a comprendere a livello cellulare le basi culturali di un luogo come New Orleans. So come si prepara un buon gumbo e quello che la musica zydeco riesce a fare ai corpi della gente. So come le storie di fantasmi e i racconti paranormali riescono a creare un senso di tragedia e conforto. La cultura che trasporto nel mio DNA è caratterizzata da questo paradosso.
Dopo essere stato ingaggiato per dirigere il film, avevo numerosi imperativi creativi, ma prima di tutto volevo un protagonista nero. L’ambientazione è New Orleans, una città popolata all’80% da persone nere. Non sarei mai riuscito a realizzare un film su uno scienziato bianco che deve imparare ad andare d’accordo con gli altri, soprattutto presumendo che “gli altri” sarebbero stati delle persone nere. Per me, questa storia parla dell’idea di aprirsi agli altri anche se ci sono delle ottime ragioni per stare in guardia. Il fatto che Ben debba affrontare il mondo come uno scienziato nero mi aiutava a identificarmi nella sua misantropia e nel suo sarcasmo. Non sono soltanto caratteristiche divertenti che definiscono il personaggio: per lui, si tratta di meccanismi di difesa indispensabili.
Oltre al protagonista, anche il mondo di New Orleans doveva essere autentico dal punto di vista culturale. Storicamente, New Orleans fu uno dei primi luoghi degli Stati Uniti in cui i neri e gli indigeni potevano vivere in libertà e accumulare ricchezze. Anche se nel XIX secolo tutto questo sarebbe finito, ciò riuscì a creare un ambiente di scambi culturali che diede vita al jazz e a molti altri fenomeni americani. Esplorando le scenografie dell’attrazione originale, si nota subito una strana assenza di manufatti della cultura nera, che suggerisce che le origini di Haunted Mansion non corrispondessero alla volontà originale di Walt Disney. Non sembrava assolutamente accurata o moderna. Ci sono monarchi britannici, comandanti romani e persino mummie che vagano per la casa, quindi per quale motivo non ci sono persone nere? Nella nostra versione, il proprietario originale della casa, William Gracey, è basato su uno dei molti creoli neri liberi e abbienti che vivevano a New Orleans nel XIX secolo. L’organista, Victor Geist, è diventato un riferimento a Fats Waller. Oltre ai valzer, ci sono balli come il lindy hop, il cancan e altre danze tipiche delle parate del Mardi Gras da secoli.
Oltre ad arricchire l’ambientazione culturale, era fondamentale anche preservare la natura del fascino dell’attrazione originale, che proviene principalmente da effetti vecchio stile come l’effetto del Pepper’s Ghost, che utilizza fumo e specchi. Come gli horror fantasy con cui sono cresciuto (Beetlejuice – Spiritello porcello, La piccola bottega degli orrori, Ghostbusters – Acchiappafantasmi, ecc.) sapevo che avremmo potuto condurre gli spettatori in luoghi fantastici ma credibili: ci saremmo riusciti rispecchiando la fisicità e le atmosfere specifiche degli effetti pratici dell’attrazione, che avrebbero rappresentato la nostra stella polare. Ovviamente, avremmo anche utilizzato effetti digitali allo stato dell’arte, ma per me era importante far sì che il film non sembrasse ambientato in un vuoto digitale. Doveva sempre esserci un senso di meraviglia che avrebbe spinto gli spettatori a chiedersi “ma come hanno fatto?”. Proprio per questo, abbiamo costruito dei set reali, tra cui i giganteschi interni della casa, sia in versione normale che con i colori del “reame fantasma”, che ci hanno permesso di esplorare questi ambienti diversi in tempo reale con il cast invece che fare affidamento sugli effetti visivi. Sotto al set, c’erano binari che muovevano le sedie “trascinate dai fantasmi”, oltre a persone che reggevano cavi e manovravano i molteplici oggetti che fluttuano misteriosamente in tutta la casa. La maggior parte dei fantasmi è stata interpretata da persone reali che indossavano costumi e protesi ed erano spesso appese ai cavi, che abbiamo poi arricchito digitalmente per assicurarci che tutti i membri del cast potessero interagire tra loro, sia quelli che interpretavano i vivi che quelli che interpretavano i morti.
Ovviamente, l’effetto speciale più potente in qualsiasi film è rappresentato dall’ineffabile carisma e dall’alchimia offerti dagli attori. Affinché il film riuscisse davvero a cantare, era fondamentale riunire un cast di attori comici provvisti dello star power di cui un film del genere aveva bisogno, ma con delle personalità che fossero in grado di completarsi a vicenda e creare un contrasto al momento giusto. Come in un complesso jazz ben intronato, ognuno crea un sound individuale completamente diverso che però lavora insieme agli altri per creare qualcosa di unico.
Spero che il risultato sia un classico film per famiglie. Come l’attrazione stessa, spero anche che il nostro film riesca a svolgere un trucco di magia con il pubblico, perché, anche se si tratta di una storia che dovrebbe farci ridere e farci evadere, se siamo fortunati il film potrebbe anche riuscire a trasformare le nostre paure sulla morte e sulla perdita in qualcosa che possiamo affrontare. ”

La Produzione

Nel corso degli anni, Disney ha adattato con grande successo alcune iconiche attrazioni dei suoi parchi a tema, trasformandole in esperienze cinematografiche destinate agli spettatori di tutto il mondo, come Pirati dei Caraibi e il recente Jungle Cruise, che ha riscosso un grande successo al botteghino.

Dan Lin e Jonathan Eirich, la squadra di produzione responsabile del grandissimo successo Disney in live action Aladdin, aveva una visione molto precisa per un grande adattamento cinematografico di Haunted Mansion, una delle attrazioni più amate nella storia dei parchi a tema. Erano convinti che i fan dell’attrazione desiderassero un adattamento cinematografico fedele allo spirito dell’attrazione, con tanto umorismo, momenti terrificanti e ovviamente un’ampia collezione di fantasmi, racchiuso all’interno di una storia ambientata ai giorni nostri con una variegata gamma di personaggi.

Eirich afferma: “È la mia attrazione preferita fin da quando ero bambino. La cosa più geniale dell’attrazione è il suo tono – spaventoso, divertente, elegante, bizzarro e nostalgico – e volevamo che il tono del film fosse esattamente lo stesso”.

Per scrivere la sceneggiatura, i produttori hanno ingaggiato Katie Dippold, nota per le sue collaborazioni cinematografiche con il regista Paul Feig in commedie come Corpi da reato, con Sandra Bullock e Melissa McCarthy, e Ghostbusters, con McCarthy e Kristen Wiig, oltre che per la serie televisiva di grande successo Parks & Recreation.

Dippold ha studiato con attenzione il materiale di partenza, recandosi costantemente a Disneyland per salire sull’attrazione e andando a New Orleans, dove si è chiusa in una camera d’albergo che si diceva fosse infestata dai fantasmi per lavorare alla sceneggiatura. È uscita dalla stanza con una sceneggiatura che catturava tutto il divertimento e la paura che i fan dell’attrazione amavano, aggiungendo però una sorprendente quantità di emozioni al materiale.

Eirich afferma: “Katie è una grandissima fan dell’attrazione, la comprende profondamente ed è riuscita a catturare il suo umorismo e i suoi momenti spaventosi nella sceneggiatura”.

Ha scritto un’avventura comica e misteriosa in cui una casa infestata situata nella periferia di New Orleans è il personaggio centrale della storia, che ruota attorno a un gruppo di esseri umani che cerca di strappare il controllo dell’edificio dai fantasmi che lo abitano. Si scoprirà che ognuno dei personaggi ha vissuto circostanze difficili che gli hanno impedito di andare avanti con la loro vita.

Abbiamo una dottoressa vedova di New York, Gabbie, con un figlio di nove anni, Travis, che fatica a fare amicizia: entrambi sperano di iniziare una nuova vita a New Orleans, dove viveva la madre di Gabbie. Si trasferiscono in una villa insolitamente economica costruita prima della guerra civile americana, che si trova nel bayou proprio fuori dalla città, soltanto per scoprire che il luogo è molto più di quanto si aspettassero: la casa ospita un folle mix di spiriti, alcuni giocosi e altri “mortalmente” seri.

Alla disperata ricerca di aiuto, contattano un sacerdote specializzato in esorcismi, Padre Kent, che per liberare la casa nota come Maniero Gracey dai suoi ospiti indesiderati ingaggia a sua volta svariati “esperti”: Ben, un ex astrofisico in lutto per la morte di sua moglie che conduce attualmente dei tour nei luoghi infestati della città; Harriet, una sensitiva/medium del Quartiere Francese di New Orleans che fa delle letture ai Bar Mitzvah; e Bruce Davis, un professore della Tulane University che conosce molto bene la storia delle case infestate di New Orleans.

Ognuno di loro si reca alla casa per ragioni diverse, non sapendo che chiunque entri non potrà uscirne senza portare per sempre con sé uno dei fantasmi. Una volta che provano sulla loro pelle la gravità della situazione, si rendono conto di dover lavorare insieme come una squadra per liberare se stessi e la casa dalle grinfie dei fantasmi. Lungo il cammino, non si limiteranno soltanto a scoprire la sconvolgente storia della casa: tutti loro dovranno affrontare coraggiosamente le proprie paure e confrontare i propri demoni interiori per superare i pericoli e bandire per sempre i fantasmi dalla casa e dalle loro vite.

Per dirigere il film, i produttori hanno scelto Justin Simien, noto per la sua scrittura tagliente e per l’inventivo lavoro registico svolto nel film Bad Hair e nel film e nella serie televisiva Dear White People, il quale aveva un legame personale molto profondo con l’attrazione Haunted Mansion.

Eirich afferma: “Quando abbiamo parlato per la prima volta con Justin, era come se le stelle si fossero allineate. Aveva già realizzato un film horror con Bad Hair e una satira e una commedia con Dear White People, è cresciuto amando l’attrazione Haunted Mansion e aveva realmente lavorato a Disneyland mentre frequentava la scuola di cinema, trascorrendo tutte le sue pause sull’attrazione. Gran parte della sua famiglia proviene dalla Louisiana e dall’area di New Orleans, quindi conosceva molto bene anche la ricca storia di questa zona. Era come se conoscesse alla perfezione tutti i singoli elementi che rendevano questa attrazione così speciale. Sapeva fin da subito come catturare nel modo migliore il tono della sceneggiatura e come creare un paesaggio visivo che fosse in grado di rendere giustizia all’attrazione”.

“Sono un vero fan”, afferma con entusiasmo Simien. “Volevo restare estremamente fedele all’attrazione, che è piena di storie e ispirazioni brillanti: adattare per il grande schermo un caposaldo amato e iconico come Haunted Mansion è anche un’opportunità per espandere la sua eredità”.

Spiega: “Quando sperimenti l’attrazione da ogni angolazione, ti rendi presto conto che i momenti che rimangono impressi nella tua memoria sono soltanto piccoli dettagli circondati da un grande spazio nero. Sapevo fin da subito di voler preservare quei dettagli che i fan più accaniti ricordavano, espandendo al tempo stesso l’universo: in questo modo, quando sbirci dietro l’angolo, quello che vedi ha senso e lascia un’impressione. Ma prima di tutto, stiamo rendendo omaggio al materiale di partenza, mantenendoci fedeli a esso e raccontando una storia incredibile”.

Simien afferma: “La bellissima sceneggiatura di Katie Dippold ci porta al di fuori della storia della stessa Haunted Mansion. Ha creato personaggi con una storia personale che si incastra perfettamente con le tematiche centrali dell’attrazione. Questi personaggi sono proprio come noi quando visitiamo l’attrazione per la prima volta. La loro esperienza nel nostro film La Casa dei Fantasmi rispecchia quella di tutti coloro che si siedono in una Doom Buggy nell’attrazione”.

Il cast d’insieme e i personaggi

Il regista ha immaginato un variegato gruppo di attori per dare vita ai variopinti personaggi presenti nella sceneggiatura con specificità ed eccentricità, ed è esattamente quello che ha ottenuto. “Questo è il cast dei miei sogni”, afferma.

Per interpretare Ben, uno scienziato specializzato in attività paranormali che si trova a un bivio esistenziale, ha scelto il candidato all’Academy Award LaKeith Stanfield (Judas & The Black Messiah, The Harder They Fall, Atlanta).

L’attore aveva recentemente sperimentato l’attrazione per la prima volta, trovandola “davvero immersiva, interessante e inquietante in modo semplicemente perfetto”.

Stanfield è rimasto colpito dall’abile fusione tra orrore, comicità e sentimento nella sceneggiatura. “Ci sono momenti super divertenti, poi c’è la giusta quantità di elementi inquietanti e anche un po’ di introspezione, che ci permette di scoprire l’umanità dei personaggi. Non capita spesso di vedere un film che abbia tutte queste caratteristiche, ma questo film le ha e quindi è speciale”.

Stanfield spiega: “I personaggi stanno affrontando alcune questioni profonde. All’inizio della storia, il mio personaggio, Ben, se la passa male, beve troppo e sta soffrendo per la perdita di sua moglie, scomparsa recentemente. Sta cercando di trovare delle risposte a queste domande impossibili ed è arrivato a un punto della sua vita in cui si è praticamente arreso”.

Ma nonostante i suoi studi nel campo delle attività paranormali, Ben non crede che la casa sia davvero infestata dai fantasmi. Quando Padre Kent richiede la sua assistenza, accetta soltanto quando gli viene offerto un pagamento, pensando di fare soldi facili.

Parlando di Stanfield, il regista Simien afferma: “Sono un suo fan da tantissimo tempo. Quando l’ho contattato, gli ho detto ‘Hai un superpotere: riesci a far sì che gli spettatori si identifichino in qualsiasi personaggio’. C’è qualcosa nei suoi occhi, nella sua capacità di essere vulnerabile in quasi tutti i momenti ma anche forte. Riesce a trascinarti. Ben è un personaggio complesso, perché è il protagonista che porta avanti la storia, ma allo stesso tempo non è il classico protagonista Disney. All’inizio della storia è in lutto: dobbiamo riuscire a creare un legame emotivo, che deve durare per tutto il film. Ci vogliono delle abilità molto specifiche per riuscirci, e lui non ci ha deluso! È stato davvero grandioso lavorare con lui”.

L’attrice-comica vincitrice dell’Emmy e del GRAMMY Tiffany Haddish (Il viaggio delle ragazze, Afterparty) interpreta Harriet, l’eccentrica sensitiva del Quartiere Francese che scopre che i suoi doni soprannaturali potrebbero essere più potenti di quanto abbia mai immaginato quando confronta la potente energia che fluisce all’interno della casa.

Nonostante la sua apparenza di dilettante che inganna i turisti in Bourbon Street, tra i progenitori di Harriet ci sono moltissimi sensitivi davvero potenti. Ma deve ancora imparare a padroneggiare le arti occulte e, dopo aver passato anni a interrogarsi sulla sua mancanza di abilità, nasconde i suoi turbamenti e la sua paura di fallire sotto la maschera di una truffatrice.

Come Padre Kent e Ben, Harriet non sa cosa l’aspetti quando visita la casa, e scappa subito dopo aver percepito un po’ dell’energia oscura del reame dei fantasmi. Ma torna indietro e accetta di dare una mano, soprattutto per liberarsi del fantasma che si è attaccato a lei dopo la sua visita iniziale.

Harriet è abbastanza intelligente da sapere che avrà bisogno di ogni amuleto, ogni pozione e ogni incantesimo a sua disposizione, ma non è sicura delle sue abilità e affronta la missione con esitazione.

Fin dall’inizio, Haddish ha fatto completamente suo il ruolo di Harriet.

“Mi sto divertendo come una pazza a interpretare Harriet”, afferma la spassosa comica.  “Prima di tutto, non è soltanto una sensitiva, ma anche una medium, quindi riesce a parlare con gli spiriti. Ho fatto molte ricerche e conosco Harriet come le mie tasche. Quindi, se il mio personaggio dice che ci sono degli spiriti, significa che ci sono davvero. Cerco di interpretarla in un modo un po’ eccessivo e di alzare l’asticella per quanto riguarda la rappresentazione di questo personaggio e dell’essenza di New Orleans”.

Descrivendo il suo personaggio come “molto divertente”, Haddish afferma: “Harriet è molto eclettica, il suo look è esotico ma anche raffinato. Ha delle unghie lunghe, un turbante attorno alla testa e tanti strati di vestiti. Harriet ama molto gli strati. Bisogna sbucciarla come una cipolla”.

Fan di lunga data dell’attrazione del parco a tema, Haddish afferma: “La cosa che amo dell’attrazione di Haunted Mansionè il fatto che sia un po’ inquietante ma non troppo. È inquietante al punto giusto, quanto basta per spaventarti”.

Prosegue: “Per me, l’attrazione rappresenta il tipo di film di paura che vorrei vedere. È spaventosa, ma non è violenta. È divertente e ti permette di utilizzare la tua immaginazione. Penso che, proprio come l’attrazione, il film sia spaventoso ma anche pieno di gioia, e questo è molto importante per me”.

Simien afferma: “La cosa meravigliosa di Tiffany Haddish è il fatto che tutto ciò che fa sia perfetto. Anche se sbaglia una battuta, improvvisa qualcosa che non è scritto sulla sceneggiatura o fa qualcosa che non ti aspetti, è sempre perfetta. È sempre autentica, sempre reale. E ovviamente è anche estremamente divertente. Sembrava di giocare con lei. È come una sorella per me. Lavorare con lei è davvero straordinario”.

Owen Wilson, noto per i suoi ruoli in una varietà di produzioni appartenenti a generi diversi, tra cui la serie Marvel Studios Loki, il franchise comico di Zoolander e tutti i film di Wes Anderson, veste i panni di Padre Kent, a cui Gabbie si rivolge dopo aver scoperto che la sua nuova Casa è infestata. Nonostante la sua prospettiva positiva e ottimista sulla vita e il suo abito talare, Padre Kent ha un atteggiamento da hipster e fa degli strani commenti che sembrano fuori luogo per un membro del clero.

Wilson descrive il suo personaggio come “un prete fuori dai canoni. Non si vedono molti preti che corrono in giro con un’accetta. Ha un approccio molto informale nei confronti della fede ed è specializzato in esorcismi. È una specie di innovatore in questo campo e le sue abilità sono davvero uniche. Non credo ci sia un altro prete come lui in tutta la Louisiana”.

Wilson racconta: “Quando io e Justin abbiamo parlato di questo personaggio per la prima volta, sono rimasto colpito dalla sua apertura nei confronti dei miei suggerimenti. È sempre molto collaborativo e incoraggiante, e sostiene tutti in ogni momento. Il suo istinto gli permette di individuare subito gli elementi più interessanti e divertenti, quindi è stato grandioso ascoltare le sue idee ed essere diretto da lui”.

Parlando di Wilson, Simien afferma: “Owen è un professionista navigato, ma quando si trova davanti alla macchina da presa è completamente rilassato e presente. Segue il flusso. Riesce a fornire calore e senso dell’umorismo a tutto ciò che dice e fa. È come se il suo personaggio ti facesse l’occhiolino, senza farlo letteralmente. Grazie a Owen, il personaggio di Padre Kent è diventato molto diverso da quello che era nella sceneggiatura. Il lavoro che siamo riusciti a fare con questo personaggio supera ogni mia aspettativa da tutti punti di vista. Molte delle sue battute sono state improvvisate da lui sul momento, oppure le abbiamo ideate insieme tra un ciak e l’altro. Era sempre alla ricerca di elementi che potessero rendere il film più vivo, divertente e interessante”.

L’attore veterano Danny DeVito (Jumanji: The Next Level, C’è sempre il sole a Philadelphia) interpreta il Professor Bruce Davis, un burbero e irascibile professore della Tulane University che ha studiato la scienza degli eventi soprannaturali, come ad esempio spiriti che abitano spazi fisici nel mondo reale.

DeVito afferma: “Bruce è alla ricerca di questa leggendaria Casa dei Fantasmi da moltissimi anni. Un giorno, gli si presenta finalmente quest’opportunità quando vede una fotografia che gli è stata portata da due persone che non conosce. Sanno dove si trova la Casa dei Fantasmi, e questo è davvero misterioso, dato che Bruce la sta cercando da sempre ma non è mai riuscito a trovarla”.

DeVito, un padre di tre figli che è stato sull’attrazione “almeno una dozzina di volte”, definisce il film “un omaggio all’attrazione Haunted Mansion. Offre la stessa esperienza che si prova quando si sale sull’attrazione per la prima volta”.

Afferma: “Non volevo farmi scappare l’opportunità di interpretare Bruce e il motivo era Justin Simien. Ho visto tutti i suoi film, amo il suo stile – divertente ma reale – e non vedevo l’ora di scoprire come avrebbe affrontato il materiale. Credo che abbia svolto un lavoro grandioso. Si percepisce un grande rispetto nei confronti dell’attrazione, e questo è davvero ottimo, perché è riuscito a catturare l’atmosfera dell’attrazione rivisitandola a modo suo: è riuscito a realizzare un film pieno di umanità, umorismo e personaggi in cui identificarsi”.

Simien definisce DeVito “straordinario, un attore brillante, un vero maestro. È riuscito a migliorare ogni scena in cui appariva e il suo carisma è davvero unico e specifico: gli permette di infondere la sua energia in tutto ciò che fa. È impossibile distogliere gli occhi da lui. Al di là di questo, anche lui è un regista: una volta terminate le sue scene, restava sul set, guardava ciò che facevo e mi chiedeva come mai avevo compiuto determinate scelte al posto di altre. È stato come un meraviglioso apprendistato. Sono davvero onorato di essere diventato suo amico anche al di là del suo ruolo. È incredibile, e ho soltanto cose belle da dire su Danny”.

Rosario Dawson (Dopesick – Dichiarazione di dipendenza, Ahsoka) interpreta Gabbie, una fisica intelligente e affermata con un figlio di nove anni di nome Travis, che spera di iniziare una nuova vita in una vasta abitazione costruita a New Orleans prima della guerra civile americana. Con le migliori intenzioni, promette a suo figlio una nuova avventura, che però avrà una svolta inaspettata.

Dawson vede Gabbie come una risoluta protettrice materna che sprona il gruppo con la sua passione e la sua resilienza.

Dawson afferma: “Amo Gabbie perché si tratta di una persona molto capace e istruita, che ha l’immaginazione e i mezzi necessari per comprare questa villa. È una madre single che è sempre presente per suo figlio con passione e integrità, e cerca di prosperare. In fin dei conti, anche quando la situazione diventa difficile, Gabbie ha una tenacia che amo moltissimo, in ogni circostanza. La sua intraprendenza diventa un grido di battaglia per tutta la squadra, che finirà per trasformarli in una sorta di nucleo familiare”.

Gabbie e Travis si rendono conto molto presto che la loro nuova Casa è infestata. Ma invece di fuggire alla prima opportunità, Gabbie decide di tenere testa ai fantasmi e risolvere il problema come la donna tosta che è.

Per Dawson, grande fan di tutto ciò che riguarda il mondo Disney da tutta la vita, con un’affinità speciale per l’attrazione Haunted Mansion, unirsi al progetto è stato un sogno divenuto realtà. Apprezzava soprattutto il fatto che la visione del filmmaker fosse perfettamente integrata nel DNA dell’attrazione.

Afferma: “Amo questa attrazione: riveste un’importanza fondamentale per me e per milioni di persone che hanno gli stessi ricordi magici. Adoro che faccia parte dell’esperienza Disney, riuscendo a parlare sia agli adulti che ai bambini, intrattenendoli e raccontando una bellissima storia sull’aldilà. Sono davvero entusiasta che i fan possano vivere la stessa esperienza guardando il nostro film”.

Dawson prosegue: “È grandioso vedere tutti questi personaggi diversi che si uniscono, formano un legame e danno vita a una famiglia acquisita. Ci sono momenti commoventi ed emozionanti che diventano improvvisamente esilaranti e terrificanti. Credo sia questo a comunicare la stessa esperienza dell’attrazione: si passa continuamente da momenti dolci e graziosi a momenti inquietanti, da scene affascinanti e magiche a sequenze spettrali e stravaganti. È un po’ come trovarsi sulle montagne russe”.

Parlando di Dawson, Simien afferma: “È come un vero raggio di sole, quindi lavorare con lei riesce a risollevarti immediatamente lo spirito (è un gioco di parole!). In questo film, interpreta una versione rilassata e più divertente di se stessa, ed è riuscita a trovare l’umorismo in ogni cosa. È stata fantastica e ha dato tanta vita a un personaggio che avrebbe potuto essere molto generico: l’ha resa divertente, interessante e viva”.

Per interpretare il figlio di nove anni di Gabbie, Travis, che sta avendo dei problemi a fare amicizia a scuola, i filmmaker hanno scelto il tredicenne Chase W. Dillon, che era apparso nel film The Harder They Fall e nell’acclamata miniserie La ferrovia sotterranea.

Durante le riprese, Dillon si è affezionato molto ai suoi colleghi, arrivando a considerare Dawson come “una mamma, sul set e fuori”, Stanfield come “un fratello maggiore” e Haddish come “una zietta”. Afferma di ammirare molto le sue co-star DeVito“una leggenda vivente” – e Wilson, e dichiara che erano tutti “una grande famiglia felice”.

Nel film, mentre stanno effettuando delle ricerche sul Maniero Gracey, i personaggi scoprono l’esistenza di un’altra villa con diversi legami con la storia del Maniero Gracey, che è stata trasformata in un bed and breakfast dal suo proprietario, un uomo molto teatrale di nome Vic. Vic è interpretato dal vincitore dell’Emmy Daniel Levy, co-creatore, autore, regista e protagonista della serie Schitt’s Creek.

Parlando di Levy, Simien afferma: “Dan è fantastico, semplicemente esilarante: mi ha fatto morire dalle risate in tutte le sue scene”.

Mentre i nostri personaggi setacciano tutto la casa nelle loro indagini, vanno in soffitta e si imbattono in un baule che contiene una sfera di cristallo. Scopriranno che questa sfera di cristallo è la “casa” di uno dei personaggi più memorabili dell’attrazione del parco a tema, Madame Leota. Nel trasporre questa testa galleggiante e parlante sul grande schermo, i filmmaker l’hanno reimmaginata come un’antica sensitiva misteriosamente scomparsa. Hanno creato una storia molto elaborata per lei: si tratta di una gitana dell’Europa dell’Est dotata di abilità impareggiabili come medium, unite a una propensione per l’arte del commercio. È anche l’eroina personale di Harriet.

La vincitrice dell’Academy Award Jamie Lee Curtis (Everything Everywhere All at Once, Cena con delitto – Knives Out, Halloween) fornisce al film una Madame Leota che gli spettatori adoreranno.

Curtis afferma: “Non potete immaginare la mia felicità quando i miei agenti mi hanno telefonato e mi hanno detto che volevano che interpretassi Madame Leota nel film La Casa dei Fantasmi. Sono nata e cresciuta in California, ho cresciuto qui le mie figlie e probabilmente sono stata su quell’attrazione circa 25 volte nel corso della mia vita. Quell’offerta è stata davvero elettrizzante”.

Curtis spiega: “Madame Leota è l’ospite a sorpresa del film. È un’entità sconosciuta. È la donna che vive nella sfera di cristallo. Tutti l’abbiamo vista nell’attrazione, ma non sappiamo come mai si trovi nella sfera. Come ci è arrivata? È intrappolata nella sfera oppure è contenta di trovarsi lì? È felice o frustrata? La cosa divertente di questo film è che lo scopriremo: c’è bisogno di lei per rispondere ad alcune domande su quello che sta accadendo nella Casa dei Fantasmi”.
Simien afferma: “Jamie Lee Curtis supera tutte le aspettative che avete su di lei. Per interpretare un personaggio iconico come Madame Leota, c’era bisogno di un’attrice altrettanto iconica. La adoro perché è inesorabilmente autentica, ed è davvero difficile creare qualcosa di autentico quando sei soltanto una testa intrappolata in una sfera, ma lei in qualche modo ci riesce. Ci trascina nella sua storia e ha una presenza scenica impareggiabile. È divertente e piena d’energia. È stato davvero elettrizzante lavorare con lei”.

Parlando di Simien, Curtis afferma: “È una persona piena di gioia che ama il suo lavoro: è davvero un piacere lavorare con lui”.

Nello stesso baule, sempre in soffitta, il gruppo trova anche un libro di incantesimi. Vengono attirati in una stanza segreta e, sotto la guida di Harriet, fanno una seduta spiritica in cui cominciano a scoprire la vera storia della casa, trovando sempre più indizi.

Anche se quasi tutti i fantasmi che vivono nella casa sono soddisfatti della loro esistenza e relativamente innocui, ci sono alcune entità malevole che minacciano di ribaltare gli equilibri di potere e portare scompiglio su tutti coloro che entrano nella villa. In particolare, uno di essi è il Fantasma della Cappelliera, basato su un personaggio che appariva nell’attrazione del parco a tema. Uno spirito aristocratico provvisto di un mantello, senza testa e con un atteggiamento minaccioso, questo spettro e la sua misteriosa cappelliera mettono in fuga tutti gli altri fantasmi della casa. Il Fantasma della Cappelliera è particolarmente ossessionato dai nuovi abitanti della Casa e ha anche altre motivazioni che potrebbero intrappolarli nella Casa per sempre. È interpretato dal premio Oscar Jared Leto (Dallas Buyers Club, House of Gucci, Suicide Squad).

Simien afferma: “La cosa divertente di Jared è che nessuno di voi si accorgerebbe che è Jared Leto a interpretare il Fantasma della Cappelliera se qualcuno non ve lo dicesse prima. Anche così, ha lavorato tantissimo sul personaggio e ha riflettuto attentamente su ognuna delle sue scelte. Abbiamo dedicato molto tempo a trovare il giusto accento, a creare la sua storia, a delineare il modo in cui cammina e si muove. Il Fantasma della Cappelliera è un prodotto dei fan. Si trattava soltanto di un volto visibile nell’attrazione, e quel volto si è lentamente evoluto in questo personaggio. Credo che i fan penseranno che gli abbiamo reso giustizia: abbiamo preso un personaggio ultraterreno e lo abbiamo reso reale e credibile”.

Leto presta anche la voce al personaggio di Alastair Crump, un ricco industriale proveniente dal nord dello stato di New York, che ha un legame sinistro con la Casa dei Fantasmi. A proposito: il cognome Crump è basato sul leggendario Disney Imagineer Rollie Crump, che, insieme al suo collaboratore Yale Gracey, da cui prende il nome il Maniero Gracey, aveva creato il look dell’attrazione originale del parco a tema.

Il film comprende anche dei camei di Hasan Minhaj (The Morning Show), di Marilu Henner, che aveva recitato con DeVito nella popolare serie televisiva del 1970 Taxi, e del comico Jo Koy (Easter Sunday).

Simien spiega: “Una delle cose che preferisco dei cast corali è la possibilità di sfruttare al massimo questi personaggi che compaiono nel film per poco tempo e poi se ne vanno. La cosa grandiosa di questi attori è che sono tutti delle star, ma questi camei arricchiscono davvero il film. Personificano il vecchio adagio secondo cui non esistono piccoli ruoli, perché in ognuno dei momenti in cui compaiono, riescono davvero a rubare la scena”.

Ricreare “La Casa delle allegre infestazioni”

Simien, Lin e Eirich hanno riunito una squadra di talenti di prima scelta per ricreare La Casa dei Fantasmi sullo schermo, tra cui il direttore della fotografia Jeffrey Waldron (Dear White People), lo scenografo Darren Gilford (Spider-Man: No Way Home), il set decorator premiato con l’Academy Award Victor J. Zolfo (Il curioso caso di Benjamin Button) e il property master Steven B. Melton (Bullet Train, Godzilla vs. Kong).

Le riprese hanno avuto inizio l’11 ottobre 2021 nei Trilith Studios di Atlanta, dove la troupe ha lavorato per 11 settimane e mezzo prima di trasferirsi a New Orleans per altri 11 giorni di riprese.

Quasi un anno prima dell’inizio delle riprese, lo scenografo Gilford, che durante il college aveva lavorato come stagista presso Disney Imagineering, ha iniziato a parlare con le squadre degli Imagineers e dei Theme Park per creare il look della casa, che avrebbe dovuto sia soddisfare i fan dell’attrazione che impressionare gli spettatori di tutto il mondo.

Afferma: “Siamo davvero fortunati di avere il sostegno degli Imagineers: ci hanno educato su tutte le versioni dell’attrazione Haunted Mansion, che hanno una mitologia leggermente diversa l’una dall’altra. Gli Imagineers sono stati così gentili da condividere con noi la loro bibbia, in cui sono catalogati tutti i dettagli di ogni attrazione di Haunted Mansion. Questo ci ha permesso di selezionare i nostri elementi preferiti in tutte le proprietà intellettuali dell’attrazione per trovare la versione perfetta della nostra Casa dei Fantasmi, oltre a consentirci di inserire easter egg e altri riferimenti molto sottili nella nostra storia”.

“Eravamo attratti soprattutto dalla ricchezza e della storia della Haunted Mansion di Disneyland”, afferma Gilford. “Ci sono tantissimi materiali grandiosi e design iconici tra cui scegliere. Per esempio, quando ti avvicini per la prima volta ad Anaheim come ospite, e arrivi al parco, Haunted Mansion si intravede perfettamente attraverso il cancello principale di Disneyland e volevo mantenere questa sensazione. Volevo che la scena in cui il pubblico avrebbe visto la casa per la prima volta ricordasse l’esperienza di visitare il parco. Era una scelta fondamentale e abbiamo operato alcuni piccoli cambiamenti per le riprese, ma lo svelamento della casa fa lo stesso effetto”.

Una facciata a due piani degli esterni del Maniero Gracey è stata costruita nel backlot di Trilith Studios, con un cancello d’ingresso e un colonnato di vere querce ricoperte di muschio spagnolo.

Per accontentare le scene del film e le esigenze delle riprese, Gilford e l’art department si sono presi un po’ di libertà creative con le dimensioni degli interni della casa, rendendola molto più grande rispetto a quella dell’attrazione.

Il set del livello principale della casa comprendeva la sua facciata, con gli scalini all’esterno che conducevano all’ingresso della Casa, da cui si entrava nel foyer e nel corridoio principale. Il salotto e la biblioteca, polverosi e pieni di ragnatele ma anche riccamente arredati, si trovavano sul lato sinistro del corridoio, mentre la grande sala da pranzo era a destra. Alla fine del corridoio c’era una scalinata che conduceva ai piani superiori: a guardia della scalinata, c’era un’armatura.

Il resto dei set, tra cui la vasta cucina che porta alla veranda sul retro, i corridoi del piano di sopra, la stanza segreta per le sedute spiritiche di Madame Leota, la soffitta e lo scantinato si trovavano all’interno di altri quattro teatri di posa.

Eirich sottolinea: “Il nostro intento collettivo era assicurarci che il film offrisse agli spettatori l’opportunità di scendere dalla loro Doom Buggy, andarsene in giro per la Casa e osservare tutti i dettagli del nostro mondo. Darren ha svolto un lavoro davvero meticoloso, studiando la storia e il design dell’attrazione e ricreandone il mondo con dimensioni, colori e decorazioni molto simili, replicando in modo dettagliato anche diversi elementi molto precisi come la carta da parati, le maniglie delle porte, le acqueforti e dozzine di dipinti sui muri. L’obiettivo non era creare una copia carbone dell’attrazione, ma restituirne l’atmosfera. Volevamo restituire la stessa atmosfera che si prova sull’attrazione e permettere al pubblico di scoprire un mondo più vasto”.

Simien, Gilford e i produttori avevano una pletora di ispirazioni e molte possibilità per spargere diversi easter egg in tutto il film, destinati ai molti fan dallo sguardo attento.

Anche se era fondamentale catturare la magia dell’attrazione e includere dettagli fondamentali come la stanza che si distorce, l’iconica galleria dei dipinti e il gigantesco lampadario, era ugualmente importante impiegare una strategia ponderata.

Gilford afferma: “Quando sono alle prese con una proprietà intellettuale come’Haunted Mansion’, una delle cose più divertenti del mio lavoro è capire come inserire piccoli riferimenti all’attrazione all’interno del film con circospezione e delicatezza. Ci sono alcuni elementi che vogliamo sottolineare immediatamente, poi ce ne sono altri più sottili, che magari saranno visibili soltanto a una seconda visione. Tutto è estremamente bilanciato e inserito con attenzione nel design, nella costruzione e nella decorazione dei set”.

Il set decorator Zolfo e il property master Melton hanno creato pezzi su misura ispirati a quelli utilizzati per decorare l’attrazione del parco a tema.

Zolfo spiega: “Il mio piano consisteva nell’ottenere pezzi d’antiquariato davvero unici e bellissimi: sostanzialmente, abbiamo rifoderato, ridipinto e riconfigurato quasi tutti i mobili, l’arredamento e gli oggetti decorativi che abbiamo inserito nella Casa. Abbiamo decorato quasi tutti i mobili con rivestimenti d’oro. Era il modo migliore per elevare la qualità estetica di questi pezzi, dando loro un aspetto antico ma magico”.

In termini di impatto visivo, uno dei set più apprezzati da Zolfo e dal suo team era la stanza delle sedute spiritiche, in cui Gilford ha replicato il design circolare dell’attrazione. Al centro, c’è un grande tavolo circolare e Gilford ha scavato alcune nicchie nelle pareti di pietra circostanti.

All’interno di questi piccoli spazi, Zolfo ha immaginato scaffali e alcove piene di piccole offerte e ricordi dei precedenti abitanti della Casa, che avevano provato a contattare persone amate che erano passate oltre. La squadra responsabile del set decorating ha inserito al loro interno urne funerarie, piccole fotografie, incisioni e persino bottiglie di profumo, che sono state poi appropriatamente invecchiate con polvere e ragnatele finte.

Per trovare la grandissima quantità di opere d’arte necessarie a riempire i set, tra cui copie dei pezzi utilizzati nell’attrazione, è stato assunto un curatore d’arte a tempo pieno.

Simien dichiara: “Secondo Darren, e anche secondo me, tutto ciò che viene visto dal pubblico aiuta a raccontare la storia, quindi abbiamo riflettuto moltissimo e dedicato una grande cura a ogni fessura e ogni angolo dei set de La Casa dei Fantasmi. È grandioso avere un cast come questo: sono geniali e sempre presenti, utilizzano ogni cosa a loro disposizione e sono davvero immersi nel mondo che Darren ha creato. È semplicemente magico”.

Gli attori lodano con entusiasmo le scenografie e le decorazioni dei set. Secondo Stanfield, questo ambiente fantastico ha offerto una solida base per ogni aspetto della sua interpretazione.

Dawson afferma: “Non si poteva camminare su un set senza scorgere qualcosa che fosse degno di lode. Dal titolo di un libro su uno scaffale della biblioteca fino ai busti nella libreria, c’era sempre qualcosa di inquietante ovunque guardassimo. Ci si sentiva davvero sopraffatti. Ma dall’altro lato della medaglia, i set ci hanno permesso di improvvisare. Il modo in cui tutti noi riuscivamo a interagire all’interno di questi spazi era davvero incoraggiante”.

DeVito aggiunge: “La prima volta che ho visto i set de La Casa dei Fantasmi, sono rimasto a bocca aperta di fronte alle loro dimensioni e alla loro magnificenza. Il soffitto era davvero enorme: doveva essere alto otto o nove metri! Le stanze e i corridoi sono vastissimi e il livello di dettagli è davvero incommensurabile. Justin e la sua squadra di scenografi hanno creato un ambiente incredibile per tutti noi”.

Curtis racconta: “Sono arrivata ad Atlanta e ho trovato ad attendermi tutti questi enormi set vecchio stile. Non erano soltanto semplici scenografie cinematografiche, si trattava di opere d’arte costruite in modo meraviglioso. La casa è la star del film, ed era davvero potente – e anche un po’ minaccioso ed entusiasmante – ammirare la meticolosità del design. Si potrebbe realizzare un film intero soltanto sulle immagini estremamente specifiche che sono state incise nel legno”.

Gilford e la sua squadra hanno dovuto affrontare una grande sfida: creare ben due Case dei Fantasmi diverse. Oltre al Maniero Gracey, hanno dovuto creare la Residenza Crump, che era stata originariamente costruita da Alastair Crump e poi trasformata in un bed and breakfast dal suo nuovo proprietario, Vic. Il design della Residenza Crump è basato sull’attrazione Haunted Mansion che si trova a Disney World a Orlando, in Florida, un edificio gotico in pietra e mattoni, in cui hanno inserito anche qualche influenza francese e rococò per rispecchiare lo stile arrogante e appariscente di Crump.

Al termine delle riprese ad Atlanta, la troupe si è trasferita a New Orleans per alcune riprese in location. Per Simien, era importante avere New Orleans come set per La Casa dei Fantasmi e che il film iniziasse in modo estremamente appropriato, ovvero con un funerale.

“Volevo che il film iniziasse con una classica processione funebre tipica di New Orleans, per rispecchiare immediatamente la sensazione di lutto e di celebrazione che si viene a creare quando una persona amata muore, perché è esattamente quello che fa l’attrazione. New Orleans offre una sintesi estremamente chiara, che si intersece in modo davvero organico con le vicende de La Casa dei Fantasmi: per questo motivo, è stata una delle prime cose di cui abbiamo parlato con tutti i dipartimenti creativi”.

Le riprese sono proseguite attraverso il Quartiere Francese della città, con luoghi storici come Jackson Square e Preservation Hall, in cui si svolge il tour dei luoghi infestati di Ben. Il cast e la troupe sono quindi usciti dalla città, spostandosi in una proprietà isolata per girare alcune scene notturne in esterni.

Costumi e makeup

Per il costumista candidato all’Academy Award Jeffrey Kurland (Tenet), l’opportunità di affrontare l’ampia gamma di epoche storiche presenti nel film, che vanno dalla fine del 1700 ai giorni nostri, era irresistibile.

Seguendo l’unico ordine dato da Simien, ovvero mantenersi fedeli a ciascun periodo storico nella creazione dei costumi degli spettrali abitanti de La Casa dei Fantasmi e anche nell’abbigliamento dei personaggi del presente, Kurland si è ispirato all’attrazione di Disneyland per la fabbricazione e lo stile dei costumi, senza però aderire completamente a essa. Realizzando tutto nel suo atelier, ha ideato e confezionato i costumi di tutti i membri del cast principale e degli attori che interpretavano i fantasmi, creando indumenti, accessori e scarpe su misura.

Kurland afferma: “Creare i capi d’abbigliamento da zero significa che tutti i costumi sono estremamente dettagliati, e vengono prima esaminati individualmente e poi come parte di tutto l’insieme. Ho scelto una tavolozza cromatica molto specifica per ciascun personaggio, ma tutti i costumi devono anche integrarsi nella gamma cromatica più ampia scelta per il film. Abbiamo fabbricato molti costumi per ciascun personaggio. Ci sono moltissimi strati, moltissime cose in più e moltissimi colori, ma è tutto molto sottile. Justin e tutti questi attori meravigliosi erano molto aperti nei confronti delle folli idee che mi venivano in mente”.

Per Harriet, la medium d’ispirazione gitana interpretata da Tiffany Haddish, Kurland ha mescolato alcuni elementi della cultura creola della Louisiana con lo stile tipico delle cartomanti dei luna park itineranti e l’abbigliamento dei gitani rumeni, utilizzando come ispirazione anche la cantante neo-soul Erykah Badu. Turbanti multicolore, mani decorate con l’henné e unghie lunghe simili ad artigli accentuavano i vaporosi strati di tessuti sontuosi. Il look era completato da un abito stretto in vita da un corsetto, indossato sotto a una giacca vintage, e da un paio di stivali stringati fatti su misura.

Kurland afferma: “Ovviamente, Tiffany arricchisce il tutto con la sua personalità, che rende ogni cosa più affascinante, perché lei si distingue sempre in qualsiasi situazione. Non vogliamo che siano i vestiti a indossare gli attori: devono essere gli attori a indossare i vestiti”.

Nel creare il look del prete hipster di Owen Wilson, Kurland – in collaborazione con Wilson – ha scelto come punto di partenza un paio di pantaloni gessati in raso nero realizzati su misura, una camicia nera button-up e un gilet doppiopetto, indossati sotto una giacca di lana nera decorata con cuciture rosse, e un classico colletto da prete. Il costume è stato arricchito con vari accessori: una bombetta nera vintage in velluto, guanti neri in pelle, una zampa di coniglio bianca attaccata a una lunga catena e molti altri talismani, un paio di scarpe Oxford wing-tip bianche e nere, sempre molto lucide, e un paio di occhiali da sole con lenti rosse. Successivamente, quando Padre Kent è rinchiuso nella casa, i costumisti hanno avuto l’opportunità di mostrare un lato diverso del personaggio, con una vestaglia nera in seta in stile chinoiserie indossata sopra a un pigiama in seta color crema, e un berretto rosso fatto a maglia.

Immaginando Padre Kent come un uomo più anziano di Wilson, la hair designer Jeri Baker ha tinto di grigio i capelli biondi dell’attore.

“Padre Kent non è assolutamente il tipico prete che si incontra tutti i giorni”, sottolinea Kurland.

Per Bruce, il burbero ed eccentrico accademico interpretato da Danny DeVito, Kurland ha creato un completo di tweed in stile anni Quaranta con un impermeabile in stile trench, e Baker ha ideato un riporto rado ma stravagante, utilizzando colla ed extension per aumentare l’effetto comico.

Anche con dozzine di fantasmi che indossano costumi appropriati al periodo storico, la sfida più grande per Kurland e la sua squadra di artigiani consisteva nel trasformare Jamie Lee Curtis in Madame Leota, il volto parlante all’interno della sfera di cristallo che tutte le persone che sono state sull’attrazione ricordano bene.

Ogni cucitura dell’elaborato turbante, del vestito e della tonaca di Madame Leota è stata realizzata dall’esperta squadra di Kurland, composta da modellisti, professionisti che si occupavano di invecchiare gli abiti, tintori, modisti, pellettieri e sarti specializzati che hanno creato il suo look di insieme.

Curtis racconta: “I costumi raccontano la storia in tanti modi diversi. Quando mi hanno mostrato per la prima volta i bozzetti dei costumi, sono rimasta a bocca aperta. Mi era già capitato che realizzassero dei costumi appositamente per me, ma non ho mai avuto un costume fatto su misura come quelli che Jeffrey ha creato per Madame Leota. Non appena ho visto le influenze russe, la ricchezza dei dettagli, le decorazioni di perline e quei bellissimi turbanti, ho capito tutto sul mio personaggio: mi sono subito resa conto che non era cresciuta in California. Si trattava chiaramente di una donna che non era cresciuta in America, e questo mi ha aiutato molto. Quei costumi influenzano anche i tuoi movimenti, dandoti una postura particolare: il costume cambia il modo in cui respiri, e ovviamente anche il modo in cui reciti. Ha influenzato ogni aspetto della mia interpretazione”.

Anche se gli effetti visivi avrebbero costruito i paesaggi del film, contribuito a realizzare il reame dei fantasmi e creato il bagliore spettrale delle apparizioni, i filmmaker volevano impiegare il più possibile effetti speciali pratici nella realizzazione dei fantasmi, piuttosto che creature computerizzate, soprattutto perché avrebbero dovuto esserci moltissime interazioni tra i personaggi viventi e gli spiriti. Per questo motivo, sono stati utilizzati quasi 50 attori per interpretare i fantasmi della casa.

Il makeup designer premiato con l’Academy Award Joel Harlow, che si era occupato dello special effects makeup in film basati su attrazioni dei parchi a tema come Jungle Cruise e il franchise di Pirati dei Caraibi e ha lavorato come consulente in diversi progetti per la divisione dei parchi a tema Disney, è stato ingaggiato per creare sette fantasmi presenti nel film, basati su alcuni dei personaggi più memorabili dell’attrazione: i tre Fantasmi Autostoppisti (Ezra, Phineas e Gus), la Sposa, il Fantasma con la Scure, la Mummia e il Fantasma della Cappelliera. A parte l’ultimo, tutti gli altri erano interpretati da attori che dovevano sottoporsi ad almeno quattro ore di trucco nel reparto make-up e acconciature per le loro trasformazioni. Il Fantasma della Cappelliera era una creazione digitale, interpretato da un attore che indossava una tuta da motion capture sotto il classico costume del personaggio, composto da un cappello a cilindro, un soprabito e un bastone da passeggio. Jared Leto ha quindi inciso tutti i dialoghi del Fantasma della Cappelliera durante la post-produzione. Harlow conosceva già molto bene i personaggi dell’attrazione di Disneyland, ma era ansioso di ottenere nuove informazioni dalla versione dell’attrazione che si trova a Disney World, Orlando.

Afferma: “Ho avuto la fortuna di poter passeggiare per l’attrazione Haunted Mansion prima dell’apertura del parco. Con tutte le luci accese, potevo vedere da vicino gli effetti dei fantasmi e capire come funzionavano”.

L’obiettivo di Harlow era portare i fantasmi delle attrazioni nel mondo reale, utilizzando il trucco e le protesi e concentrandosi non soltanto sul volto e sulla testa, ma anche su tutto il corpo.

“Ci sono molte cose da prendere in considerazione quando un attore deve interagire con uno dei fantasmi, interpretato da un performer ricoperto di trucco e protesi dalla testa ai piedi. Il look non deve apparire troppo sgradevole per la macchina da presa o per l’attore. Il personaggio umano e il fantasma vivono nella stessa realtà, quindi dovevo capire come creare un livello di realismo in più. La consistenza della pelle è credibile? I tratti sono troppo esagerati? Era importante portare i nostri fantasmi nel mondo reale, anche se provengono dal mondo degli spiriti”.

Harlow e la sua squadra hanno integrato un pigmento fluorescente nelle protesi in silicone: in questo modo, gli attori che interpretavano i fantasmi brillavano di magia spettrale quando erano illuminati dalle luci di scena. Il reparto di effetti visivi ha lavorato a stretto contatto con Harlow per regolare gli elementi luminosi a seconda del bisogno.

Harlow e Simien hanno imparato a comunicare molto rapidamente grazie al loro amore condiviso per l’attrazione.

“Lavorare con Justin è un processo estremamente semplice e collaborativo”, afferma Harlow. “Siamo entrambi fan dell’attrazione, e quando incontro un regista che la pensa come me è molto facile comunicare: basta una parola. Justin apprezza molto l’attrazione e questo si traduce in un apprezzamento per il nostro lavoro, che mi spinge a lavorare sodo”.

Gli attori che interpretano gli altri fantasmi, ovvero Lady Blue, l’Imperatrice Ming, il Re e la Regina Medievali, il Guerriero Africano e l’Anziana Nonna, oltre a tutti i personaggi viventi, sono stati lasciati nelle esperte mani della makeup department head Kimberly Jones (Ms. Marvel), della hair department head Jeri Baker (Dopesick – Dichiarazione di dipendenza) e delle loro rispettive squadre.


dal pressbook del film

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info: 23 Agosto 2023 al Cinema; 11 Ottobre 2023 in TVOD e su Disney+; 15 Novembre 2023 in DVD.

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