Gagarin, Mi Mancherai (2018)
Gagarin, Mi MancheraiIn un mondo dove la natura si presenta impervia e ostile, un uomo e una donna vivono come sopravvissuti all'estinzione della specie. Lavorano come contadini, affrontano docilmente la fatica, il silenzio, l'esistenza. Spinto dal desiderio di altrove, l'uomo si rifugia nella sua immaginazione. Visita i villaggi abbandonati, raccoglie rottami e progetta improbabili macchine volanti. La donna lo osserva da lontano, ma resta al suo fianco, con l'abnegazione e la cura che si deve a chi forse le appare come un pazzo. Almeno finché dal cielo qualcosa precipita al suolo, e irrompe nella loro vita. Un ospite inatteso, che li costringerà a interrogarsi su identità, realtà e desiderio, e sull'atto stesso di immaginare.
Info Tecniche e Distribuzione
Genere: CortometraggioNazione: Italia - 2018
Durata: 20 minuti
Formato: Colore
Produzione: Purple Neon Lights, Sergio Grillo - FOG (co-produzione)
NOTE DI REGIA
Il desiderio è la nostalgia delle stelle. Un indistinto desiderio di altri mondi è antico come l'uomo stesso. La meta dei razzi non sono mondi sconosciuti ma il loro senso è quello di scuotere quest'antico desiderio. L'atto di creare ci proietta da soli negli infiniti possibili della nostra immaginazione. Come Gagarin, siamo tutti alle prese con il nostro primo viaggio nello spazio ogni volta che desideriamo creare. E quello che creiamo è una domanda. "Gagarin mi mancherai" è un piccolo viaggio che volendo andare lontanissimo ha scoperto di essere rivolto al vicinissimo, all'interno della misteriosa profondità umana. Allo stesso tempo interrogarsi sulla creatività, sul produrre immagini, finisce per essere una domanda sul fare cinema e sul chiedersi se, alla fine di tutto, non sia il cinema stesso a mancarci ogni volta che un film finisce. Assediati dalle immagini bisogna tornare a chiederci quale sia la natura del cinema.
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