Poster Fulci Talks

Fulci Talks (2021)

Fulci talks - Conversazione uncut con Lucio Fulci
Locandina Fulci Talks
Fulci Talks (Fulci talks - Conversazione uncut con Lucio Fulci) è un film del 2021 prodotto in Italia, di genere Documentario e Biografico diretto da Antonietta De Lillo. Il film dura circa 80 minuti. Il cast include Lucio Fulci. In Italia, esce al cinema giovedì 3 Giugno 2021 distribuito da Variety Distribution. Disponibile in homevideo in Digitale da mercoledì 10 Febbraio 2021.

Fulci Talks conversazione uncut con Lucio Fulci è una cavalcata attraverso tutto il cinema del maestro "terrorista del genere", dalla commedia al thriller, dagli spaghetti western all'horror, e un viaggio nel cinema italiano e internazionale che ha conosciuto, amato e a volte anche criticato senza peli sulla lingua.

Antonietta De Lillo, a 30 anni di distanza dalla lunga intervista a Lucio Fulci curata insieme al critico Marcello Garofalo, riporta alla luce questo materiale raro e realizza il ritratto inedito di un grande e raffinato artigiano del cinema nel momento in cui vede la critica riconoscere alle sue pellicole lo status di film cult, che diventeranno punti di riferimento per un'intera generazione di registi e spettatori come Quantin Tarantino, Sam Raimi, Wes Craven.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 3 Giugno 2021
Uscita in Italia: 10 Febbraio 2021 in TVOD su CG Digital e Chili; 3 Giugno 2021 al Cinema
Genere: Documentario, Biografico
Nazione: Italia - 2021
Durata: 80 minuti
Formato: Colore
Produzione: Marechiarofilm
Distribuzione: Variety Distribution
In HomeVideo: in Digitale da mercoledì 10 Febbraio 2021

Cast e personaggi

Regia: Antonietta De Lillo
Montaggio: Elisabetta Giannini

Cast Artistico e Ruoli:
foto Lucio Fulci

Lucio Fulci

Se stesso (filmati di repertorio)



Produttori:
Alice Mariani (Produttore esecutivo)


Interviste Antonietta De Lillo, Marcello Garofalo | Conversazione realizzata a Roma nel 1993 Archivio Megaris | Recupero e selezione materiale d'archivio Fabrizio D'Alessio. Montaggio e VFX Elisabetta Giannini | Supervisione montaggio e VFX Andrea Campajola | Montaggio del suono Silvia Moraes | Mix audio Carlo Purpura | Color correction Simona Infante | Digitalizzazione TTPixel Studio | Musica Fear and Liberation (Fabio Frizzi).

Immagini

[Schermo Intero]

Lucio Fulci nasce nel 1927 a Roma, dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1953 inizia la sua carriera come sceneggiatore collaborando con Steno per L'uomo, la bestia e la virtù, Un giorno in Pretura e Un americano a Roma. Nel 1959 esordisce alla regia con I ladri, con Totò e Giovanna Ralli. Seguono diversi film popolari interpretati da divi della canzone e da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Dopo il western Le colt cantarono la morte e fu… tempo di massacro (1967), Fulci inizia la sua produzione più interessante che culmina in titoli come Beatrice Cenci (1969), Non si sevizia un paperino (1972), Sette note in nero (1977) e in veri e propri classici del thriller e dell'horror come Zombi (1979), Quella villa accanto al cimitero (1981) e Lo squartatore di New York (1983). Muore il 13 marzo del 1996 per conseguenze del diabete. Solo negli ultimi anni della sua carriera inizia a profilarsi una sua rivalutazione, grazie al valore che viene riconosciuto al suo lavoro soprattutto all'estero. Basta pensare a un regista come Quentin Tarantino, che lo annovera fra i suoi registi di riferimento, citandolo e rendendogli omaggio in molti dei suoi lavori.

NOTE DI REGIA – Antonietta De Lillo

Lucio Fulci ha una cultura cinematografica a 360° e una straordinaria ironia. Non aveva paura di dire cosa gli piaceva e cosa non gli piaceva, facendo nomi e cognomi. Le sue parole in alcuni momenti sembrano rivolgersi direttamente a noi e al nostro presente.
Sono grata a Marcello Garofalo per aver reso possibile questo incontro e per la sua lungimiranza nell'aver capito con tanto anticipo che il futuro del cinema sarebbe stato nel superamento delle barriere tra il cinema di genere e quello d'autore.

NOTE DELL'AUTORE – Marcello Garofalo

Follia, umorismo, sfacciataggine, crudeltà, provocazione: credo che nessun'altro regista, all'interno dell'industria cinematografica italiana dagli anni Sessanta ai Novanta, abbia saputo eccedere così "tossicamente" oltre i generi, dimostrando, anche nei suoi lavori meno riusciti, una personalità tanto articolata, ove la contraddizione si afferma come valore e non come demerito.

INTERVISTA AD ANTONIETTA DE LILLO

Una regista donna, che non fa cinema di genere, interessata a Fulci, perché?
L'incontro con Lucio Fulci è stato sorprendente per me, che provenivo dal cosiddetto cinema d'autore. Trovarmi 30 anni fa di fronte a un regista di genere è stata un'esperienza molto istruttiva perché mi ha fatto riflettere su quanto le distinzioni tra cinema d'autore e cinema di genere siano spesso inutili e a volte anche dannose. L'importante è raccontare storie utilizzando linguaggi e generi diversi. Sicuramente se ne avessi l'occasione mi divertirebbe e mi piacerebbe confrontarmi con il cinema di genere, in particolare con l'horror e il thriller, anzi, sono sicura che noi donne possiamo fare dei film cattivissimi e pieni di suspense tanto quanto gli uomini.

Perché hai deciso di mettere mano a questo materiale adesso?
Chiunque segue il mio lavoro sa quanto sono curiosa nei confronti dei linguaggi e come negli ultimi anni mi sono occupata di uso, riuso e di found footage. Dopo aver rieditato il ritratto di Alda Merini in La pazza della porta accanto ho capito quanto il tempo possa stupirci e riservarci incredibili sorprese, come è accaduto nel riprendere in mano il girato del mio incontro con Lucio Fulci dopo 30 anni per realizzarne un lavoro nuovo e completamente inedito. Insomma, la sensazione che hai è quella di un prestigiatore che mette nel cilindro un coniglio e ne tira fuori una colomba.

Quale stile hai deciso di imprimere a questo film?
Apparentemente è una chiacchierata a ruota libera ma che si è tradotta in un'idea di stile che simula un materiale grezzo, fintamente uncut, come se lo spettatore si trovasse di fronte a un nastro srotolato senza censura. Per simulare questo effetto uncut ho lavorato a una confezione che ha reso ancora più evidente il supporto vintage delle riprese attraverso inserimenti di barre televisive, di code di nastri analogici e finti sganci del nastro. Il risultato è che lo spettatore, nel vedere Fulci Talks, ha proprio la sensazione di trovarsi in una stanza con il maestro dell'horror a dialogare di cinema, non solo del suo ma di tutto il cinema di cui si è alimentato, scoprendo quindi un Fulci spettatore coltissimo e onnivoro.

Cosa ci dice Fulci del cinema di oggi? E Antonietta De Lillo?  
Questa conversazione con Lucio Fulci mi sembra incredibilmente attuale. Lui fa una distinzione molto netta tra un cinema d'autore coccolato dalla politica e un cinema di genere che si confronta con gli spettatori, rammaricandosi di non essere mai stato riconosciuto e apprezzato dalla critica, almeno fino agli ultimi anni della sua carriera. Proprio in questo cinema di genere riconosce un linguaggio spesso più inventivo nel dover immaginare mostri e creature che vengono dall'aldilà o effetti speciali che – sicuramente nell'elaborazione che ne fa Fulci – attingono sorprendentemente dalla realtà sociale e politica. Non è un caso che alla domanda "Chi sono gli zombi?" lui risponda "Sono gli uomini di potere".

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Fulci Talks disponibile in Digitale da mercoledì 10 Febbraio 2021
info: 10 Febbraio 2021 in TVOD su CG Digital e Chili; 3 Giugno 2021 al Cinema.

Puoi vedere Fulci Talks su queste piattaforme:
Guarda Fulci Talks su Nexo Plus

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