Freeheld: Amore, Giustizia, Uguaglianza (2015)
FreeheldFREEHELD narra la vera storia d'amore di Laurel Hester e Stacie Andree, e della battaglia che condussero per ottenere giustizia. Quando alla pluridecorata detective del New Jersey Laurel viene diagnosticato un cancro, decide di assicurarsi che la sua sudata pensione vada alla sua compagna Stacie. Ma i funzionari della Contea di Ocean (Ocean County – New Jersey), detti Freeholders, non le riconoscono questo diritto. Il Detective Dane Wells, e l'attivista per i diritti civili Steven Goldstein si uniscono a Laurel e Stacie coinvolgendo altri agenti di polizia e la comunità a sostegno della loro lotta per l'uguaglianza.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 5 Novembre 2015Uscita in Italia: 05/11/2015
Data di Uscita USA: venerdì 2 Ottobre 2015
Prima Uscita: 13/09/2015 (Canada, Toronto International Film Festival)
Genere: Biografia, Drammatico, Romantico
Nazione: USA - 2015
Durata: 99 minuti
Formato: Colore
Produzione: Double Feature Films, Endgame Entertainment, High Frequency
Distribuzione: Videa-CDE
Box Office: Italia: 215.136 euro
Soggetto:
Basato sull'omonimo cortometraggio documentario vincitore dell'Oscar per la sua categoria (Documentary Short Subject), e adattato dallo sceneggiatore di Philadelphia
Classificazioni per età: ITA: 13+
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LA PRODUZIONE
Il 26 giugno 2015 è il giorno che ha visto la Corte Suprema degli Stati Uniti prendere una decisione storica garantendo a tutti gli americani il diritto di contrarre matrimonio, diritto esteso anche alle coppie omosessuali. Quella mattina, il presidente Obama ha tenuto un discorso alla nazione: "I progressi in questo percorso avvengono spesso attraverso piccoli incrementi, a volte facendo due passi avanti e uno indietro, grazie allo sforzo persistente dei cittadini che vi si dedicano." Il presidente, in quel commento, avrebbe potuto tranquillamente essersi riferito alla vicenda del tenente di polizia del New Jersey Laurel Hester e della sua compagna Stacie Andree – una storia che ha avuto inizio come una semplice questione di amore e di identità personale, ma che nel 2005, è diventata un punto cardine nella crescente lotta per la giustizia, l'uguaglianza e la parità di diritti.
La lotta inizia quando la coppia sta vivendo un momento di trasformazione. Hester, che si è improvvisamente e profondamente innamorata di Stacie, riceve una terribile notizia: ha un cancro ai polmoni in stadio avanzato. Il suo unico ed ultimo desiderio è lasciare i suoi benefit pensionistici alla compagna Andree in modo da prendersi cura di lei pur in sua assenza. Ma le sue richieste vengono ripetutamente rigettate dai cinque Freeholders dell'Ocean County – nome che hanno i funzionari della contea del New Jersey. Un freeholder solleva obbiezioni sul fatto che quello che, apparentemente, sembrerebbe un semplice atto d'amore, possa minacciare "la santità del matrimonio". Non accettando che le venga negato ciò che ad ogni persona eterosessuale verrebbe concesso come una cosa ovvia e un diritto, Hester intraprende un'audace campagna di difesa dei diritti nel momento più difficile della sua vita. E, sebbene la sua storia con Andree sia oramai ad un crocevia a causa della malattia, canalizza il potere del suo amore e della sua coscienza in un'occasione di cambiamento di portata monumentale.
Questa storia così intensa e importante viene rappresentata sia attraverso le coinvolgenti vicende procedurali, sia descrivendo la sfaccettata storia di un amore inaspettato e irresistibile, in grado di superare i pregiudizi e l'intolleranza grazie all'abilità del regista Peter Sollett (LONG WAY HOME), alla sceneggiatura di Ron Nyswaner (PHILADEPHIA) e alle interpretazioni del premio Oscar, Julianne Moore, e della nominata all'Oscar, Ellen Page, nei ruoli rispettivamente di Hester e Andree.
Lo sceneggiatore Nyswaner ha dichiarato: "Le tematiche trattate in FREEHELD sono universali. Tutti noi desideriamo essere trattati con rispetto, tutti vogliamo riconosciuto il diritto di amare la persona che abbiamo scelto di amare e tutti abbiamo bisogno che la nostra comunità riconosca il valore del nostro lavoro e delle nostre relazioni. Questo è ciò per cui Laurel e Stacie hanno combattuto. "
DAL DOCUMENTARIO AL FILM ATTRAVERSO I CAMBIAMENTI STORICI
La storia di Laurel Hester è apparsa sulle testate nazionali nel 2005 – quando la poliziotta del Ocean County, New Jersey, con 23 anni di servizio alle spalle e prossima oramai alla morte per cancro, ha richiesto che i benefit pensionistici che le sarebbero spettati, venissero concessi alla sua compagna. Sebbene la battaglia di Hester si svolgesse a livello locale con il governo del New Jersey, è diventata uno dei tanti episodi che avrebbero modificato il modo di concepire l'amore, il matrimonio e la tolleranza. Eppure nessuno avrebbe potuto prevedere quanto poi rapidamente le cose sarebbero cambiate. Dieci anni dopo, proprio quando il film FREEHELD era in fase di completamento, sono stati compiuti i primi passi verso la piena parità nel diritto di contrarre matrimonio.
Un primo sguardo su ciò che Hester e Stacie Andree attraversarono durante la loro lotta per la parità dei diritti, è stato rappresentato nell'omonimo cortometraggio documentario, vincitore del premio Oscar per la sua categoria, diretto da Cynthia Wade. Pochi documentari sono riusciti a raccontare in questo modo quella che, una volta, sarebbe stata una storia marginale e poco considerata, ottenendo un enorme successo.
Wade confessa che, quando ha sentito parlare della richiesta di Hester per la concessione dei benefit pensionistici alla sua compagna, si è immediatamente interessata alla vicenda. Sebbene senza alcun finanziamento e due bambini piccoli a casa, la Wade ha iniziato a riprendere le sessioni pubbliche delle assemblee dei Freeholders di Ocean County, divenendo, al contempo, un testimone degli intensi e commoventi ultimi giorni di Hester e Andree. Man mano che procedeva con le riprese, si è resa conto di quanto la storia, apparentemente locale, di queste due donne avesse aspetti epici e multi-dimensionali. Non era solo la complessa vicenda di un cambiamento sociale in divenire, ma una storia di amore, di coraggio, di senso di comunità e di resistenza.
"Ho sempre considerato questa come una storia d'amore", dice la Wade. "Non solo una storia d'amore tra Laurel e Stacie ma anche l'espressione dell'amore di una comunità verso i suoi membri, di persone che sono diventate attiviste quando le decisioni politiche sono divenute un fatto personale."
La scelta del titolo FREEHELD deriva dai doppi significati che ha in sé; non si riferisce solamente al nome dei funzionari della contea del New Jersey, ma anche alla posta in gioco emotiva della storia di Hester e Andree. Il termine, originariamente, si riferiva, in epoca coloniale, a coloro che potevano disporre liberamente di proprietà immobiliari, ma la parola era ugualmente applicabile alla libertà e al diritto delle scelte personali in amore.
"Effettivamente, Laurel è bloccata (held) dai Freeholder", osserva Wade. "Ma, allo stesso tempo, Laurel è sorretta fortemente (held close) dall'amore di Stacie – e sostenutà (held up) dalla comunità. Ero affascinato da tutte le diverse associazioni che si creavano tra le parole "free" e "held".
Quando il cortometraggio della Wade è stato proiettato al pubblico, ha riscosso un grande successo ottenendo, tra i vari riconoscimenti, il Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival, e l'Oscar come Miglior Documentario Cortometraggio. A quel punto i produttori nominati agli Oscar, Michael Shamberg e Stacey Sher (PULP FICTION, DJANGO UNCHAINED, GARDEN STATE), si sono confrontati con la Wade in merito all'opportunità di trasformare il documentario in un film per raggiungere un pubblico più ampio.
La Wade ne era entusiasta ed ha così commentato: "Da quando ho girato il documentario, molti passi sono stati fatti in termini di uguaglianza, ma c'è ancora molta discriminazione. Desidero che le nuove generazioni vedano una comunità così piena di compassione e di senso di giustizia da attivarsi per fare ciò che è giusto per un dipendente pubblico. E' una grande storia da raccontare."
Allo stesso tempo, l'attrice e produttrice Ellen Page, insieme alla sua partner di produzione Kelly Bush Novak, sono rimaste magnetizzate dal mix di elementi di rilevanza sociale e di passione, presenti nella vicenda e sono entrate nel progetto con Shamberg e Sher.
In merito al suo interesse per il progetto, Ellen Page ha detto: "Sono semplicemente incantata e impressionata da ciò che Laurel e Stacie hanno fatto, hanno avuto un'incredibile coraggio che molte persone non hanno. È una storia estremamente umana – e, quando si percepisce il lato umano, si scopre la capacità di comprendere le persone che potrebbero avere un punto di vista diverso dal nostro. Sono stata onorata di poter far parte di questo progetto."
Per Shamberg, la vicenda racconta non solo dei notevoli cambiamenti all'interno di un sistema culturale, ma anche della condivisione di valori fondamentali. Ha osservato come i temi di questa storia siano davvero dignità, onore, condivisione all'interno della propria comunità, valori che ogni americano considera sacri.
Ancora più fondamentale per Stacey Sher è il fatto che il film esplori la potenza dell'amore e dell'intimità di fronte ad estreme pressioni esterne.
"È l'amore che spinge queste due donne molto riservate, appartenenti a due generazioni diverse, a diventare attiviste per i diritti civili, una posizione non particolarmente comoda da assumere", dice Sher, "il legame che Laurel sente per Stacie le fornisce la determinazione per lottare per l'uguaglianza, e ciò rende questa un'eccezionale storia d'amore. Trovano il vero senso di "casa" l'una nell'altra."
IL TEAM DI FREEHELD
I vari membri del team di produzione – che oltre a Shamberg, Sher, Page e Bush comprendeva anche Richard Fischoff, Duncan Montgomery, Jack Selby, Cynthia Wade e Phil Hunt – hanno iniziato la ricerca di uno sceneggiatore che potesse intrecciare, in una narrazione avvincente, i vari aspetti della vicenda, dalla storia d'amore all'ambiente della polizia, la politica, i media e la mortalità.
Dopo aver visto il documentario della Wade, lo sceneggiatore Nyswaner accettò l'incarico. "Dopo venti minuti, piangevo in modo irrefrenabile sul mio divano", ricorda, "ero commosso e mi sentivo attratto dalla missione di raccontare questa storia ad un pubblico molto più ampio."
L'approccio di Nyswaner fu, prima di tutto, quello di raccontare una storia d'amore profonda e intensa, sentendosi così connesso e unito con le protagoniste della storia da non necessitare dell'approvazione da parte degli altri. Secondo Nyswaner, Hester e Andree non avevano nessuna intenzione di vedere la loro storia d'amore sulle pagine della lotta per i diritti civili, ma una volta che furono private dei diritti più elementari, non poterono tornare indietro.
"Ho voluto scrivere la sceneggiatura di FREEHELD perché Laurel e Stacie erano persone comuni che vivono vite ordinarie ma che si sono trovate in una situazione straordinaria – e hanno risposto in modo straordinario", dice Nyswaner. "Mi piace che la profondità di sentimenti che provavano l'una per l'altra abbia dato loro il coraggio di fare la differenza nel mondo."
Per Nyswaner – e in generale per il mondo – le cose ad oggi sono molto cambiate dai tempi di PHILADEPHIA, così come da quando ha iniziato a lavorare su FREEHELD. Eppure, egli osserva, vi sono ragioni urgenti per mantenere aperta la conversazione e l'attenzione su questioni come discriminazione, divisione e intolleranza, forse ancora più di prima poiché spesso il progresso va di pari passo con le opposizioni.
"Ci sono stati alcuni progressi significativi nell'ambito dei diritti dei LGBT e dei diritti sul matrimonio, e questa storia è ancora più tempestiva proprio per questo motivo, " dice. "Come esseri umani, tendiamo ancora a individuare modi per dividerci in gruppi e di essere sempre in guerra per questioni di politica, razza e sessualità. Ciò che mi auguro è che questo film consenta alle persone di comprendere la realtà emotiva e psicologica di persone normali coinvolte in queste questioni. Spero che parli al cuore della gente infondendo il desiderio di giustizia."
Nyswaner era particolarmente attratto dai contrasti tra le due amanti – la legge degli opposti che spesso porta alle più potenti attrazioni. "Laurel e Stacie erano molto diverse e hanno condotto vite diverse. In primo luogo c'è la differenza di età, elemento che crea sempre qualche tensione all'interno delle relazioni," osserva. "Avevano anche un approccio diverso sul modo di mostrare la loro sessualità in pubblico o sul posto di lavoro e trovavo in questo aspetto una fonte di conflitto interessante. Ma, indipendentemente da quanto si possano essere scontrate sulle loro differenze, sono sempre rimaste unite durante tutto il percorso e nei momenti più difficili. Ho ritenuto speciale aver la possibilità di scrivere su questo tipo di relazione."
La reazione alla sceneggiatura di Nyswaner fu immediata. A tal proposito Ellen Page ha detto: "Ron ha conferito alla sceneggiatura una profonda sensibilità. Per me ha scritto semplicemente una bellissima storia d'amore."
Con il compito di intersecare abilmente la storia d'amore con la tematica di come i diritti civili vengono garantiti, attraverso il graduale cambiamento di atteggiamento nei cuori e nelle menti delle persone, i produttori hanno scelto il regista Peter Sollett. Sollett aveva fatto parlare di sé con il suo film d'esordio LONG WAY HOME, un coming-of-age ambientato nel Lower East Side di New York. A seguire aveva poi diretto NICK & NORAH – TUTTO ACCADDE IN UNA NOTTE, uno dei più intelligenti film per teenager degli ultimi dieci anni.
Sebbene FREEHELD sia un film di portata più vasta, Sollett sostiene che ha molti aspetti in comune con i suoi lavori. "Lo vedo come un film umanista e una storia d'amore, e questo vale per tutti i miei film," dice.
La sua attenzione è strettamente rivolta all'umanità dei personaggi e alle loro intense relazioni, che siano di amore, amicizia, sostegno o avversione e, sottolinea, come quotidiani atti di coraggio portino a grandi trionfi sociali.
"Ciò che trovo molto interessante in FREEHELD è che, dietro a questa grande vicenda per i diritti civili, si sviluppa la storia universale di due persone che cercano solamente un modo per amarsi", dice Sollett. "Laurel vuole mantenere la loro relazione segreta, mentre Stacie desidera renderla pubblica. L'attrito tra loro è proprio nei termini in cui il loro rapporto deve essere espresso – e ritengo che questo sia qualcosa che può riguardare qualsiasi rapporto."
Nyswaner era euforico all'idea di lavorare con Sollett. Anni prima, aveva in realtà già collaborato con lui come script mentor al Sundance Screenwriters Lab. "Peter è un regista incredibilmente premuroso ed ha lavorato sodo per dar vita ad ogni personaggio. E' un regista estremamente forte e assertivo, come dovrebbe essere ogni regista, ma non ha un ego che prevarica," dice lo sceneggiatore.
Per Shamberg, la sinergia tra Sollett e Nyswaner è stata fondamentale per la solidità del film. "Ron non è solo uno sceneggiatore altamente qualificato, ma il suo interesse per questa storia è di carattere personale. Se non fosse stato per lui, probabilmente il film non si sarebbe mai fatto," dice il produttore. "Peter ha saputo rappresentare la storia di Ron con uno stile estremamente mirato e naturalistico – uno stile che, pur essendo "finzione," ti permette di credere davvero che le persone coinvolte siano reali."
Rispettare lo spirito di Hester e Andree è stato una delle priorità nel realizzare FREEHELD. Comprensibilmente, Andree e altri che hanno vissuto questi eventi veramente, hanno inizialmente avuto riserve sulla realizzazione del film. "Ho avuto paura", ricorda Stacie Andree. "Non sapevo cosa aspettarmi. Volevo solo che rispettasse ciò che era realmente accaduto."
Le ansie si sono dissipate non appena hanno avuto modo di vedere in azione l'attenzione della produzione, affinché tutto fosse rappresentato in modo veritiero e rispettoso. "Stacie ed io siamo stati entrambi molto colpiti dalla precisione e dall'autenticità della sceneggiatura. Mi aspettavo molta più licenza drammatica, e invece mi sbagliavo," dice il detective in pensione Dane Wells, il partner di polizia di Laurel Hester.
Andree, che vive ancora nella stessa casa che divideva con Laurel, prevede che il film possa continuare l'eredità di Hester. "La nostra vicenda è stata una delle tante a dar vita ad una serie di reazioni a catena", osserva, "e spero che continui in questa direzione."
In effetti, cambiamenti radicali stavano accadendo così velocemente che per la produzione è stato difficile tenere il passo. Dopo decenni di attivismo, che hanno visto anche il caso di Laurel Hester, sembrava che il consenso popolare si stesse sismicamente spostando ed il matrimonio gay non fosse più percepito come estremo o deviante, ma come il normale desiderio che rispecchia l'impulso umano universale di amare e prendersi cura gli uni degli altri.
Dice il produttore Kelly Bush: "E' raro creare un film in un ambiente dove gli eventi storici cambiano così rapidamente. Oggi vediamo come la lotta di Laurel e Stacie di dieci anni prima, abbia contribuito a portare quest'anno la Corte Suprema a discutere la definizione di matrimonio. E' stato straordinario girare questo film, soprattutto quando abbiamo visto la nazione incitare l'hashtag "love wins" (l'amore vince)."
LE INTERPRETAZIONI
Anche se il film tocca uno dei temi più importanti del nostro tempo, il nucleo di FREEHELD è costituito dai personaggi e, come per ogni film sull'amore moderno, il casting è stato assolutamente fondamentale. "Abbiamo una bella storia d'amore – una di quelle che può essere ben rappresentata solo attraverso due performance impeccabili", osserva il produttore Jim Stern.
Ellen Page era già nel progetto fin dall'inizio, quindi la priorità era trovare un'attrice che potesse interpretare Laurel Hester, ritraendo una donna che, in uno dei momenti più vulnerabili della vita, si trova ad affrontare gli ostacoli che il governo crea alle sua decisioni personali. Per incarnare sia la risolutezza di Hester che la sua tenerezza, i produttori hanno contattato una delle attrici più amate del nostro tempo: Julianne Moore, che ha recentemente ricevuto l'Oscar per il suo ruolo in STILL ALICE.
La Moore non ha saputo resistere alla sfida. "E' una bellissima storia, e ho davvero sentito che dovevo farlo", dice parlando della sua scelta. "L'amore è una parte così importante della vita di ogni essere umano. E' assurdo negare questo diritto a chiunque. "
E come sempre Julianne Moore si è impegnata al 110%, a partire da un intenso periodo di ricerca e indagine sulla vita e sulla comunità di Hester. "Ho fatto un enorme quantità di ricerche su Laurel", dice la Moore. "Una delle cose che mi ha colpito di lei era che fosse una persona molto attenta al concetto di giustizia nel suo lavoro di detective. Ma l'ironia è che, dopo aver dedicato tutta la sua vita a garantire giustizia ad altre persone, nel suo ultimo anno, ha dovuto fare l'impossibile per ottenerla per la donna che amava."
Ciò che ha molto colpito Julianne Moore, non è stata tanto l'audacia di Hester, ma la sua umiltà. "Laurel aveva una straordinaria etica del lavoro, ma si è sempre tenuta dietro le quinte. Non si è presa il giusto merito di molte cose perché ciò che aveva veramente a cuore erano i risultati, " osserva la Moore.
Ellen Page era entusiasta di lavorare con Julianne Moore, per dare vita all'elemento più inaspettato della vita di Hester – la sua relazione con una donna di 18 anni più giovane di lei. "Julianne è fenomenale in questo ruolo ed è anche la persona più gentile e generosa con cui lavorare nonché una gran maestra."
Fin dal loro primo incontro, durante una partita di pallavolo, il rapporto tra Laurel e Stacie si mostra difficile ma, nonostante gli ostacoli, continuano a legarsi l'una all'altra sempre di più. Julianne Moore afferma che, non importa chi sono le persone coinvolte, l'amore è amore.
"È sempre un po' un mistero ciò che attira le persone tra loro e ciò le tiene insieme", nota la Moore. "Ti chiedi sempre: 'Perché quella persona?' 'Perché proprio ora?' Nel caso di Laurel e Stacie, qualunque sia stata la scintilla, il sentimento era intenso, dinamico e significativo per entrambe. Non importa che tu sia omosessuale o eterosessuale, incontrare qualcuno e innamorarsi veramente sono eventi rari ed è qualcosa che noi tutti desideriamo e a cui diamo valore."
Come Julianne Moore, Ellen Page si è impegnata al massimo per interpretare l'essenza di Stacie Andree. Si sentiva particolarmente fortunata ad avere la possibilità di trascorrere del tempo con Andree, nella stessa casa del New Jersey che aveva condiviso con Hester. "Siamo anche andate dove Laurel prendeva il caffè ogni mattina," ricorda la Page. "Quando puoi attingere direttamente all'esperienza umana, si riesce a capire meglio una persona e si è in grado di trasmetterne più dimensioni e sfaccettature."
Per Andree è stato importante condividere i suoi ricordi più preziosi di Hester con entrambe le attrici. "Sia Julianne che Ellen mi mandavano messaggi, durante la produzione, chiedendomi come avrei detto una certa cosa o cosa avrebbe fatto Laurel," ricorda Andree. "Mi sono trovata molto a mio agio con loro."
Ellen Page è stata inoltre capace di portare un po' delle sue esperienze nel suo ruolo. "Mi relaziono in modo personale con questo film perché sono omosessuale, e quando vedi due esseri umani trattati come "inferiori" per la loro preferenza sessuale – e ti viene detto che il tuo amore non è valido – è straziante. Ma la possibilità di interpretare un personaggio che si innamora ed esplora la profondità dell'amore è meraviglioso."
La chimica tra Julianne Moore e Ellen Page sul set era palpabile. "Ellen e Julianne sono entrambe incredibili ma quando sono insieme sono davvero belle", dice Michael Shannon. "Colpiscono la tenerezza di Laurel e Stacie, e il coraggio che hanno trovato per far vedere alle persone ciò che stava accadendo."
Shannon, che è venuto alla ribalta come uno degli attori più versatili della sua generazione e che quest'anno ha recitato in 99 HOMES nel ruolo dell'avido magnate immobiliare, è entrato a far parte del cast profondamente commosso dalla storia.
"Sono stato attratto dalla storia di Laurel perché parla di quanto valga la pena rischiare tutto pur di non nascondere chi si è veramente, non importa quanta paura tu provi o quante chance tu abbia," dice Shannon.
Per Shannon il suo personaggio, Dane Wells, partner di lunga data di Laurel in polizia, è molto interessante poiché non era a conoscenza della sessualità di Hester. Quando Laurel esce allo scoperto per lottare per Andree, la lealtà di Dane viene messa alla prova, e si evolve in modi che mai avrebbe immaginato.
"Il rapporto tra Dane e Laurel mi ha affascinato perché, sebbene fossero così vicini, lui ignorava molte cose di lei", dice l'attore. "Eppure ha sostenuto la sua battaglia. Non voleva diventare un'icona in un movimento, voleva solo aiutare la sua amica."
A proposito dell'interpretazione di Shannon nel suo ruolo non protagonista, Peter Sollet sottolinea la profondità che l'attore ha saputo infondere al suo personaggio: "Michael è meraviglioso nell'interpretare il poliziotto disilluso e frustrato da un lavoro che una volta ha amato", dice Sollett. "Percepisci immediatamente quanto sia in lotta con le ingiustizie."
Il vero Dane Wells era già un gran fan di Shannon per la serie HBO BOARDWALK EMPIRE, ed è stato molto impressionato dal tempo e dallo sforzo che l'attore ha dedicato per conoscere al meglio la sua storia. Wells ricorda che, nel bel mezzo della lotta per i benefit pensionistici, lui e Laurel Hester una volta avevano scherzato chiedendosi come le loro vite avrebbero potuto essere interpretate sullo schermo. "Abbiamo anche parlato di quale attore avremmo desiderato che ci interpretasse; sapevamo che le probabilità che questo avvenisse erano una su un milione", scherza Wells.
E' stato Dane Wells a convincere i colleghi poliziotti a sostenere la causa di Laurel, e ha collaborato intensamente con Steven Goldstein, l'attivista per i diritti civili e fondatore di Garden State Equality, organizzazione di difesa in tutto lo stato del New Jersey per la comunità LGBT. Goldstein ha condotto e organizzato le proteste durante tutta la battaglia di Laurel Hester durante il 2005 e all'inizio del 2006.
Il ruolo di Goldstein ha rappresentato una svolta intrigante per il comico candidato all'Oscar Steve Carell, le cui interpretazioni spaziano dalla commedia ironica della serie THE OFFICE al suo acclamato ruolo dell'eccentrico DuPont in FOXCATCHER – UNA STORIA AMERICANA di Bennett Miller.
"Goldstein è uno che non accetta un NO come risposta. E' una forza della natura", dice Carell. "Grazie alla sua grande passione è riuscito a far sentire la sua voce in ogni occasione che si è presentata."
Ron Nyswaner trova che Carell sia sorprendentemente perfetto nel ruolo di Goldstein. "Quando Goldstein apprese che a Laurel erano stati negati i suoi diritti perché la sua partner era una donna, Steven ha deciso immediatamente di andare ad alzare un po' di polvere, facendo in modo di "mettere a disagio" un po' di persone – e lo ha fatto. Il suo ruolo in questa lotta è stato davvero significativo. E Steve Carell è un genio, ha conferito al suo personaggio questa eccentricità e passionalità pur restando sempre molto realistico."
Goldstein stesso è stato entusiasta di essere interpretato da Carell, e ha sottolineato come la natura stessa di un attivista richiede capacità di interpretazione. "Un processo pubblico ha a che fare innanzitutto con l'intrattenimento, perché si deve incuriosire, educare e convincere. Se non si cattura l'attenzione della gente, non si potrà mai educarla o persuaderla a fare qualcosa, " sottolinea Goldstein.
E' inoltre rimasto sconcertato dall'accuratezza di Carell. "E' stato perfetto nel trasmettere quel particolare sens of humour," conclude.
A chiudere il cast principale è l'astro nascente Luke Grimes, visto di recente in CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO e AMERICAN SNIPER, dove interpreta il giovane poliziotto Todd Belkin – un uomo in lotta con i propri segreti. Quando si alza, in mezzo agli altri poliziotti, a sostegno di Laurel, Belkin è contemporaneamente pronto a fare coming out, dimostrando come una cosa di cui ci si vergogna, può invece diventare fonte di ispirazione.
"E' stato interessante esplorare come ci si deve sentire a mantenere un enorme segreto, senza essere in grado di dire a tutti chi sei veramente", dice Grimes. "Si scopre quanto di giorno in giorno questo può influenzare il modo in cui si è."
NATURALISMO ROMANTICO: IL LOOK DI FREEHELD
Piuttosto che il crudo realismo spesso utilizzato per rappresentare storie di vita vissuta, per FREEHELD Peter Sollett ha adottato ciò che egli definisce "uno sguardo romantico e naturalistico." "Esiste già un documentario su questa vicenda, quindi abbiamo voluto adottare un approccio diverso, anche per raggiungere un pubblico più ampio. L'idea è stata quella di rappresentare la storia non tanto come era realmente ma come l'hanno vissuta Laurel e Stacie."
E per far ciò, ha collaborato con un team composto dal direttore della fotografia Maryse Alberti (THE WRESTLER), dalla scenografa Jane Musky (BOYCHOIR), dalla costumista Stacey Battat (STILL ALICE, THE BLING RING) e dal compositore Premio Oscar Hans Zimmer.
Alberti dice: "La fotografia si è concentrata sul catturare al meglio ed esaltare le interpretazioni degli attori. In ogni ripresa volevamo incorporare e trasmettere il senso del tempo, dello spazio e il ruolo di ogni persona presente."
La scenografa Jane Musky ha sottolineato l'attenzione prestata all'aspetto naturalistico: "La nostra intenzione era osservare le vite di queste due donne e di tutta la città in quel momento preciso."
Uno degli elementi della scenografia più importanti per Jane Musky è stata la casa di Hester e Andree, luogo dove il loro rapporto si approfondisce. La casa diventa un personaggio significativo, vero simbolo di unione che va oltre le definizioni convenzionali.
Jane Musky spiega: "La casa era così importante perché Laurel e Stacie hanno condiviso così tanto lì, la felicità come la tristezza. Doveva essere una vera e propria "finestra" sulla loro vita. Ecco perché una finestra bovindo era così essenziale, ed ha svolto il ruolo di "cornice" in molte scene del film."
Allo stesso modo, la costumista Stacy Battat si è molto attenuta alla realtà, documentandosi con fotografie di quegli anni, dando il proprio tocco con le tute da operaio. Ha concepito la tavolozza di colori da adottare per Julianne Moore affinché riflettesse via via il cambiamento di salute di Hester, e ha collaborato a stretto contatto con entrambe le attrici per le scelte dei costumi. "Lavorare con donne intelligenti e dedicate interamente a raccontare una storia è davvero fonte di ispirazione."
Uno dei suoi personaggi preferiti è stato Steve Goldstein, interpretato da Steve Carell. "Goldstein indossava i copricapo ebraici yarmulke (kippah) e cravatte, ostentate per ottenere una reazione delle persone e attirare l'attenzione. È un modo davvero interessante per coinvolgere le persone e, nello scegliere i costumi, ci siamo molto divertiti," ride.
A dare il tocco finale di FREEHELD è stato il prolifico compositore premio Oscar Hans Zimmer, che ha scelto il chitarrista degli Smiths, Johnny Marr, come solista della evocativa colonna sonora del film. La rinomata cantautrice Linda Perry ha scritto il tema del brano di chiusura di FREEHELD, eseguito dalla celebre artista Miley Cyrus, nominata ai Grammy, e che vanta album multi-platino.
Linda Perry è stata molto colpita dal lavoro di Zimmer. "Hans ha "sentito" ogni parola della sceneggiatura e ha creato una colonna sonora che riflette la forza dei personaggi e le emozioni. E' una musica inquietante ma anche piena di speranza," commenta Linda Perry.
Era così ispirata, dopo aver visto il film, che lo stesso giorno ha composto la maggior parte del brano di chiusura dal titolo "Hands of Love". Quando i produttori le chiesero di discutere insieme su alcune idee per il brano, Linda Perry si sedette subito al piano e iniziò a suonare un arrangiamento che fece venire le lacrime agli occhi a tutti i presenti.
"Ho semplicemente sentito il brano nascere dentro di me come espressione di un senso di vittoria," afferma Linda Perry, "qualcosa che esprimesse l'idea che abbiamo lottato e continueremo a farlo senza arrenderci, finché non ne verremo fuori vincitori."
La speranza di Peter Sollett è che le emozioni del film colpiscano persone ad un livello umano al di là di qualsiasi polemica politica. Dopo tutto, l'amore è amore. "Credo che gli elementi del film, e soprattutto le interpretazioni di Ellen e di Julianne, commuoveranno il pubblico. Di conseguenza, mi auguro che la gente veda in questa storia non tanto una "questione da risolvere," ma una esperienza umana."
HomeVideo (beta)
info: 05/11/2015.
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