Poster Firestarter

Firestarter (2022)

Firestarter
Locandina Firestarter
Firestarter è un film del 2022 prodotto in USA, di genere Horror e Fantascienza diretto da Keith Thomas. Adattamento del classico thriller di Stephen King. Il cast include Zac Efron, Sydney Lemmon, Ryan Kiera Armstrong, Michael Greyeyes, Kurtwood Smith, John Beasley, Gloria Reuben. In Italia, esce al cinema giovedì 12 Maggio 2022 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da martedì 2 Agosto 2022, in Digitale da giovedì 14 Luglio 2022.

Una ragazza con straordinari poteri pirocinetici combatte per proteggere la sua famiglia e se stessa da forze sinistre che cercano di catturarla e controllarla.

Per più di dieci anni, i genitori Andy e Vicky sono fuggiti, cercando disperatamente di nascondere la figlia Charlie da un’oscura agenzia federale che vuole sfruttare il suo dono senza precedenti per trasformare il fuoco in un’arma di distruzione di massa. Andy ha insegnato a Charlie come disinnescare il suo potere, che viene innescato dalla rabbia o dal dolore. Ma quando Charlie compie 11 anni, il fuoco diventa sempre più difficile da controllare. Dopo che un incidente rivela la posizione della famiglia, un misterioso agente viene inviato per dare la caccia alla famiglia e catturare Charlie una volta per tutte. Ma Charlie ha altri piani.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 12 Maggio 2022
Uscita in Italia: 12 Maggio 2022 al Cinema; 14 Luglio 2022 in TVOD; 2 Agosto 2022 in DVD
Genere: Horror, Fantascienza, Drammatico
Nazione: USA - 2022
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Blumhouse (presentano), Universal Pictures (presentano), Weed Road Pictures (produzione)
Distribuzione: Universal Pictures
Soggetto:
Adattamento del classico thriller di Stephen King.
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 14 Luglio 2022 e in DVD da martedì 2 Agosto 2022 [scopri DVD e Blu-ray]

Cast e personaggi

Regia: Keith Thomas
Sceneggiatura: Scott Teems
Musiche: John Carpenter, Cody Carpenter, Daniel Davies
Fotografia: Karim Hussain
Scenografia: Zosia Mackenzie
Montaggio: Timothy Alverson
Costumi: Aline Gilmore

Cast Artistico e Ruoli:
foto Kurtwood Smith

Kurtwood Smith

Dr. Joseph Wanless
foto John Beasley

John Beasley

Irv Manders
foto Gloria Reuben

Gloria Reuben

Captailn 'Cap' Hollister



Produttori:
Jason Blum (Produttore per Blumhouse), Akiva Goldsman (Produttore per Weed Road Pictures), Ryan Turek (Produttore esecutivo), Gregory Lessans (Produttore esecutivo), Scott Teems (Produttore esecutivo), Martha De Laurentiis (Produttore esecutivo), J.D. Lifshitz (Produttore esecutivo), Raphael Margules (Produttore esecutivo)

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Produzione

Le fiamme dell’ispirazione
Scintille per un nuovo Firestarter
Fra i classici più venduti nella prolifica carriera di Stephen King, Firestarter è stato pubblicato nel 1980 ed è celebrato per la sua struttura complessa e dai personaggi sfaccettati: la storia narra le vicende di una giovane ragazzina dai poteri straordinari per i quali è inseguita da un’agenzia governativa che vuole approfittare dei suoi poteri per trasformarli in armi. Il romanzo è stato trasformato in sceneggiatura per il cinema nel 1984 ed è stato interpretato da una giovane Drew Barrymore, e ora, dopo più di 30 anni, quando l’idea di riproporne una nuova versione per il 21esimo secolo ha sfiorato le menti dei produttori Jason Blum e Akiva Goldsman, già impegnati insieme per la saga di Paranormal Activity, si è stabilito che i tempi erano maturi per rimettere in piedi una produzione. “Esiste una nuova generazione di amanti del genere horror che probabilmente hanno sentito parlare del primo film, ma non lo hanno visto,” spiega Blum. “Abbiamo pensato che fosse una grande opportunità per rendere la storia più contemporanea e scoprire nuovi personaggi.”
Per Goldsman, l’opportunità di rivisitare il lavoro di King al fianco di Blum è parsa ideale. “Stephen King è una sorta di divinità,” afferma Goldsman. “È l’autore dallo spessore letterario che ha maggiormente ispirato la mia immaginazione. Personalmente, lo considero un eroe. Quando ero giovane mi sono riconosciuto nella sua visione del mondo. Può sembrare un controsenso, considerando quali siano i temi che ha trattato nei suoi libri, ma ho sempre considerato magico il sottotesto che era in grado di esprimere. Jason, d’altra parte, è quello che si può definire un vecchio amico capace di realizzare cose straordinarie nel suo genere. Se cerchiamo di unire due elementi di tale livello, la sintesi non può che essere un’opportunità memorabile.”
La scelta naturale per modellare la sceneggiatura del film è caduta su Scott Teems, che ha recentemente lavorato con la squadra di Blumhouse su Halloween Kills, e da tanti anni collabora con la società di produzione. Nel romanzo di King l’autore ha visto l’opportunità di enfatizzare il disagio e gli ostacoli per la ragazza, Charlie, oltre alle paure, alle ansie e alla determinazione dei genitori di difenderla a ogni costo. “Uno dei vantaggi di questo nuovo adattamento è che già esiste una versione cinematografica fedele al libro,” spiega Teems. “Abbiamo avuto grande libertà per battere altre strade. Per me c’è stato lo spazio di affrontare anche alcuni passaggi personali. Questa storia affronta le difficoltà di essere un genitore. Ho due figlie e mi sono sentito profondamente connesso con questo aspetto del libro, e ho fatto tesoro di alcune mie esperienze personali nel modellare la storia.”
Una volta che è arrivata una prima versione della sceneggiatura, gli autori si sono mossi per individuare il regista giusto per catturare tanto gli elementi di mistero e terrore della storia, quanto gli elementi emotivi dei personaggi. Dopo aver visto il film di Keith Thomas The Vigil – Non Ti Lascerà Andare, Blum era intenzionato a collaborare con lui a stretto giro. “Mi sono incontrato con Jason e il suo team di lavoro e abbiamo discusso i vari progetti che avevo in via di scrittura, ma a un certo punto, Jason ha lasciato la stanza per prendere una telefonata,” ricorda Thomas. “Inaspettatamente, ha riaperto la porta ed è entrato dicendo, ‘Conosco il nome del tuo prossimo film. È Firestarter.’ Ovviamente, conoscevo il titolo e ho pensato che fosse una splendida idea. Sul volo di ritorno ho letto la sceneggiatura e già all’atterraggio sapevo che lo avrei girato.”
Goldsman ha immediatamente avuto la certezza che Thomas fosse la scelta giusta. “Keith ha un talento straordinario a raccontare con naturalezza le scene più folli e non si tratta di un talento facile da trovare in giro,” spiega il produttore. “Blumhouse, nelle persone di Jason e dei suoi collaboratori, è specializzata nel creare contesti assolutamente credibili in cui inserire film di genere per un incastro completamente naturale. È fondamentale poter vedere un’ambientazione reale per poi schiaffarci elementi di rottura. Per nostra fortuna, Keith ha questa capacità di lettura e riesce a combinare gli elementi in maniera molto convincente.”
Thomas ha anche avuto un legame unico ed inatteso con la storia di Firestarter. Nel corso del film, Charlie ha ottenuto i propri poteri come risultato di esperimenti medici completamente top-secret a cui i genitori hanno partecipato anni prima della sua nascita. “Prima di lavorare nel cinema, ho vissuto un percorso di carriera nella ricerca clinica farmacologica, proprio come quelli raccontati nella storia,” spiega Thomas. “Conosco quel mondo ed è stato divertente portare questa conoscenza nel progetto,” racconta ridendo. “Purtroppo nessuno dei pazienti dei miei studi hanno mai sviluppato alcun potere telecinetico.”
Una volta che Thomas è salito a bordo, con Teems si è intensificato il lavoro sulla sceneggiatura. “Io e Keith siamo entrambi padri di figli coetanei, per cui abbiamo condiviso molte delle nostre esperienze per costruire i personaggi della storia,” spiega Teems. “Durante la scrittura, la mia figlia più grande era esattamente nella stessa età di Charlie nel film, mentre durante le riprese era la più piccola ad avere quegli anni. Poter condividere queste esperienze con Keith ci ha permesso di costruire un percorso speciale e potente.”
Durante lo sviluppo del film, tutta la squadra è rimasta colpita dal modo in cui i temi del romanzo di King sono stati inseriti senza intoppi nel corso del film. “Ci sono alcuni elementi di Firestarter che raccontano la preadolescenza in maniera precisa e particolareggiata,” spiega Goldsman. “Fra i suoi talenti, Stephen King ha la capacità di descrivere al meglio l’immaginazione dei bambini. Anche se il suo lavoro non segue le regole più convenzionali nel descrivere il confine fra naturale e soprannaturale, capiamo lo schema a cui si affida. Sono convinto che il tema più importante di questa storia coincida con la gestione del nostro dolore. In Firestarter, la rabbia di Charlie può arrivare a uccidere. Credo, perciò, che l’idea della pirochinesi – stimolata da rabbia, amore, paura – in grado di manifestarsi fisicamente e, nel caso specifico, nella forma del fuoco, sia straordinaria.  Si tratta di una prospettiva unica su come affrontiamo disperazione e sofferenza.”
Thomas si augura di essere stato fedele con questa trasposizione cinematografica, valorizzando la profondità del racconto di King, capace di trascendere il genere. “Firestarter non è un libro che ricorda immediatamente gli altri lavori di Stephen King,” spiega Thomas. “Si potrebbe pensare a It o a Shining. Ma in questo caso non abbiamo fantasmi o mostri, per cui si è rivelato fondamentale utilizzare questi interessanti personaggi che King ha sviluppato, dandogli una forza realistica così intensa da aumentare l’impatto e la paura.”
Gran parte della potente tensione provata dal pubblico durante la visione di un film di genere è legata alla capacità del pubblico di immedesimarsi con i protagonisti e per questo gli autori hanno lavorato molto sulla dimensione emotiva della famiglia. “Sono sempre rimasto molto colpito dalla profondità dei personaggi di King, in particolar modo nei rapporti fra genitori e figli,” prosegue Teems. “In Firestarter, questo legame mi ha profondamente toccato. Quando un bambino vive episodi di bullismo, quando si sente solo al mondo, un genitore tenta sempre di confortarlo e aiutarlo con le sue angosce: è una storia che si ripete.”
In sintesi, Firestarter racconta le vicende di una famiglia che cerca di sopravvivere a un’esperienza in cui comunque tutti possono riconoscersi. “Sono certo che Firestarter sia in grado di parlare a tutti, in particolare a chi è diventato genitore, anche se non apprezzano i classici film horror,” racconta Blum. “È la storia di genitori che arrivano a soluzioni estreme per proteggere i propri bambini, e sono certo che molti possano identificarsi con questa dinamica.”

I PERSONAGGI

Andy (Zac Efron)
Andy, interpretato dall’attore Zac Efron, è un uomo normale la cui vita è stata stravolta dopo essere stato esposto a un farmaco sperimentale chiamato Lot Six durante gli anni degli studi. “Un pomeriggio, Andy decide di iscriversi a questo studio e da allora tutto è cambiato,” spiega il regista Keith Thomas. “Da questa esperienza gli è rimasta una nuova abilità, ovvero la capacità di entrare telepaticamente nella mente delle persone e spingerle a fare tutto quello che vuole. Le conseguenze però non sono piccole, infatti ogni volta che usa questi poteri soffre di emorragie interne che si manifestano già dagli occhi. Se conoscete gli occhi di Zac, sarete ben consapevoli di quanto siano belli. Questo intervento al trucco ha scioccato parecchie persone.”
Nello sforzo di proteggere la sua famiglia, Andy vive in una sorta di reclusione con la moglie Vicky (Sydney Lemmon) e la figlia Charlie (Ryan Kiera Armstrong). Ma quando anche i poteri di Charlie cominciano a manifestarsi dopo anni di pieno silenzio, le sue tendenze protettive schizzano immediatamente. “Credo che Andy si comporti esattamente come tanti genitori farebbero,” spiega Thomas. “È convinto che Charlie debba essere tenuta completamente al sicuro, evitandole qualsiasi contatto esterno. È istintivo immaginare che questa sia la soluzione migliore. Essere genitori comporta naturalmente questo dilemma, da una parte hai paura per loro e tendi a proteggere i figli, dall’altra vorresti lasciare la giusta libertà per scoprire il mondo.”
Firestarter è il primo film horror a cui Efron partecipa, e ha vissuto con grande coinvolgimento la possibilità di potersi spingere oltre alcuni confini emotivi e di recitazione a cui è abituato. “Da grande fan del genere, non ho esitato un secondo quando si è presentata l’occasione,” spiega Efron. “Ricordo la visione di Firestarter quando ero piccolo, mi piacque tantissimo! È stata una grande soddisfazione poter lavorare con questa squadra in una nuova versione per le generazioni più giovani di un classico di Stephen King.”
Jason Blum aggiunge: “Zac è stato una risorsa straordinaria per il film,” spiega il produttore. “È un professionista navigato che ha offerto tutto il suo talento creativo al progetto. Anche dopo aver visto la prima versione ci ha proposto alcune soluzioni che hanno reso il suo personaggio ancora più forte e aiutato in generale il film.”
La passione di Efron non ha contribuito esclusivamente al suo ruolo, ma ha influenzato anche tutto il resto del cast che ha trovato grande energia in uno dei suoi protagonisti. “Zac si è dedicato all’esplorazione degli aspetti fondamentali della paternità,” racconta Thomas. “Ha affiancato Ryan a lungo, tanto prima che durante le riprese, per creare un vero rapporto con lei. È una grande fortuna avere tale passione e coinvolgimento fra i tuoi protagonisti.”

Charlie (Ryan Kiera Armstrong)
Per interpretare l’undicenne Charlie, la vera protagonista del film, era importante trovare una giovane attrice che potesse essere credibile. Charlie è dotata di un potere straordinario, ma la sua battaglia è divisa con altre questioni tipiche della sua età, inclusa la sofferenza per atti di bullismo, la solitudine e la difficoltà a gestire le proprie emozioni. Gli autori hanno individuato in Ryan Kiera Armstrong, recentemente apparsa in Black Widow e It Capitolo Due – It Chapter Two, la persona giusta, soprattutto dopo aver assistito alla sua audizione. “Ryan ha avuto la straordinaria abilità di sintetizzare il turbinio emotivo che prova Charlie,” spiega Thomas. “Sono state molte le ragazze ad averci colpito, ma abbiamo provato una sorta di incendio quando Ryan si è presentata. Potevi percepire la sua tensione negli occhi. Il minuto in cui l’abbiamo vista, abbiamo tutti compreso che era perfetta per il ruolo. Anche solo con i suoi movimenti è stata capace di catturare le sensazioni di Charlie, facendo a meno di ogni dialogo.”
Lo sceneggiatore Scott Teems aggiunge: “A volte puoi essere fortunato quando fai le audizioni. Entrano nella stanza e al volo comprendi che sono l’unica scelta possibile. Così è stato per Ryan. Charlie è il ruolo cruciale del film e per questo la più difficile. Siamo stati fortunati.”
Il ruolo era completamente differente da quanto fatto in passato da Armstrong. “Ho avuto molto più tempo a disposizione per comprendere il personaggio di quanto mi fosse mai successo con altri ruoli,” racconta Armstrong. “Ci sono stati mesi di preparazione e di studio del personaggio di Charlie per rendere al meglio la sua capacità di muovere gli oggetti e generare il fuoco con la sua mente. Io e Keith abbiamo parlato a lungo di Charlie, e la prima domanda che mi ha fatto in assoluto era su cosa avesse nelle proprie tasche il mio personaggio. Questa domanda mi ha completamente destabilizzato, perché mi ha fatto pensare alla solitudine di Charlie e alla necessità di avere sempre fra le mani qualcosa che la possa calmare. Quando abbiamo iniziato a discuterne con Keith, è arrivata l’idea delle foglie. Le foglie cambiano colore durante il corso dell’anno. E per questo abbiamo deciso di metterle nelle tasche, perché quel mutamento cromatico la rende felice.”
Come capirà successivamente, la domanda sulle tasche è stato solo un espediente usato da Thomas con gli attori per lavorare sulla costruzione del personaggio. “Non c’è un momento in cui svuoterà la tasche. Ma conoscere alcuni aspetti di un ruolo ti aiuta a creare maggiore confidenza nell’interpretazione.”
Charlie è la sintesi naturale dei suoi genitori, Andy e Vicky, che hanno ottenuto i loro poteri durante un esperimento di laboratorio nel corso degli studi. E per certi versi, la capacità di Charlie di generare il fuoco è una metafora degli imprevedibili comportamenti di una ragazzina al manifestarsi della pubertà. “Andy può leggere i pensieri delle persone e influenzarne le azioni, mentre Vicky può muovere gli oggetti con il pensiero,” spiega Thomas. “Charlie ha ereditato entrambe le abilità, ma ci sono altri poteri che ha difficoltà a controllare. Con l’arrivo della pubertà, la forza di questo potere cresce mentre diminuisce la capacità di gestirlo. Tutti sappiamo quanto sia difficile essere giovani durante gli anni del liceo. Sei nel pieno della ricerca di una tua identità. Per questo ho immaginato potesse essere l’età ideale per il personaggio. Tutto ciò che vivi a quell’età è già molto complesso, ma che cosa succederebbe se fossi addirittura in grado di accendere incendi con il potere della tua mente e non fossi in grado di gestirne l’impatto’ Il suo viaggio emotivo diventa sempre più intenso.”
Quello che appare evidente negli adolescenti, è che con la trasformazione ormonale cambia anche il modo in cui si vedono nel mondo. “A una certa età, i ragazzi iniziano a prendere una forma compiuta,” aggiunge il produttore Akiva Goldsman. “Ed esattamente come ogni altro giovane che vive difficoltà a comprendere le proprie reazioni emotive, Charlie non è nella posizione di accettare la propria abilità. Peraltro, questa complessità metterebbe in difficoltà chiunque. Charlie è, a modo suo, una persona cauta, che come diceva il personaggio interpretato da Lou Ferrigno, Hulk, “non voglio arrabbiarmi, perché non vi piacerei”. Nonostante ciò, Charlie è obbligata a usare i suoi poteri, anche senza alcuna esperienza, ed è paragonabile all’esperienza di una bestia selvaggia che viene improvvisamente liberata da un periodo di prigionia.”
Ma Armstrong non ha comunque voluto vedere il proprio personaggio come una bestia o un mostro. “Alcuni potrebbero leggere il ruolo di Charlie in chiave negativa per quanto è capace di fare, ma io credo sia un’eroina,” illustra l’attrice. “Non vuole fare del male agli altri e le sue azioni non devono essere mai intese come cattive. Utilizza i suoi poteri per proteggere se stessa e la sua famiglia e credo che mi comporterei allo stesso modo se mi trovassi nella stessa posizione.”
Armstrong ha trovato grandi punti in comune con il suo personaggio. “Anche io mi ritrovo a disegnare sul muro come fa lei in camera da letto, ed è un aspetto carino che condivido con Charlie,” racconta Armstrong. “Il rapporto fra Andy e Charlie mi fa pensare a quello che ho con mio padre. È sempre al mio fianco, e mi è servita da ispirazione per la costruzione del personaggio.”

Vicky (Sydney Lemmon)
Vicky è una madre leale e decisa di stare al fianco della figlia Charlie e del marito Andy. Anche lei è pronta a tutto pur di proteggere la figlia. Il ruolo è interpretato da Sydney Lemmon, recentemente apparsa su Succession e Fear the Walking Dead. “Vicky, durante gli anni del college con Andy, ha preso parte all’esperimento Lot Six,” chiarisce Thomas. “Al contrario di Andy, ha sviluppato la capacità di telecinesi, ma non ne fa uso. Il suo talento consiste nella capacità di mantenerla sepolta e nascosta, anche se questo comporta un altissimo livello di attenzione. Nonostante la premessa, non sente mai il bisogno di farne uso. Vicky ha trovato un modo per conviverci serenamente. Sydney si è rivelata un’attrice straordinaria per le sue qualità e la sua naturalezza. Ci ha colpito già dall’audizione per il modo realistico in cui propone le emozioni. Sydney è riuscita ad ampliare il personaggio di Vicky, oltre a quanto era previsto dalla sceneggiatura. È diventata una donna molto più sfaccettata, con uno sguardo nuovo e diverso da quanto avessimo immaginato.”
Vicky e Andy sono entrambi tesi a proteggere Charlie, ma non si trovano d’accordo su quale sia la maniera migliore per farlo. “Come nel caso di bambini che mostrano straordinarie capacità intellettive, un genitore potrebbe valutare di anticipare il percorso scolastico, mentre l’altro potrebbe ritenere necessario mantenerlo con i pari età per preservarne anche il percorso di socializzazione,”  spiega Goldsman. “Vicky ritiene che le abilità di Charlie dovrebbero essere allenate così da evitare catastrofi che potrebbero rovinare la loro vita per sempre.”
Aggiunge il regista Thomas: “Vicky vuole che Charlie apprenda a controllare i propri poteri. È convinta che sia fondamentale per lei essere in controllo perché lei e il marito non potranno sempre essere al suo fianco per proteggerla.”
Per molti motivi, Vicky è il punto di riferimento emotivo della famiglia. “Vicky e Charlie mostrano un legame più profondo e tenero all’inizio del film, di quanto la bambina possa avere con il padre,” racconta. “Andy diventa frustrato e triste quando Charlie perde le staffe. Il suo tentativo di controllare l’ansia con un approccio rigido non ha però per Vicky gli stessi risultati che potrebbe ottenere con metodi più emotivi.”

Rainbird (Michael Greyeyes)
Rainbird è un uomo paranoico e pericoloso che vive isolato dal resto del mondo. È stato un assassino al soldo di una misteriosa agenzia dello Stato. Crede di esserne uscito, ma si trova nuovamente a prestare servizio per trovare Andy, Vicky e Charlie. Il ruolo è interpretato da Michael Greyeyes di Rutherford Falls‘. “Nel libro, Rainbird è un sociopatico ossessionato dalla morte,” spiega Thomas. “È un personaggio malato e disturbato. La nostra versione di Rainbird è un po’ differente. Non è un assassino ossessionato dalla morte, ma conosce le vicende degli esperimenti nei laboratori Lot Six ed è stato richiamato per una missione che punta a recuperare Charlie.”
La premessa di un’agenzia governativa che si è liberata da ogni etica o valore ha da subito intrigato Greyeyes. “L’idea che ci sia un soggetto che si muove nell’oscurità senza dover rispondere di questioni morali mi ha affascinato,” spiega l’attore. “E Stephen King è un riconosciuto maestro, per cui sono rimasto rapito dalla storia. Quando ho parlato con Keith del personaggio, entrambi abbiamo condiviso l’apprezzamento tanto per romanzo che sceneggiatura. La scrittura per il film ha portato a una radicale trasformazione del personaggio di Rainbird. Scott ha aggiornato il personaggio permettendogli una contestualizzazione con la contemporaneità, mentre insieme a Keith abbiamo immaginato una storia incredibile per lui. Fra le pagine scritte da Scott e la visione di Keith, siamo arrivati a un Rainbird interamente nuovo. Una sceneggiatura è come un iceberg, c’è molto sotto la superficie che non si può vedere. E ci sono così tanti dettagli che abbiamo inserito, anche se non appaiono visibilmente agli occhi dello spettatore, che contribuiscono a costruire l’ossatura del pomeriggio.”
Nel corso della pellicola, comprendiamo che Rainbird potrebbe avere molto più in comune con Charlie di quanto si possa pensare. “È logorato dall’idea di come lui e la sua comunità siano stati violati da questi esperimenti e ogni sua azione sembra avvicinarlo all’obiettivo di un’azione violenta,” spiega Greyeyes. “Così, quando trovi Charlie, è come se fosse il pezzo mancante e la risposta finale alla sua sete di vendetta.”
Una delle prime decisioni prese dagli autori quando è iniziato lo sviluppo di Firestarter è stata di affidare il ruolo di Rainbird a un attore nativo americano, come il personaggio delle pagine del racconto di King. “Quando nel 1984 è stato realizzato il primo film Firestarter, era un momento storico completamente diverso per la rappresentazione all’interno di prodotti culturali di rappresentanti della comunità nativa americana,” spiega Greyeyes. “In quel film, George C. Scott era stato scelto per il ruolo di Rainbird. Chiaramente si è trattava di un attore incredibile, una leggenda. Ma quando ho saputo che avrei avuto il ruolo per questo film, ho scherzato con i miei agenti dicendo che non avrei provato a sostituire George C. Scott, ma piuttosto mi sarei ripreso il ruolo. È stato un aspetto importante per me, riportando il personaggio più vicino alla mia identità.”

Capitano “Cap” Hollister (Gloria Reuben)
Il Capitano Hollister, conosciuto come ‘Cap,’ ha fatto il suo percorso nelle gerarchie militari e ora guida il gruppo operativo responsabile della cattura di Charlie. Ma al contrario di quanto racconta sulla volontà di aiutare Charlie, è apparente che ci siano ulteriori motivi.  Quando affida a Rainbird il compito di catturare Charlie e riportarla viva, diventa palese come voglia sfruttare i poteri di Charlie come armi militari. Il personaggio è interpretato da Gloria Reuben, meglio conosciuta per i suoi ruoli in Lincoln e Mr. Robot.

Dr. Joseph Wanless (Kurtwood Smith)
Dr. Wanless, interpretato da Kurtwood Smith di Amityville – Il Risveglio – Amityville: The Awakening, è il dottore che ha sviluppato e seguito gli esperimenti Lot Six su Andy e Vicky per gli anni del college. Anni dopo, vive in un ospedale per i Veterani ed è diventato debole e invecchiato, ma quando il Capitano Hollister lo interroga sui poteri di Charlie, ha un’opinione differente su cosa sarebbe necessario fare con il bambino.

Irv Manders (John Beasley)
Irv Manders è un uomo pacato e poco appariscente che offre un passaggio a Andy e Charlie quando la macchina li abbandona. Il ruolo è interpretato da John Beasley di Anarchia: La Notte del Giudizio – The Purge: Anarchy.Irv invita Andy e Charlie alla sua fattoria per pranzo e quello che inizia come un veloce pasto amichevole si trasforma in qualcosa di diverso, quando Irv comincia a realizzare che padre e figlia nascondono qualcosa.


dal pressbook del film

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Firestarter disponibile in Digitale da giovedì 14 Luglio 2022 e in DVD da martedì 2 Agosto 2022
info: 12 Maggio 2022 al Cinema; 14 Luglio 2022 in TVOD; 2 Agosto 2022 in DVD.

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