Fiori d'equinozio (1958)
HiganbanaA parole il signor Hirayama è d'accordo con i giovani che non accettano più i matrimoni combinati. Quando però sua figlia sceglie da sola con chi sposarsi, Hirayama, offeso, pone il veto. Si crea così un'alleanza femminile per favorire il fidanzamento, manovrando abilmente il padre conservatore in modo che si riappacifichi con i due giovani sposi.
Hirayama è un ricco uomo d’affari, sposato con Kiyoko e padre di due figlie ancora da sposare. Nonostante si atteggi a liberale, l’uomo rivela il proprio volto conservatore tra le pareti domestiche. Si oppone al matrimonio della figlia Setsuko con un giovane che questa ha scelto liberamente, senza consultare la famiglia. Yukiko, amica di Setsuko, riesce a strappare a Hirayama il consenso per il matrimonio, ma all’ultimo momento questi dichiara che non parteciperà alla cerimonia nuziale. Nel corso di un viaggio d’affari Hirayama si lascia convincere ad andare a trovare la figlia e il marito, per dare il suo assenso definitivo all’unione.
Info Tecniche e Distribuzione
Prima Uscita: 07/09/1958 (Giappone)Genere: Commedia, Drammatico
Nazione: Giappone - 1958
Durata: 118 minuti
Formato: Colore (Agfacolor)
Produzione: Shochiku Eiga
Note:
Presentato alla 70a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venezia Classici.
Commento del regista
Pensavo di girare Higanbana in bianco e nero. Ma il presidente della Shochiku, Otani, mi ha proposto il colore perché avrebbe valorizzato l’attrice Fujiko Yamamoto. Anche per Atsuta, il mio cameraman, era la prima volta, così abbiamo studiato i colori con molta cura per ottenere un risultato convincente. Già con il bianco e nero ero molto attento al loro tono e al loro “umore”, così il grande salto non è stato così difficile. Non volevo mettere in risalto ogni colore solo perché stavo usando il colore. Ho preferito lasciarlo privo di accento, o addirittura “decolorarlo”.
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