
Ezio Bosso. Le cose che restano (2021)
Ezio Bosso. Le cose che restanoAl centro della carriera e dell'esistenza di Ezio Bosso (1971-2020), che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c'è sempre stato l'amore per l'arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, attraverso la raccolta e la messa in fila delle sue riflessioni, interviste, pensieri in un flusso di coscienza che si svela e ci fa entrare nel suo mondo, come in un diario. La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le parole dell'artista si alternano alla sua seconda voce, la musica, e alle testimonianze di amici, famiglia e collaboratori che contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura.
Portatore di un potente messaggio motivazionale nella sua vita e nella sua musica, Ezio Bosso è stato e sarà sempre una fonte d'ispirazione per chiunque vi si avvicini. "Una presenza, non un ricordo", come racconta lo stesso regista del film, Giorgio Verdelli.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: lunedì 4 Ottobre 2021Uscita in Italia: 4, 5 e 6 Ottobre 2021; 22 Novembre 2021 in TVOD su Nexo+ Store
Genere: Documentario, Musicale
Nazione: Italia - 2021
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Sudovest Produzioni, Indigo Film, Rai Cinema (con), Film Commission Torino Piemonte (con il sostegno di)
Distribuzione: Nexo Digital
In HomeVideo: in Digitale da lunedì 22 Novembre 2021 e in DVD da giovedì 9 Dicembre 2021 [scopri DVD e Blu-ray]
Cast e personaggi
Regia: Giorgio VerdelliSceneggiatura: Giorgio Verdelli
Fotografia: Osama Abouelkhair
Montaggio: Matteo Bugliarello
Cast Artistico e Ruoli:

Ezio Bosso
Se stesso (filmati di repertorio)

Gabriele Salvatores
Se stesso

Valter Malosti
Se stesso

Enzo Decaro
Se stesso

Raffaele Mallozzi
Se stesso

Michele Dall'ongaro
Se stesso

Fabio Bosso
Se stesso

Ivana Bosso
Se stessa

Giacomo Agazzini
Se stesso

Alex Astegiano
Se stesso

Oscar Giammarinaro
Se stesso

Giulio Passadori
Se stesso

Geoff Westley
Se stesso

Paolo Fresu
Se stesso

Silvio Orlando
Se stesso

David Romano
Se stesso

Alessandro Daniele
Se stesso

Angela Baraldi
Se stessa

Alessio Bertallot
Se stesso

Paolo Barrasso
Se stesso

Maurizio Bonino
Se stesso

Stefano Tura
Se stesso

Paola Severini Melograni
Se stessa

Carlo Conti
Se stesso

Gianmarco Mazzi
Se stesso

Tommaso Bosso
Se stesso

Alessia Capelletti
Se stessa

Giulia Vespoli
Se stessa

Virginio Merola
Se stesso

Rosanna Purchia
Se stessa

Diego Bianchi
Se stesso

Cecilia Gasdia
Se stessa

Stefano Trespidi
Se stesso

Michael Seberich
Se stesso

Silvio Bresso
Se stesso

Luca Bizzarri
Se stesso

Paola Turci
Se stessa
Produttori:
Nicola Giuliano (Produttore), Francesca Cima (Produttore), Carlotta Calori (Produttore), Silvia Fiorani (Produttore), Silvia Fiorani (Produttore esecutivo), Tommaso Bosso (Produttore associato)
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NOTE DI REGIA – Giorgio Verdelli
La scelta di raccontare l'incredibile vicenda professionale di un artista così originale e appassionato a solo un anno dalla sua scomparsa è motivata dalla volontà artistica di ritrovare nelle parole degli intervistati una presenza, non un ricordo. I testimoni della storia di Ezio Bosso, infatti, parlano liberamente, in maniera emotiva e mai didattica. Le loro interviste sono monologhi ripresi con rigore compositivo e movimenti di camera puliti, per accentuare il senso di intimità. Il film è policentrico, costruito su un accumulo di suggestioni sonore e sul continuo duetto vocemusica, fra i pensieri di Bosso e le sue composizioni. Momenti intimi e di grande amicizia dialogano con gli eventi più importanti della sua carriera, come per esempio l'esibizione al 66º Festival di Sanremo o l'intervento alla Conferenza sul patrimonio culturale europeo. L'eccezionalità dell'artista risalta sia in pubblico che nei momenti quotidiani. Per contestualizzare il mondo di Bosso, abbiamo realizzato gran parte delle interviste in luoghi che avevano un legame con la sua vita. Per esempio, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Palazzo Barolo di Torino, L'Hotel Locarno di Roma, il pub e il ristorante che frequentava a Londra, il Teatro Comunale di Bologna, il Regio di Torino, piazza Statuto a Torino, l'Arena di Verona, l'Auditorium Santa Cecilia di Roma. L'immaginario contamina il quotidiano con l'aulico, alla maniera tipica di Bosso: un ragazzo di famiglia operaia diventato polistrumentista, capace di passare dalla direzione dei Carmina Burana all'arrangiamento di un brano rap come Cappotto di Legno insieme a Lucariello. Parafrasando Bosso, noi la musica classica ce la immaginiamo in smoking, ma non era così. Ecco, il film si pone l'obiettivo di raccontare con la stessa leggerezza momenti forti, che illustrano l'autoironica ed estenuante lotta di Bosso con la malattia. Come inesauribile ed estenuante è stata la sua lotta con la musica, con quegli strumenti che a ogni performance si prefiggeva di dominare grazie alla sua immensa tempra fisica e alla sua tecnica straordinaria. Nel tentativo di realizzare un ritratto il più possibile completo dell'artista che trascende l'uomo, senza dimenticare le sue origini e, appunto, la sua umanità, abbiamo scavato tra i racconti di famiglia, tra le foto, gli hard disk e l'immenso catalogo delle edizioni musicali delle sue opere, svelando anche una composizione inedita realizzata ma mai pubblicata. Di tutto questo, molto ci sarà nel film e molto non ci sarà, ma speriamo che quello che arriverà al pubblico sia autentico, come autentico e unico è stato Ezio Bosso.
Eventi
Presentato il 6 Settembre 2021 in anteprima nella sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2021).
HomeVideo (beta)
info: 4, 5 e 6 Ottobre 2021; 22 Novembre 2021 in TVOD su Nexo+ Store.
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