L'amore secondo Dalva (2022)
DalvaDalva ha dodici anni e si sente una donna, non una bambina: è quanto ripete agli assistenti sociali dopo l'arresto del padre, di cui si dichiara innamorata malgrado l'uomo abbia a lungo abusato di lei. Sarà grazie a una casa famiglia e all'amicizia di una coetanea che Dalva lentamente imparerà a guardare il mondo da una prospettiva diversa e a riappropriarsi della propria infanzia.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 11 Maggio 2023Uscita in Italia: 11 Maggio 2023 al Cinema
Genere: Drammatico
Nazione: Belgio, Francia - 2022
Durata: 85 minuti
Formato: Colore; formato 1.37, suono 5.1
Produzione: Hélicotronc, Tripode Productions
Distribuzione: Teodora Film
Cast e personaggi
Regia: Emmanuelle NicotSceneggiatura: Emmanuelle Nicot
Musiche: Frédéric Alvarez
Scenografia: Catherine Cosme
Montaggio: Suzana Pedro
Costumi: Constance Allain
Cast Artistico e Ruoli:
Zelda Samson
Dalva
Alexis Manenti
Jayden
Fanta Guirassy
Samia
Marie Denarnaud
Zora
Jean-Louis Coulloch'
Jacques
Sandrine Blancke
Marina
Maïa Sandoz
La psicologa
Charlie Drach
Lucile
Babetida Sadjo
La dottoressa
Gilles David
Il giudice
Abdelmounim Snoussi
Shérif
Produttori:
Julie Esparbes (Produttore), Delphine Schmit (Produttore)
Trucco e acconciature: Saori Matsui, Laëtitia Hogday | Suono: Fabrice Osinski, Valérie Ledocte, Aline Gavroy | Casting: Stéphanie Doncker, Emmanuelle Nicot.
Note di Regia di Emmanuelle Nicot
L'idea del film nasce da un insieme di spunti diversi. Innanzitutto ci sono i temi dell'influenza e del controllo, che per me sono molto importanti. Inoltre, durante le riprese di À l'arraché, il mio ultimo cortometraggio, ho passato molto tempo in un centro di prima accoglienza per adolescenti: una cosa che mi ha colpito è che tutti i bambini e i ragazzi che erano lì per comprovati abusi in famiglia, continuavano in ogni caso a stare dalla parte di quest'ultima, sostenendo che il sistema giudiziario sbagliasse a tenerli in un centro. Due di questi ragazzini li ho seguiti per anni, arrivando a scoprire il loro viaggio dall'idea di separazione dalla famiglia a quella di vera e propria "liberazione". A questa esperienza si sommano poi i racconti del padre di un amico che lavora come assistente sociale con i giovanissimi.
Dalva è completamente sotto l'influenza del padre, fino a quando questo non viene arrestato. Scopriamo infatti che non è mai andata a scuola, che è cresciuta senza la presenza della madre e senza riferimenti con il mondo esterno. Per far fronte a questa situazione Dalva si è rifugiata in una negazione estremamente potente, raccontando a se stessa che lei e suo padre vivono una storia d'amore che nessuno può capire. Dalva ha interiorizzato l'idea che è in quel luogo e con quell'aspetto, vestendosi e truccandosi come la donna da cui il padre è stato abbandonato, che può ottenere l'amore di quest'ultimo. Per mantenere questo amore, di cui ha un vitale bisogno – dal momento che non riceve amore da nessun altro – non ha mai messo in discussione questa situazione.
Quando abbiamo iniziato il casting per trovare la protagonista, sono arrivate molte candidature e centinaia di video. Tra tutti, quello di Zelda Samson ha subito attirato la mia attenzione. Aveva 11 anni all'epoca e si filmava nella sua stanza, esprimendosi con un vocabolario molto avanzato per la sua età. Spiegava di voler diventare un'astrofisica, lavorare sulla materia oscura, e immaginava di vincere il Nobel! Aveva una visione femminista nei confronti dei ragazzi della sua classe e sembrava straordinariamente matura. Aveva anche fiducia in se stessa, forza, qualcosa di sfacciato nell'atteggiamento e un viso incredibilmente fotogenico. Ed era impossibile darle un'età. Ho capito subito di aver trovato Dalva.
dal pressbook del film
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