Buon compleanno Massimo (2023)
Buon compleanno MassimoLa storia di Massimo Troisi, dalla sua infanzia a San Giorgio a Cremano fino alla nomination agli Oscar per Il Postino (1994), raccontata da De Giovanni, noto scrittore, e dalle persone che meglio l'hanno conosciuto nella sfera professionale e intima: Francesca Neri, Renzo Arbore, per citarne alcuni. Il racconto di un fuoriclasse della comicità, che faceva della sua napoletanità un punto di forza, senza tuttavia mai lasciare che ciò lo vincolasse a un contesto unicamente partenopeo.
Buon compleanno Massimo racconta la vita, il lavoro, il genio e lo sguardo di Massimo Troisi attraverso testimonianze inedite e coinvolgenti e ripercorre i momenti più importanti di una vita e di una carriera "unici".
La vita di Massimo Troisi viene ricordata dai suoi stessi familiari, dagli amici, dai collaboratori e da chi ha avuto modo di conoscerlo nei tanti aspetti della sua personalità. I ricchi materiali di repertorio, mescolati a un racconto intenso ed emozionante, condurranno lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell'artista oltre l'uomo indimenticabile, profondo, dalla grande ironia e umanità. Una storia sul cuore fisico, ma anche metaforico di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, sul suo rapporto con Napoli, sul suo sguardo pacato e sincero sulla vita e sul mondo, ma anche sulle ingiustizie e sulle grettezze dell'esistenza, che lui ripudiava in pieno.
Massimo Troisi viene ricordato da tanti testimoni diretti, alcuni probabilmente inattesi, che raccontano del suo lavoro e del suo impegno personale come uomo e come artista: gli aneddoti dei suoi amici e colleghi (I Gatti di Vicolo Miracoli, Nino D'Angelo, Francesca Neri, ecc.) si mescolano alle memorie di tutti coloro che hanno lavorato in maniera sistematica con l'artista di San Giorgio a Cremano in contesti diversi, come Renzo Arbore. Infine, saranno presenti interviste di artisti di oggi che a Troisi si ispirano più o meno direttamente, come per esempio Frank Matano.
In questo racconto, a guidare lo spettatore alla scoperta della vita di Massimo Troisi e della sua importanza nell'immaginario collettivo di Napoli e italiano, è Maurizio De Giovanni, uno dei principali scrittori italiani e anche uno degli autori napoletani più influenti della sua generazione. De Giovanni, grande ammiratore di Massimo Troisi, appartiene alla stessa generazione del regista scomparso da cui lo separava poco meno di un lustro: nato nel 1958 a Napoli, De Giovanni ricorda molto bene l'impatto del cinema di Massimo Troisi (1953) e della sua figura carismatica, per non parlare poi della benefica influenza sulla città partenopea di cui egli stesso è un narratore, sebbene da un punto di vista diverso.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita in Italia: 17 Febbraio 2023 in TV su Rai3; 19 Febbraio 2023 in VOD su RaiPlayGenere: Documentario
Nazione: Italia - 2023
Durata: 97 minuti
Formato: Colore, 16:9, 4K
Produzione: Rai Documentari (presenta), Samarcanda Film (produzione), Rai Documentari (in collaborazione con), Regione Campania Film Commission (in collaborazione con), Ufficio Cinema del Comune di Napoli (in collaborazione con)
In HomeVideo: in Digitale da domenica 19 Febbraio 2023
Cast e personaggi
Regia: Marco SpagnoliMusiche: Eugenio Bennato
Fotografia: Simone Zampagni, Daniele Carlevaro, William Santero
Montaggio: Eleonora Marino
Cast Artistico e Ruoli:
Maurizio de Giovanni
Narratore
Renzo Arbore
Se stesso
Eugenio Bennato
Se stesso
Jerry Calà
Se stesso
Maurizio Casagrande
Se stesso
Enrico Casarosa
Se stesso
Vittorio Cecchi Gori
Se stesso
Nino D'Angelo
Se stesso
Enzo De Caro
Se stesso
Lello Esposito
Se stesso
Fabio Fazio
Se stesso
Francesco Frigeri
Se stesso
Massimiliano Gallo
Se stesso
Frank Matano
Se stesso
Pietra Montecorvino
Se stessa
Francesca Neri
Se stessa
Franco Oppini
Se stesso
Ferzan Ozpetek
Se stesso
Iris Peynado
Se stessa
Roberto Perpignani
Se stesso
Nini Salerno
Se stesso
Umberto Smaila
Se stesso
Cinzia Th. Torrini
Se stessa
Rosaria Troisi
Se stessa
Roberto Vecchioni
Se stesso
Produttori:
Leonardo Barrile (Produttore), Francesco Favale (Produttore), Fabio Mancini (Produttore creativo RAI)
Soggetto: Marco Spagnoli, Leonardo Barrile, Francesco Favale | Organizzatore generale: Raffaele Veneruso.
Immagini
Note di Regia di Marco Spagnoli
Massimo Troisi: l'ultimo, irripetibile rivoluzionario gentile
Quando i produttori Leonardo Barrile e Francesco Favale mi hanno proposto di lavorare insieme ad un soggetto che raccontasse Massimo Troisi in occasione dei suoi 70 anni ho iniziato subito a riflettere riguardo il come affrontare il racconto di un artista unico.
Massimo Troisi, ha, infatti, ha esercitato una grande influenza sulla mia vita personale di ragazzino della Napoli degli anni Settanta e Ottanta e su quella dei miei coetanei. Nessuno di noi poteva prescindere da Massimo Troisi che già all'epoca rappresentava un'icona, una filosofia, uno sguardo sulla vita contemporaneo e, certamente, innovativo.
E come si può raccontare, oggi, un artista scomparso da così tanto tempo – troppo in effetti – la cui assenza ha procurato choc e dolore non solo nei suoi amici, ma in tutti noi che lo abbiamo conosciuto e amato giovanissimo con i primi sketch della Smorfia in televisione?
Per me questo film è un'altra tappa del mio personale percorso per raccontare l'entertainment italiano e la sua grande Storia così come non è mai avvenuto prima: un viaggio professionale e personale per provare a fare il punto non solo rispetto a quello che è stato, ma soprattutto a quello che resta e ciò che, nonostante tutto, ancora sarà.
Avevo undici anni, quando mia cugina a Napoli mi portò al cinema Acacia a vedere Ricomincio da Tre: pur non essendo i primi giorni di programmazione, la folla oceanica era attentissima al racconto che quel ragazzo stava facendo attraverso un grande film, diverso da quanto avevamo visto fino a quel momento.
Era una "rivoluzione" dal punto di vista della commedia e tanto dell'immaginario di Troisi, oggi, fa parte del sentire comune di una città, ma anche di un'intera nazione.
Ed è per questo motivo, per il suo essere parte della nostra identità collettiva di Italiani ed Europei che sulle bancarelle di Spaccanapoli, sugli altarini pagani dei bar e in alcuni incroci della Napoli più antica, nei negozietti della Stazione Centrale, Massimo Troisi fa parte di quel pantheon postmoderno che include anche Totò, Sophia Loren e che altrove vede aggiungersi – magari – anche Anna Magnani con Alberto Sordi. Uno spazio di venerazione dove altri grandi, grandissimi non sono riusciti ad entrare e non per 'demeriti' o perché fossero 'meno', bensì perché Massimo Troisi fosse 'di più'.
Troisi, infatti, è stato un rivoluzionario gentile: un artista unico e irripetibile capace di fare ridere anche dicendo verità terribili e importanti legate alla società e alla politica.
Un filosofo del paradosso che abbiamo voluto raccontare per quella che a Hollywood si chiamerebbe 'Legacy' ovvero il suo lascito artistico e morale, per il suo esempio, per il suo talento e per il suo genio autoironico che ha segnato tutti perché c'è un 'prima' e un dopo Troisi e questo 'dopo' non è diventato meglio o più importante perché lui è morto.
La morte di Troisi non ha niente a che vedere con la sua Arte: ci resta il rimpianto di pensare a quello che avrebbe potuto fare, ma quello che ha fatto, le tantissime interviste, gli sketch, i film restano.
E lo faranno per sempre passando di generazione in generazione, perché Massimo Troisi appartiene al mondo e a chi vuole mettersi in ascolto di questo grande artista divertente, geniale, unico.
Oltre a ringraziare Leonardo Barrile e Francesco Favale, quindi, per avermi dato l'opportunità di fare questo lavoro di scoperta insieme e un caloroso grazie anche a Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari per la fiducia anche per questo progetto dopo 'Sophia!' dedicato a Sophia Loren e andato in onda lo scorso settembre, esprimo gratitudine anche a tutti gli amici di Troisi e tutte le persone che abbiamo coinvolto in questo racconto corale, in questa biografia plurale di un grande artista e della sua eredità. Non solo quelle sullo schermo, ma anche quelle che hanno preferito restare fuori da esso, aiutandoci con suggerimenti e aneddoti preziosi.
Massimo Troisi è stato un attore e un regista capace di farci ridere e di commuoverci, ma è stato anche un uomo capace di portare avanti le scelte che ha fatto con coraggio e intelligenza.
Come sottolinea Maurizio De Giovanni che ci guida in questo comune viaggio cinematografico "Si crede che sia il talento a plasmare la vita, mentre accade più spesso il contrario." In questo senso Massimo Troisi è anche un grande esempio per tutti noi: un ragazzino che sognava la Coppa dei Campioni e che non potendo giocare a calcio per colpa della sua malattia, ha superato, lo stesso, le avversità, tramite l'arte e la recitazione.
Massimo Troisi è, quindi, anche questo: un uomo e un artista capace di andare oltre e di lasciare a tutti noi una fonte eterna di grandi risate e di ispirazione.
Buon compleanno Massimo è la commistione di sublime e profano; di esilarante e tragico: il racconto di sofisticato e popolare che Troisi ha guidato verso di noi, riuscendo, come pochi a scardinare i luoghi comuni e farci ridere al tempo stesso delle nostre grandezze e delle nostre miserie.
Una Rivoluzione gentile capace di dire tutto a tutti senza insultare nessuno che solo un grande uomo e un grande artista poteva immaginare e portare avanti.
Questo film è il mio ringraziamento personale nei suoi confronti: anche se non gli ho mai potuto stringere la mano e dirgli che grazie a lui ho scorto per la prima volta l'assurdità brutale dell'esistenza e, soprattutto, la possibilità di ridere per iniziare non a riscattarsi, ma – semplicemente – per cambiare e chissà, a quel punto, riuscire a diventare migliori.
Note di produzione
Leonardo Barrile e Francesco Favale, soci fondatori di Samarcanda Film, iniziarono a pensare a un progetto dedicato a Massimo Troisi diversi anni fa, spinti dall'amore che hanno sempre provato nei confronti del poliedrico artista napoletano ed essendo cresciuti guardando i suoi film. Fondamentale è stato l'incontro con alcuni membri della famiglia Troisi che, entusiasti dell'iniziativa, hanno subito deciso di dare il loro appoggio al progetto. La regia è stata affidata a Marco Spagnoli, che ha già collaborato con Samarcanda Film a "Ibla – Le chiavi dell'anima" (2021) e "Hollywood, Cinecittà" (2023).
HomeVideo (beta)
info: 17 Febbraio 2023 in TV su Rai3; 19 Febbraio 2023 in VOD su RaiPlay.
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