Bologna 2 Agosto…i giorni della collera (2012)

Bologna 2 Agosto…i giorni della collera
Locandina Bologna 2 Agosto…i giorni della collera
Bologna 2 Agosto…i giorni della collera è un film del 2012 prodotto in Italia, di genere Documentario diretto da Giorgio Molteni, Daniele Santamaria Maurizio. Il film dura circa 98 minuti. Il cast include Marika Frassino, Giuseppe Maggio, Lorenzo De Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter, Luca Biagini. In Italia, esce al cinema giovedì 29 Maggio 2014. Al Box Office italiano ha incassato circa 29629 euro.

Il film "Bologna 2 agosto i giorni della collera" racconta la storia di un gruppo di ragazzi di destra che si dissocia dall'MSI per fondare il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari) e che sarà protagonista di una lunga serie di fatti efferati. Le loro azioni delittuose eseguite tutte a volto scoperto, vengono notate dai servizi segreti deviati che in seguito le utilizzeranno per destabilizzare lo Stato. Uccisioni, rapine, pestaggi saranno all'ordine del giorno. Queste azioni non hanno nessuna logica politica, tanto da essere identificate in seguito come "spontaneismo armato", messo in atto da gruppi giovanili di estrema destra che intendevano passare alla storia come rivoluzionari contro uno Stato democratico e antifascista. Nel film si evidenzia la commistione tra i gruppi estremisti di destra, con la malavita romana, i servizi segreti deviati e la Loggia massonica P2. Il film ripercorre l'atmosfera di terrore e di follia degli anni di piombo, fino ad arrivare alla strage più efferata dal dopoguerra, quella della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 vittime innocenti e 200 feriti. Questa strage è una ferita aperta per la società civile e a distanza di oltre trent'anni non sono stati ancora assicurati alla giustizia i mandanti. Il film, ripercorrendo lo svolgersi dei fatti, vuole far rivivere le emozioni, le angosce, il terrore di quegli anni. Non ha lo scopo di svelare la verità, non spetta agli autori del film, ma vuole raccontare ai giovani i fatti affinché non dimentichino. Una società civile, in uno Stato davvero democratico, non può fondarsi sul silenzio, sul ricatto, sul depistaggio. Uno Stato giusto dovrebbe colpire coloro che, per salvaguardare il proprio potere, hanno costretto l'Italia a pagare un tributo di sangue e di dolore senza pari. Se questo non è ancora accaduto, c'é da chiedersi quando potremo gridare ad alta voce: "Mai più!".

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 29 Maggio 2014
Uscita in Italia: 29/05/2014
Genere: Documentario
Nazione: Italia - 2012
Durata: 98 minuti
Formato: Colore
Box Office: Italia: 29.629 euro

Immagini

[Schermo Intero]

Note di Regia, Giorgio Molteni

Fare un film, oggi, su uno dei misteri irrisolti della storia politica italiana è probabilmente uno dei passi più difficili nella carriera di un regista. Mistero poi, mai affrontato da nessun regista in un film a lungometraggio durante questi 34 anni che ci dividono da uno degli episodi di terrorismo più devastanti della vita della nostra nazione: la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Da che lato affrontare l'argomento? Provare a scoprire chi siano stati i mandanti? Azzardare chi siano stati "tutti" i colpevoli materiali del massacro? A parte tre terroristi fascisti accusati dell'esecuzione materiale dell'attentato? Il nostro film non ha la presunzione di dare certe risposte. Del resto nessuna indagine ufficiale ha mai raggiunto questo obiettivo. Il film si pone questa domanda: come sia possibile che nessun indizio sia mai trapelato? Come sia possibile che nel nostro Paese i delitti più gravi, quei delitti che coinvolgono centinaia di cittadini inermi, non vengano mai risolti? Sono così perfetti e professionisti gli assassini, o sono così inaffidabili le istituzioni preposte alla difesa del popolo italiano? Se il "Segreto di Stato" fosse stato abrogato da tempo, come appena deciso dal Governo Renzi, sarebbe stato possibile fare un po' più di chiarezza circa le trame eversive che hanno condotto all'efferata strage? Il film mette in scena, seguendo gli atti processuali relativi alla strage, i fatti di cronaca politica, di cronaca nera, di cronaca giudiziaria, di possibile strategia di spionaggio, che hanno preceduto l'atto terroristico, in una libertà di interpretazione "controllata"… Per raggiungere questo scopo si sono deliberatamente utilizzati nomi di fantasia… Ci pensano, in seguito, le clip costituite da materiali da repertorio, a riportare la finzione cinematografica a una dimensione di documento storico, quasi a creare un collegamento continuo e inattaccabile tra il presente filmico e il passato giornalistico.

Note dello sceneggiatore Fernando Felli

Scrivere la sceneggiatura sulla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, è stata per me un'esperienza unica dal lato umano. Tornare in quegli attimi tragici che sconvolsero la vita di tanti cittadini, mi ha fatto capire quanto sia stato cinico ed insensibile l'animo, se di animo si può parlare, degli esecutori materiali e soprattutto dei mandanti tutt'ora rimasti impuniti. Ne è venuta fuori una spessa coltre di polvere fatta di sangue, di dolore, di terrore che mi ha portato per mesi ad intristirmi e chiudermi in me stesso. La commistione tra gruppi eversivi di destra, la malavita romana, i servizi segreti deviati dello Stato e la presenza della Loggia massonica P2 ha delimitato il perimetro della follia più cruda e irrazionale di quegli anni. Mi ha colpito in modo particolare la storia umana e professionale del giudice Mario Amato. Ho evidenziato il suo coraggio, la sua instancabile determinazione nel mettere insieme le tessere di un puzzle impazzito. Abbandonato, lasciato solo proprio da quello Stato che doveva invece proteggerlo, si è trovato suo malgrado chiuso in un angolo e sacrificato alla deviante e folle ragione di Stato. Nel ripercorrere le sciagurate azioni dei giovani estremisti di destra ho preso coscienza dell'assoluta mancanza di un loro pur minimo progetto politico insurrezionale. Queste azioni criminali sono state bollate dalla storia come "spontaneismo armato", avente come fine il solo protagonismo che è costato la vita a tante vittime innocenti. La mia sceneggiatura ripercorre quintali di atti giudiziari affastellati negli anni e lasciati marcire in un angolo di un anonimo magazzino, come questa triste e drammatica storia italiana che si aggiunge alle altre stragi rimaste volutamente impunite. Il film vuole lanciare un messaggio forte finalizzato alla ricerca della verità. Troppe stragi a distanza di anni non hanno un colpevole. Una società civile e matura come la nostra deve chiedere con forza l'eliminazione del segreto di Stato e pretendere di avere a disposizione tutti gli elementi per illuminare quella stagione di sangue che fu lo stragismo.

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