American Hustle - L'apparenza inganna (2013)
American HustleAmerican Hustle racconta la storia di un brillante impostore, Irving, che, insieme alla sua scaltra amante Sydney, viene obbligato a lavorare per un agente dell'FBI fuori controllo, Richie. DiMaso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi... un mondo tanto pericoloso quanto affascinante.
Ambientato nel provocante mondo di uno degli scandali più incredibili degli anni '70, American Hustle – l'apparenza inganna è la storia del brillante truffatore Irving Rosenfeld, che assieme al seducente e scaltro complice Sydney Prosser è costretto a lavorare per il feroce agente FBI Richie DiMaso. DiMaso li introduce in un mondo di personaggi mafiosi del Jersey, un mondo pericoloso ma affascinante. Jeremy Renner è Carmine Polito, l'appassionato, irascibile politico del New Jersey, preso tra le maglie dei geni della truffa e i Federali. L'imprevedibile moglie di Irving, Rosalyn, potrebbe essere la chiave di volta per far crollare tutto questo mondo. Proprio come nei due film precedenti di David O. Russell, American Hustle – l'apparenza inganna sfida il genere per raccontare una storia d'amore, di riscoperta di se stessi, e di sopravvivenza.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 1 Gennaio 2014Uscita in Italia: 01/01/2014
Data di Uscita USA: venerdì 13 Dicembre 2013
Prima Uscita: 13/12/2013 (USA)
Genere: Drammatico
Nazione: USA - 2013
Durata: 134 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Eagle Pictures
Budget: 40.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 149.814.000 dollari | Italia: 4.783.952 euro
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 28 Maggio 2014 [scopri DVD e Blu-ray]
Passaggi in TV:
• domenica 10 Dicembre ore 14:50 su Sky Cinema Suspense
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American Hustle – l'apparenza inganna segna il terzo capitolo dell'evoluzione tripartita del regista David Russell. Iniziata con The Fighter, continuata poi ne "Il lato positivo", con American Hustle – l'apparenza inganna, Russell si concentra su personaggi che cercano di cambiare e reinventare le proprie vite. "Questi film raccontano la storia di personaggi, la cui vita non è andata proprio come avrebbero sperato o voluto", spiega. "In loro c'è sempre qualcosa di profondamente amabile, ma al tempo stesso estremamente angosciante. Per tutto il film, e non solo nel terzo atto, questi personaggi sono alla ricerca della propria identità e della strada giusta per ritrovare l'amore per la vita. I personaggi hanno la chiara percezione di avere una vita ridotta in frantumi, e si interrogano non tanto su quello che faranno, ma su come ricominceranno a vivere e ad amare. Per me l'importante è che questi personaggi siano persone appassionate che amano o hanno amato veramente la vita a modo loro. Questa passione è importante almeno quanto l'avventurosa odissea che vivono e il modo in cui, malgrado tutto, perseverano e rinascono umilmente mentre il loro amore resta intatto o si rinnova. E non è un luogo comune perché, come dice Irving, tutto è vissuto al massimo."
Al centro di American Hustle – l'apparenza inganna c'è la grande storia d'amore tra Irving Rosenfeld e Sydney Prosser, anime gemelle e partner in affari. "Questa storia d'amore conferisce loro un potere speciale, un potere che chiunque sia mai stato innamorato ha vissuto e può confermare" dice Russell. "Quando sei innamorato, sai di essere molto di più della semplice somma delle parti – accade qualcosa di divino. Per me, la prima parte del film consiste nel raccontare come i due si innamorano, quanto siano speciali l'uno per l'altra, e quanto amino la propria vita – uno stato quasi magico che dà un senso alle loro vite. Lo spettatore si innamora del loro amore e della loro passione per la vita. Fino a quando i problemi non bussano alla porta. E i due devono reinventarsi per sopravvivere, e allora resta una domanda: ce la faranno a salvare anche l'amore?"
In realtà il film tratta di amore in tanti modi diversi. Russell dice: "È l'amore tra Irving e Sydney, il breve amore tra Richie e Sydney, e l'oscillante passione del matrimonio ormai al capolinea tra Irving e Rosalyn. È l'amicizia tra Irving e Carmine, e il matrimonio tra Carmine e Dolly. E, certamente, la losca arte truffaldina di Irving in qualche modo è una forma d'amore – per la sua grande abilità di incantare e portare chi lo circonda a credere, volere, sognare."
"Il concetto di dissimulazione caratterizza ogni aspetto dell'immagine filmica" aggiunge il produttore Charles Roven. "Chi stanno ingannando Irv e Sydney – l'uomo a cui stanno sottraendo del danaro, o se stessi, convincendosi che quello che fanno non è sbagliato? Chi inganniamo, anche noi, in realtà, quando stiamo con qualcuno? Stiamo insieme a qualcuno perché proviamo ammirazione o perché ne abbiamo bisogno?"
"Gran parte del film riguarda proprio il 'come' inganniamo noi stessi e gli altri", aggiunge il produttore Richard Suckle. "Quando ti senti bloccato in un lavoro che non ti piace, o in una relazione problematica, ti convinci che va tutto bene, che tutto si aggiusterà. Cerchi di pensare a come convivere con la situazione, perché non puoi fare altro; ed è anche quello che fanno i personaggi in questo film."
La genesi di American Hustle – l'apparenza inganna è iniziata con lo sceneggiatore Eric Warren Singer, che ha incontrato Roven e Suckle per prospettare loro l'idea di un film per Atlas Entertainment che raccontasse l'operazione Abscam; e aveva scritto una sceneggiatura poi inserita nella black list.
Quando Roven e Suckle hanno presentato il progetto a Russell, questi ha suggerito una nuova impostazione, più lontana dal fanatismo e dall'avidità morbosa dello scandalo, e più ricca di ricordi personali, rimembranze, ricordi, sentimenti e immaginazione per creare una storia basata veramente sui personaggi. "Anche mio padre era un uomo d'affari negli anni '60 e '70, e assomigliava molto al padre di Christian Bale nel film: scrupoloso ed estremamente onesto, ho visto gente approfittarsi di lui nel lavoro. Le persone per bene restano sempre fregate. Devo dire che questo ha avuto delle conseguenze importanti sulla nostra famiglia. Per questo è naturale che io abbia posto molta enfasi sulla duplicità di Christian Bale: da una parte l'ammirazione per suo padre, uomo onesto, e dall'altra l'ostinazione nell'evitare che gli accadano le stesse cose." è stato straordinario, ha scritto una sceneggiatura emozionante" afferma Roven. "Ispirato da questo strano personaggio, David ha preso quello che Eric aveva scritto e lo ha ricontestualizzato all'interno una storia che assume un senso e una verità più profondi, il senso del reinventare se stessi e del sopravvivere." "I personaggi di questo film accelerano verso un inevitabile incontro-scontro con la verità, un regolamento di conti che, in qualche modo, riguarda anche tutti noi" dice Singer. Per alcuni, questo momento di chiarezza trasforma la vita in modo positivo; per altri, invece, si trasforma in costernazione. Per me, questo evento arriva nel bel mezzo del viaggio che Irving, Sidney, Richie, Rosalyn e Carmine stanno vivendo. Quest'idea era fondamentale per la storia che volevo raccontare. Non puoi metterti contro la verità – mai. Prima o poi viene a prenderti."
Suckle aggiunge che inizialmente il tono affezionato e gentile del film sembra controproducente rispetto agli eventi a cui si ispira, ma la brillantezza di Russell consiste proprio nel trovare un legame tra la storia vera e la storia che voleva raccontare. "C'è una sorta di cinismo in alcuni aspetti dell'operazione Abscam, ma non è questo il film che David ha voluto realizzare", dice. "I film di David hanno un cuore grandissimo. In tutti i suoi film, i personaggi arrivano a fare i conti con la propria vita e cercano una strada per essere più felici."
In fondo, Russel regista vuole far appassionare il pubblico ai personaggi, nonostante le colpe che hanno. "Spero che il pubblico ami passare del tempo con questi personaggi" dice Russell. "Più di ogni altra cosa, vorrei che il pubblico si innamorasse di loro. Il migliore complimento in assoluto è vedere uno spettatore uscire dal cinema e sentirlo dire 'I personaggi mi sono piaciuti tantissimo, è un peccato che il film sia finito.'"
LO SCANDALO ABSCAM
Storicamente, lo scandalo Abscam è iniziato come operazione sotto copertura condotta dall'FBI. Allarmati dai reati commessi dai colletti bianchi – e dalla corruzione politica – gli agenti FBI John Good e Anthony Amoroso hanno collaborato con il truffatore Mel Weinberg per dare vita a un'operazione sotto copertura. Weinberg e l'FBI hanno creato una compagnia telefonica, di proprietà di un falso sceicco arabo, allo scopo di offrire tangenti in cambio di favori politici.
"Non ci è voluto molto per convincerci delle capacità di Mel", dice Good. "Si è impegnato a fondo. Non lo chiamerei propriamente un informatore; è stato molto di più di un semplice informatore. Ha partecipato fattivamente all'operazione. Era un truffatore sì, ma con un cuore buono, e questa era una forma di integrità; si è impegnato in un'operazione legale ed è stato capace di combattere al fianco della giustizia."
Weinberg è diventato il testimone principale dei casi dell'FBI contro sei membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e un senatore americano, condannati per diversi carichi penali. Altri rappresentanti governativi furono dichiarati colpevoli, e tra questi anche il sindaco di Camden in New Jersey.
"Pensavo che il sindaco fosse una persona onesta", dice Amoroso. "Cioè… Il suo interesse principale era aiutare se stesso, ma anche la città di Camden in New Jersey. Una volta, ad Atlantic City, c'era un ubriaco che camminava vicino al mare, e a un certo punto si è avvicinato a lui. Voglio dire, non è che fosse un suo elettore, ma il sindaco si è fermato comunque a parlare con lui una decina di minuti. Era fatto così. In questo lavoro, ci sono persone che non vedi l'ora di sbattere dentro, e altri che ti dispiace facciano una brutta fine. Ecco, il sindaco era uno di quelli che ti dispiace veder fare una brutta fine, ma in fondo è il mio lavoro e non posso farci niente."
I PERSONAGGI
L'intensità dei personaggi, diventata una delle caratteristiche fondamentali dei film di David O. Russell, è anche una delle ragioni per cui il regista è stato capace di attrarre a sé grandissimi attori che hanno ricevuto enormi riconoscimenti per le interpretazioni rese nei suoi film. In The Fighter, l'interpretazione di Amy Adams, Christian Bale e Melissa Leo è valsa loro una nomination agli Academy Awards® che Bale e Leo hanno poi portato a casa. Ne "Il lato positivo", quattro attori – Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Robert De Niro e Jacki Weaver – sono stati nominati agli Academy Awards®, la prima volta in 30 anni che un solo film ha visto i propri attori nominati in tutte le categorie, con Lawrence poi vincitrice dell'Oscar®. In American Hustle – l'apparenza inganna, Russell inserisce ben due Oscar® e due nomination, tra cui Jeremy Renner, nominato più volte agli Oscar®.
American Hustle – l'apparenza inganna racconta la vita di Irving Rosenfeld, un piccolo genio della truffa, che intravede finalmente il modo di dare una svolta alla propria vita nell'incontro con Sydney Prosser, i cui modi sicuri e seducenti lo incantano. Sydney diventa sua socia, oltre che amante, dando una spinta incredibile agli affari. Ma quando Irving e Sydney vengono scoperti a truffare, l'agente FBI Richie DiMaso li costringe a lavorare per lui, mettendo in piedi un'operazione sotto copertura per catturare i rappresentanti governativi corrotti, a cominciare da Carmine Polito, un politico che sta cercando di cambiare le sorti di Atlantic City e portare benefici ai suoi, anche se questo vuol dire lavorare con uno strano investitore. DiMaso è attratto dalla vita e dallo stile di Irving e Sydney e intravede in loro la possibilità di cambiare la propria vita e diventare finalmente l'uomo che avrebbe voluto essere. Intanto, la moglie di Irving, Rosalyn – una sorta di mina vagante, una manipolatrice – è la chiave di volta che potrebbe trascinare tutti in fondo al baratro a causa dei suoi legami sentimentali con Irving.
Afferma il produttore Suckle: "La scrittura ha una certa musicalità. David conosce questi personaggi, conosce le loro voci e i loro manierismi. Lavora con gli attori per creare momenti e dialoghi che siano fatti a immagine e somiglianza degli attori e dei personaggi – basti pensare alla storia della pesca su ghiaccio di Louis C.K. oppure alla scena in cui Jennifer Lawrence canta 'Live and Let Die'. Questi momenti sono memorabili, ma reali al tempo stesso, perché sono insiti nel DNA dei personaggi che il regista ha creato. Ma la scrittura serve anche a far fare agli attori quello che non hanno mai fatto in altri film – credereste mai che Irving Rosenfeld è interpretato dallo stesso attore che ha vestito i panni di Bruce Wayne e Dicky Eklund?"
Bradley Cooper aggiunge: "Adoro lavorare con David. Se gli dai fiducia, riesce a trasportarti in un'emotività piena di verità. I personaggi e le interpretazioni diventano estremamente più ricchi e intensi. Ed è davvero un'esperienza intensa, perché come attori siamo persone vulnerabili, ma è proprio nella vulnerabilità che viene fuori la verità. Più conosci David e il suo modo di fare, più facile diventa immergerti in esso e lasciarti andare – come in una famiglia."
Christian Bale torna sul set con Russell per interpretare il ruolo di Irving Rosenfeld, un truffatore romantico. "Christian ha portato grande autenticità al personaggio – come se fosse saltato fuori direttamente dagli anni 70" dice Suckle. "Il suo stile, il manierismo, la sua caratura quasi da Bronx… Ha incarnato e interpretato il personaggio esattamente come era stato concepito sulla carta. È diverso dagli altri ruoli che ha interpretato – a questo personaggio porta un tocco di commedia, di fascino, di vulnerabilità. Quando è arrivato sul set, sapevo che era Christian Bale, ma mi pareva di vedere il vibrante, vivace Irving in carne e ossa".
"Non ho mai incontrato un personaggio più affascinante di Christian nei panni di Irving", dice Amy Adams, che interpreta Sydney Prosser. "Ti identifichi con lui, lo vedo da come Sydney cade nella sua rete. Sydney pensa di aver incontrato l'amore
più grande della sua vita – non pensa che sia un truffatore. All'inizio, Sydney è una persona che non si ama, e crea un mondo in cui proiettare le proprie fantasie, e costruirsi l'identità che vuole, finché incontra un uomo che apprezza la sua intelligenza. E quando questo le viene portato via, si genera un conflitto – la storia riguarda, tra l'altro, la sua attività di truffatrice ma, in fondo, Sydney sta cercando la propria identità".
Il produttore Jon Gordon afferma che era importante per Russell creare il personaggio di Sydney come una vera controparte di Irving. "Voleva che le donne avessero una presenza potente e intensa nel film – forte come i personaggi maschili", dice. Adams, a sua volta, ha accettato il suo ruolo di "mente" della situazione. "Non sta manipolando Irving – lo ama e non vuole lasciarlo andare. Non pensa di essere 'l'altra donna'. Durante le riprese, pensavo – e so che Sydney condivide – che il loro rapporto fosse autentico. In questo senso, Sydney sta influenzando e manipolando Richie. È questo il suo vero inganno".
Richie DiMaso, il personaggio di Cooper, non è il tipico "uomo del Governo", ed è proprio questo il problema. "È come se stesse sprecando la sua vita, pensa che dovrebbe essere diversa, più movimentata" dice Cooper. "Si fa fare i capelli ricci come i giocatori di baseball, perché vuole essere diverso, e secondo lui i giocatori di baseball sono cool. Quando incontra Irving e Syd, è affascinato dalla loro vita. E comincia a frequentarli. Sydney lo porta in discoteca, rivoluziona il suo modo di vestire – e lui si sente affascinato da quel mondo".
Gordon nota che i capelli di Richie sono un esempio di come il regista e l'attore abbiano lavorato assieme per creare il personaggio. "In realtà è partito tutto da Bradley – un giorno lui ha detto: 'Penso che questo personaggio debba avere i capelli ricci'. Poi lui e David sono riusciti a portare questa caratteristica all'interno del film. Che succede se i capelli di Richie non sono ricci per davvero? Ecco, questo è un altro piccolo esempio di dissimulazione quotidiana, alla quale ci affidiamo giorno dopo giorno per sopravvivere".
Suckle dice che Cooper ha mostrato grandissimo impegno come produttore esecutivo del film – la sua energia sul set era contagiosa, capace di spingere tutta la produzione con grande carisma. "Bradley è il nostro quarterback" racconta. "Lui e David riescono a lavorare assieme in modo speciale. Hanno una specie di rapporto fratello maggiore/fratello minore, e questo è utile quando si ha poco tempo a disposizione. Sono telepatici, riescono a guardarsi senza dire niente, e capiscono che cosa l'uno vuole dall'altro. È una bella cosa da vedere."
Jennifer Lawrence torna sul set con Russell per interpretare il ruolo della strana moglie di Irving, Rosalyn, una casalinga instabile di Long Island, agli antipodi dell'eleganza di Sydney. La mancanza di sofisticatezza e ricercatezza del personaggio emerge in ogni suo aspetto, dalle scene ai dialoghi ai costumi. "Rosalyn è molto Long Island – unghie laccate di rosso, pettinature esagerate, amante delle stampe leopardate" racconta Lawrence. "Me la immagino così, come una donna che non esce mai, chiusa in casa con gli occhi persi nelle riviste, che compra quei vestiti immaginando di essere come le modelle che li indossano, ma non ha minimamente idea di come valorizzare il suo corpo. Così, ogni vestito, su di lei, è stato pensato in modo da non valorizzarla affatto, anzi – 'mai abbastanza pacchiano, troppo classico'. Volevo che apparisse goffa e sgraziata." "Rosalyn è una persona bipolare – o incredibilmente su di giri o estremamente depressa", spiega Lawrence. "Ha talmente paura di restare sola, che preferirebbe essere infelicemente sposata. Ci sarebbe una soluzione semplice ai suoi problemi – divorziare – ma non lo fa. Ecco da dove proviene la sua disperazione. Continua a vivere per la sopravvivenza: il matrimonio non funziona, ma si aspetta ancora che Irv faccia cose che in realtà non farà mai. Il suo costante stato di delusione le fa prendere decisioni sbagliate, che non fanno che peggiorare le cose". Per raccontare l'operazione Abscam, Russell sceglie Jeremy Renner nel ruolo di Carmine Polito, un nuovo politico del New Jersey che intravede la possibilità di risollevare le sorti della povera regione che governa – certamente, se solo riuscisse a trovare l'investitore giusto. "Polito è straordinario nel suo lavoro" dice Renner. "Ama il suo lavoro, ha dei solidi principi, è un uomo di famiglia, ha delle grandi doti comunicative – non è un politico qualunque o un tipo di quelli con la capigliatura alla Liberace o alla Tony Curtis." Il personaggio di Renner emerge rispetto agli altri perché non indossa nessuna maschera – dice che sta cercando di fare la cosa giusta per le persone che rappresenta, ed è così. "Io e David abbiamo discusso molto a proposito delle sue motivazioni" dice Renner. "Fa sempre tutto in buona fede. Ricostruire lo stato del New Jersey è la sua più grande motivazione. Anche se fa un errore, ogni azione – buona o cattiva che sia – è fatta con le migliori intenzioni." Il film ospita interpretazioni notevoli di tanti ruoli secondari, come Louis C.K. nel ruolo del superiore di Cooper's, Stoddard Thorsen; Michael Peña nel ruolo dell'agente FBI Agent Paco Hernandez, che interpreta il falso sceicco Sheik Abdullah; Alessandro Nivola nel ruolo di Anthony Amado, Capo Procuratore U.S., Forza Speciale; Jack Huston nel ruolo di Pete Musane, un criminale interessato a Atlantic City; e Elisabeth Röhm nel ruolo della moglie di Polito, Dolly.
LE RIPRESE
Quando David O. Russell dirige un film, non si nasconde dietro la telecamera, ma è sempre pronto a perfezionare l'azione, riscrivendo e aggiungendo nuove battute agli attori, fermando le scene, a volte indicando all'operatore nuove idee per le riprese. "La vita è qualcosa di inaspettato e imprevedibile – nessuno sa che cosa accadrà da un momento all'altro, e anche le scene devono respirare questo stesso principio" dice Gordon. "È imprevedibile, ma sa quello che vuole – David ha un disegno ben preciso dietro tutto ciò che fa. Illuminiamo l'ambiente, più che la ripresa, e preferiamo la steadicam alla copertura tradizionale. David non si siede vicino ai monitor. Sta vicino agli attori, sul set. Coglie momenti precisi dell'azione. Pensa come un montatore, conosce tutti gli angoli a disposizione. E il risultato è che quando ti siedi e guardi il film, dopo 5 minuti puoi già dire che è un film di David O. Russell, perché ha il suo stile, il suo linguaggio specifico, il movimento della telecamera, il sentimento del mondo."
Il direttore della fotografia, Linus Sandgren, aggiunge: "David usava poche parole chiave per descrivere il film". Gli attori dovevano essere appassionati, interessanti, sexy; voleva che a noi piacesse stare sul set con loro. Lo scopo era rendere il mondo di questi personaggi più sexy, cool e attraente possibile. Pur in un mondo di menzogne, conflitti, inganni, amanti, buona e cattiva gente, desideriamo essere
sedotti e risucchiati da questo universo, stare con i personaggi e amarli." Il modo in cui un direttore della fotografia riesce a raggiungere questo scopo è evidente da come riesce a illuminare la scena. A questo proposito spiega: "Volevo che gli attori luccicassero, proprio come nell'idea che abbiamo degli anni '70. Oggi è tutto monocromatico, invece io volevo realizzare l'idea di David, quella di un film molto colorato. L'oro è il colore privilegiato, a cui ho aggiunto i toni complementari del verde e del rosa per esaltare il colore delle scene."
È stata una sfida incredibile per Sandgren illuminare una scena in cui Russell ha scelto di riprendere tutti gli attori insieme. La questione è stata risolta in modo creativo: "Mi sono messo al centro del set assieme a Judy Becker, la nostra responsabile di produzione, e Heather Loeffler, responsabile dell'allestimento, per inserire dei pratici punti luce nell'ambiente, lungo i fondali e tra gli attori. Questo ha reso la scena bella, dinamica, affascinante. Inoltre, per fare in modo che ogni attore avesse abbastanza luce, il tecnico delle luci, Patrick Murray, ha appeso una lanterna cinese al microfono di presa diretta vicino alla steadicam; nella lanterna abbiamo montato dei led regolabili, così da cambiare la temperatura del colore e passare dal freddo al caldo. All'inizio temevo che la telecamera percepisse il movimento delle luci in scena, ma in realtà no, perché si muovono contemporaneamente sia la telecamera sia gli attori. È stata una grande trovata – pre-illuminare il set nel modo giusto e poi regolare le luci al momento pportuno. Ha funzionato!"
RICREARE GLI ANNI 70
Russell si è affidato a Judy Becker, sua collaboratrice di lunga data, nonché responsabile di produzione, per dare al film l'aspetto che desiderava. La Becker è stata naturalmente molto felice dell'opportunità. La grande sfida è stata costruire mondi unici per i personaggi del film, mondi che esprimano la loro identità. "È una delle cose che mi hanno spinto verso questo progetto" dice Russell. "Molte scene del film si svolgono in mondi diversi: il mondo della casa di Rosalyn Rosenfeld a Long Island, il mondo dell'appartamento di Sydney Prosser nell'East Side, il mondo dell'appartamento di Richie a Brooklyn, il mondo dell'FBI con Stoddard Thorsen, il museo con Irving, la City Hall, la casa di Carmine Polito con i suoi cinque figli e la moglie a Camden, e il bellissimo locale dove Carmine porta fuori a cena Irving con le mogli. Tanti, tantissimi mondi che aggiungono calore al film." Ma non è stata soltanto la possibilità di lavorare nuovamente con il regista: una delle motivazioni che l'hanno spinta a imbarcarsi in questa avventura è l'ambientazione del film in una New York degli anni '70. "Da tanto tempo desideravo riuscire a ricreare quel tipo di atmosfera, perché è in assoluto il mio periodo storico preferito dal punto di vista cinematografico" afferma. "La cosa divertente, è che mi sono ritrovata io stessa a ricreare – anziché la cruda New York degli anni '70, che mi ha così tanto influenzato, una città dal tocco molto più glamour." A livello di scenografia, l'idea di Russell di aggiungere tanti strati e livelli di lettura, rendeva il progetto particolarmente interessante visto che i personaggi stanno correndo sul filo dell'inganno; non solo la scenografia deve mostrare chi sono i personaggi, ma anche quello che fingono e aspirano ad essere. L'approccio della Becker viene visto meglio paragonando, per contrasto, l'appartamento di Sydney a New York e la casa di Rosalyn a Long Island. "Sono mondi contrastanti, la cosa interessante è che pur avendo usato la stessa palette, le stesse texture e gli stessi materiali, in realtà i colori sono utilizzati a livelli completamente diversi" aggiunge la Becker. "Per la casa di Rosalyn, il personaggio è quello di una madre-casalinga che sta a casa, una donna a cui piace occuparsi della casa, e decorarla, forse anche troppo" sorride la Becker. "Tutto si basa sulla realtà e sulla nostra ricerca, ma il risultato è volutamente un po' esagerato e sopra le righe: abbiamo usato molte carte da parati con decori, diversi temi e arredamenti dalla Pace Collection e accessori con incisioni personalizzate della Lucite. Non sarà forse di grande gusto, ma è una vera festa per gli occhi, e ti fa capire immediatamente chi è Rosalyn." In contrasto con la casa di Rosalyn, la Becker ha cercato di rendere l'appartamento di Sydney più sofisticato e stiloso. "Sydney vive nell'Upper East Side in un edificio di mattoni bianchi, cosa molto comune per le donne single dell'epoca. Per Sydney abbiamo creato un luogo più minimal; laddove abbiamo scelto l'oro per Rosalyn, Sydney ha dei gialli luminosi; dove Rosalyn aveva carta da parati, Sydney ha delle coperture neutre" fa notare la Becker. "È sexy, è l'appartamento di una donna che farebbe bella figura allo Studio 54. Quando uno dei miei assistenti ha visto l'appartamento, è tornato e mi ha detto 'Wow, magari la mia ragazza avesse un appartamento così bello – ecco, era proprio quello che volevo ottenere!"
I COSTUMI
Essendo il film ambientato negli anni '70, il costumista Michael Wilkinson ha avuto l'opportunità di esprimere le caratteristiche fondamentali di quegli anni anche attraverso i costumi. Le sue scelte hanno contribuito ad esprimere il tema fondante del film: i personaggi rinascono, si trasformano, diventano ciò che aspirano ad essere. "Michael costruisce la personalità dei personaggi con i tessuti che amano e i colori che prediligono" dice Russell. "Il costume da bagno color crema che ha messo indosso a Irving e Sydney racconta molto di loro – del loro stile, molto tipico di quel periodo." Wilkinson spiega: "I personaggi sono unici e danno spazio a una fervida immaginazione. Nello script, tante sono le opportunità di esplorare diversi contesti speciali, dal vibrante e diverso mondo delle tute blu del New Jersey agli abitanti ultra-fashion dell'Upper East Side Manhattan fino ai sobborghi di Long Island. Il 1978 – l'anno in cui si svolge il film – è un anno affascinante, perché segna l'inizio di una transizione da una fiammeggiante ed esagerata epoca all'atmosfera veloce dei primi anni 80." I costumi giocano un ruolo importante nella definizione dei personaggi di Bale e Adam. In effetti, ogni personaggio ha circa 40 costumi. "Ci doveva essere qualcosa di seducente e di attraente negli abiti di Irv – qualcosa che ti facesse fidare di lui, credere in lui. C'è un aspetto del suo carattere che forse non emerge a pieno. È Sydney che comincia ad aiutarlo a trovare il modo di presentarsi al mondo. Abbiamo giocato con dei tessuti bellissimi, alcuni colori molto espressivi, combinazioni interessanti di giacche e camicie, strisce e quadroni.'" Oltre a rinnovare Irving, Sydney rinnova se stessa. "È una ragazza nata in una piccola città, che sbarca nella grande New York. Ha un senso naturale dello stile e dell'eleganza, e quando incontra Irv, finalmente si sente pronta ed esplorare questa dote. Per questo, sceglie abiti di Diane von Furstenberg, indossa Halston, e la sua nuova individualità le piace – super sofisticata e sicura di sé." Per Sydney e per tutti i personaggi, Wilkinson ha lavorato con autentici abiti di quell'epoca per essere più veritiero possibile. In realtà, ha anche disegnato tanti nuovi modelli per alcune occasioni particolari. Il personaggio di Adam contrasta con quello di Jennifer Lawrence, Rosalyn. Wilkinson dice che i costumi di Lawrence hanno lo scopo di evidenziare quanto il personaggio sia dissimulatore. "Rosalyn è maestra nella manipolazione emotiva. Sa come influenzare una persona e usa la sua sessualità per raggiungere i suoi scopi. Al tempo stesso, abbiamo dovuto controbilanciare questa esigenza con la sua noiosissima vita di periferia" spiega Wilkinson. "È una persona brusca, eccessiva, e questo si riflette nei suoi abiti, dalla sciatta e larga mise casalinga ai vestiti da sera 'da attacco'". Cooper, l'agente FBI che resta affascinato dai truffatori, è un altro personaggio che ha subito una trasformazione nel film. "Appare dapprima come un uomo a cui non interessa molto il suo look", dice Wilkinson. "Si arriccia i capelli, ma non ha un vero senso dell'eleganza o dello stile. Quando conosce Irv e Sydney, si sente affascinato dal loro mondo. E così si reinventa: passa dai brutti vestiti in poliestere alle camicie di seta e alle giacche di pelle." "Per il personaggio di Jeremy Renner, David ha voluto scegliere dei toni chiari" continua Wilkinson. Aveva un modo particolare di vestirsi alla vecchia maniera, con una specie di spavalderia da Rat Pack. Forse i vestiti non saranno all'ultima moda – specialmente se paragonati a quelli ben più fini e sofisticati di Irv e Sydney – ma è un uomo ben vestito che esprime il look del New Jersey, ed è quindi un bel personaggio da analizzare."
LE MUSICHE
Le musiche giocano un ruolo importantissimo in tutti i film di David O. Russell e in questo, American Hustle – l'apparenza inganna non fa eccezione. Con questo film ambientato negli anni 70, Russell e Susan Jacobs, alla supervisione musicale, esplorano una grande varietà di pezzi cult degli anni '70, pezzi meno conosciuti e remake dei vecchi brani. "La musica deve sembrare originale, non come un video musicale" dice Jacobs. "È la cosa più difficile perché la musica deve trasmettere emozione, non è solo questione di montaggio, che non aggiungerebbe niente alla scena. Può essere molto difficile trovare la canzone giusta per una scena dei film di David, perché il tono è difficile. David predilige le canzoni che contrastano con l'azione; per questo le canzoni selezionate devono avere un'anima, e molto di più. Non possono limitarsi ad essere solo funzionali." Jacobs aggiunge che Russell spesso scrive avendo già qualche motivo in testa e che quel motivo accompagna l'azione fino alla fine del film. Ad esempio, "Jeep's Blues" – il pezzo di Duke Ellington che fa scoccare la scintilla tra Irving e Sydney – era già segnalata nello script. Allo stesso modo, il pezzo di Steely Dan "Dirty Work" quasi all'inizio del film nella scena in cui Irving, Sydney e Richie camminano nella hall del Plaza Hotel, era stata una delle prime scelte in campo musicale. "Eravamo sul set e stavamo scorrendo i pezzi sull'iPod di David; parlavamo e ascoltavamo musica. Abbiamo girato con quella canzone in testa, e non abbiamo potuto fare a meno di inserirla", confessa Jacobs. Altre canzoni hanno ispirato le conversazioni tra Russell e gli attori sullo sviluppo dei personaggi. Ad esempio, sia il duetto di Bale Renner sul pezzo di Tom Jones "Delilah" sia la scena di Lawrence sul famosissimo 'Live and Let Die' di Paul McCartney sono nati a notte fonda a telefono con Jacobs. "Sono nati così, in modo molto spontaneo" racconta Jacobs sorridendo. Dopo aver girato queste scene, Jacobs ha mandato le sequenze complete agli artisti e a chi detiene i diritti per ottenere tutti i permessi e le autorizzazioni richieste. "'Live and Let Die' è stato un regalo" dice Jacobs. "I diritti sono della Eon – la casa di produzione di James Bond – e Barbara Broccoli si è sentita da subito molto coinvolta nel progetto. È bellissimo poter mostrare a qualcuno la scena per la quale stai cercando la canzone giusta – li fa sentire ancora più a loro agio. Ho mandato la scena a Paul McCartney e a Barbara Broccoli, e ho chiesto loro cosa ne pensassero. È piaciuta molto a entrambi. Erano contenti che la canzone potesse entrare a far parte del film in questo modo. E quella scena è diventata un momento iconico nel film." Altre musiche sono state scelte in fase di montaggio. In realtà, la maggior parte dei pezzi sono stati inseriti in questa fase, prediligendo in particolare un gruppo di artisti. "Mentre tagliavamo una scena, ci serviva una specie di temp score, quindi ho messo su un pezzo strumentale degli Electric Light Orchestra,'10538 Overture.' Beh, è rimasto lì." dice Jacobs. "Ha un'allure quasi beatlesiana, con tutti i violoncelli, i contrasti, di grande bellezza. Jeff Lynne è venuto a vedere il film e gli è piaciuto molto, ed è stato lì che ci ha mostrato il tesoro nascosto. Alla fine, abbiamo inserito cinque o sei pezzi di Jeff Lynne, alcuni mai sentiti prima. La sua musica è perfetta per il film. C'è un pezzo bellissimo, che si intitola 'Long Black Road' che ELO aveva fatto tanto tempo fa, credo sia stato pubblicato in Giappone o una cosa del genere. È fantastico. Ed è nato tutto così, quando in fondo, cercavamo solo una colonna sonora temporanea."
HomeVideo (beta)
info: 01/01/2014.
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