Un road movie spirituale, una ragazza alla ricerca del sacro riscopre il più controverso degli animali: l'uomo.
Irene, cresciuta nelle Alpi italiane con una famiglia legata al viaggio e alla cultura scout, approfittando dell’esposizione della Sindone a Torino, parte alla ricerca di un percorso religioso. Inizia un viaggio fatto di incontri giocosi e piccole rivelazioni, un vero e proprio road movie spirituale. Eppure, la ricerca di Irene è inquieta, le sue domande non sembrano trovare risposta, fino a quando la realtà diviene un universo poetico. Il sincretismo e il vociare del Messico, il caos del Vietnam e i Templi di Angkor Wat in Cambogia. Irene si allontana dalla religione per entrare nel sacro.
Info Tecniche e Distribuzione
Genere: DocumentarioNazione: Italia, Svizzera - 2023
Durata: 77 minuti
Formato: Colore
Produzione: Noha Film, RSI Radiotelevisione svizzera, Terra De Punt (produzione associata), Fondazione Sardegna Film Commission (con il sostegno di), Club Alpino Italiano (con il contributo di)
Note:
Archivi: Home Movies - Archivio Nazionale dei Film di Famiglia, RSI Archivi, Homemovies Superottimisti, Cineteca della Fondazione Museo storico del Trentino, The Scouts Heritage Collection
Cast e personaggi
Regia: Irene DorigottiSceneggiatura: Irene Dorigotti
Musiche: Enrico Ascoli
Fotografia: Simone Rosset, Irene Dorigotti
Montaggio: Enrico Giovannone
Cast Artistico e Ruoli:
Fabio Bussotti
Voce narrante
Marco Rezoagli
Gesù
Irene Dorigotti
Gesù
Grazia Merlo
Gesù
Chiara Dorigotti
Gesù
Riccardo Annoni
Nonno Dorigotti
Davide dell'Anno
Performer rito della crocefissione
Ludovico Lanni
Performer rito della crocefissione
Produttori:
Carlo Shalom Hintermann (Produttore esecutivo), Riccardo Annoni (Produttore), Antonio Prata (Produttore)
Performer battitori della croce: Andrea Casacca, Fabrizio Zucca, Emanuele Ghironi, Luigi Pusceddu, Pierluigi Cabras, Stefano Casula, Federico Crobe, Sambiry Fofana, Omar Baldeh, Muhammed Aboubakar, Osama Bell, David Kone | Mix audio e sound design: Giovanni Corona | Color grading: Stefano Barozzi | Collaborazione alla scrittura della voce narrante: Carlo Shalom Hintermann | Collaborazione al montaggio: Aline Hervé | Organizzatore generale: Francesca Riccardi.
Immagini
Note di regia – Irene Dorigotti
“A Torino, durante l’Ostensione della Sacra Sindone, la città viene allestita per accogliere fedeli da tutto il mondo, l’ultima volta sono arrivate in città oltre tre milioni di persone. L’immagine di Gesù impressa nel sudario sembra un negativo fotografico, che sia il vero corpo trasfigurato o un falso poco importa, perché da oltre 2.000 anni su quella lastra si continuano a imprimere e sovraimprimere altre immagini. “Gesù sta arrivando” è la scritta dipinta con vernice bianca sui muri della città. Il volto dell’Icona viene esposto in formato gadget sulle bancarelle, sulle etichette delle bottiglie d’acqua, sui biglietti del bus e nei Vatican Shop. Si genera un fenomeno collettivo, dove turismo e religiosità si contaminano, in cui esplode la contraddizione che consacra l’immagine di Cristo al marketing e alla sovraesposizione mediatica. Il film che ho voluto realizzare è una performance che intreccia narrazione di finzione e mondo reale. Nella mia storia, un giorno importante che ha contribuito a “forgiare” il mio immaginario, è stato quello in cui ho compiuto otto anni, mia madre mi svegliò presto, quasi all’alba e mi disse: “Ora sei pronta!”, aprii il pacco del mio compleanno che conteneva: un paio di pantaloncini di velluto blu, una camicia azzurra, un paio di calzettoni blu lunghi fino al ginocchio, un berretto inglese a strisce verdi e gialle, un foulard azzurro contornato da sottili strisce gialle e verdi, degli scarponi verdi, un maglione blu, un cinturone di cuoio, uno zaino, un impermeabile blu senza cuciture, una bussola, una gamella. Da quel momento in poi ho trascorso la maggior parte della mia esistenza a camminare nei boschi e a condividere la strada con altri bambini. Questo percorso è stato affinato in montagna aspettando i caprioli, dormendo all’aperto, cercando nelle stelle cadenti un Dio che potesse rispondere alle grandi domande di una piccola esistenza. Mentre i miei compagni di classe diventavano raver, punk e ascoltavano i Nirvana, io crescevo con la promessa Scout: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout.” A vent’anni ho messo la mia educazione scout nella scatola dei ricordi e mi sono data all’antropologia e ai viaggi. Ho messo alla prova i miei strumenti di comprensione per capire visioni del mondo distanti dalla mia, e passato il mio tempo a cercare di comprendere perché altre culture chiamino Dio con nomi diversi. Non è stato un percorso semplice: il confronto ha messo in discussione molte delle mie certezze e spesso ha generato nuovi dubbi. Oggi sono una persona abbastanza riservata, una vergine un po’ testarda e fin troppo riflessiva (al punto da avere sempre una piccola ruga in mezzo agli occhi!), che ogni tanto prende decisioni avventate seguendo l’istinto e piccoli segni del destino o qualunque cosa sia. Proprio grazie ad uno di questi colpi di testa ho iniziato questa ricerca, dedicandomi totalmente ad un esperimento: realizzare un film sul concetto del sacro.”
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