A United Kingdom - L'amore che ha cambiato la storia (2016)
A United KingdomRacconta la vicenda realmente accaduta di due giovani che si incontrano, si innamorano e decidono di sposarsi nonostante la loro scelta li ponga al centro di una controversia internazionale. Seretse Khama, un brillante giovane studente di legge africano, incontra Ruth Williams, una giovane donna bianca di una modesta famiglia operaia inglese, ad un ballo della Missionary Society a Londra nel 1947. Entrambi amano il jazz e condividono lo stesso senso dell'umorismo. È amore a prima vista e nel giro di un paio di settimane Sereste si dichiara e lei accetta senza indugio. Ma la loro unione non avrebbe avuto vita facile. Seretse è un principe africano che studia legge per prepararsi alle sue future responsabilità come re della tribù dei Bangwato nella sua nativa Bechuana. Portare a casa una moglie bianca, destinata a diventare regina, significa andare contro le tradizioni del suo popolo. Anche l'amato zio Tshekedi, che alla morte del padre di Sereste era salito al trono, è fermamente contrario all'idea. Anche la famiglia di Ruth si oppone alla loro unione. L'esperienza della guerra aveva reso Ruth una donna moderna e libera in cerca di un ruolo più importante nella vita. Il padre disapprova l'unione interrazziale e minaccia di cacciarla fuori di casa. I loro problemi si complicano quando il governo britannico, tramite il vescovo di Londra, si attiva per impedire che la coppia si sposi in chiesa. Nonostante il matrimonio civile, il governo continua ad opporsi alla loro unione temendo un effetto destabilizzante nelle colonie dell'Impero. In Sudafrica, che confina con la Bechuana e dove stavano per essere introdotte le leggi di segregazione razziale, la reazione è molto forte tanto che il governo minaccia di negare alla Gran Bretagna l'accesso all'oro e all'uranio. Anche in Bechuana l'accoglienza è piuttosto fredda. Tshekedi non nasconde il suo disappunto e Ruth viene accolta con ostilità sia dalla moglie di lui che da Naledi, la sorella di Seretse. Seguono lunghe negoziazioni per stabilire se Seretse sia adatto a diventare re. La coppia deve sopportare separazioni forzate e, per ironia della sorte, ad un certo punto Seretse si trova da solo a Londra per portare avanti la sua causa, mentre Ruth è stata costretta a rimanere in Bechuana. La loro volontà di vivere come marito e moglie in un Paese di loro scelta non vacillò mai. A poco a poco il supporto costante di Ruth verso Seretse, nonostante la schiacciante opposizione del governo, ed i suoi sforzi persistenti ad impegnarsi con la sua nuova comunità, conquistarono il popolo dei Bangwato; allo stesso modo la fermezza di principio di Seretse gli valse infine il rispetto sia del popolo britannico che della sua stessa gente, incluso suo zio. Nel corso degli anni e con Ruth al suo fianco, Seretse ha trasformato la sua nazione: da uno dei Paesi più poveri del mondo, è diventato uno dei più prosperosi, e l'ha condotto verso la democrazia. Nel 1966, infatti, il Bechuana ha finalmente raggiunto l'indipendenza come Repubblica del Botswana. Credendo nella forza del loro amore, Ruth e Seretse hanno trasformato la loro nazione e hanno aperto la strada verso un'Africa moderna, ispirando tutto il mondo.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 2 Febbraio 2017Uscita in Italia: 02/02/2017
Data di Uscita USA: venerdì 10 Febbraio 2017
Prima Uscita: 25/11/2016 (UK)
Genere: Biografia, Drammatico, Romantico
Nazione: USA, USA, Repubblica Ceca - 2016
Durata: 111 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Videa-CDE
Box Office: USA: 986.625 dollari | Italia: 796.837 euro
Soggetto:
basato su eventi straordinari realmente accaduti
Classificazioni per età: USA:PG-13
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 23 Agosto 2017 [scopri DVD e Blu-ray]
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LE ORIGINI
L'idea di A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA è nata nel 2010, mentre l'attore David Oyelowo era impegnato sul set di 96 MINUTES. I produttori, Justin Moore-Lewy e Charlie Mason, avevano comprato i diritti del libro di Susan Williams, Colour Bar, che racconta la straordinaria storia di Seretse Khama e Ruth Williams.
"Ricordo molto chiaramente quando Justin mi si è avvicinato sul set e mi ha dato il libro", dice Oyelowo. "Sono stato colpito dall'immagine di copertina che ritraeva Seretse e Ruth molto felici. Non sapevo nulla di loro. Non avevo idea che lui fosse un principe africano.
"Leggendo il libro sono rimasto inebriato dal potere che il loro amore così forte aveva avuto sulle convenzioni politiche e sociali del tempo. Ruth non era cresciuta in una famiglia attiva in ambito politico e interessata alle questioni razziali, per questo ho capito che il loro amore era puro come un diamante e permettendo loro di affrontare tutti i pregiudizi che incontrarono una volta sposati.
"Da quando ho conosciuto questa storia, l'idea di farne un film mi ha ossessionato. Sono orgoglioso di essere africano e come attore cerco delle storie africane da portare sullo schermo."
Tutti e tre insieme hanno cercato di far partire il progetto, "ad essere onesti, con molto poco successo", ricorda Oyelowo. "Quando abbiamo mandato la sceneggiatura agli agenti era chiaro che io avrei interpretato Seretse e ricevemmo molti rifiuti."
L'attore si è poi rivolto a delle persone con cui aveva lavorato e a cui piaceva la storia di Seretse e Ruth; due di queste si sono poi rivelate fondamentali per la riuscita del progetto. Il produttore Rick McCallum aveva prodotto un film sui piloti afro-americani nella Seconda Guerra Mondiale, RED TAILS, in cui Oyelowo aveva un ruolo importante. McCallum ricorda: "Ho girato tutta l'Africa, ma non avevo mai sentito parlare di questa straordinaria parte della storia del Botswana. Ne sono rimasto incantato ed ero entusiasta che David mi avesse presentato il libro e mi proponesse di far parte del progetto. Era così appassionato alla storia e, fin da quando io e George Lucas incontrammo David per RED TAILS, capimmo che era un attore che avrebbe fatto strada. Ho avvertito David che ci sarebbe voluto un po' di tempo, che avrebbe dovuto essere paziente per diventare più conosciuto, ma siamo stati tutti d'accordo che non avremmo mai fatto il film senza David nel ruolo di Seretse. È stato estremamente importante per David, che desiderava avere un ruolo di maggior controllo sul progetto, decidere di contribuire a produrre il film. Una delle sue più grandi delusioni era di non trovare storie raccontate dal punto di vista di un protagonista di colore che contestualizzassero cosa significa davvero essere nero. Eravamo tutti d'accordo che era assolutamente essenziale girare il film in Botswana, infatti, nonostante le pressioni che ricevevamo per girare in Sudafrica (a causa delle agevolazioni fiscali), ritenevamo che il film dovesse essere girato nel posto dove i fatti erano realmente accaduti. La svolta è avvenuta quando abbiamo incontrato Cameron McCracken, Amministratore Delegato della sede londinese della Pathé e produttore esecutivo del film, che è entrato immediatamente nel progetto (avendo lavorato con David in SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTA') per poi coinvolgere anche la BBC, il BFI e la Ingenious.
Oyelowo ha coinvolto anche altri suoi ex collaboratori tra cui il produttore Brunson Green, con il quale aveva girato THE HELP, e lo sceneggiatore Guy Hibbert con il quale aveva collaborato in BLOOD AND OIL e COMPLICIT. "Una volta che Guy si è unito a noi ci siamo sentiti al sicuro," dice McCallum, che ammira la capacità con cui Hibbert tratta gli argomenti politici. "Andava molto d'accordo con l'autrice Susan Williams, con cui si incontrava un paio di volte a settimana, e gli abbiamo anche organizzato un viaggio in Botswana. Si interessava già di politica, ma dopo essere andato in Botswana si è innamorato della gente e del Paese."
Mancavano ancora da assegnare due ruoli cruciali per la produzione, e ancora una volta i contatti di Oyelowo sono stati fondamentali: "Ho incontrato Amma Asante 20 anni fa, quando ho partecipato alla serie tv BROTHERS & SISTERS – SEGRETI DI FAMIGLIA, uno dei miei primi lavori. Mentre stavamo cercando il regista ho visto il suo bellissimo film, LA RAGAZZA DEL DIPINTO, così le ho parlato di A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA, e per fortuna ha risposto di sì."
Rick McCallum era entusiasta della scelta di Amma Asante: "È una regista meravigliosa e una donna straordinaria, ogni singolo fotogramma di A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA porta il suo punto di vista. È instancabile nell'ottenere ciò che vuole e lo fa con tale passione e senso dell'umorismo che ha entusiasmato tutti i membri del cast e della troupe. "
Asante ha lavorato intensamente con Hibbert alla sceneggiatura, dando il suo contributo sulle varie tematiche, dalla politica alla storia d'amore e ai personaggi.
Infine, Rosamund Pike, con cui Oyelowo aveva recitato in JACK REACHER – LA PROVA DECISIVA, si è unita al cast nel ruolo di Ruth Williams. "Oltre al copione, David mi ha mandato delle foto di Ruth e Seretse", ricorda l'attrice. "Ho sfogliato le loro foto e ce n'era una in cui erano seduti fianco a fianco, l'uno vicino all'altra. È stato come se si accendesse un interruttore, mi sono commossa e ho cominciato subito a piangere."
Una volta letta la sceneggiatura, le sue sensazioni si erano rivelate corrette.
Secondo Oyelowo, "La storia di Ruth e Seretse ha avuto chiaramente un forte impatto su Rosamund. Mi ha scritto una bellissima e-mail in cui diceva: 'Non so chi siano, ma mi hanno emozionato in un modo che non riesco a spiegare. Dimmi qualcosa di più.' L'ho fatto e ha accettato la parte immediatamente."
Dopo sei lunghi anni, finalmente A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA era pronto per entrare in produzione.
Le location di Londra includono il Parlamento e il Royal Naval College di Greenwich. Nel Botswana le riprese sono state fatte principalmente intorno alle città di Serowe e Palpaye, dove sono successi molti degli eventi descritti nel film.
Il produttore Rick McCallum sottolinea che, dove possibile, sono stati utilizzati dei veri edifici che si trovano a Serowe: "Stavamo ricreando la storia qui e ci è sembrato giusto renderla il più autentica possibile, così abbiamo girato nel vero ospedale dove Ruth ha dato alla luce i suoi figli e nella casa in cui hanno vissuto Ruth e Seretse.
"Essere nei luoghi dove queste persone sono davvero nate e vissute ha fatto una grande differenza sia per il cast che per Amma."
LA REGISTA
Un fattore importante per la decisione della Asante di dirigere il film è stato il contesto in cui si svolge. "È ambientato in Africa e a Londra, i due luoghi al mondo a me più cari. La passione di David è stata fondamentale nel convincermi, così come la tenacia e l'esperienza di Rick e la sua apertura verso le mie opinioni e le mie idee."
La Asante, figlia di immigrati ghanesi, è cresciuta a Streatham, a sud di Londra dove inizialmente viveva con i suoi genitori in un appartamento di una sola stanza. I genitori hanno iniziato con lavori umili per poi arrivare ad ottenere impieghi migliori: suo padre è diventato contabile per la HMRC, e sua madre gestiva il loro negozio di alimentari.
La Asante si identifica come una 'Britannica Nera' e, quindi, vede il mondo da una duplice prospettiva che lei chiama 'l'occhio in più': "Sono figlia di genitori nati e cresciuti in una colonia britannica che ha raggiunto l'indipendenza. Da quando avevo quattro anni, volevo tornare in Ghana per le vacanze estive. Mio padre mi ha cresciuto come una figlia d'Africa. So cosa ha significato l'indipendenza per i miei genitori e vale lo stesso anche per me. Questa è stata l'occasione per raccontare la storia del viaggio verso l'indipendenza di un Paese africano.
"Tuttavia, è una storia che considero tanto britannica quanto africana. È stato importante per me immedesimarmi in tutti i suoi personaggi, inclusi anche i politici britannici le cui azioni possono apparire razziste ma la cui motivazione era quella di proteggere i loro interessi nazionali. Ho voluto mostrare la reale situazione politica del governo britannico.
"Ho anche fatto la scelta di raccontare la storia attraverso gli occhi sia di Seretse che di Ruth. Il pubblico di colore potrà vivere l'esperienza di essere l'altro. Quando Ruth arriva in Bechuana è lei l'estranea, è lei ad esser guardata con sospetto. Quindi il tema dell'altro è raccontato sia quando Seretse si trova a Londra che quando lei è in Africa. Ciascuno è nel territorio dell'altro. Volevo mostrare Ruth alla ricerca disperata di farsi accettare dal popolo del Botswana, ma non come una "salvatrice bianca". Aveva bisogno del loro sostegno ed è proprio entrando a far parte della comunità che sia lei che i Bangwato sono diventati padroni del loro destino".
Il precedente lavoro della Asante aveva già evidenziato il suo interesse per le storie che esplorano le barriere nazionali, razziali e culturali, e le questioni di giustizia sociale e di uguaglianza. Il suo primo film, A WAY OF LIFE (2004), da lei scritto e diretto, racconta di tre adolescenti bianchi bigotti del Galles che perseguitano un vicino musulmano. Con questo film ha vinto molti premi a livello internazionali come autrice e regista, tra cui un BAFTA come miglior sceneggiatrice/regista in un film d'esordio.
Il personaggio principale del suo film successivo, il molto apprezzato LA RAGAZZA DEL DIPINTO (2013), è una giovane donna di nome Belle, figlia di un ammiraglio britannico e di una schiava africana, cresciuta nel 18° secolo in una grande casa signorile come membro di una famiglia benestante. Il suo tutore era il Presidente della Corte Suprema della Gran Bretagna, le cui sentenze portarono all'abolizione della schiavitù.
Per quanto riguarda alcune scelte da lei adottate, la regista cita il romanzo di Susan Williams Colour Bar, biografia di Seretse e Ruth: "Ha avuto un enorme peso sulle scelte che ho fatto." Afferma che i riferimenti alla sorella di Seretse, Naledi e a quella di Ruth, Muriel, contenuti nel libro, sono fondamentali per ampliare il contesto della storia e le hanno permesso di caratterizzare i personaggi nel dettaglio.
"Penso che abbiamo raggiunto un punto in cui possiamo raccontare le storie africane attraverso gli occhi dei personaggi africani e questo è davvero importante per me", dice la Asante. "Significa che le persone di colore possono essere il centro delle loro storie. La nostra è la storia d'amore di Ruth e Seretse, ma ho voluto assicurarmi che non fosse solo questo. Quello che mi ha attratto di Ruth e Seretse non era tanto il loro matrimonio interrazziale, ma ciò che ne è conseguito, la ricaduta politica e il modo in cui hanno affrontato il forte pregiudizio. Sono sempre interessata a storie di persone che lottano per quello in cui credono, e il fatto che Seretse e Ruth abbiano combattuto per il loro amore e per il loro Paese è quello che mi ha attratto di più."
PORTARE SERETSE E RUTH SULLO SCHERMO
"Sono molto soddisfatto di questo film", dice l'attore di origine britannica David Oyelowo, che interpreta Seretse Khama. "Sono cresciuto nel Regno Unito guardando film drammatici, film di Merchant Ivory, serie TV e film tratti dai romanzi di Jane Austen, non sentendomi mai rappresentato da nessun film britannico. Eppure i neri hanno vissuto lì per secoli. Nulla della mia storia, per quanto riguarda la Gran Bretagna, mi è stata mai insegnata a scuola, tanto da farmi arrivare a pensare che la storia dei neri in Gran Bretagna fosse irrilevante e addirittura inesistente."
"Per questo una delle cose che più mi attraggono di A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA è che qualcuno come me sia proprio al centro di un film britannico. Non è una forzatura né un elemento aggiunto in un secondo momento, è il fulcro della storia e la cosa che amo è che non siamo di fronte ad un intimidito e servile uomo di colore, ma di fronte a un re."
Oyelowo ammette che portare sullo schermo questa storia è stato per lui un progetto molto sentito fin da quando sei anni fa aveva letto il romanzo di Susan Williams, Colour Bar: "Sono sposato con una meravigliosa donna bianca (l'attrice Jessica Oyelowo che nel film interpreta la moglie del diplomatico, Lady Canning). Ci siamo incontrato da adolescenti in Inghilterra e abbiamo quattro splendidi figli.
"Per me A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA non è un film sul matrimonio interrazziale, ma sul potere di innamorarsi di un altro essere umano facendoti strada in un mondo che disapprova e ostacola questa unione.
"L'ho sperimentato io stesso, ho ricevuto osservazioni sul fatto che alcune persone avrebbero potuto essere infastidite dal mio matrimonio, ma non come fu per quello di Ruth e Seretse che si sono sposati 70 anni fa, in un momento storico molto diverso. Nonostante tutto, sono rimasti insieme e hanno cresciuto anche quattro figli. Ho pensato che fosse un argomento molto stimolante per un film."
Più Oyelowo studiava la figura di Seretse, più ne rimaneva incuriosito e affascinato: "Giocava a rugby all'università, era un pugile, come si vede nella scena iniziale del film, un vero sportivo."
"Dopo aver studiato in Sudafrica, era andato in Inghilterra per completare i suoi studi in legge e imparare i metodi utilizzati per mantenere il Bechuana sotto il controllo dell'Impero Britannico."
"Nessuno poteva immaginare che sarebbe tornato dalla Gran Bretagna con una moglie bianca. È stato l'amore per lei a dargli la forza di combattere a testa alta contro i pregiudizi. Come lui stesso ha dichiarato: Il pregiudizio non farà mai parte della cultura del mio Paese."
Oyelowo non conosceva la storia di Seretse Khama e quando si è trovato sul posto in Botswana, ha scoperto che anche molti Batswana non la conoscevano, sebbene il figlio di Seretse sia l'attuale presidente. "Molti ignoravano le sue origini. Sembrava che questa storia non venisse tramandata o insegnata, nemmeno all'interno della stessa famiglia Khama, e a scuola si limitano ancora a studiare le vicende di David Livingstone, missionario ed esploratore britannico del 19° secolo."
"Durante il mio viaggio in Africa un autista ha chiesto alla mia assistente afro-americana se era lei ad interpretare il ruolo di Ruth. Questo mi ha fatto capire quanto fosse importante raccontare questa storia."
Altri, invece, conoscevano il ruolo fondamentale che Seretse Khama aveva avuto nell'aiutare il Bechuana ad emanciparsi dal protettorato britannico e diventare lo stato africano indipendente del Botswana. Tra questi Nelson Mandela, che ha pubblicamente riconosciuto i meriti delle conquiste raggiunte da Seretse Khama.
"Il Bechuana ospitava un sacco di richiedenti asilo e rifugiati politici dal Sud Africa", dice Oyelowo.
"Durante la sua prigionia nel carcere di Robben Island, Mandela scrisse a Seretse Khama per chiedergli consiglio, poiché aveva visto come il Bechuana aveva lottato contro le politiche razziali dell'apartheid. Il Bechuana e il Sudafrica sono confinanti, ma molto diversi l'uno dall'altro. L'approccio alla questione razziale è molto differente, il che dimostra come il razzismo nasca dalla cultura, dalla gente. È per questo che Mandela ha visto il Bechuana e Seretse Khama come fonte di ispirazione."
L'uscita del film segna la fine di una lotta durata sei anni: "Una cosa difficile durante lo sviluppo del progetto è stato trovare e mantenere l'equilibrio tra la politica e la storia d'amore", osserva Oyelowo. "Se il tema politico avesse predominato sulla storia d'amore nessuno sarebbe stato interessato al film, proprio per la complessità della tematica politica di quel periodo. Era l'amore tra i due protagonisti che doveva emergere. È stato un equilibrio difficile da mantenere: descrivere fedelmente il tema politico facendo predominare la storia d'amore. Per questo la fase di sviluppo è stata fondamentale e molto lunga."
"La mia famiglia ha origini nigeriane reali quindi conosco l'orgoglio che si prova avendo questo tipo di radici, ma non l'avevo mai visto in un film. Sono fiero di A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA e spero che ispiri anche altri a realizzare più storie come questa."
Una cosa che David ha imparato su Seretse Khama è stata l'influenza che Ruth ha avuto sulla sua vita: "Sua moglie gli ha dato tanta forza. Mentre facevo le ricerche per A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA stavo interpretando il ruolo di Martin Luther King in SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTA'. Il parallelismo è interessante perché anche Coretta Scott King fu fondamentale per il marito nel dargli la forza d'animo di cui aveva bisogno."
Per Oyelowo una delle cose belle del film è stato recitare con l'attrice inglese Rosamund Pike, che ha subito accettato la parte dopo aver ricevuto la sceneggiatura e alcune foto dei Khama.
"Adoro Ruth Williams," afferma con entusiasmo la Pike. "Era una ragazza con una grinta e un coraggio unici. Era molto giovane quando è scoppiata la Seconda Guerra Mondiale e è dovuta crescere in fretta." Ruth aveva lavorato come autista di ambulanze al Friston Aerodrome nel Sussex, utilizzato dalla Royal Air Force come base di atterraggio di emergenza.
"Era il posto dove gli aerei colpiti di ritorno dall'Europa venivano fatti atterrare", dice la Pike. "Il suo compito era quello di raggiungere gli aerei che erano atterrati, a volte senza neanche sapere se qualcuno fosse sopravvissuto. Fin da giovane aveva, quindi, avuto a che fare con la vita e con la morte."
"Finita la guerra si era rifiutata di vivere come una classica casalinga di periferia e si era trovata un buon lavoro come impiegata della Lloyds Insurance, non come dattilografa come a volte la stampa ha dichiarato. Quando incontrò Seretse Khama, si innamorò di lui senza alcun preconcetto. In lui vide la possibilità di una vita diversa, ma non credo che allora ne prevedesse le conseguenze. Per lei prima veniva l'amore e poi la politica."
La Pike ammette che la storia di Ruth l'ha emozionata profondamente: "È stato il modo in cui ha detto "assolutamente sì" alla vita e all'amore. Il film parla dell'amore e della straordinaria forza d'animo che porta con sé. Lei e Seretse si innamorarono davvero perdutamente. Ruth non era interessata alla politica, ma lottando insieme per il loro amore, hanno finito per lottare per molto di più."
La storia di Ruth Williams è indicativa del suo tempo: "Molte donne che hanno vissuto la guerra stando a casa hanno poi desiderato qualcosa di più di una vita domestica. Per quanto riguarda il suo rapporto con Seretse Khama, non c'erano molte coppie miste in Gran Bretagna a quei tempi, quindi per loro non è stato facile e hanno affrontato molti pregiudizi."
Ma ciò che è accaduto a Ruth dopo aver sposato Seretse ed essere partita per l'Africa è stato davvero notevole: "Era una donna bianca che cercava di far parte di un mondo nero. Non ho mai visto trattare questo argomento sullo schermo prima d'ora, ed è sicuramente vero che Ruth non pensava come gli altri bianchi di allora."
Amma Asante era la regista ideale per questo film, afferma la Pike: "Non so come avremmo fatto senza di lei. Il suo contributo è stato unico, il suo punto di vista così vero che forse un regista bianco non avrebbe potuto avere.
"Ha condiviso la sua esperienza contribuendo anche alla sceneggiatura. Voleva che il personaggio della sorella di Seretse Khama, un'altra donna con cui Ruth doveva relazionarsi, fosse ben delineato. Crede che si possa imparare molto sui personaggi attraverso i membri della loro famiglia." Ne è un esempio Naledi, la sorella di Seretse Khama, interpretata da Terry Pheto: "Inizialmente aveva un atteggiamento ostile nei confronti di Ruth, ma poi le è stata davvero di supporto."
La possibilità di girare in Botswana, dove è successa gran parte della storia dei Khama, è stata entusiasmante, sebbene le riprese in Africa siano state dure a causa del clima. Per evitare la stagione delle piogge le riprese sono avvenute in ottobre con un caldo insopportabile. "Stare per settimane al caldo del Botswana", ricorda la Pike, "ti fa uscire di testa. Inoltre è un Paese colpito dalla siccità e il nostro hotel è stato a corto di acqua per quattro giorni di fila, non pioveva da due anni di fila.
"Quando si arriva lì per la prima volta è una sorta di shock: un cielo sconfinato, nessuna collina, solo vaste pianure di terra rossa. Ma al momento di ripartire avevo compreso la bellezza di quel luogo, bellezza che inizialmente non avevo percepito."
Ci sono stati momenti profondamente emozionanti durante questa fase delle riprese: "Abbiamo girato le scene nella vera casa di Serowe in cui inizialmente aveva vissuto Ruth", dice la Pike. "La produzione l'ha restaurata sulla base delle foto di Margaret Bourke-White (famosa fotografa della rivista Life.)"
La Pike ha anche avuto modo di visitare dove Seretse e Ruth sono sepolti: "Sono fianco a fianco, sepolti in cima al Kgotla, il luogo dove il popolo africano è solito riunirsi. Ci sono due lapidi, e il tutto è davvero commovente. "
STORIA, POLITICA, CONTESTO
La scrittrice Susan Williams, il cui libro Colour Bar è la fonte primaria per A UNITED KINGDOM – L'AMORE CHE HA CAMBIATO LA STORIA, è una ricercatrice all'Institute of Commonwealth Affairs di Londra. Di seguito qualche informazione sugli anni in cui è ambientata la vicenda.
L'IMPERO BRITANNICO
"Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Impero Britannico ricopriva un quarto della superficie della Terra inclusa l'India, decine di territori in Africa e in Asia e domini autogovernati come il Canada e l'Australia."
IL SIGNIFICATO DI PROTETTORATO
"Il Bechuana è stato uno dei 'protettorati' dell'Impero, dove i governanti locali conservavano alcuni poteri sebbene soggetti alla volontà dell'Impero Britannico. Il Bechuana era solo parzialmente colonizzato poiché aveva poco da offrire alla Gran Bretagna: era in gran parte semi-deserto e a quei tempi le miniere di diamanti e di altri minerali non erano ancora state scoperte. La popolazione bianca era minima e sia le disuguaglianze razziali che la segregazione erano fermamente radicate. Non c'era nessuna capitale amministrativa e gli interessi britannici erano seguiti dal Sudafrica attraverso l'Alto Commissario Britannico. Il protettorato veniva gestito con un budget ristretto, con limitate risorse disponibili per l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Molti Batswana erano malnutriti ed è stato stimato che almeno un terzo dei bambini morisse prima dei cinque anni.
"Per la gente del Bechuana, la denominazione 'protettorato' aveva un significato particolare: la protezione era stata richiesta alla regina Vittoria dal nonno di Seretse Khama per combattere la minaccia di essere incorporati nel vicino Sudafrica. Sebbene il governo britannico fosse poco gradito ai Batswana, il razzismo e la politica dell'apartheid del Sudafrica erano considerati un pericolo assai maggiore."
LA CADUTA DELL'IMPERO
"Nel 1947, l'anno prima che i Khama si sposassero, l'India si emancipò dall'Impero Britannico formando due nazioni indipendenti: l'India e il Pakistan. Nel 1957, l'anno dopo il ritorno di Seretse Khama dall'esilio, la Costa d'Oro diventò il Ghana, primo territorio britannico in Africa a raggiungere l'indipendenza. Il nazionalismo africano e il vento di cambiamento stavano attraversando tutto il continente e, nel 1966, il Bechuana raggiunse l'indipendenza e cambiò il nome in Botswana. A quel tempo il Botswana era considerato dalle Nazioni Unite come una delle 10 nazioni più povere al mondo e la meno sviluppata dell'Africa. La sua trasformazione nel corso dei successivi 50 anni è stata incredibile."
Per scrivere il suo libro Colour Bar, Susan Williams ha fatto molte ricerche recandosi anche in Botswana e in tutti i luoghi legati alla storia dei coniugi Khama. Ha analizzato migliaia di documenti, molti dei quali non accessibili, ma è riuscita a convincere l'ufficio per gli Affari Esteri e del Commonwealth a farglieli consultare. Ha collaborato con la famiglia Khama: il figlio di Seretse, Ian (presidente in carica) era allora vice-presidente e le ha dato accesso alle registrazioni, alle foto e l'ha messa in contatto con gli abitanti dei vari villaggi: "Non hanno mai cercato di influenzare la mia percezione degli eventi. Non mi era mai capitata un'esperienza del genere. "
"Seretse e Tshekedi condividevano un forte senso del dovere per il bene della nazione. Hanno messo da parte le loro differenze per il bene comune, per il popolo, parallelamente a quanto ha fatto Nelson Mandela.
"Mandela ha cercato rifugio politico in Bechuana nei primi anni '60, prima di essere processato e poi imprigionato in Sudafrica." Dalla sua cella di Robben Island nel 1994, rivolgendosi alla nazione del Botswana, Mandela scrisse: "Abbiamo così tanto da imparare da voi."
Ad alcuni autori non piace che venga fatto l'adattamento cinematografico delle loro opere, ma Susan ha detto: "Ho amato il film. Mi ha commosso, soprattutto quando ho visto Seretse e Tshekedi insieme. Rappresenta la verità di quello che è accaduto e sono onorata di averne fatto parte. C'è una forte correlazione tra il film e il libro."
Lodando l'attenzione per i dettagli della regista Amma Asante, l'autrice ricorda che durante una scena la Asante l'ha chiamata dal Botswana per verificare la pronuncia del nome di un personaggio e la scrittrice ha osservato che non era proprio perfetta, così la regista ha fatto rigirare la scena.
In pre-produzione è stata contatta dal produttore Rick McCallum per sapere dove trovare la vera casa in cui Seretse e Ruth avevano vissuto a Serowe. "Potevano cercarne un'altra ma volevano quella vera. Per me un atteggiamento e una determinazione del genere sono uno dei motivi che rendono il film così emozionante."
Quando Ruth morì nel 2002, il marito di Susan le mostrò un necrologio su Lady Khama: "Mi disse: 'questo sarà il tuo prossimo libro.' E come ho poi scoperto, è una storia che ispira molti.
"La nascita del Botswana è stata la nascita di una nazione che, insieme al suo padre fondatore Seretse Khama, ha superato molti ostacoli e molte difficoltà, tra cui le differenze di opinioni che aveva con Tshekiedi che sono poi state messe da parte. Sentivo che dovevo assolutamente raccontare questa storia dove il bene trionfa sul male."
HomeVideo (beta)
info: 02/02/2017.
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