Il Festival di Cannes 2020 non sarà digitale, ma potrebbe aver già svelato 4 titoli


Il Festival Di Cannes risulta ancora 'sospeso' a causa della pandemia mondiale: non si sa se si riuscirà ad organizzarlo più avanti, in estate. Ma Thierry Fremaux è sicuro che non ci sarà una versione digitale. Nel frattempo avrebbe svelato quattro titoli che farebbero parte della selezione

Con l'apertura del Festival di Toronto ad una possibile edizione online e digitale, Alberto Barbera e il team della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia avevano assicurato che per quanto riguarda la kermesse al Lido l'opzione non è da prendersi in considerazione. Il Festival di Venezia, diverso da quello di Toronto, ha assicurato che se non si potrà procedere più o meno come sempre, si deciderà di prendere un anno sabbatico piuttosto che "accontentarsi" di una versione digitale, dove né star né giornalisti potranno partecipare fisicamente.

Una posizione simile è stata presa dal direttore artistico del Festival di Cannes, Thierry Frémaux. L'evento della Costa Azzurra avrebbe dovuto aver luogo il prossimo Maggio, ma a causa della pandemia legata al coronavirus l'evento è stato, al momento, sospeso, con la speranza di poterlo organizzare più avanti, in estate. Possibilità che al momento sembra comunque abbastanza inverosimile. Sebbene il Mercato dei Film avrà comunque luogo in versione digitale/online, il Festival vero e proprio non avrà mai una versione digitale, come ha detto lo stesso Fremaux durante un'intervista con Variety.

"Per Cannes," ha detto il direttore artistico, parlando del digitale "la sua anima, la sua storia, la sua efficacia, è un modello che non funzionerà. Cos'è, un festival numerico? Una competizione digitale?".

Nello specificare la sua posizione, inoltre, Thierry Fremaux avrebbe fatto anche il nome di quattro titoli/registi che, da come parla, avrebbero già dato la loro disponibilità a Cannes. Infatti il direttore artistico ha detto: "I film di Wes Anderson o Paul Verhoeven sullo schermo di un computer? Scoprire Top Gun 2 o Soul (della Pixar) in un altro luogo che non sia il cinema? Questi film sono stati pensati per essere mostrati sul grande schermo. Perché dovremmo volerli mostrare prima del tempo, su un supporto digitale?"

Con questo discorso Thierry Fremaux ha dunque svelato l'alta probabilità che quest'anno il Festival di Cannes avrebbe accolto sulla croisette The French Dispatch, film di Wes Anderson che vede nel cast l'idolo delle nuove generazioni Timothée Chalamet, lanciato da Luca Guadagnino in Chiamami col tuo nome e visto recentemente in Piccole Donne; la Léa Seydoux de La Vita di Adéle, Tilda Swinton, Edward Norton, e il trittico andersonianoBill Murray, Adrien Brody e Owen Wilson

Il film atteso di Paul Verhoeven, invece, è Benedetta, con Charlotte Rampling, Lambert Wilson e Virginie Efira. Gli altri due titoli sono, appunto, Top Gun: Maverick con Tom Cruise che riprende le vesti di Maverick, e infine Soul, atteso lungometraggio animato di casa Pixar. 

Thierry Fremayx ha poi continuando asserendo che "i registi dei film sono spinti all'idea di mostrare le loro opere su un grande schermo e condividerli con altri all'interno di eventi come i festival, non che il loro lavoro finisca su un iPhone".

Previsto dal 12 al 23 Maggio, la 73a edizione del Festival di Cannes, che doveva essere guidato dal regista Spike Lee (che ha dato la sua disponibilità anche se esso dovesse venire spostato) è stato spostato al momento all'inizio dell'estate a causa della pandemia. Durante un comunicato stampa pubblicato a metà marzo, gli organizzatori avevano spiegato di star riflettendo su un possibile festival alla fine di Giugno o all'inizio di Luglio.

Sebbene potrebbe sentirsi la necessità di pensare a nuovi modi per presentare film in anteprima e non perdere del tutto un'annata di grande cinema, Thierry Fremaux è stato pressoché irremovibile quando  ha detto che non pensa che "un'alternativa precaria e improvvisata di Cannes o Venezia, organizzata tanto rapidamente quando rapidamente sarà dimenticata, possa essere la soluzione".

Al momento non c'è altro da fare che aspettare e vedere come evolverà la situazione a livello mondiale, perché la sfida di questi non sono solo gli assembramenti, ma anche il fatto che ci sono molte persone – non da ultimi registi, attori e personaggi della produzione e giornalisti – che viaggiano da ogni parte del mondo. Intanto il comitato artistico del Festival di Cannes continua a lavorare come se niente fosse: la conferenza stampa di presentazione del programma era prevista per il 16 Aprile.

Festival di Cannes 2020
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