Federico Buffa Talks su Sky e NOW, anticipazioni 2a puntata
La produzione originale Sky Sport 'Federico Buffa Talks' e' un viaggio a puntate nella storia e nelle storie dello sport, col racconto del narratore di Sky Sport e le domande di Federico Ferri e dentro la vita di un ospite protagonista.
di Redazione / 11.06.2023
Federico Buffa Talks è la nuova produzione originale Sky Sport in onda dal 15 aprile 2023 su Sky e in streaming su NOW. Un programma di Federico Buffa e Federico Ferri, con la regia di Leopoldo Muti, a cura di Sara Cometti, che in 6 puntate racconta storie, aneddoti e retroscena sulla storia e le storie dello sport.
Tra curiosità e domande, il programma vede Federico Buffa raccontare un viaggio tra presente e memoria, campioni e grandi imprese, anche attraverso conversazioni con altre persone, tra cui il direttore di Sky Sport Federico Ferri, per avvicinarsi ai personaggi e ai loro valori, fino all’incontro finale di un protagonista del mondo dello sport. Il clima del racconto è quello di una serata tra amici, tra compagni di viaggio.
“Lo sport è l’esperanto del mondo, una lingua che parla tutto il pianeta.
Ha un valore strepitoso. Credo che le storie di sport, a differenza di altre, non fingano.
E hanno questa capacità di mettere insieme momenti che ricordano altri momenti, che ne ricordano altri, e questo lo rende particolarmente potente perché c’è un’eredità che le generazioni trasmettono a quelle successive”.
— Federico Buffa
‘Playing for time’ dell’artista inglese Peter Gabriel accompagna e ispira il programma
A fare da colonna sonora della serie è “Playing for time”, canzone di Peter Gabriel, che anticipa il nuovo album dell’artista inglese. Le parole del brano sono anche fonte di ispirazione del programma, in quando “lo sport è inteso come scrigno della memoria che influenza le nostre vite e ci riporta alle persone con le quali abbiamo vissuto determinate emozioni” spiega Sky, “lo stesso senso del tempo e dei ricordi che si ritrova in ‘Playing for time’:
“C’è una lingua universale che un po’ come la musica risuona in tutto il pianeta:
lo sport, l’esperanto del mondo. Potente come le religioni, coi suoi rituali e le sue liturgie, lo sport racconta storie vere, storie che non mentono,
che arrivano alla gente perché sono reali. Momenti che ricordano altri momenti.
Legami che corrono sui fili delle emozioni e passano di generazione in generazione.
E se ancora oggi, ascoltandole, avvertiamo lo stesso desiderio, lo stesso coinvolgimento emotivo è perché sappiamo che sono autentiche”.
Nel primo episodio spazio a Mondiali di Basket, Lionel Messi e Sofia Goggia
Il primo episodio di “Federico Buffa Talks” – in onda sabato 15 aprile alle 22.45 su Sky Sport Uno e su NOW – è introdotto da Massimo Oldani, voce di Radio Capital, e inizia con il trattare i Mondiali di Basket, la cui prossima edizione è in programma a fine agosto e che vedrà tra le squadre qualificate, per la sua prima volta in questo torneo mondiale, anche il Sud Sudan, terra d’origine di Manute Bol dell’NBA. Il Paese più giovane del mondo è ha superato diverse sfine nel suo passato, dal processo per la secessione all’indipendenza passando per la guerra civile che ha causato numerose vittime. Mai come in questo caso, lo sport può essere inteso come simbolo di rinascita, aggregazione e speranza.
L’episodio prosegue passando dal basket al calcio, parlando di Lionel Messi, il capitano dell’Argentina attuale Campione del Mondo. Una vittoria importante per gli argentini, in particolare in seguito alla scomparsa di Maradona. “Questa Coppa è anche di Diego che ci ha aiutati dal cielo“, ha dichiarato Messi.
Il primo episodio di “Federico Buffa Talks” si conclude dando spazio a Sofia Goggia, quattro coppe del mondo di discesa conquistate. Per Buffa la Goggia è una sportiva che ha saputo insegnare in più occasioni, attraverso le sue imprese, che è possibile rinascere dal dolore e realizzare i propri sogni se diventano obiettivi.
Nel secondo episodio spazio a Gregorio Paltrinieri
Il secondo episodio di “Federico Buffa Talks” – in onda lunedì 17 aprile alle 22 su Sky Sport Uno e su NOW – vede protagonista Gregorio Paltrinieri, nuotatore italiano campione del mondo in carica dei 1500 metri in vasca corta e in vasca lunga, della 10 chilometri in acque libere e degli 800 metri in vasca corta, campione olimpico a Rio nel 2016 nei 1500 metri stile libero, argento e bronzo ai Giochi di Tokyo nel 2021, campione europeo in carica degli 800 metri (vasca lunga e corta), nella 5 chilometri in acque libere e nella 5 chilometri a squadre e detentore del record europeo in vasca lunga degli 800 metri e 1500 stile libero.
L’intervista di Buffa a Paltrinieri, tra confronti e riflessioni, parte dai ricordi dello sportivo delle sue prime esperienze in acqua con suo padre per passare alle prime vittorie in vasca fino ad arrivare a quelle più recenti. Senza dimenticare le passioni sportive di Paltrinieri al di fuori dell’acqua, come l’NBA e Kobe Bryant, sua fonte di ispirazione. “Una cosa che avrei voluto davvero tantissimo nella mia vita sarebbe stato conoscere Kobe, e poterci parlare” racconta Paltrinieri. E poi spazio al riconoscimento ad honorem degli atleti dell’Aquamore Milano Bocconi Sport Center, dove svariate volte Paltrinieri si è allenato, che hanno letto alcuni estratti del suo libro autobiografico “Il peso dell’acqua”.
Nel terzo episodio spazio a Inter, LeBron James, Victor Wembanyama
Nel primo episodio della seconda puntata, disponibile da venerdì 9 giugno 2023, spazio alla fase della stagione sportiva in cui si decidono i destini delle squadre e dei campioni.
Un viaggio fatto di ricordi che parte dalla Coppa dei Campioni vinta dall’Inter nel 1964, la prima conquistata dai nerazzurri, in vista della finale della UEFA Champions League 2022/2023 tra Inter e Manchester City, sabato 10 giugno.
“Quell’Inter è una squadra strepitosa da tanti punti di vista. Helenio Herrera si inventa il ruolo di Facchetti e crea una squadra perfetta attorno a Luisito Suarez. Quella squadra fa qualcosa di storico, crea un modello di calcio inimitabile”
— Federico Buffa.
L’episodio prosegue poi con il raccontare la storia di LeBron James nella stagione in cui è diventato il giocatore con più serie playoff vinte nella storia della NBA e ha battuto il record di punti nella lega, che era di Kareem Abdul Jabbar. Spazio viene dato anche a Victor Wembanyama, il possibile futuro dell’NBA.
Il primo episodio della seconda puntata termina con il ricordo di Abebe Bikila, conquistatore di due ori olimpici nella maratona (a Roma, nel 1960, dove corse a piedi nudi, e ai Giochi di Tokyo del 1964), e di Gianni Minà, giornalista e scrittore italiano che ha realizzato i suoi primi servizi per la Rai proprio in occasione dei Giochi Olimpici.
Di Bikila, Buffa racconta:
“Personalmente credo sia la più grande storia di sport di tutti i tempi, le Olimpiadi di Roma del 1960 sono il più grande evento della storia dello sport italiano e forse anche dell’Italia del ‘900 in ambito sportivo. La nostra Olimpiade è magnifica, la maratona di Roma è indimenticabile e insuperabile”.
Di Minà, Buffa racconta:
“Quello che mi lasciava attonito di quest’uomo era che, a mio modo di vedere, aveva questa capacità di sentire il sussurro dell’universo. Tutti gli atleti dopo un po’ comprendevano che lui, come dice Adriano Panatta: è il fratello che non hai mai avuto, o che tutti vorremmo avere. Cioè, aveva un modo non empatico, ma secondo me simpatico, proprio di capacità di soffrire assieme, sorprendente e a questo punto l’atleta si lasciava andare e a questo punto l’atleta tira fuori l’uomo”.
Proprio a Gianni Minà, scomparso il 27 marzo del 2023, è dedicata questa puntata.
Nel quarto episodio spazio a Filippo Tortu
Il secondo episodio della seconda puntata, disponibile da venerdì 15 giugno su Sky e NOW (con prima visione alle 22.45 su Sky Sport Uno) l’incontro con Filippo Tortu, campione olimpico della 4×100 a Tokyo 2020, cresciuto nel solco di Livio Berruti e Pietro Mennea.
“Livio è forse il più bell’atleta della velocità che l’Italia abbia mai avuto perché quando correva era proprio uno spettacolo, mentre Mennea è quello che secondo me dovrebbe essere un atleta: allenarsi il più possibile per non lasciare nulla al caso”.
– Filippo Tortu
Dal tempo record di 9.99 a Madrid, fino all’avventura olimpica a Tokyo, dove Tortu ha conosciuto il buio della sconfitta e la luce della vittoria. L’atleta milanese, con il papà-allenatore sardo e la mamma brianzola, racconta i momenti più alti e più bassi della sua carriera.
Ricordando le parole dette al suo allenatore prima dell’atto decisivo della staffetta, Tortu racconta:
“Se mi arriva il testimone un metro dietro chiunque oggi vinciamo noi”.
Dal rapporto con il tempo all’approccio alla gara, dalla filosofia di vita alla passione per il calcio, Filippo Tortu parla di sé e del suo mondo, fatto di valori e passioni d’altri tempi, con uno slogan, il suo: #primaladirezionepoilavelocità.