Oggi, mercoledi 19 ottobre 2011, si è tenuta a Roma presso la Casa del Cinema la presentazione del film Falene, distribuito dal 28 ottobre prossimo da Distribuzione Indipendente. Il film è diretto da Andrés Arce Maldonado e Gabriella Cristiani e vede nel cast Paolo Sassanelli e Totò Onnis.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Andrej Longo, autore e cosceneggiatore, Paolo Sassanelli, uno degli attori protagonisti e Giovanni Costantino, che ha prodotto il film e dato vita, assieme ad Alessandra Sciamanna e Daniele Silipo, al progetto di Distribuzione Indipendente.
In seguito alla proiezione di Falene, i rappresentanti del film hanno risposto alle domande dei giornalisti in sala. Di seguito vi proponiamo la trascrizione delle dichiarazioni.
Come è nata l’idea di Falene e cosa ti è piaciuto della storia?
Paolo Sassanelli: Andrej aveva scritto un testo teatrale, Falene, in dialetto napoletano e l’ho convinto a scriverne un adattamento in pugliese. Da subito ho pensato che il testo si prestasse per un film, una storia intensa ma anche tenera, il racconto di un’amicizia tra due persone che sono cresciute insieme, e in cui molti di noi possono riconoscersi… anche io quando avevo 25 anni, facevo già l’attore ma non avevo un lavoro, trascorrevo le mie giornate in giro, senza prospettive. Tonino ed Enzo sono persone fragili, né giovani né vecchie, con una vita difficile, vittime del contesto che li circonda. Da qui, il desiderio di cambiare… la loro situazione riflette quella di molti quarantenni a cui il futuro è già stato rubato molto tempo fa. Lavorare con Andrej è stato fantastico, è una persona che osserva e vive nella realtà.
Andrej Longo: Per scrivere il testo, poi trasformato in sceneggiatura, ho preso spunto da un trafiletto sul giornale di cronaca. All’inizio l’ho scritto in Italiano, ma risultava troppo serioso, quindi ho deciso di trascriverlo in napoletano perché volevo che emergesse ironia. Poi grazie all’incontro con Totò e Paolo l’ho riscritto nuovamente in pugliese: per fortuna mio padre era pugliese e quindi non ero completamente estraneo a quel dialetto, per il resto mi hanno aiutato loro. Il testo definitivo è nato solo dopo molte prove a teatro. Ma anche adesso, rivedendo il film, trovo che i personaggi potrebbero ancora cambiare perché ormai hanno preso vita.
Da opera teatrale a film: come è avvenuto questo passaggio?
Paolo Sassanelli: Falene è sempre stato un lavoro in divenire, da testo teatrale ha dovuto acquisire un ritmo cinematografico. Ora è un film girato con una telecamera in HD, in modo indipendente. Potrebbe anche diventare una pellicola. Ci è voluto del tempo, credo che ci abbiamo impiegato circa 7 anni, è stata un sfida. Ma è proprio perché abbiamo creduto nel progetto che ce l’abbiamo fatta: nonostante le numerose difficoltà, siamo andati avanti. Anche se sono passati alcuni anni questa produzione è viva, se ne sente parlare. Sono molto contento che oggi lo abbiate potuto vedere. È un lavoro realizzato con passione… parola che oggi si utilizza solo in occasione delle processioni di Pasqua.
E invece l’incontro con Gabriella Cristiani? Come è avvenuto?
Giovanni Costantino: Gabriella già la conoscevamo, così ci è venuto spontaneo rivolgerci a lei per il montaggio. In un primo momento ci ha esortato ad andare avanti con le nostre gambe in quanto “indipendenti”, dopo aver visto il film, però, ha deciso di aiutarci, sposando in pieno il progetto. Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti: Falene ha vinto due premi sia al Festival di Montpellier, sia al Raindance.
Ho notato un’interazione tra la musicalità del linguaggio e la colonna sonora. Non credo sia casuale…
Giovanni Costantino: Assolutamente no. Francesco Forni, un giovane cantautore con uno straordinario talento, ha composto le musiche durante le prove, facendo attenzione ad ogni sfumatura. Le musiche sono orecchiabili e divertenti. Particolari anche i disegni di Carlo Montesi, ispirati a Cezanne.
A proposito di linguaggio utilizzato, ho apprezzato il dialetto pugliese e da originario di quella terra, mi sono anche gustato tutte le sfumature. Volevo chiedere se il film sarà proiettato con i sottotitoli…
Giovanni Costantino: I nostri film saranno tutti distribuiti con sottotitoli in inglese, eccetto SaGràscia, in uscita l’11 novembre. Vogliamo raggiungere anche un pubblico straniero che, per problemi di lingua, spesso non può accedere al cinema italiano.
Nel testo si nota un riferimento a Beckett, mi viene in mente “Aspettando Godot”…
Andrej Longo: Sicuramente ci sono riferimenti a Beckett, ma anche a “I Basilischi” della Wertmuller. Ma qui, a differenza che in “Aspettando Godot”, volevo far succedere qualcosa…
Quanto è costato il film e dove uscirà?
Giovanni Costantino: Il costo si attesta intorno ai 60.000 euro, considerando però che sono state pagate soltanto le maestranze, mentre tutti gli altri hanno abbracciato il progetto, lavorando in termini di investimento. Il film, nell’attesa che il bacino si consolidi sempre più, uscirà in circa 40 sale.
Per quanto riguarda Distribuzione Indipendente, dopo l’uscita di Falene i prossimi due film in distribuzione saranno SaGràscia, una bellissima favola in uscita l’11 novembre, e Inti-illimani, un documentario sul gruppo musicale cileno, in uscita il 25 novembre.
Infine, ricordiamo che Distribuzione Indipendente sarà al Festival Internazionale del Film di Roma (in programma dal 27 ottobre al 4 novembre) per selezionare una tra le opere migliori presenti alla kermesse, nella sezione Altro Cinema e Extra, da immettere in esclusiva nel proprio bacino di sale.
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