Faccia d'Angelo su Sky Cinema
Faccia d'Angelo su Sky Cinema

Faccia d’Angelo, su Sky Cinema la mini-serie ispirata alla ‘Mala del Brenta’


Sky Cinema ha presentato Faccia d’Angelo, una mini-serie in due parti che racconta la storia romanzata del boss dalla faccia d’angelo, capo della cosiddetta “Mala del Brenta”, interpretato da Elio Germano. LA STORIA Un criminale abile, ambizioso, spietato, che tiene banco sulle pagine di cronaca nera per anni, con colpi efferati, rapine spettacolari, clamorose evasioni. […]

Sky Cinema ha presentato Faccia d’Angelo, una mini-serie in due parti che racconta la storia romanzata del boss dalla faccia d’angelo, capo della cosiddetta “Mala del Brenta”, interpretato da Elio Germano.

LA STORIA
Un criminale abile, ambizioso, spietato, che tiene banco sulle pagine di cronaca nera per anni, con colpi efferati, rapine spettacolari, clamorose evasioni. Dall’altra parte della barricata, un gruppo di uomini che per quasi due decenni non smette mai di dargli la caccia, un team di poliziotti che combatte in difesa della legalità e in nome dello Stato.
Una parabola emblematica, che inizia con l’ascesa di un gangster che sembra inarrestabile e si conclude con una sconfitta inevitabile  quanto implacabile.

Liberamente tratta dal libro Una storia criminale, in Faccia d’Angelo samo nel Veneto contadino dalla fine degli anni ’70, allora chiamato “il Sud del Nord”. E’ in questo scenario che muove i primi passi il “Toso” Cresciuto in una famiglia di umili origini, in pochi anni costruisce un impero partendo da rapine, sequestri di persona, omicidi.

Abile “imprenditore del crimine”, il Toso approfitta della crescente ricchezza dei piccoli centri tra Padova e Venezia e dell’iniziale miopia delle forze dell’ordine, per mettere in piedi una banda potentissima e spietata, subito battezzata dai cronisti la “Mala del Brenta”, che conquista il controllo del gioco d’azzardo di tutto il Nord Est fino oltre il confine dell’ex Jugoslavia, allargando lentamente il suo giro d’affari allo spaccio di droga e al contrabbando di armi, e che si lascia dietro una lunga scia di cadaveri.

In contemporanea alla storia del Toso, c’è quella degli investigatori e dei magistrati, che cercano di incastrarlo senza mai ottenere risultati positivi. Questo fino alla fine degli anni ’80 quando, grazie ad un meticoloso lavoro di indagini che mette in collegamento i vari crimini nel territorio del Brenta, le forze dell’ordine riescono a perseguire il Toso e la sua banda, con l’accusa di associazione mafiosa,  formulata per la prima volta per un’organizzazione non del meridione.

Comincia in questo modo una vera e propria caccia all’uomo fatta di evasioni ingegnose e rocambolesche, come quella attraverso l’antico sistema fognario del carcere di massima sicurezza di Fossombrone, e lunghe latitanze, dalle quali il boss continua a gestire i suoi affari. Fino all’ennesima cattura e all’amaro finale.

La storia viene raccontata anche attraverso gli aspetti privati della vita del Toso, il rapporto personale con la madre e l’amore per le donne e la bella vita, i tentativi di recuperare il rapporto con il figlio e un desiderio di riscatto che ha radici profonde.

Prodotto da Gabriella Buontempo e Massimo Martino di Goodtime per Sky Cinema, la miniserie in due parti andrà in onda il 12 e 19 marzo alle 21.10 su Sky Cinema 1HD (canale 301)

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