14×02 – La Rete di Protezione – Il commissario Montalbano
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La Rete di Protezione è l'episodio numero 2 della Stagione 14 della serie televisiva Il commissario Montalbano.
Girato in Italia, dura circa 100 minuti. Prima vsione assoluta lunedì 16 Marzo 2020 su Rai 1. Prima vsione in Italia lunedì 16 Marzo 2020 su Rai 1. Diretto da Alberto Sironi, Luca Zingaretti. Sceneggiatura di Francesco Bruni, Andrea Camilleri, Salvatore De Mola. Il cast include Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Carolina Carlsson, Angelo Russo, Disa Östrand.

TRAMA

Uno strano nuovo enigma per Montalbano: l'ingegner Sabatello gli porta alcuni filmini superotto girati per decenni dall'ormai defunto padre che raffigurano sempre la stessa cosa: l'inquadratura fissa di un muro. Il commissario intuisce che non si tratta solo di un fatterello bizzarro, ma che dietro quelle strambe pellicole si nasconde una remota vicenda dalle tinte tragiche e fosche. Non sarà però solo questo cold case a impegnare il commissario perché, proprio in quei giorni, nella scuola frequentata dal figlio di Augello viene compiuto uno spaventoso quanto incomprensibile attentato. Due individui a volto coperto fanno irruzione nell'istituto, sparano seminando il terrore fra insegnanti e ragazzi e lanciano un loro minaccioso e oscuro proclama. Un nuovo mistero su cui fare luce… e giustizia.

SCHEDA EPISODIO

Serie Televisiva: Il commissario Montalbano
Stagione: 14 - Episodio: 2
Titolo Italiano: La Rete di Protezione
Titolo Originale: La Rete di Protezione
Prima Visione Assoluta: lunedì 16 Marzo 2020 su Rai 1
Prima Visione Italia: lunedì 16 Marzo 2020 su Rai 1
Nazione: Italia
Durata: 100 minuti
Genere: Drammatico, Poliziesco, Crimine, Commedia

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Tratto dal romanzo 'La rete di protezione' di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore.

NOTE DI REGIA

A Vigàta è arrivata una troupe cinematografica svedese per le riprese di un film che racconta di una nave del loro paese approdata in Sicilia nel secolo scorso. La curiosità tra gli abitanti della piccola cittadina camilleriana è tanta, l'eccitazione è alle stelle, i disagi per la circolazione drammatici. Intanto un uomo si presenta in commissariato a raccontare una curiosa storia sulla sua antica famiglia: in cantina ha trovato dei filmini in cui suo padre, negli ultimi anni della sua vita, ha ripreso, seppur gravemente ammalato, ogni anno nello stesso giorno e alla stessa ora, lo stesso misterioso muro. Ma un altro evento metterà a soqquadro la placida cittadina di Vigàta: nella scuola del paese due uomini con la maschera sul volto, fanno irruzione nella classe frequentata proprio dal figlio del vicecommissario Augello, lanciando oscure minacce e sparando alcuni colpi di pistola. Tanto materiale nel penultimo romanzo di Andrea Camilleri. La festosa invasione della troupe svedese è un omaggio al mondo, cinematografico e televisivo, che è stato l'universo di Camilleri prima che diventasse scrittore, e alla sua capacità di far sognare. Per non dire che la Svezia nel suo immaginario, e per molti della sua generazione, rappresenta l'esotico, la trasgressione. Infine sono sicuro, conoscendo bene la sua sorniona voglia di giocare, che Andrea, portando una troupe a Vigàta, abbia voluto alludere anche all'esperienza della nostra troupe montalbanesca e alla sua capacità di stravolgere il territorio ragusano durate le riprese. E poi c'è l'elemento tragico, tipicamente siciliano: la storia dei filmini porterà alla luce lo spaccato di una grande famiglia e delle loro "tragediate" sotto le quali si nasconde una verità inconfessabile. E poi ancora la vicenda dell'irruzione in una scuola di fantomatici terroristi o presunti tali. Una storia che alla fine porterà alla luce un fenomeno di cyber‐bullismo. Ironia, tragedia e modernità: ci sono tutti gli elementi della scrittura di Camilleri in questo episodio. Il primo che ho affrontato non solo come attore ma anche come regista, cercando di fare miei gli insegnamenti di Alberto Sironi che dei Montalbano televisivi è stato l'artefice principale, oltre ad essere stato per me un indimenticabile, prezioso e insostituibile amico. Luca Zingarett

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