10x02 Il commissario Montalbano:
La piramide di fango
Il commissario Montalbano: Stagione 10, Episodio 2 TRAMA
È notte fonda e piove a dirotto. Un uomo, in mutande e canottiera, gravemente ferito, sanguinante, corre disperatamente su una bicicletta, fino a entrare in un cantiere che ormai è tutto un pantano. Con le ultime forze che gli restano, va a infilarsi in una grossa tubatura della condotta idrica in costruzione. È là che viene trovato cadavere, la mattina seguente. È stato ucciso con un colpo di arma da fuoco. Montalbano capisce che quell'uomo deve essere stato sorpreso nella notte, mentre dormiva; l'assassino gli ha sparato, lui ha cercato di fuggire con la bicicletta, si è nascosto in quella tubatura, ma la ferita era troppo grave ed è morto. Quindi doveva vivere nelle vicinanze del cantiere. Il commissario riesce dunque a trovare la sua abitazione e a identificarlo: si tratta del trentacinquenne Gerlando Nicotra, contabile della stessa impresa edile di quel cantiere dove è morto; viveva con la bellissima moglie tedesca, Inge. È un caso assai complesso, e strano, il commissario se ne rende subito conto: tanto per cominciare di Inge non c'è più nessuna traccia, sparita. Inoltre Gerlando e Inge non vivevano soli, come tutti credevano: nell'abitazione ci sono tracce di una terza persona, che stava là con loro, un uomo che nessuno conosce, probabilmente anziano. E nella casa vi erano anche delle pistole, sia nella camera dei Nicotra, sia in quella del misterioso ospite. Cosa assai sorprendente è che di questo "terzo uomo" non vi è alcuna impronta, indossava giorno e notte un paio di guanti di filo, e quindi è chiaro che si tratta di una persona schedata che non voleva farsi identificare. Si potrebbe pensare a un latitante, ma Montalbano non è affatto convinto di quest'ipotesi. Anche perché il caso Nicotra s'intreccia ben presto col tentato omicidio subìto da Saverio Piscopo, un muratore che aveva cominciato a parlare con la giornalista Lucia Gambardella delle irregolarità commesse dall'impresa presso cui lavorava. La Gambardella è una cronista coraggiosa e combattiva e da tempo lavora a un'inchiesta sugli appalti truccati a Vigata. L'edilizia è spesso il terreno fertile per accordi segreti fra politica e criminalità, ma il commissario capisce al volo che la donna ha messo le mani in qualcosa di molto, molto pericoloso e cerca in ogni modo di suggerirle cautela e di proteggerla. Si rende anche conto che, chi ha tentato di fare fuori Piscopo, ci proverà ancora e miracolosamente riesce a salvare il muratore da un nuovo attentato. Ormai è più che sicuro: la morte di Nicotra e i tentativi di uccidere Piscopo hanno a che fare con un enorme giro di corruzione e malaffare riguardante varie imprese edili della provincia. E certo, c'entra anche la mafia. Difatti varie forze cominciano a muoversi per costruire un colossale depistaggio, con il quale si vuole fare credere in ogni modo che la morte di Gerlando non sia stata altro che una storia di corna: Nicotra avrebbe trovato la moglie con un amante, avrebbe quindi tentato di ucciderlo, ma l'amante, durante la colluttazione avrebbe sparato a Gerlando. Montalbano, però, riuscirà a non cadere nei vari tranelli che gli vengono messi davanti, a smascherare falsi testimoni, false prove, false confessioni, e, con acume e coraggio, troverà il modo di penetrare all'interno di quella "piramide di fango" che pareva inespugnabile – un fango fatto di sangue, corruzione e malaffare – e ad arrivare finalmente al vertice, facendo così crollare una volta per tutte questa vasta e ingegnosa organizzazione criminale.
SCHEDA EPISODIO
Serie Televisiva: Il commissario MontalbanoStagione: 10 - Episodio: 2
Titolo Italiano: La piramide di fango
Titolo Originale: La piramide di fango
Prima Visione Assoluta: lunedì 7 Marzo 2016 su Rai 1
Prima Visione Italia: lunedì 7 Marzo 2016 su Rai 1
Nazione: Italia
Durata: 100 minuti
Genere: Crimine
Cast e personaggi
Cast e Ruoli principali della serie Il commissario Montalbano:
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Tratta dal romanzo di Andrea Camilleri edito da SELLERIO EDITORE.
Note di Regia – Alberto Sironi
C'è una sequenza ne La piramide di fango in cui Montalbano lascia il commissariato per raggiungere uno dei cantieri sui quali sta indagando. Sta infuriando il temporale e Montalbano ferma l'automobile in uno spiazzo fangoso, a ridosso di un'enorme montagna di detriti. La pioggia aumenta di intensità e il commissario è costretto ad abbassare il finestrino appannato. Ora la montagna è davanti a lui, enorme, minacciosa. La pioggia battente ha scavato la terra lungo i fianchi fino a formare una specie di piramide. Montalbano sembra atterrito davanti a quel mostro. L'immagine e la sequenza racchiudono l'enigma e il senso profondo del film. Montalbano ha messo le mani negli appalti di alcuni cantieri dopo la morte misteriosa di un uomo che sembra essersi trascinato a morire in uno di questi.L'inchiesta procede a fatica, avvolta nella ragnatela degli intrighi, nel dedalo delle pratiche pubbliche, nel labirinto della burocrazia. Davanti a Montalbano non si materializza nessun volto, nessun colpevole, tutto è avvolto nella nebbia dell'anonimato.Soltanto alla fine un misterioso faccendiere, deus ex machina di questi giganteschi imbrogli, svela la diabolica macchina garantita e protetta dalla politica nel nostro disgraziato paese.Questa volta ho dovuto imboccare una strada nuova. Niente personaggi, niente caratteri, niente volti. Soltanto ombre che si palesano nelle parole di una coraggiosa giornalista.L'inchiesta avanza faticosamente senza prove, sorretta dalle elucubrazioni di Montalbano. C'è un unico cadavere in tutta la vicenda: il corpo dell'impiegato che, nella sequenza iniziale del film, si è trascinato a morire all'interno di uno dei cantieri. Al di là del dovere morale di dare corpo e immagine a una storia esemplare La piramide di fango ha dato nuova linfa al mio lavoro.Raccontare le ipotesi di Montalbano, indagare nelle macchinazioni senza volto, leggere le ombre, mostrare lo sgomento e l'indignazione del commissario davanti ai muri di gomma dove si nasconde il malaffare… tutto ciò mi ha confermato nella convinzione che ogni volta per me Montalbano è una nuova avventura che sono lieto di affrontare.