10×01 – Una faccenda delicata – Il commissario Montalbano
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Una faccenda delicata è l'episodio numero 1 della Stagione 10 della serie televisiva Il commissario Montalbano.
Girato in Italia, dura circa 100 minuti. Prima vsione assoluta lunedì 29 Febbraio 2016 su Rai 1. Prima vsione in Italia lunedì 29 Febbraio 2016 su Rai 1. Diretto da Alberto Sironi. Sceneggiatura di Francesco Bruni, Andrea Camilleri, Leonardo Marini. Il cast include Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Miriam Dalmazio, Paolo Graziosi.

TRAMA

Sono passati mesi dalla morte di François, Livia sembra avere finalmente superato il difficile lutto, pare tornata quella di sempre. Salvo è da lei, a Genova, e Livia è davvero felice di averlo tutto per sé per qualche giorno. Purtroppo però Montalbano riceve una chiamata dal suo commissariato: c'è stato un omicidio e Fazio gli chiede di tornare subito a Vigata. Anche perché del caso ha già cominciato a occuparsene Augello, che ha imboccato però una pista d'indagine totalmente assurda e non c'è modo di dissuaderlo. Non c'è niente da fare, Montalbano deve partire. Livia è assai dispiaciuta, ma non può che avere pazienza, per l'ennesima volta. Non appena tornato a Vigata, Salvo apprende del caso: è stata uccisa una prostituta, Maria Castellino, strangolata con una cintura da uomo nel miniappartamento dove lavorava. Era un personaggio piuttosto singolare Maria: tanto per cominciare, aveva quasi settant'anni, ma era ancora in piena attività. Non solo, Maria era così buona, gentile, generosa, che era stimata e benvoluta da tutti, nessuno in paese era prevenuto o la giudicava per il suo mestiere. Inoltre era felicemente sposata, e per suo marito Serafino – ora distrutto dal dolore – il fatto che lei fosse una prostituta non era mai stato un problema. Augello è convinto che si tratti del delitto di un maniaco, un gerontofilo, e Maria, secondo lui, sarebbe morta per incidente nel corso di una bizzarra pratica erotica. Montalbano è ovviamente persuaso che la tesi di Mimì non stia né in cielo né in terra, ma, per non mortificarlo, gli lascia condurre autonomamente un'indagine parallela alla propria. Il commissario, intanto, insieme a Fazio, si butta sul caso, e grazie a Teresita Gaudenzio, amica e vicina dell'assassinata, e al preside Vasalicò, amico fraterno di Maria, scopre che da tempo Maria era spaventata, a causa di un cliente che evitava in ogni modo di incontrare. Anche i reperti trovati sul luogo del delitto portano a pensare che sia proprio questo misterioso e pericoloso cliente l'assassino della prostituta. Bisogna trovare il modo di identificarlo, ma gli elementi a disposizione sono pochissimi, non sarà affatto facile. Il preside Vasalicò, inoltre, chiede aiuto al commissario per un angosciante problema sorto da qualche giorno nella sua scuola: la madre di una delle bambine sostiene che un maestro abbia molestato sua figlia; l'insegnante, sconvolto, invece si dice assolutamente innocente. Il preside non sa che fare, perché, se la donna ha ragione, allora vuol dire che nella sua scuola c'è un pericoloso mostro, ma se invece la signora sbaglia, rischia di far mandare in prigione un innocente. Per fortuna Montalbano saprà fare luce su questa faccenda quanto mai delicata. Nel frattempo Mimì arresta un giovane gerontofilo, Mimmo Tavano, un tipo dall'aria buffa e bizzarra, cliente di Maria; è convinto che sia lui il colpevole. Salvo capisce immediatamente che Mimmo non è l'assassino e, malgrado l'ostinata convinzione di Augello, riesce a farlo scagionare. Nel corso di questa indagine Livia viene a Vigata, per far vedere a Salvo "Selene", la cagnetta che ha appena adottato e che semina subito scompiglio e allegria nella casa del commissario. Ma non è solo per questo che è venuta: benché Livia appaia serena, la morte di François ha lasciato in lei segni profondi; ha più che mai bisogno di Salvo, di sentirlo vicino e di sentirsi amata. Montalbano riesce finalmente a identificare il misterioso cliente della Castellino: è un folle, dal tragico passato, ossessionato da Maria, ma per quanto tutto sembri indicare lui come assassino, il suo alibi pare davvero inattaccabile. Comunque sia il commissario, scavando sempre più a fondo, scopre nella vita e nel mondo di Maria risvolti sempre più ambigui e inquietanti: forse non era affatto così amata e benvoluta da tutti come si voleva far credere; la sua vita, in cui tutto sembrava limpido e chiaro, è in realtà un mistero sempre più fitto e intricato. E mentre Montalbano si fa strada in questo labirinto, un nuovo e brutale delitto pare incredibilmente rilanciare le bislacche ipotesi di Augello. Ma Montalbano riuscirà abilmente a riportare Mimì alla ragione, a risolvere il caso e a dare finalmente giustizia alla povera Maria Castellino.

SCHEDA EPISODIO

Serie Televisiva: Il commissario Montalbano
Stagione: 10 - Episodio: 1
Titolo Italiano: Una faccenda delicata
Titolo Originale: Una faccenda delicata
Prima Visione Assoluta: lunedì 29 Febbraio 2016 su Rai 1
Prima Visione Italia: lunedì 29 Febbraio 2016 su Rai 1
Nazione: Italia
Durata: 100 minuti
Genere: Crimine

Cast e personaggi

Regia: Alberto Sironi
Sceneggiatura: Francesco Bruni, Andrea Camilleri, Leonardo Marini

Cast Artistico e Ruoli:
foto Luca Zingaretti

Luca Zingaretti

Salvo Montalbano
foto Cesare Bocci

Cesare Bocci

Mimì Augello
foto Angelo Russo

Angelo Russo

Catarella
foto Miriam Dalmazio

Miriam Dalmazio

Teresita Gaudenzio
foto Paolo Graziosi

Paolo Graziosi

Giulio Rampolla
foto Lollo Franco

Lollo Franco

Serafino
foto Sebastiano Tringali

Sebastiano Tringali

Preside Vasalicò
foto Ileana Rigano

Ileana Rigano

Maria Castellino
foto Liborio Natali

Liborio Natali

Marco Rampolla
foto Rosario Lisma

Rosario Lisma

Luca Castellino
foto Roberto Nobile

Roberto Nobile

Nicolò Zito
foto Marcello Perracchio

Marcello Perracchio

Dott. Pasquano
foto Giancarlo Barbara

Giancarlo Barbara

Mimmo Tavano
foto Agata Montagnino

Agata Montagnino

Signora Tavano
foto Antonella Cirrone

Antonella Cirrone

Signora Centro anziani
foto Emilia Greco

Emilia Greco

Signora Pistone
foto Maria La Bella

Maria La Bella

Signora Centro anziani
foto Sergio Valastro

Sergio Valastro

Infermiere Cangemi
foto Ketty Governali

Ketty Governali

Adelina Cirrinciò



Produttori:
Carlo Degli Esposti (Produttore), Nora Barbieri (Produttore), Max Gusberti (Produttore)

VIDEO

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Immagini

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Tratta dai racconti di Andrea Camilleri dalle raccolte "Un mese con Montalbano", "Gli arancini di Montalbano" edite da MONDADORI.

Note di regia – Alberto Sironi

Una faccenda delicata Montalbano è a Boccadasse in compagnia di Livia quando la voce dell'ineffabile Catarella rompe l'incantesimo: "Hanno stranguliato una bottana settantina". Montalbano protesta: "Ma che volete da me? Non c'è Mimì Augello?".La voce di Catarella si arrochisce come il verso di un pappagallo… "Dottori dottori…". Il problema è proprio Mimì, che alle prese con il delitto della bottana, ha imboccato una pista a dir poco discutibile. Fazio reclama la presenza di Montalbano perché la faccenda è particolarmente delicata. Il commissario torna a malincuore a Vigata, dovrà porre un freno alle strane ipotesi investigative di Mimì Augello, senza colpire la sua suscettibilità, muovendosi quindi con molta delicatezza tra i personaggi di questo strano presepe vigatese.Camilleri si è divertito in questa storia a sovvertire allegramente i canoni della morale borghese. Hanno ammazzato una bottana settantina che continuava a professare con profitto il mestiere, e scopriamo che tutti a Vigata le volevano bene, a cominciare dai figli della vicina, che la chiamavano nonna. Il marito della bottana, interrogato, protesta: "Che vulite da me? La mia è una famiglia normale e normale è il lavoro di mia moglie. Io l'ho conosciuta che faceva il mestiere, che diritto avevo io di farle cambiare lavoro?". Tutti i personaggi raccontano candidamente la loro storia.Scopriamo che il preside Vasalicò, consigliere finanziario della bottana, frequenta il catoio della signora, come si può frequentare il circolo di conversazione di Vigata. Scopriamo che il disoccupato gerontofilo ha un alibi inattaccabile: il giorno del delitto stava dando assistenza al centro anziani, e così via… Il mio compito è stato prima di tutto questo: dare un volto credibile alla bottana settantina, al marito innamorato, al disoccupato gerontofilo, al preside/ protettore, al cliente impazzito, alla vicina troppo bella e intraprendente e alla lunga serie di caratteri che la penna di Camilleri ci regala.Nella ricerca dei caratteri camilleriani abbiamo affinato una tecnica collaudata negli anni: setacciamo la Sicilia nei teatrini di provincia, negli stabili delle grandi città, nei gruppi amatoriali, nelle compagnie di dilettanti. Trovate le figurine del presepe resta il compito di muoverle sulla scena. Mi sono dato alcuni obiettivi: una mano lieve nelle scene più crude, il tono di Montalbano meno duro, più cauto davanti agli indagati, più attento alle diversità di questo mondo borderline, in modo da poter entrare nella vita di personaggi apparentemente estremi e allo stesso tempo molto semplici, per renderli credibili allo spettatore.

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