Emma Stone non ha vinto la Coppa Volpi a Venezia per 'Povere creature!': ma si tratta davvero di uno scandalo? Ecco la verità
L’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è conclusa da qualche giorno, ma il festival cinematografico guidato dal direttore artistico Alberto Barbera continua a far parlare di sé. Un evento tutt’altro che raro: come avviene anche con altri festival o con cerimonie importanti come i Premi Oscar, la fine di una kermesse non significa quasi mai la fine della conversazione, perché pubblico, addetti ai lavori e semplici curiosi continuano a parlare soprattutto dei premi e dei vincitori. Nell’edizione del 2023 della Mostra del Cinema di Venezia – una mostra funestata dagli scioperi di attori e sceneggiatori in quel di Hollywood – i premi non hanno davvero sorpreso molto e, soprattutto, per una volta la consegna del Leone D’Oro ha messo d’accordo quasi tutti. La vittoria di Povere Creature! (Poor Things in lingua originale) di Yorgos Lanthimos [RECENSIONE] ha incontrato il favore del pubblico e, soprattutto, della critica. Tanto quella italiana che quella internazionale è rimasta immediatamente colpita dall’ennesimo gioiello del regista greco sul perturbante e il mostruoso, tanto che nei daily dal Lido il film di Lanthimos è sempre stato in testa con le votazioni più alte. La vittoria di questo lungometraggio che indaga soprattutto il mostruoso femminile è stata dunque una piacevole conferma. Questo però non ha impedito che si sollevassero alcune domande, soprattutto per quanto riguarda Emma Stone, che veste i panni di Bella, l’assoluta e irresistibile protagonista della pellicola.
Sin dalla prima proiezione per la stampa, Povere creature! non ha messo d’accordo tutti sulla qualità del film, ma anche sull’interpretazione di Emma Stone. Nel film l’attrice interpreta questa “creatura” che viene riportata alla vita da uno scienziato assetato di conoscenza. Una donna che deve imparare di nuovo a esistere, a partire dal linguaggio arrivando fino alle regole della società e delle relazioni. Ribelle e potente, la Bella di Emma Stone è un personaggio che si evolve all’interno del film, percorrendo un cammino che ha permesso a Emma Stone di dimostrare ancora una volta – qualora ce ne fosse ancora bisogno – il suo immenso talento. E alla fine della prima proiezione per la stampa e a seguire di tutte le altre proiezioni al Lido si è cominciato a dare per scontato che Emma Stone avrebbe vinto la Coppa Volpi, il premio che ogni anno il festival di Venezia concede ai migliori interpreti del concorso, sia per l’attrice che per l’attore. Il 9 settembre, però, durante la cerimonia di premiazione non è stato fatto il nome di Emma Stone per la Coppa Volpi, ma quello di Cailee Spaeny, la protagonista del film Priscilla. Alcuni hanno sospettato che la mancata vittoria di Emma Stone fosse dovuta al fatto che l’attrice non avrebbe potuto essere presente alla cerimonia per via dello sciopero e le “alte sfere” della Biennale abbiano “manovrato” le vittorie per far sì che ci fosse sempre qualcuno da far salire sul palco. Dopotutto ogni festival che si rispetti ha la sua buona dose di complottisti. Complottisti come coloro che hanno sussurrato che il vero motivo per cui Emma Stone non ha vinto è che il presidente di giuria era Damien Chazelle, regista di La La Land, capolavoro attraverso il quale Emma Stone ha vinto il Premio Oscar. Si sarebbe trattato, dunque, di un conflitto di interessi o di aperti favoritismi. Ancora una volta non si tratta che di voci che sfiorano le varie teorie del complotto. In realtà, il motivo per cui Emma Stone non ha vinto la Coppa Volpi è molto più banale di quanto si potrebbe pensare.
Di certo è molto più noioso rispetto a qualsiasi facile teoria complottista, ma il vero motivo per cui Emma Stone non ha potuto vincere la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile a Venezia 80 è il regolamento stilato ogni anno dalla Biennale di Venezia. Basta andare sul sito ufficiale della kermesse per scoprire questo “segreto di Pulcinella”. Secondo il regolamento ufficiale, infatti, uno stesso film non può vincere che un premio di quelli conferiti dalla Biennale. Sono previste delle eccezioni per cui, dopo aver sentito il parere del direttore della Mostra e mostrato un parere unanime, la giuria internazionale può dare la Coppa Volpi a un attore o un’attrice che sono protagonisti di un lungometraggi0 premiato con il Gran Premio della Giuria, il Leone alla regia, il Premio Speciale della Regia o il premio alla miglior sceneggiatura. Si tratta comunque di eccezioni che devono essere concordate in anticipo, ma in nessun caso e attraverso nessuna eccezione la Coppa Volpi può essere consegnata a un attore che partecipa a un film premiato con il premio massimo, il Leone d’Oro. Proprio perché nei giorni precedenti si era fatto un gran parlare dell’ottima accoglienza data a Povere creature!, quando la Coppa Volpi non è stata data a Emma Stone gli addetti ai lavori hanno indovinato con qualche minuto di anticipo che il Leone d’Oro sarebbe andato al film di Yorgos Lanthimos, proprio a causa del regolamento. Se Poor Things! non avesse vinto il Leone d’Oro è probabile (non sicuro, ma probabile), che la Coppa Volpi sarebbe andata proprio a Emma Stone. Di fatto è accaduto ciò che era già successo nel 2019 quando in molti sono rimasti esterrefatti dal fatto che Joaquin Phoenix non avesse vinto la Coppa Volpi per Joker. Ma, anche lì, la mancata vittoria era legata al fatto che lo straordinario film di Todd Phillips si sarebbe aggiudicato il Leone d’Oro e, per regolamento, non avrebbe potuto vincere anche la Coppa Volpi. Mistero risolto.
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