

Ecco a quanto ammonta il cachet di un attore durante uno spot pubblicitario
Sono tante le persone che lavorano nel settore della pubblicità, tra questi molti artisti anche noti. A quanto ammonta il cachet di un attore per una pubblicità? È vantaggioso?
di Amanda Merli / 10.09.2023
A quanto ammonta il cachet di un attore che prende parte a una pubblicità. Quando accendiamo la televisione, capita spesso e volentieri di imbattersi in uno spot pubblicitario. Ormai anche la televisione pubblica interrompe di frequente le trasmissioni per dare spazio alla pubblicità, non di rado anche per molti minuti. Mediaset, ad esempio, basa i propri introiti proprio sulla vendita di questi spazi, essendo una televisione commerciale. A dare vita a questi spot, molti attori, alcuni dei quali hanno trovato popolarità e iniziato la loro scalata al successo proprio in questo modo. Basti pensare a Stefano Accorsi, protagonista di una celebre reclame di un gelato, poi passato al grande schermo e allora artista ancora alle prime armi. Ma quanto guadagna un attore pubblicitario, è un tipo di lavoro remunerativo?
Pubblicità, a quanto ammonta il cachet di un attore per uno spot?
La risposta è: dipende. Sono molti i fattori che possono influenzare il cachet di un attore scelto per girare uno spot. Bisogna innanzitutto valutare se si tratta di un “perfetto sconosciuto”, benché molto preparato, o di un interprete noto.
In quest’ultimo caso, in quanto testimonial, il professionista è di solito pagato di più, in alcuni casi si parla anche di milioni di euro, come nel caso di George Clooney per Nespresso, o Chiara Ferragni per Pantene. In tutti gli altri casi si riceve una somma di solito a progetto o al giorno, a seconda del girato totale e delle giornate passate sul set, sebbene esistano delle tariffe fisse da rispettare.
Inoltre bisogna considerare il ruolo attribuito per la pubblicità in questione: una comparsa che non ha battute o deve girare solo per un paio di scene verrà pagata ovviamente di meno rispetto a un attore o attrice che hanno un copione da recitare. Di solito per una “comparsata” si può guadagnare circa 50 euro al giorno, mentre un attore con battute può guadagnare 27,69 euro all’ora.
A far lievitare il compenso di un artista, poi, può anche contribuire la diffusione e visibilità della pubblicità, il budget disponibile da parte dell’azienda che commissiona lo spot e anche gli accordi presi tra produzione e agente dell’attore, nel caso ne abbia uno come accade per i professionisti.
Di solito un attore agli esordi della sua carriera non guadagna molto, si parla di circa 750 euro al mese, una cifra che può arrivare anche a superare i 3.000 euro, nel caso lavori con più produzioni. Lavorare nella pubblicità, tuttavia, può essere un’ottimo trampolino di lancio per farsi conoscere e diventare un volto noto, potendo così chiedere un cachet maggiore.
Pubblicità, gli attori diventati famosi grazie a una pubblicità
Proprio ciò che è successo ad attori oggi volti noti del mondo dello spettacolo, che hanno esordito e trovato la prima fama grazie a una pubblicità. È il caso ad esempio di Luisa Ranieri, diventata celebre grazie ad un famosissimo spot di un the freddo in cui diceva la celeberrima frase “Anto’, fa caldo”, diventata poi un tormentone in quell’estate 2001.
Per non parlare poi di Michelle Hunziker, protagonista di una pubblicità diventata nota negli anni Novanta grazie al suo perfetto lato B, sfiorato da una treccia bionda. Senza dimenticare Yvonne Sciò, resa celebre dal tormentone dell’allora Sip “Mi ami ma quanto mi ami?” negli anni Ottanta, responsabile di averla in seguito fatta diventare una delle ragazze della prima edizione di Non è la Rai di Gianni Boncompagni, permettendole poi di prendere parte a numerose fiction e film negli Stati Uniti.