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Dove venne installata la prima tv privata in Italia? Proprio qui tutto ebbe inizio
Sapete qual è stata la prima TV privata in Italia? Nessuno potrebbe mai immaginare lei come prima concorrente della Rai.
di Lucio Annunziata / 09.09.2023
Sapete qual è stata la prima tv privata in Italia? Oggi proveremo a svelarvi questa piccola curiosità che sicuramente vi sorprenderà. Nessuno immagina, infatti, che la prima rete a competere con la Rai sia stata proprio lei.
Qual è stata la prima rete privata in Italia
La Rai non ha mai avuto concorrente finché non è arrivata una rete che ha dato poi il via a tutte le altre private. Questa rete, a metà degli anni ’70, ruppe del tutto il monopolio della prima rete. A crearla fu l’ex regista Rai, Peppo Sacchi. Come si chiamava la prima rete privata che ha rotto le uova nel paniere alla Rai? Telebiella.
Questa rete non nacque con l’intenzione di diventare un competitor ma divenne ben presto un raro esempio di emittente comunitari: infatti gli abitanti di Biella la seguivano in massa prima che poi, la sua fama, divenne nazionale. Persino la politica dovette occuparsi di regolare la sua posizione.
Anche i libri di storia contemporanea rivelano di questo piccolo grande fenomeno sociologico che ha cambiato in toto la storia delle televisione. Un giovane regista di provincia ha messo quindi in discussione il potere di una rete che ha fatto la storia.
Peppe Sacchi è nato nel ’32 e si diplomò come regista al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Un po’ di anni dopo, inizia a lavorare nel settore collaborando ovviamente con l’unica rete italiana esistente al tempo, la Rai, nella sua sede di Torino. La sua mansione era quella di cameraman e cineoperatore.
L’ascesa di Sacchi e di Telebiella: la prima tv privata
Proprio in quegli anni, a Torino, conosce i fratelli Judica Cordiglia, che nel ’59 diedero vita alla TV via cavo condominiale. Pochi anni dopo, Sacchi passa alla Televisione Svizzera Italiana con il ruolo di regista di programmi giornalistici ma anche di inviato in molte città europee.
La Rai però lo richiama qualche anno più tardi per fare da regista e autore di programmi come “Immagini dal mondo”, “Linea e contro linea” ma anche di programma molto amati dai giovani come il “Festivalbar”, il “Festival di Castrocaro”, lo “Zecchino d’oro”.
Purtroppo, i rapporti con la Rai si incrinano definitivamente e insieme ad altri personaggi noti dell’epoca, come Enzo Tortora venne licenziato su due piedi. La Rai già non aveva visto di buon occhio il fatto che Sacchi avesse ideato una Telebiella, ma ldi certo le parole di Sacchi che ripresero un’affermazione di Tortora fecero prendere la decisione netta alla Rai Sacchi infatti, definì la rete: ‘un transatlantico pilotato da boy scout’.
Nel 1971 arrivarono le prime trasmissioni ufficiali dopo, ovviamente, dopo la registrazione della testata presso il Tribunale di Biella. Cominciò poi una serie di scorribande tra denunce di illegittimità e autorizzazioni sindacali: il caso divenne ben presto di interesse internazionale.