È partita il 17 settembre l'edizione 2023/2024 di Domenica In: Mara Venier ha accolto in studio i Pooh, Carlo Verdone, Matteo Garrone, Stash, Matteo Bocelli, la madre di Giogiò Cutolo.
Dagli studi Fabrizio Frizzi in Roma, Mara Venier, sulle note di Io sono ancora qua di Vasco Rossi introduce la prima puntata della nuova stagione 2023/2024 di Domenica In, domenica 17 settembre2023. “La pensione è ancora rimandata!” esclama la conduttrice veneziana, annunciando gli ospiti di puntata, tra cui anche Daniela Di Maggio, la madre del musicista napoletano Giogiò, ucciso alcune settimane fa a causa di un banale diverbio.
Parte così Domenica In, dando il benvenuto ai Pooh, che entrano sulle note di Chi fermerà la musica, uno dei loro maggiori successi, in tour da qualche mese in tutta Italia. Il gruppo intona subito Amici per sempre: nella formazione spicca Riccardo Fogli, storico frontman e bassista della band tra il 1966 e il 1973 e tornato a far parte della formazione dal 2023 e Phil alla batteria, figlio di Red Canzian. Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli e Red spiegano come il loro non sia solo un gruppo ma anche una famiglia allargata. “Con voi sembra che il tempo non sia passato. Cantavate ma i vostri sguardi parlavano. Qual è il vostro segreto?” chiede Mara.
“Prima della nostra musica, quello che arriva agli altri è anche il nostro rapporto” spiega Roby, prima che Venier lanci un filmato sui loro 57 anni di carriera, che vede più di 80 milioni di dischi venduti, 65 tour e 30 dischi di platino, con hit entrate nella storia della musica italiana. All’Arena di Verona, di recente, i Pooh hanno dedicato il concerto a Toto Cutugno. Nel 1990 il gruppo, vincitore del Festival di Sanremo, non riuscì a partecipare all’Eurovision Song Contest, e regalarono la possibilità proprio al cantante, che quell’anno riuscì a vincere la manifestazione. Parte quindi un filmato che racchiude le passate ospitate dei Pooh durante le tante edizioni di Mara, che rivela scherzando di aver avuto anche un mezzo flirt con Red Canzian in passato. Il gruppo esegue quindi dal vivo La donna del mio amico, L’altra donna e Piccola Katy.
Vincitore con i compagni a Sanremo nel 1990, Red ha raccontato il dietro le quinte di quella edizione, definendola “un tormento”, a causa dei voti che allora provenivano in parte dal Totip e che fino all’ultimo li ha lasciati in ansia per il verdetto finale. I Pooh si sono sciolti una prima volta nel 2016, dicendo addio alle scene, tornando però assieme nel 2023 in occasione del Festival di Sanremo condotto da Amadeus, che li ha portati a volere tornare in tour, coinvolgendo anche Riccardo Fogli, dopo la scomparsa prematura di Stefano D’Orazio. A chiudere la loro partecipazione, l’esibizione dal vivo di C’è un posto nel cuore, Uomini Soli e Pensiero.
Mara Venier dà il benvenuto quindi a Carlo Verdone, accolto da un pezzo rock e che su invito della conduttrice si mette alla batteria, dando prova della sua bravura, essendo lui appassionato di musica e batterista amatoriale. Il regista e attore romano è accolto da un grande applauso dal pubblico presente in studio: “Se potessi vi abbraccerei tutti”. Verdone ricorda il suo esordio al Teatro Alberichino e il relativo attacco di panico che lo colse quando seppe che presenti alla sua esibizione ci sarebbero stati dei critici cinematografici. “Non hai mai avuto molta fiducia in ciò che stavi facendo…” commenta Mara, alla quale Carlo risponde affermativamente.
Furono poi Gambarotta e Sergio Leone, oltre a sua madre Rosanna, a farlo ricredere, facendogli continuare la carriera. Venier ne approfitta proprio per lanciare un video che ripercorre il suo lavoro, con le parole della madre. Verdone e Mara si sono conosciuti alle Grolle d’Oro a Saint Vincent, e lui ha preso spunto da un corteggiatore molesto della conduttrice per creare uno dei suoi tanti personaggi. A dargli anche sostegno, Franco Cordelli, uno dei maggiori critici del tempo, che assistette come unico spettatore al suo spettacolo teatrale, che il giorno dopo su Paese Sera, scrisse un’ottima recensione ritenendolo “Il nuovo Fregoli”, dando il via in buona parte alla sua prima notorietà.
“Poi inizi a fare dei grandi film…commedie, che lasciavano anche riflettere e davi anche grande risalto alle donne, alle tue protagoniste femminili” ricorda Mara. “Sono stato un grande amante della macchina cinematografica e dei suoi protagonisti, e avendo lavorato con tante donne…” ha quindi ribattuto il regista, prima di vedere un filmato con tutte le protagoniste delle sue pellicole.
Carlo ricorda quindi Sora Lella, e di come Sergio Leone gli suggerì di non prenderla per i suoi film a causa delle precarie condizioni di salute. Per le sue interpretazioni, Elena Fabrizi, questo il vero nome di Sora Lella, ricevette in seguito anche diversi premi. Sul set di Acqua e Sapone la caratterista si mise persino ai fornelli, cucinando per tutta la troupe le sue famose paste alla carbonara e matriciana. Tra i film preferiti da Verdone, il primo Un Sacco Bello e Compagni di scuola, che il regista non ha nascosto essere stato molto faticoso da portare a termine ma gli ha dato grande soddisfazione.
Dal 15 settembre Vita da Carlo 2, sua ultima fatica, è disponibile su Paramount+ e, stando alle parole di Mara, Verdone è già al lavoro sulla terza e quarta stagione della serie tv dedicata alla sua vita, raccontata con il linguaggio ironico e a tratti disincantato dell’artista romano. Assieme a lui, nella seconda stagione della serie, ci sono anche Sangiovanni e Ludovica Martino, presenti in studio da Mara. “Loro non sono solo giovani ma anche bravi” dice Verdone, con Sangiovanni che ammette di averci preso gusto e non sapere a cosa si dedicherà di più in futuro. “Chi lo vedrà capirà che ora Sangiovanni può fare anche l’attore” commenta il regista. Tra le guest star della serie, anche Christian De Sica, che oltre a essere un collega è anche suo cognato, Fabio Traversa e Claudia Gerini.
Altro ospite di Domenica In è Stash, frontman dei The Kolors, veri trionfatori dell’estate 2023 con la loro hit Italodisco. Un pezzo nato in appena mezz’ora e buttato giù dallo stesso Biancospino, che con il gruppo partenopeo ha vinto un doppio disco di platino e 1 disco d’oro per il pezzo diventato il vero tormentone degli scorsi mesi.
“Noi stiamo toccando con mano che stiamo entrando nella vita delle persone: abbiamo visto una nonna e la nipotina cantare il nostro pezzo. Riuscire a raggiungere un pubblico tanto eterogeneo è un grande traguardo. Credo che loro abbiano sentito una genuinità di base. Nel momento della registrazione noi eravamo davvero leggeri, felici e spensierati” ha dichiarato Stash.
Di recente, durante un concerto un bambino si è perso, Leonardo, di 10 anni, e il cantante non ha esitato un solo attimo a stoppare il concerto dal vivo, finché non è stato ritrovato. Antonio, questo il vero nome dell’artista, è diventato a sua volte padre di due bimbe, Grace e Imagine: “Mi sono immedesimato” ha spiegato a Venier, prima di esibirsi sulle note proprio del suo ultimo successo, Italodisco.
Dopo lo stacco pubblicitario, interviene in studio Matteo Bocelli, figlio del famoso cantante lirico Andrea, che ha intrapreso a sua volta un percorso artistico come cantante. Giovanissimo, nato nel 1997, è il secondogenito dell’artista, nato dalle sue prime nozze con Enrica Cenzatti. Per Matteo si tratta di un ritorno a Domenica In, è un album con pezzi sia in inglese che in italiano. Il cantante presenta quindi il singolo Fasi, estratto proprio dall’EP.
“È come se ti fossi un po’ sfogato” commenta Mara, lanciando un video che mostra le fasi della carriera dell’artista, dotato di una vocalità molto estesa, se non paragonabile, molto dotata proprio come il padre, noto per il suo incredibile talento. Matteo partirà per un tour internazionale, toccando tra le tante città Berlino, Londra, Cracovia, Monaco, Milano e Roma.
Daniela Di Maggio, madre di Giogiò, ovvero Giovanbattista Cutolo, 24 anni, ucciso a Napoli durante una lite da un sedicenne lo scorso agosto in Piazza Municipio è ospite dello spazio dedicato all’attualità. Il video lanciato da Venier mostra ciò che è accaduto al giovane. La madre è in lacrime, e chiede dei fazzoletti alla conduttrice, che le chiede chi era suo figlio.
“Mara, Giogiò si è visto chi era da quelle 6.000 persone che sono arrivate al suo funerale. Ha avuto dei funerali di Stato, Napoli si è messa ai suoi piedi. Gli amici avevano bisogno di Giogiò come un farmaco salvavita. Lui aveva attenzioni per chiunque, sia con il pasticcere che con il borghese” dichiara la signora Daniela, sorridendo nel ricordare il ragazzo.
Il musicista lavorava in un pub del Vomero per un suo amico, Frank Malone, che ha tenuto chiuso in segno di lutto il locale per più di 20 giorni, finché è stata proprio la donna a spronarlo a riaprire. Di Maggio risponde a Mara dicendo di aver trovato la forza di reagire, lottando per l’ingiustizia che ha colpito il figlio: “I legislatori che prendono 30.000 euro al mese dovrebbero occuparsi delle riforme, perché sono loro che hanno messo in mano la pistola a quel 16enne, che non è più quello di anni fa che giocava a quell’età a battaglia navale”.
Tra i due c’era un rapporto molto forte, e vivevano assieme, sebbene la madre lo avesse spronato più volte a trovarsi una casa da solo. Lui invece aveva deciso di rimanerle accanto. Daniela si sfoga, quindi, spiegando ai presenti e al pubblico a casa che la Napoli bella non è quella che si vede spesso in serie tv o in alcune interviste. Racconta quindi di aver incontrato la premier Meloni, da lei definita “meravigliosa“, che le ha fatto incontrare anche il ministro Piantedosi e il ministro Salvini.
“Tutti ci dobbiamo indignare: il 9 ottobre ci troveremo a Roma per manifestare, perché deve essere fatta una legge Cutolo, ci deve essere una riforma. Deve pagare” esclama Di Maggio, riferendosi al killer del figlio e alla manifestazione che verrà tenuta nella Capitale a sostegno di una riforma penale con l’abbassamento dell’età imputabile. Quel giorno, lei e il figlio si erano visti e avevano scambiato qualche parola sul cibo che le aveva preparato la madre per la sua dieta.
Un caro amico di Giogiò, proprio quello con cui era in compagnia per festeggiarne il compleanno al Vomero, spiega di non avere più intenzione di festeggiarlo, e sta pensando addirittura di lasciare Napoli, dove non vede più futuro. “Io non mi fermerò finché non ci sarà giustizia per lui” dichiara. Musicista di grande talento, fin da bambino Giovanbattista aveva iniziato lo studio del pianoforte, per poi suonare il corno nell’Orchestra Scarlatti Camera Young. Era figlio del regista teatrale Franco, fondatore della compagnia Li Febi Armonici.
Il video lanciato da Mara mostra il funerale del giovane, gremito di gente, “Innanzi alla bara di questo nostro giovane amico, nessun adulto di questa città può dirsi assolto. Giovanbattista, perdonaci tutti, perché quella mano l’abbiamo armata anche noi” si sente dire dal prete durante l’omelia. “Io non ci credo ancora. Lo Stato si deve inchinare a me. Io mi metterò con il sacco a pelo finché non mi cambieranno la legge, finché non daranno l’ergastolo a chi ha ucciso mio figlio” dice Daniela con le lacrime agli occhi.
Presenti in studio, anche gli amici di Giogiò, e compagni nella sua stessa Orchestra Scarlatti Camera Junior, che hanno deciso di suonare dal vivo, guidati dal Maestro Russo, un pezzo in onore del giovane musicista. “Giovanni ha cominciato con noi a 13 anni, e a 15 riusciva a leggere una partitura di Beethoven. Il dolore è anche averlo perso come talentuoso musicista” afferma Russo, presentando il brano Sibelius, in andante festivo.
Protagonista della terza parte della puntata del 17 settembre 2023 di Domenica In, Matteo Garrone, fresco vincitore del Leone d’argento all’ultima Mostra del Cinema di Venezia con Io Capitano, assieme ai due attori principali. Un video mostra le parti più emozionanti della cerimonia di premiazione della kermesse. Mara chiede il senso del film al regista romano: “L’idea è stata quella di dare forma visiva a un viaggio di cui non si sa molto, abituati solo a vederli arrivare. Facendo conoscere agli spettatori il viaggio dal loro punto di vista”.
Garrone è stato per alcuni mesi in Senegal per documentarsi prima di girare il film, e ha svolto i casting direttamente sul posto. I due ragazzi, che hanno l’aiuto della traduttrice, spiegano la loro esperienza. Seydou Sarr, racconta di aver dimenticato di fare il provino in quanto stava giocando a calcio, e di essersi presentato sporco ancora di terra.
Il regista ha iniziato la sua professione nel 1996, iniziando proprio con un cortometraggio dedicato all’immigrazione, e per lui è quasi un ritorno alle origini, anche se in quel caso era visto dagli occhi del nostro Paese. Per i due giovani protagonisti è la prima volta in uno studio televisivo e appaiono visibilmente emozionati. Dopo il lancio del trailer ufficiale, entra Mamadou, dalla cui esperienza è basato in parte il film: “È un racconto popolare, epico. Come dice Papa Francesco, è un viaggio di moderni eroi” dichiara Garrone.
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