

Disney apripista della fine di DVD e Blu-ray, stop alle vendita in Australia
La notizia che in Australia la Disney abbia deciso di smettere di vendere DVD e Blu-ray non sorprende, sarebbe l'inizio della fase di transizione definitiva dal 'supporto fisico' allo streaming che eventi recenti, come la pandemia, hanno accelerato.
di redazione / 31.07.2023
La notizia, per quanto triste possa essere, era nell’aria e non sorprende più di tanto: è iniziata la fine dell’era dei film su supporto fisico, in DVD e Blu-ray. Stando a quanto riporta Collider, la Disney farebbe da apripista, avendo preso la decisione di smettere di vendere DVD e Blu-Ray fisici in Australia. E’ logico immaginare che, dopo la Disney, altre aziende che si occupano della produzione, e distribuzione, di DVD e Blu-Ray seguiranno l’esempio. Tra quanto ciò potrà accadere non si sa. Per quanto ne sappiamo, la decisione della Disney, al momento, riguarderebbe solo il mercato australiano, dove presumibilmente la domanda di questi prodotti è talmente scarsa che la Disney non può più permettersi di investire nella produzione e distribuzione di DVD e Blu-ray. Nell’era moderna, la comodità dello streaming (quello legale, sia chiaro) sembra venire prima del poter ‘possedere’ un film, senza doversi preoccupare di poterlo perdere nel caso di chiusura della piattaforma dove è stato acquistato. L’ultimo film che la Disney distribuirà su supporto fisico, in DVD e Blu-ray, è Guardiani della Galassia: Volume 3.
Lo stop alla vendita di DVD e Blu-Ray riguarda solo la Disney e l’Australia, per il momento
Da quanto appreso, per il momento, solo la Disney avrebbe preso la decisione di smettere di proporre i suoi film in DVD e Blu-Ray, e solo in Australia. Non ci sono informazioni che altre aziende sia in Australia che al di fuori di questo Paese, che si occupano della produzione/distribuzione di DVD e Blu-Ray potranno seguire la Disney a breve. Tuttavia, il destino di questo tipo di prodotti sembra ormai tracciato.
La diffusione dello streaming è il principale motivo per cui DVD e Blu-ray sono destinati a non avere più un futuro, o comunque ad essere un prodotto di nicchia, per pochi appassionati. Disney, in particolare, sta investendo molto nella promozione della sua piattaforma streaming Disney+, nella quale rende disponibili i suoi film pochi mesi dopo l’uscita cinematografica. Nel periodo della pandemia, i film Disney uscivano anche solo in piattaforma senza passare per il cinema (è stato quasi un obbligo, dal momento che i cinema erano chiusi, ndr), poi l’azienda è passata dal distribuire in piattaforma i film usciti nelle sale cinematografiche pochi mesi dopo il passaggio al cinema, mentre da qualche mese Disney preferisce rendere disponibile per l’acquisto i suoi nuovi film sulle principali piattaforme (come Apple TV, Google Play Film, Amazon Prime Video Store) e solo qualche mese dopo includerli nel catalogo di Disney+, così da poter guadagnare qualcosa dall’acquisto delle copie in digitale. In tutti i casi, la distribuzione su supporto fisico, in DVD e Blu-ray, avviene mesi dopo l’uscita in digitale dei film usciti al cinema: proprio i fan che desiderano collezionare la copia fisica aspettano tutto questo tempo, mentre a chi interessa solo guardare il film o lo acquista o aspetta l’arrivo su Disney+.
Prendiamo il caso di Guardiani della Galassia: Volume 3, l’ultimo film che la Disney avrebbe deciso di distribuire in DVD e Blu-ray in Australia: la pellicola è uscita nelle sale cinematografiche italiane il 3 maggio 2023, poi la distribuzione in homevideo è iniziata prima in edizione digitale il 7 luglio 2023 con disponibilità per l’acquisto sulle principali piattaforme, mentre dal 2 agosto 2023 il film sarà incluso nell’abbonamento di Disney+, con l’uscita delle edizioni fisiche nei formati DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Steelbook da collezione in 4K prevista il 23 agosto 2023.
Mettendo la parte la qualità e la certezza di possedere un film, lo streaming è più comodo
Il principale vantaggio del supporto fisico di un film è che, una volta acquistato, lo si possiede per sempre (almeno finché si disporrà degli strumenti per poterlo guardare, come un lettore dvd/blu-ray). Certo, anche acquistare la copia digitale di un film idealmente equivale poi al ‘possedere’ la copia, ma in realtà non è così: se la piattaforma in cui si acquista il film chiude i battenti, non si ha più accesso al film, che deve quindi essere ri-acquistato su un’altra piattaforma per poter essere rivisto. Difficile che ciò possa accadere per le piattaforme grandi come l’iTunes Movies Store (o Apple TV Store) di Apple, ma ‘mai dire mai’. E poi c’è un altro vantaggio che, però, questo è solo relativo al supporto fisico su disco blu-ray: la qualità audio e video. Anche se ci sono piattaforme streaming che sono in grado di offrire contenuti in 4k HDR, c’è sempre la compressione di mezzo che riduce la qualità delle immagini, con il disco blu-ray che vince sotto questo punto di vista. Tecnicamente lo streaming potrebbe eguagliare la qualità del blu-ray, se non addirittura superarla, ma la compressione, oggi, è necessaria per poter garantire che tutti possano fruire di una visione ‘senza buffering’, a causa delle scadenti connessioni ad internet a disposizione della maggior parte delle persone. Netflix, ad esempio, è in grado di offrire uno streaming in 4k Dolby Vision con Dolby Atmos con un bitrate variabile tra 15/20Mbps, che è più che sufficiente per una più che buona qualità audio e video. Per farsi un’idea, basti pensare che un blu-ray può arrivare ad avere un bitrate medio di 35Mbps con picchi anche di 60Mbps (esempio di Jack Reacher), riuscendo a garantire una maggiore quantità di dettagli visibili sullo schermo (ma dipende dal tipo di film). L’unico servizio di streaming che ha recentemente debuttato sul mercato con l’obiettivo di garantire una qualità di visione in streaming paragonabile al blu-ray è Sony Bravia Core, che può garantire un bitrate via streaming anche di 80Mbps, peccato però che sia accessibile solo su alcuni televisori Sony Bravia e che il catalogo include solo alcuni titoli Sony Pictures. Tutti questi dati importeranno ad una percentuale molto piccola di persone, a cui lo streaming compresso a 15/20Mbps offerto dalle principali piattaforme risulta essere più che sufficiente. Per questo motivo, la comodità dello streaming ha avviato la fase che porterà alla fine, o quasi, della vendita di dvd e blu-ray. Una fase che potrà prolungarsi per pochi mesi o anche degli anni. Non è da escludere, come ultima analisi, che DVD e Blu-ray potranno continuare ad esistere un po’ come sopravvive il vinile: un prodotto per pochi appassionati, soprattutto collezionisti. La pandemia del covid-19 ha solo accelerato l’inevitabile destino del supporto fisico, per quanto concerne la distribuzione di film.