David S. Goyer racconta Da Vinci’s Demons al Roma Fiction Fest


David S. Goyer al Roma Fiction Fest racconta racconta Da Vinci's Demons: serie in otto episodi incentrata sulla vita di Leonardo Da Vinci, coprodotta dal network satellitare Starz e BBC Worldwide, con Tom Riley e Laura Haddock.

Si è aperto sotto un cielo che prometteva pioggia il secondo giorno del Roma Fiction Fest, la kermesse capitolina dedicata al mondo della televisione e dell'intrattenimento. Vero focus del giorno è stato il BBC Day: evento che pone l'accento sulla produzione anglosassone di qualità. L'apice è stato raggiunto con l'incontro con David S. Goyer, conosciuto ai più per aver scritto la sceneggiatura d di Batman Begins e Il cavaliere oscuro, entrambi firmati Christopher Nolan. Durante la masterclass che lo sceneggiatore ha tenuto davanti ad un pubblico in visibilio, è stato presentato Da Vinci's Demons: una serie in otto episodi incentrata sulla vita di Leonardo Da Vinci, coprodotta dal network satellitare Starz (famoso per aver distribuito la serie Spartacus) e BBC Worldwide.

La serie, che sarà distribuita in Italia da Fox a partire dal 2013, è incentrata soprattutto sugli anni della giovinezza di Da Vinci, di cui si seguirà l'apprendistato e la continua evoluzione del genio. Il protagonista della serie sarà Tom Riley, famoso nel mondo dell'intrattenimento inglese per aver preso parte a progetti ambiziosi come il bel Lost in Austen e Bedlam. Nel cast saranno presenti anche Laura Haddock (Missing) che interpreta Lucrezia Donati, che si dice fosse l'amante di Lorenzo De' Medici, uno dei grandi mecenati del grande inventore. Proprio sulla scelta del cast, Goyer si è espresso chiaramente, dicendo di aver fatto pressione agli studios per scegliere un protagonista che non fosse già una star. "La star del mio progetto era Leonardo, non l'attore che lo interpretava".

Sulla carta, Da Vinci's Demons si tratta di un'ottima possibilità, sia per Goyer che si è detto interessato nel rapportarsi ad una figura così unanimemente riconosciuta, ma ancora avvolta nel mistero, sia per la Fox International Channel, che, dopo il successo di The Walking Dead, era alla ricerca di un'altra seria di punta con la quale arricchire il proprio palinsesto.

Durante l'incontro all'Auditorium, Goyer ha avuto l'occasione di parlare di diveri argomenti. Per prima cosa ha espresso il desiderio di poter girare una seconda serie del drama in Italia, dato che questi primi otto episodi sono stati girati in terra inglese, sebbene il protagonista sia italiano, con un uso massiccio del green screen per rimandare l'immagine di un'Italia rinascimentale.

Da grande appassionato di cultura mainstream ("in fondo sono un geek e amo le serie da geek" ha detto durante l'incontro), Goyer non ha perso l'occasione per stilare una lista dei nomi dei colleghi che stima e di cui apprezza il lavoro. I tre nomi che saltano subito all'occhio sono quelli di Drew Goddard ("Gli episodi di Lost che ha firmato erano i migliori"), J.J. Abrams (Lost) e naturalmente il super nerd dell'ultima generazione Joss Whedon, papà della serie Buffy The Vampire Slayer e da poco campione d'incassi con il suo The Avengers. Proprio a quest'ultimo Goyer si rivolge quando gli viene chiesto se il suo Leonardo Da Vinci somigli a qualche supereroe di casa Marvel:

"Se dovessi sceglierne uno, direi Tony Stark, alias Iron Man. Come Stark, anche Leonardo beveva troppo, a quanto si dice, e pare che fumasse anche oppio. Un sacco di geni sia reali che nella finzione avevano molti demoni e spesso ci andavano a braccetto."

Infine, Goyer, dopo l'esperienza al cinema con Nolan e quella televisiva con FlashForward, parla della situazione della televisione di oggi e dei prodotti che essa offre ad un pubblico di spettatori sempre più vasta: "Credo che in TV oggi si lavori meglio che al cinema." Ha affermato, continuando:

 "Adoro la televisione, amo molto Breaking Bad, Il trono di spade, Luther, Sherlock – e non lo dico solo perché Da Vinci's Demons è prodotto dalla BBC, credo davvero che Sherlock sia realizzato in maniera sublime. Ritengo che la coproduzione internazionale sia il futuro della TV, perché permette di creare serie che possano essere apprezzate in tutto il mondo."

Staremo a vedere se anche Da Vinci's Demons sarà capace di abbattere le barriere geografiche e diventare così un successo internazionale. Dai pochi minuti che sono stati presentati in anteprima al Roma Fiction Fest, possiamo affermare che le premesse ci sono tutte.

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