

Steven DeKnight commenta Daredevil: Born Again ‘Vecchia truffa Disney’
'Daredevil: Born Again' dovrebbe essere un reboot della serie Netflix, ma Steven DeKnight parla di 'truffa': ecco cosa succede
di Erika Pomella / 20.09.2023
Era il 2015 quando su Netflix arrivò la prima stagione di Daredevil, serie incentrata sul supereroe di casa Marvel che si cela dietro l’identità di Matt Murdock e che per il piccolo schermo era interpretato da Charlie Cox. Daredevil conta di tre stagioni e tra i personaggi vedeva il villain interpretato da Vincent D’Onofrio e l’iconico Frank Castle di Jon Bernthal. Con l’avvento della piattaforma streaming Disney+, le stagioni di Daredevil così come quelle delle altre serie sui Defenders sono state ritirate da Netflix e spostate poi su Disney+. Non solo. La Marvel ha fatto sì che Chalie Cox tornasse nei panni di Matt Murdock in vari episodi e film del Marvel Cinematic Universe, facendo così intuire le sue intenzioni di riprendere in mano quella “narrativa”, magari per dargli nuova linfa vitale. Ed è quello che poi è successo, quando la major ha annunciato l’inizio della lavorazione di Daredevil: Born Again, che avrebbe rivisto il ritorno di Vincent D’Onofrio e di Jon Bernthal e le cui riprese erano iniziate a New York ma si sono dovute interrompere a causa dello sciopero congiunto di sceneggiatori e attori, un’eventualità che non accadeva da oltre sessant’anni. Ora, mentre la lavorazione della nuova stagione è ferma a data da destinarsi, arrivano i primi commenti sul nuovo progetto. E il commento più “tagliente” è stato quello di Steven DeKnight, showrunner della prima stagione di Daredevil e conosciuto soprattutto per essere il creatore della serie tv dedicata a Spartacus.
Daredevil: Born Again, ecco cosa ha detto Steven DeKnight
DeKnight ha scritto un post su X (il nuovo nome di Twitter dopo l’acquisizione da parte di Musk), rispondendo ad un post scritto da una persona che è interna alle lotte sindacali per i lavoratori dello spettacolo. Il post originale sottolineava il fatto che il titolo della nuova serie di Daredevil celasse in realtà una “truffa legale” messa in atto da Disney per ripristinare i contratti e farli risalire alla prima stagione, quindi senza tenere conto del valore di mercato che oggi la serie ha raggiunto, grazie alle prime tre stagioni di casa Netflix. A questo post, Steven DeKnight ha risposto, secondo la testata Deadline, scrivendo:
“È una vecchia truffa Disney. Cambiano leggermente il titolo di una serie per resettare i termini dei contratti e farli tornare a quelli della prima stagione. [È un problema] che deve essere affrontato da tutti le gilde e i sindacati e schiacciato.”
Sotto lo stesso post, il creatore di Spartacus (che dovrebbe tornare con un revival) ha scritto un altro commento, in cui asserisce:
“Per essere chiari, io non vedo l’ora di vedere Charlie Cox e l’incredibile Vincent D’Onofrio riprendere i loro ruoli iconici. Ma annunciare che questo è un completo reboot e perciò non devi pagare il team creativo originario è un imbroglio aziendale, per non dire altro.”
Daredevil: Born Again non ha, naturalmente, ancora una data di uscita, visto che le riprese sono state interrotte tre mesi dopo l’inizio della produzione. Considerando che il piano produttivo della serie contava ben otto mesi di riprese è presumibile che bisognerà attendere molto prima di vedere Charlie Cox indossare di nuovo le vesti del supereroe non vedente. E considerando che gli scioperi stanno andando avanti e difficilmente si risolveranno prima della fine dell’anno è giusto immaginare anche che la serie avrà un ritardo rispetto alla tabella di marcia che Disney e Marvel avevano immaginato.