Pistorius, perché l'hai uccisa?
Pistorius, perché l'hai uccisa?

Cielo ripropone Pistorius, perché l’hai uccisa? aspettando il processo ad Oscar Pistorius


A pochi giorni dal posticipo del processo all'ex campione sudafricano di atletica Oscar Pistorius, su Cielo va in onda lunedì 31 marzo 2014 lo speciale Pistorius, perché l'hai uccisa?

A pochi giorni dal posticipo del processo all'ex campione sudafricano di atletica Oscar Pistorius, accusato di omicidio premeditato della fidanzata Reeva Steenkamp, questa sera, lunedì 31 marzo 2014 in seconda serata, su Cielo va in onda lo speciale Pistorius, perché l'hai uccisa? (lo stesso trasmesso il 5 giugno 2013), per ripercorrere i momenti più significativi di questa tragica vicenda.

Il processo, posticipato al prossimo 7 aprile, per l'assenza per malattia di uno dei due assistenti del giudice in aula, ha riservato quindi un vero e proprio colpo di scena. Infatti, dopo che, per 15 giorni, l'accusa aveva ascoltato 21 testimoni, sarebbe stato chiamato sul banco dei testimoni dalla difesa proprio Pistorius.

Nello speciale, Cielo propone l'intervista esclusiva rilasciata dai genitori di Reeva al canale inglese Channel 5, a distanza di 3 mesi dall'accaduto. Nel documentario, Barry e June Steenkamp raccontano la loro verità su quella drammatica notte di San Valentino nell'appartamento di Pistorius a Pretoria, costata la vita alla loro figlia Reeva.  

Sono i genitori della modella sudafricana a raccontare il lato oscuro di Pistorius, che viene raccontato come un uomo violento e al quale non sono mancati nel passato attacchi d'ira improvvisi e senza motivo giustificato. Dal racconto di Barry e June Steenkamp emerge ua figura, quella di Pistorius, che cambia totalmente la vita da sogno della golden couple sudafricana – come erano soprannominati Oscar e Reeva – e che porta a sottolineare i continui litigi della coppia e alcuni comportamenti discutibili dell'atleta, che già c'erano quando la loro relazione era iniziata.

In Pistorius, perché l'hai uccisa?, inoltre, i genitori di Reeva mostrano il quadro che la figlia dipinse a 14 anni e che, oggi, sembra un tragico presagio della sua fine: nella tela sono rappresentati un uomo che impugna una pistola, una donna in preda della paura con le ali da angelo e una scala che sale verso il Paradiso.

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