Cielo, ciclo The body of sex
Cielo, ciclo The body of sex

Cielo, ciclo The body of sex


Dal 15 marzo 2014 il sabato sera di Cielo si arricchisce con il ciclo The body of sex, una serie di documentari per indagare la relazione fra individuo e la sessualità.

Da oggi, sabato 15 marzo 2014, il sabato sera ad "alto tasso erotico" di Cielo si arricchisce con il ciclo The body of sex: una serie di reportage e documentari in seconda serata realizzati da diversi registi per indagare la relazione che intercorre fra l'individuo e la sessualità, il corpo e i nuovi tabù contemporanei.

Ad aprire il ciclo il pluripremiato Sexy Baby, il film documentario vincitore nel 2012 anche del Tribeca Film Festival, che racconta la cosiddetta "porno generation" e di come l'imperativo "essere sexy" si sia radicato nella mentalità di bambini, adolescenti e adulti. Lodato dalla stampa internazionale e da numerose personalità, vanta tra i suoi sostenitori anche il regista Michael Moore che lo ha definito "un film unico". Sexy Baby rappresenta anche una denuncia alla massiccia presenza nei media di elementi fortemente allusivi se non addirittura espliciti e ad un uso incontrollato dei social network.

Sexy Baby è un'opera prima scritta, realizzata e prodotta da donne. Frutto di oltre tre anni di riprese, è stata selezionata in numerosi festival internazionali. Sexy Baby racconta che cosa significhi essere una ragazza nel mondo di oggi e mostra una realtà che, seppur immaginata, forse non conosciamo in tutti i suoi aspetti: perché, per citare Michael Moore che ha premiato questo documentario: "Non avete mai visto un film come questo!"

Essere sexy è il messaggio che molte adolescenti assimilano nell'era 2.0, in cui l'iconografia femminile è sempre più influenzata dal mondo della pornografia. Le tre storie, raccontate da questo documentario senza peli sulla lingua, rivelano il quadro completo di una società dove la labioplastica viene sdoganata come un "miglioramento" e il porno online sostituisce i corsi di educazione sessuale. Perché grazie alla tecnologia, il facile e immediato accesso a tutto ciò che è sulla rete sta alterando l'identità sessuale femminile e incide sull'autostima, soprattutto nelle ragazzine. "Non ho certo intenzione di cambiare il mondo diventando sexy" ammette Winnifred, una brillante 12enne di New York; ma ugualmente non può fare a meno di postare su Facebook foto compromettenti che la ritraggono. Nakita, 32 anni, abbandona il suo nickname insieme alla carriera di "intrattenitrice" per adulti e torna ad essere semplicemente Nichole: insegnante di pole-dance in cerca di un figlio. Laura, 22enne maestra d'asilo, riesce a realizzare il suo sogno: un intervento chirurgico che molti considerano una mutilazione genitale, ma che lei chiama "iniezione di fiducia".

Nelle settimane successive, Cielo presenterà altri reportage sull'argomento. Sex: the american obsession della regista Esther Goldmann, che racconta l'atteggiamento contraddittorio che l'America ha sviluppato nei confronti del sesso e di tutto ciò che lo circonda, alternando comportamenti che esaltano l'astinenza, ad atteggiamenti più tolleranti. Tutto questo senza dimenticare che gli USA sono i più grandi produttori e consumatori di pornografia al mondo. In Sex, business and politics la regista Vanina Kanban porta alla luce la pratica frequente di come alcuni affari si concludano grazie "all'intercessione" di escort assoldate per l'occasione. Il reportage prende spunto dallo scandalo del Carlton Hotel di Lille, nel quale Strauss-Kahn prese parte a una festa a luci rosse pagata, a quanto pare, dall'Eiffage, il terzo gruppo di ingegneria civile e dei lavori pubblici in Francia. Va, quindi, a delineare un intreccio inquietante fra politica, prostituzione e corruzione, che va dall'Europa agli Stati Uniti.

E ancora, in I'm a stripper le vicende di alcuni spogliarellisti attraverso diverse città americane, mentre il documentario Hypersex malati di sesso apre uno finestra sulle fantasie erotiche e sessuali maschili che, in alcuni casi, diventano ossessioni, malattia e dipendenza. Con Ladyboy – il terzo sesso si va alla scoperta delle 'Katoeys', accettate e diffusissime in Thailandia: individui che si sentono donne intrappolate in un corpo di uomo iniziano un lungo e travagliato percorso verso il cambiamento, pronte anche a sacrifici disumani pur di raggiungere il loro obbiettivo.

Per concludere Punto G – una storia di piacere e promesse e Orgasm in – la strana scienza del piacere femminile che, in maniera differente, affrontano il tema del piacere femminile e Vita da escort, una vera e propria inchiesta sulla prostituzione d'alto borgo.  

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