Che titolo di studio serve per svolgere la mansione di doppiatore?
L'Italia è uno dei Paesi che vanta le migliori scuole da doppiatore in circolazione. Professione affascinante, ma qual è lo studio da seguire?
di Amanda Merli / 09.10.2023
Non tutti lo sanno, ma il nostro Paese può vantarsi di avere tra i migliori doppiaggi in circolazione. Non tutti i Paesi stranieri fanno doppiare i film o le serie tv: in Danimarca o Svezia, ad esempio, se la lingua originale è in inglese, tendono a lasciarla così. Da noi, invece, è pratica comune doppiare qualsiasi produzione straniera e ormai alcune voci vengono legate a un certo attore o attrice.
Basti pensare a Ferruccio Amendola, che per tanti anni ha dato la voce a Sylvester Stallone, regalandoci iconici momenti cinematografici. Un lavoro che ha bisogno di una grande preparazione, al contrario di quanto molti possano pensare. Ecco i titoli di studio che si devono avere.
Vuoi diventare un doppiatore? Questi sono i titolo di studio da avere
Tra i grandi doppiatori che il nostro Paese può vantare, troviamo di certo Luca Ward, inconfondibile voce di Russell Crowe ne Il Gladiatore, blockbuster americano; Giancarlo Giannini, attore di fama internazionale; Riccardo Niseem Onorato, che ha regalato la voce italiana a Damon Salvatore in The Vampire Diaries, serie statunitense di enorme successo.
Capita, a volte, che addirittura i doppiatori risultino più credibili degli attori originali, grazie alla cura e la dedizione, oltre all’indiscutibile talento, che ci mettono nell’interpretare il personaggio.
In Italia ci sono due grandi famiglie di doppiatori: gli Amendola e gli Izzo. Buona parte dei componenti di questi nuclei si è dedicata al doppiaggio e molte delle voci degli attori più noti che sentiamo in televisione o al cinema sono le loro. Un rapporto, spesso, con la star originale, che diventa stretto. Non è raro che a volte doppiatore e attore divengano amici e inizino ad avere un rapporto al di fuori dal set.
In realtà, per poter fare questo lavoro, non sono necessari particolari titoli di studio, sebbene una laurea in scienze dello spettacolo o un corso di recitazione sia consigliato. Principalmente a Milano e Roma (ma non solo) esistono numerose scuole che possono aiutare gli aspiranti doppiatori a formarsi e trovare i primi ingaggi in questo mondo così particolare.
Le principali scuole da seguire a Roma e Milano per diventare doppiatori
Se la capitale, in Italia, è il centro delle produzioni cinematografiche, il capoluogo meneghino lo è per ciò che concerne fiction e pubblicità. In entrambe le città si possono trovare ottime scuole in grado di preparare a una carriera nel mondo del doppiaggio.
A Milano, le più note e importanti sono il Cta, la scuola di Federico Danti, quella della Dream & Dream e dell’Adc. Nella Città Eterna, invece, tra le più quotate c’è quella del famoso doppiatore Roberto Chevalier.
Anche Torino offre parecchi istituti specializzati in doppiaggio, come la Sergio Tofano di Mario Brusa e l’Ods. Cosa fondamentale per il successo, la determinazione e non lasciarsi scoraggiare da eventuali porte chiuse: la gavetta è dura e può essere anche molto lunga.