Cannes 2015: oggi Il racconto dei racconti di Matteo Garrone
Sulla Croisette del Festival Cannes 2015 grande attesa per Matteo Garrone e il suo 'racconto dei racconti', dopo l'accoglienza tiepida della stampa.
di Redazione / 14.05.2015
Grande attesa per "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone, il primo film italiano in corsa al Festival di Cannes. Dopo essere stata accolta ieri con applausi tiepidi dalla stampa, la pellicola è per oggi, 15 maggio, prevista in presentazione ufficiale sulla Croisette in contemporanea con l'uscita in sala.
Il film è tratto da 'Lo cunto de li cunti', una raccolta di fiabe napoletana scritta nel 1600 da Giambattista Basile. "Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile perché nelle sue fiabe ho ritrovato quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia ricerca artistica", ha raccontato il regista Garrone a TGCom24. "Le storie raccontate nel Cunto de li cunti passano in rassegna tutti gli opposti della vita: l'ordinario e lo straordinario, il magico e il quotidiano, il regale e lo scurrile. Le fiabe raccontano i sentimenti umani spinti all'estremo. "
Lo Cunto de li Cunti è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile (Napoli, 1575-1632), pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636. L'opera, nota anche con il titolo di Pentamerone, è la più antica d'Europa nel suo genere: dal capolavoro di Basile provengono infatti fiabe famosissime come Cenerentola, Il gatto con gli stivali e La bella addormentata nel bosco, e, in genere, il gusto del racconto fantastico, con risvolti ora comici ora sentimentali, con frequenti incursioni nell'horror, che è stato in seguito illustrato da scrittori come Charles Perrault, i fratelli Grimm e Hans Christian Andersen.
Streghe e orchi, re e principesse, draghi e animali fatati hanno però in questi racconti un aspetto estremamente realistico e sono fatti agire da Basile in un mondo popolare, ricco e straccione insieme, molto fisico e sanguigno: l'ambientazione delle fiabe è dunque quella della vita quotidiana di uomini e donne in carne e ossa, dentro cui un bel giorno piomba inaspettato l'elemento straordinario, la magia, il mostruoso, il miracolo.
Da questa raccolta sono state scelte tre fiabe. Invece che i soliti eroi senza macchia e senza paura, le tre storie hanno come protagoniste tre donne, colte in tre fasi della vita: una ragazzina sognatrice, una madre viscerale e gelosa, una vecchia ingenua. Tutte e tre dovranno attraversare prove difficili, da cui usciranno drammaticamente trasformate. Nel film le storie sono intrecciate: a legarle, come in un passaggio di testimone, una famiglia circense che ritroviamo in tutte e tre i racconti, mentre gira col suo carrozzone di villaggio in villaggio e di castello in castello.
"Definirei Il Racconto dei Racconti come un fantasy con incursioni nell'horror" racconta Garrone. "In modo obliquo ma palpabile, questi due generi – il fantasy e l'horror – si intravedono, si respirano già nel mio percorso artistico precedente: ne L'imbalsamatore e in Primo amore gli accenti horror sono già evidenti; in Reality il piglio fiabesco ispira sia la storia che lo stile; e persino in Gomorra, oltre il realismo delle situazioni, lo spirito di alcuni episodi è quello di vere e proprie favole nere."
Come tutte le altre scelte artistiche, che si parli di fotografia, scenografie e costumi, anche gli effetti speciali hanno lo scopo di portare il più possibile il film in un territorio di verosimiglianza, di credibilità fisica ed emotiva. In questo film, racconta Garrone, "il lavoro sugli effetti visivi è caratterizzato da un percorso di creazione di tipo prettamente artigianale. Si è cercato di ricostruire fisicamente le creature fantastiche (come il drago e la pulce gigante) presenti nella sceneggiatura e lasciare all'intervento digitale solo i ritocchi. Si tratta di un tipo di lavorazione che permette agli attori sul set di recitare a stretto contatto con le creature fantastiche e di calarsi appieno nel ruolo durante le riprese."
A seguire alcune clip tratte da "Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone.