Buongiorno papà, Nicole Grimaudo
Buongiorno papà, Nicole Grimaudo

Buongiorno papà, intervista a Nicole Grimaudo


L'intervista fatta a Nicole Grimaudo, protagonista del film Buongiorno papà al fianco di Raoul Bova. Al cinema da Giovedì 14 Marzo 2013.

L'intervista fatta a Nicole Grimaudo, protagonista del film Buongiorno papà al fianco di Raoul Bova. Nicole interpreta Lorenza, un'insegnante di educazione fisica che incontra Andrea, il personaggio di Bova, e fa da filo conduttore tra lui e Rosabell Laurenti Sellers, che dice di essere la figlia di Andrea, fino a riuscire a farli comunicare e a far parlare loro la stessa lingua. Buongiorno papà arriva al cinema da Giovedì 14 Marzo 2013.

Chi è la Lorenza che lei interpreta?

E' un'insegnante di educazione fisica, insegna scienze motorie, il suo mondo è quello dei ragazzi che incontra ogni giorno e verso di loro è naturalmente portata al dialogo e allo scambio. Quando incontra Andrea, un ragazzone 38enne pieno di vitalità, con un bel lavoro, tante donne, un'intensa vita notturna, lo identifica agli antipodi rispetto all'uomo che vorrebbe incontrare perché gli appare viziato e incapace di rapportarsi alla figlia che scopre di avere. Presto però Lorenza diventerà il punto d'incontro tra lui e la ragazzina fino a riuscire a farli comunicare e a far parlare loro la stessa lingua. Ovviamente, come nelle migliori commedie romantiche, anche i due mondi lontani del mio personaggio e di Andrea si ritrovano vicini: quando lui cambia atteggiamento verso sua figlia e verso l'amore si modifica il suo modo di rapportarsi verso chi può dargli qualcosa in più, appena prende atto della voglia/necessità di fermarsi e di godersi una realtà diversa lui e Lorenza si avvicinano davvero e profondamente.

Crede che si tratti di un tipo di commedia insolita rispetto a quelle che si vedono ultimamente?

Sì, sembra destinata ad un pubblico soprattutto giovanile ma è rivolta anche agli adulti, non parla solo di rapporti genitori- figli ma anche di amicizia e amore, è un racconto dell'uomo di oggi attraverso una storia attuale che attraverso un rapporto delicato ripropone aspetti molto contemporanei. E' un film destinato idealmente a tutti, ogni generazione può ritrovarvi qualcosa che assomiglia alle proprie dinamiche, a partire dai ragazzi, per perseguire con i genitori e il loro rapporto coi figli fino a quelli piuttosto avanti con gli anni che vorrebbero essere più giovani e giovanili. Viene affrontato un tema particolarmente attuale: oggi gli uomini difficilmente vogliono assumersi delle responsabilità importanti, la nuova e bizzarra famiglia allargata che viene riproposta in scena dà vita a gag esilaranti ma mostra anche la disperata ricerca di Andrea e di sua figlia di ritrovarsi e la bellezza e la magia di essere padre scoperta dal protagonista.

Come si è trovata con Edoardo Leo?

Conosco Edoardo da molto tempo, ci siamo incontrati diversi anni fa mentre eravamo entrambi in tournée con due diversi spettacoli teatrali, poi abbiamo recitato insieme più recentemente in una miniserie poliziesca girata da Monica Vullo per Mediaset con Claudio Amendola protagonista, ci siamo sempre seguiti a distanza. Quando ho visto il suo primo film da regista l'ho chiamato commossa perché avevo sentito il forte talento di un attore in grado di fare bene il regista. In questa occasione mi stuzzicava l'idea di lavorare con lui e con Raoul Bova con cui avevo recitato nella prima serie tv di Ultimo diretta da Stefano Reali quando avevo solo 19 anni, mi faceva piacere comunque l'idea di ritrovarmi in un film dove il copione "reggeva" bene sia nelle parti commoventi, emotivamente più toccanti, che nelle situazioni di commedia. Mi piaceva la possibilità di raccontare la durezza di una donna come Lorenza che poi si ammorbidisce col tempo, l'opportunità di portare in scena due persone come lei e Andrea che si vengono incontro pur essendo molto diverse tra loro e il fatto che l'amore possa cambiare la visione di noi
stessi e della vita.

Che rapporto si è creato con Rosabell Laurenti Sellers?

L'avevo già vista recitare in cinema e tv, è un'italiana che ha vissuto a lungo negli Stati Uniti e ha già uno sguardo internazionale, mi piace molto, avevo lavorato con lei qualche anno fa in una puntata della serie Rai Medicina generale e avevo capito subito che era bravissima e sarebbe andata lontano. Io ho iniziato a lavorare alla sua età e in lei mi ci ritrovo molto, mi commuove vedere qualcuno che si divide tra scuola e set affrontando gli impegni con serietà, mettendoci l'anima ed entrando in contatto pienamente e consapevolmente con il proprio mestiere.

Che cosa pensa invece di Marco Giallini?

Avevo già recitato con lui nella serie tv Medicina generale e nella fiction Il Mostro di Firenze ma in questo film ci siamo incrociati in scena soltanto nella parte finale, posso solo dire che è un attore riesce a farti piangere e ridere come pochi altri, ha una vena comica rara e che anche in questa occasione sul set lui è stato molto piacevole e divertente.

Fonte: Pressbook del film

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