Oggi, 22 novembre, facciamo gli auguri a Scarlett Johansson, una interprete che ha attraversato una carriera iniziata ancora da bambina, per affermarsi come interprete in commedie, drammi e film d'azione, cimentandosi anche con una carriera musicale.
Scarlett Johansson nasce il 22 novembre del 1984 a Manhattan, New York, figlia di un architetto danese e di una produttrice americana; fin da bambina, Scarlett dimostra interesse per il teatro, la musica e il ballo, prendendo lezioni di tip tap e cercando di farsi accettare tra i clienti di un talent agent (che però le preferisce invece suo fratello). Lei frequenta la scuola di recitazione del Lee Strasberg Theatre Institute, cominciando anche a sostenere provini per spot pubblicitari, e si iscrive alla Professional children’s school, una scuola newyorchese fondata proprio per i giovani studenti attivi nel mondo dello spettacolo. Coltivando così il suo amore per il teatro, la Johansson fa il suo debutto sul palcoscenico con un piccolo ruolo nella pièce Sophistry, con protagonista Ethan Hawke.
Scarlett Johansson fa il suo esordio al cinema nel film fantastico Genitori cercasi (1994) di Rob Reiner, con protagonista un’altra futura star, Elijah Wood, che però è un flop colossale, definito uno dei peggiori film mai realizzati, seguito da altri ruoli secondari in film come il thriller La giusta causa (1995) con Sean Connery, la commedia romantica Appuntamento col ponte (1996), con Sarah Jessica Parker e Ben Stiller, la commedia per famiglie Mamma, ho preso il morbillo (1997), e il primo ruolo da protagonista, in Manny & Lo (1996), storia di due giovani sorelle in fuga.
La grande occasione arriva con L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998), in cui ottiene uno dei ruoli principali, quello dell’adolescente Grace, rimasta gravemente ferita in seguito a un incidente a cavallo; il film, diretto e interpretato da Robert Redford e tratto dall’omonimo best-seller di Nicholas Evans, è un successo di pubblico, e pone la giovane attrice sulla rampa di lancio. A questo seguiranno ruoli in film come In fuga per la libertà (2001), dramma autobiografico della regista ungherese Éva Gárdos, la black comedy Ghost world (2001), tratta da un’omonima graphic novel molto popolare negli Stati Uniti, che descrive le vite di due adolescenti (lei e Thora Birch) ciniche e outsider, in una cittadina di provincia americana, film di nicchia ma molto apprezzato dalla critica e con un suo seguito di culto, mentre poi interpreta un’adolescente sessualmente provocatoria nell’acclamato noir L’uomo che non c’era (2001) dei fratelli Coen, oltre a una parte più leggera nella commedia horror Arac attack-Mostri a otto zampe (2002), con David Arquette, omaggio al cinema sci-fi degli anni ’50.
Uno dei ruoli fondamentali per la carriera di Scarlett Johansson è quello da co-protagonista, accanto a Bill Murray, in Lost in translation-L’amore tradotto (2003) di Sofia Coppola, che sceglie la giovane attrice proprio grazie alla sua interpretazione in Manny & Lo; Scarlett, sebbene ancora adolescente al momento dell’avvio della produzione, si trova quindi a interpretare un ruolo già più adulto, quello di una giovane moglie e neolaureata in viaggio a Tokio al seguito del marito fotografo, che stringe amicizia con un attore di mezza età. Il film è complessivamente un gran successo, vincendo una moltitudine di premi che lo portano anche a un ottimo riscontro al box-office, e la stessa Johansson viene premiata con un BAFTA e ottiene una nomination al Golden Globe per la sua interpretazione ma in quell’anno è candidata agli stessi premi anche per un altro ruolo, quello della cameriera-musa ispiratrice del pittore Johannes Vermeer in La ragazza con l’orecchino di perla (2003), tratto dall’omonimo best-seller di Tracy Chevalier.
L’attrice ha avviato una proficua collaborazione con il regista e sceneggiatore Woody Allen, per cui è stata più volte definita una delle sue “muse” e che lei stessa ha sempre difeso, in seguito, quando il nome di lui è stato coinvolto nello scandalo delle molestie sessuali, dichiarando di credere a lui e che sarebbe disponibile a lavorare di nuovo insieme, a differenza di altri colleghi che avevano preso pubblicamente le distanze dal cineasta. Lui l’ha diretta per la prima volta in Match Point (2005), trasformando per lei il personaggio (che inizialmente doveva essere interpretato da Kate Winslet) in un’americana; il film, un crime thriller sentimentale, è stato accolto con molto favore dalla sua critica alla sua uscita, e lei ha ricevuto una nomination al Golden Globe per il ruolo dell’aspirante attrice Nola, la donna che coinvolge il protagonista in una torrida relazione extraconiugale; a questo titolo è seguito Scoop (2006), sempre di ambientazione britannica, ma stavolta in chiave giallo-comica, in cui Scarlett divide lo schermo con lo stesso regista e con Hugh Jackman, mentre poi la collaborazione si è spostata in Spagna con Vicky Cristina Barcelona (2008), storia di incroci sentimentali con Javier Bardem, Penelope Cruz e Rebecca Hall, uno dei maggiori successi commerciali per Allen.
Scarlett inaugura una nuova fase della sua carriera quando viene scritturata in Iron man 2 (2010) in cui sostituisce la prevista Emily Blunt nel ruolo di Natasha Romanoff, alias la Vedova Nera, agente dello S.H.I.E.L.D. sotto copertura, inizialmente assunta come nuova segretaria del protagonista Tony Stark; il film, come sappiamo, otterrà un enorme successo contribuendo allo strapotere mondiale cinematografico dell’universo Marvel, e lei tornerà a interpretare il personaggio anche in The Avengers (2012), Captain America: the winter soldier (2014), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil war (2016), Avengers: Infinity war (2018), Captain Marvel (un cameo) (2019), Avengers: endgame (2019), e da protagonista in Black widow (2021), (ambientato dopo i fatti di Civil war); per quest’ultimo titolo, che l’ha vista anche nelle vesti di produttrice esecutiva, l’attrice si è anche battuta in una causa contro la Disney, colpevole a suo dire di averle fatto perdere parte del compenso economico che le spettava rendendo subito il film disponibile sulla loro piattaforma streaming (a causa della pandemia).
Oltre a questi film l’attrice si è cimentata spesso nel genere action, affiancando Ewan McGregor nell’action-thriller fantascientifico The Island (2005) di Michael Bay, poi è stata la femme fatale del cinecomic The Spirit (2008), la protagonista di Lucy (2014), action fantascientifico di Luc Besson, grande e forse inatteso successo di pubblico, e di Ghost in the shell (2017), basato sull’omonimo manga, che però è stato accusato di whitewashing rivolto proprio alla scelta della stessa Johansson come protagonista, invece di un’attrice asiatica.
Scarlett Johansson è una delle poche interpreti ad aver ottenuto, nello stesso anno, una doppia candidatura all’Oscar: nel 2020 è stata candidata come Miglior attrice protagonista per il film Storia di un matrimonio, storia parzialmente autobiografica del suo autore Noah Baumbach, in cui lei interpreta un’attrice in fase di separazione dal marito regista, e ha ottenuto anche una nomination come Migliore attrice non protagonista per il film Jojo Rabbit di Taika Waititi, storia a tinte fantasy ambientata nella Germania nazista, in cui lei è la madre del piccolo protagonista.
Ricordiamo, però, fra i tanti premi ricevuti, anche quello come Miglior attrice alla nostra Festa del cinema di Roma per il film Lei (2013), in cui però non si vede mai fisicamente sullo schermo, ma compare solo con la voce nella versione originale, interpretando il sistema operativo di un’intelligenza artificiale.
Ogni tanto però la Johansson mostra sullo schermo anche il suo lato più comico e autoironico: ne sono una prova titoli come In good company (2004), la commedia familiare Il diario di una tata (2007), il corale La verità è che non gli piaci abbastanza (2009), tratto da un omonimo manuale sui rapporti di coppia, l’esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt Don Jon (2013), la road comedy culinaria Chef-La ricetta perfetta (2014) di e con Jon Favreau, la satira sul mondo del cinema Ave, Cesare! (2016) dei fratelli Coen, in cui lei interpreta un’attrice e nuotatrice modellata sulla vera Esther Williams, la commedia al femminile Crazy night-Festa col morto (2017) su un tragicomico addio al nubilato, e di recente anche lo stralunato Asteroid City (2023) di Wes Anderson, nuovamente nel ruolo di una diva del cinema.
Da sempre grande appassionata della musica e del canto, Scarlett Johansson ha affiancato alla carriera da attrice anche più di un’incursione nel mondo discografico: ha registrato un album di cover di Tom Waits, Anywhere I lay my head, mentre l’anno successivo ha realizzato, in coppia col musicista Pete Yorn, un disco di duetti di genere folk-rock alternativo, Break up.
Al cinema, per il film La verità è che non gli piaci abbastanza, in cui interpretava un’aspirante cantante, ha eseguito una cover di Last goodbye di Jeff Buckley, anche se la scena è stata tagliata dal montaggio finale del film. Ha interpretato inoltre diversi brani per la colonna sonora dei film di animazione Sing e Sing 2-Sempre più forte, per cui presta la voce, nel doppiaggio originale, all’istrice Ash.
È poi comparsa, come attrice, in diversi video musicali, uno su tutti quello per What goes around…comes around di Justin Timberlake (2007).
Scarlett è nel cast di North star, dramma familiare diretto da Kristin Scott Thomas al suo esordio alla regia, interpretato anche da Freida Pinto e Sienna Miller, e già presentato al Festival di Toronto 2023, poi sarà nella commedia sentimentale Project Artemis, con Woody Harrelson e Channing Tatum. Nel suo futuro sono previsti anche il thriller-horror di Taika Waititi Tower of terror, il drammatico Bride diretto dal cileno Sebastiàn Lelio, la nuova commedia romantica di Nancy Meyers Paris Paramount, che dovrebbe schierare nel cast anche Michael Fassbender, Owen Wilson e Penèlope Cruz, oltre al doppiaggio del film d’animazione Transformers One, prequel della saga.
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